Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: cleomery    02/12/2010    12 recensioni
Diciannove anni dopo l'ultima guerra magica. Una nuova generazione pronta ad esplodere tra scheletri da nascondere e insicurezze da superare. Un evento che spezza la catena delle fantasie che ci siamo fatte su questi nuovi personaggi e via, verso una storia completamente nuova.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Strane compagnie -prologo

Prologo

"E se divento un Serpeverde?"

Il sussurro era destinato solo a suo padre, e Harry capì che il momento della partenza aveva spinto Albus a rivelare quanto grande e sincera fosse la sua paura. Harry si accovacciò in modo che il viso di Albus fosse appena sopra il suo. Era l'unico dei suoi tre figli ad aver ereditato gli occhi di Lily.

"Albus Severus" mormorò, in modo che nessuno sentisse al di fuori di  Ginny, e lei, con molto tatto, finse di salutare Rose, già sul treno.

"Tu porti il nome di due Presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde e, probabilmente, l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto."

"Ma se..."

"... Vorrà dire che la Casa di Serpeverde avrà guadagnato un ottimo studente, no? A noi non importa, Al. Ma se per te è importante, potrai scegliere Grifondoro invece di Serpeverde. Il Cappello Parlante tiene conto della tua scelta."

"... Davvero?"

"Con me l'ha fatto." confermò Harry.

 

Quando mise piede sulla barca che lo avrebbe trasportato sull'altra sponda del lago e fino al castello, Albus sentì il cuore esplodergli nel petto. Rose, di fianco a lui, gli posò la mano tiepida sulla gamba cercando di tranquillizzarlo. L'emozione che provava trapelava dagli occhi di giada contagiando chiunque gli fosse vicino.

"Papà ha detto che mi sentirò come se fossi a casa."

"Sono sicura che ci divertiremo Al. Vedrai, sarà bello. E poi la mamma ha detto che c'è una biblioteca bellissima! E anche un grande campo da Quiddich e tante aule dove ci insegneranno gli incantesimi!" rispose tutta eccitata la bimba senza smettere di sorridere nemmeno per un istante.

Quando misero piede sulla soglia della scuola furono tutti coscienti del "oooooh" generale che fuoriuscì dalle loro bocche.

"Benvenuti ad Hogwarts." sentenziò una voce nodosa alle loro spalle. Si voltarono tutti per ascoltare meglio il discorso della donna con uno strano cappello da stregha in testa. "Avrà luogo tra poco lo Smistamento, non dimenticate che è una cerimonia importantissima. La Casa a cui sarete assegnati sarà la vostra per i prossimi sette anni. Le quattro case si chiamano Grifon..."

Albus aveva smesso di ascoltare la McGrannitt, la mente era troppo occupata a fantasticare sul futuro che lo aspettava per prestare attenzione alle regole che sicuramente Rose gli avrebbe ripetuto più tardi una volta in Sala Comune. Qualche passo e tutti gli studenti del primo anno si trovarono in fila, aspettando entusiasti il loro turno per essere smistati.

"Meno male che finiremo entrambi a Grifondoro, così possiamo stare insieme, no? E poi James mi prenderebbe in giro per sempre se finissi in un'altra casa, anche se probabilmente mi prenderà in giro lo stesso..." 

Sul volto della piccola Weasley comparve un'espressione neutrale che faceva trapelare quanto in realtà fosse indifferente alla casa di appartenenza che le sarebbe capitataLe bastava essere lì, ad Hogwarts, dove tutto era possibile e la magia era presente in ogni briciola di pane. Rose annuì comunque, sorridendo, e lo spinse avanti avendo sentito la Preside chiamare il cugino per il grande momento.

"Non a Serpeverde, non a Serpeverde." sussurrò il bambino appena la McGrannit gli posò il Cappello sul capo.

"Il secondo figlio di Harry Potter! Disse lo stesso anche tuo padre, giovanotto. Anche tu vuoi compiere gesta eroiche come lui? Non c'è dubbio comunque, non posso di certo sbagliare, sei destinato ad una sola casa..." affermò il Cappello con voce allegra.

"Ti prego non Serpeverde, ti prego, ti prego!"

"GRIFONDORO!" 

Albus si tolse il cappello appena in tempo per godersi tutti gli applausi provenienti dal tavolo rosso e oro. Il fratello maggiore lo guardava orgoglioso facendogli l'occhiolino mentre cori e urla di gioia lo investivano. Si accomodò sulle panche lasciando un po' di spazio per la cugina e si mise in attesa. Quando Rose salì spavalda sullo sgabello l'ordine era tornato sul tavolo dei coraggiosi, che già covavano un altro applauso tra le mani, pronti a farlo esplodere non appena fosse stato pronunciato il verdetto.

Quello che nessuno si aspettava era che il Cappello pronunciasse a gran voce "Serpeverde".

Albus e James rimasero sgomenti quanto tutto il resto della Casa. 

L'applauso delle Serpi non fu caloroso come il precedente ma gli slogan di giubilio su come il tavolo avesse acquisito una Weasley già risuonavano nell'aria. Dopo la Grande Battaglia di diciannove anni prima, nessuno si esprimeva più su questioni di sangue pubblicamente, sebbene ci fosse ancora qualcuno che ostinatamentecercava di tramandare certe idee bizzarre. Serpeverde non era più la casa dei figli dei Mangiamorte, anche se continuava ad essere quella delle vipere.

La bimba si avvicinò a testa bassa al tavolo e prese posto in mezzo a due ragazze poco più grandi di lei. Cercò di sorridere il più possibile, senza mai voltarsi in direzione delle due coppie di occhi che le trafiggevano la schiena dall'altro capo della Sala Grande.

"Per tutte le Pluffe, Papà non sarà contento." pensò Rose fingendosi interessata alla conversazione delle due giovani che le raccontavano gli ultimi pettegolezzi post-estate.

"E quindi tu sei la figlia di Hermione Granger e Ron Weasley? E come ci sei finita qui tesoro?" le chiese una delle due puntando verso di lei il suo naso all'insù.

"Come fai a sapere chi sono i miei genitori?" rispose sospettosa la novellina del tavolo verde e argento.

Quella rise di gusto e pensando di farle un complimento le disse che era davvero ironica come una di loro. Aggiunse poi che ovviamente doveva essere molto fiera di essere la figlia dei salvatori del Mondo Magico e poi tornò a spettegolare su quanto fosse ingrassata Zoe Armstrong o su quanto fosse fuori moda l'abbronzatura di alcune delle compagne.

Con un paio di domande che le ronzavano nella testa, Rose puntò gli occhi di fronte a sè trovandosi davanti un ragazzino alquanto silenzioso che la fissava in uno strano modo.

"Weasley non è così? Mio padre mi ha parlato di voi." Le scoccò uno sguardo da sotto le ciglia lunghe e biondissime proprio mente riabbassava la testolina sul piatto trovandolo stranamente interessante.

"Perchè tutti continuano a far sembrare la mia famiglia piuttosto famosa?" chiese lei con aria innocente.

"Perchè lo sono. Hanno ucciso il cattivo e salvato tutti gli altri." 

Rose ci pensò su un attimo e ritenne che fosse probabile. C'erano sempre un sacco di persone a casa loro e tutti guardavano la mamma e il papà con tanta ammirazione. Quello che non capiva era il motivo per cui tutti sembravano sapere tranne lei. Magari James le avrebbe raccontato qualcosa.

Si sentiva stranamente sollevata di non essere finita nella Casa a cui erano appartenuti i suoi genitori, ma non riusciva a trovare una risposta al perché. Osservava il ragazzino di fronte a lei senza smettere di studiarlo e probabilmente lui se ne accorse perchè ogni pochi attimi sollevava gli occhi per controllare se lo stesse ancora fissando. Le ispirava una certa fiducia e la mamma le diceva sempre che aveva un talento naturale nel capire le persone a primo impatto.

"Possiamo essere amici?" chiese dopo un altro minuto di riflessione senza paura di un rifiuto. 

Scorpius Malfoy capì in quel momento che la ragazza che aveva di fronte era davvero strana. Nonostante tutto accennò un sorriso fugace e annuì senza esitazione.

"Per tutte le Pluffe. Papà non sarà contento."

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Eccomi qui, torno con un nuovo racconto dopo una lunga assenza.
Delle amiche mi hanno fatto tornare la voglia di scrivere su Harry Potter e ho provato a scrivere qualcosa. Non so ancora cosa aspettarmi da questa fic quindi non me lo chiedete, potrebbe essere una long fic o una raccolta di piccole one shot, non ne ho idea. L'unica cosa di cui sono certa è che sarà incentrata sulla Nuova Generazione come avete potuto notare.
Probabilmente svilupperò il tutto intorno a tre o quattro personaggi principali ma ve l'ho detto è ancora tutto da decidere.
Il primo paragrafo in corsivo è ripreso dall'epilogo di Harry Potter e i Doni della Morte come tanti di voi avranno capito, mentre le parole "Non a Serpeverde, non a Serpeverde" sempre in corsivo che pronuncia Albus sono le stesse riportate da Harry durante il suo smistamento.
La Rowling ci dice che Albus e Scorpius assomigliano incredibilmente ai loro padri e che Rose ha i capelli rossi  quindi terrò fede a questa decisione mentre per gli altri personaggi cercherò di stravolgere un po' l'opinione che ci siamo fatti di loro ovviamente secondo quella che mi sono fatta io.
EDIT: Nelle virgolette alla fine della frase e in mezzo prima della frase "Rose pensò..." dovrebbe esserci scritto "Per tutte le Pluffe, papà non sarà contento" ma non si vede. Appena riesco cerco di sistemare tutto! 
Bene, spero di aver detto tutto, tutti i commenti sono apprezzati soprattutto se contengono le vostre critiche su questo piccolo prologo. 
A presto. Marian.

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: cleomery