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Autore: Asfe    02/12/2010    4 recensioni
Sirius/NuovoPersonaggio - ovviamente unilaterale da parte di lei.
Il ghigno di Janice Jackson non mi è mai piaciuto, e non cambierò certo idea adesso.
Però ha ragione. Insomma, quante volte mi sono data dell'idiota, cogliona, demente e soprattutto
stupida senza fare niente per rimediarlo?
Be'... come se fossi capace di farlo.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Dieci giorni dall'ultimo aggiornamento? Così poco? Sono sconvolta u.u
Mmm... calo di ispirazione e studio, tutto qui :P


Appunto: non dire mai alla tua migliore amica "Come posso piacere ad un ragazzo?"



Io non capisco. Non faccio così schifo. Insomma, avere i capelli castano chiaro - che io definisco semplicemente color diarrea - e gli occhi di un verde scuro che passa al chiaro a seconda di uno strano calendario variabile, non è male. Non sono alta, okay. Effettivamente a stento raggiungo la fine della lavagna.
Non ho le labbra carnose, insomma, sono normali e basta. Sono a conoscenza della mia seconda di seno e non faccio niente per esaltarla.
Va bene, non ho il sedere migliore del mondo e gambe fantastiche - per niente - , ma in compenso sono magra. Non ho neanche la cellul...
«Sarah, allo specchio ti vedi?»
Mi giro perplessa verso Janice, nascosta sotto strati di coperte e cuscini rossi.
«Sì» Rispondo incerta.
«E quindi ti vedi?»
«Certo.»
Per sicurezza volgo uno sguardo verso la mia immagine. Sì, c'è.
«E allora perché ti stai descrivendo da mezz'ora?»
«Janice, ma non è giusto!»
«Infatti! Perché alcune persone riescono a dormire ed io no?»
«Janice, come faccio a piacere ad un ragazzo?»
Mi rendo conto che quello che ho detto è pericoloso. Molto. Ma quel microsecondo fra le braccia di Sirius è stato davvero il più bello della mia vita.
Forse è in questi momenti che mi rendo conto della mia disperazione.
«Intendi Black?»
«Nooo, Mark Thomas di Tassorosso.»
La testa bruna di Janice fa capolino con un sorriso malizioso e soddisfatto.
«Hai cambiato obiettivo!»
Non so esattamente come è successo ma mi sta abbracciando.
«Sarah, finalmente ti interessi ad altri! Era impossibile che volessi rimanere vergine ancora per molto solo per aspettare Black!»
«Ma...!?»
«Insomma, hai a malapena dato il tuo primo bacio, era ovvio che volessi fare nuove esperienze. Non preferisco Mark come genere di ragazzo, però se a te piace...»
«Janice! Io ho dato il mio primo bacio!»
Silenzio.
«A stampo. Col tuo vicino di casa. Babbano. A undici anni.»
Infine ride. Ho una migliore amica abbastanza crudele. Forse potrei prendere in considerazione l'idea di cercarmene un'altra. Poi mi rendo conto che per qualsiasi altra apparirei anormale e capisco che Janice è un dono dal cielo.
«Janice, lo sai che ti voglio bene?» Mormoro appena.
«Sarah, i tuoi sentimenti inspiegabilmente contraddittori mi sconvolgono. Ma non stavamo parlando di Mark Thomas...?»
«No! Non mi piace. Io voglio Sirius.»

*** *** ***

«Voglio non si dice, Sarah.»
O almeno non quando si tratta di te, penso, ma mi rendo conto che è troppo cattivo dirlo ad alta voce.
«Ma che diamine! Ho quindici anni.» EsclamA insensatamente.
«Appunto... e ti piace da quanto? Da quando ne avevi dodici, e solo perché all'inizio credevi a tuo padre che ti aveva detto che se ti baciavi poi non ti potevi più sposare.»
Credo che il mio sguardo sia abbastanza eloquente... Sarah si sta rimpicciolendo.
«Ero piccina.»
Sbuffo.
«Poche storie. Vuoi davvero piacere a Sirius Black? E non solo sperando ma... osando

*** *** ***

Il ghigno di Janice Jackson non mi è mai piaciuto, e non cambierò certo idea adesso.
Però ha ragione. Insomma, quante volte mi sono data dell'idiota, cogliona, demente e soprattutto stupida senza fare niente per rimediarlo?
Be'... come se fossi capace di farlo. Però Janice lo è.
«Sì, JayJay.»
«Perfetto. Patto di sangue?»
«JayJay.»
«Okay, okay. Be'... RAGAZZE
Quello che Janice emette è un urlo di diecimila decibel a pochi centimetri da me. Credo che non sentirò mai più come prima.
E sono sicura che non avrò mai più paura come ora: due adolescenti-zombie si sono alzate dalle loro tombe per perseguitarmi...
«Abbiamo sentito tutto» Afferma la prima, quella con evidenti iridi gialle e malefiche...
«E siamo pronte» Aggiunge l'altra, ugualmente terrificante.
«Non ne dubitavo.» E con queste parole convengo che Janice sta complottando con quei mostri.
Ora lo so: Rebecca Stone e Kelly McFly saranno la mia rovina.

*** *** ***

Osservando le nostre due compagne di dormitorio, sorrido soddisfatta.
Ora lo so: Rebecca Stone e Kelly McFly saranno la mia stella.

*** *** ***

«Non voglio.»
«Devi.»
«No!»
«Vuoi far colpo su Black o no?» Domanda retoricamente Rebecca, facendo un leggero sospiro.
Sei di mattina, luce accesa nella settima stanza del dormitorio femminile di Grifondoro. Bauli di vestiti rovesciati in cerca di ago e filo e forbici. Ago e filo e forbici trovati. Bacchetta magica già in mano.
«D'accordo. La metterò» Accetto con un brivido.
Non mi sono ancora guardata allo specchio, ma so perché mi hanno convinto a dire di sì in anticipo; non l'avrei fatto altrimenti.
Con un'azione piuttosto coraggiosa mi guardo: be', pensavo di peggio.
La gonna della divisa è accorciata di solo venti centimetri - una volta arrivava sotto il ginocchio... bei tempi - e la camicia è privata di solamente due bottoni. Le calze nere e semi-trasparenti sono un'altra storia e prudono; le scarpe con un tacco dodici fanno piuttosto male.
«Sarah! Guardati in viso!» Sbotta Janice.
«Ci sto provando.»
E quando ci riesco è terrore: la mia bocca ha un rosso naturale - come diavolo...!? - e sembra che mi sia fatta quindici lifting. La matita nera sugli occhi però mi piace... bizzarro.
«Mmm.»
«Ti piace?» Chiede Kelly emozionata.
«Mmm.»
«Black impazzirà!» Fa Rebecca.
«Ne sono certa!» Conferma Kelly annuendo.
«Modestamente abbiamo fatto un lavoro perfetto!» Si elogia Sarah.
Qui nessuno mi prende in considerazione? Hanno preso quel "Mmm" come mera verità?
Ma non fa niente, tanto non mi ascolterebbero comunque.
«Mi raccomando, rimani esattamente così fino a che non devi andare a scuola. Noi dormiremo.» Dice sbrigativa Kelly con uno sbadiglio.
«Stai scherzando? Mi rovinerò in cinque minuti, non sono capace io di...»
«Sta' zitta, faremo a turni.»
Sarah sventola una mano come a scacciare le mie parole come una mosca molesta.
Poi mi rendo conto che adesso ho almeno una possibilità, con Sirius. Una su un milione, però ora c'è. Almeno esteriormente... le cazzate che sparerò non sono modificabili.
Speriamo Sirius diventi sordo.
   
 
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