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Autore: unleashedliebe    02/12/2010    7 recensioni
La vita di Anna cambia nel giro di poco tempo, quando, vincendo un concorso, ha la possibilità di andare in Tour e aprire i concerti della sua band: i Tokio Hotel. In poco tempo la sua vita cambia, quasi non ci crede ma.. “Träume sind wirklich”; realizza uno dei suoi più grandi desideri: conoscerli e diventare loro amica. Istaura bei rapporti con la band, tranne che con il bel chitarrista Tom Kaulitz. Lo etichetta come uno stronzo e presuntuoso, capendo poi d’essersi sbagliata, dietro la facciata si nasconde un ragazzo.. bello. E, contro ogni logica razionale, finisce per innamorarsene; lui è pur sempre il SexGott, una donna vale l’altra, e lei lo sa. Sa anche che probabilmente le spezzerà il cuore, ma non le importa. Leb di Sekunde, giusto?
... Sotto la tua pelle, infinitamente lontano, immerso in te, batte il tuo cuore.}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '~ Louder love '
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Hallo Schätze! It's Anna.  
Sono stata brava vero? Ho pubblicato abbastanza in fretta stavolta! Sono allegra heute :3
Ci sono stati i colloqui generali e sono andai mooolto bene! Ok, probabilmente non ve ne frega nulla però..
volevo vantarmi un po' cavoli xD Passando alle cose serie, vi piace come procede la storia?
Prima ho scritto il 34 capitolo u.u Evviva! Che altro dire? 
Aaaha.. prima ho visto il nuovo video dei Th, hurricanes and suns! BelloBello.
Concludo questo monologo abbastanza inutile con le solite tre paroline magiche.
 peace&love, enjoy!


Era passato un mese da quando avevo vinto il concorso, ero tornata in Italia per passare un po’ di tempo con Benedetta, ero diventata quasi famosa!

Il tempo trascorso con lei fu bellissimo, tra shopping e lunghe chiacchierate.

Poi giunse il momento della partenza. Avevo tre valigie con me, la mia chitarra e la carta di credito. Salutai Bene con la promessa di sentirci tutti i giorni.

Arrivata ad Amburgo mi recai alla Universal dove trovai il manager della band ad attendermi.

«Salve signorina Schneider!» Salutò cordiale.

«Mi chiami Anna, lo preferisco» Sorrisi io impacciata.

«Okay. Ora ti presento il programma dei prossimi sei mesi» Detto ciò mi parlò dei concerti che avrei dovuto aprire, dei servizi fotografici e delle interviste.

«Il tour partirà il mese prossimo. Per adesso tu e la band avete in programma varie interviste e servizi fotografici. Tu inizi oggi pomeriggio, hai un intervista e servizio fotografico con Bravo

O mio Dio! Bravo una rivista importantissima che intervistava me!

«Sa già che domande mi verranno poste?» Chiesi in difficoltà.

«Ci hanno spiegato in grandi linee. Saranno molte domande per conoscerti meglio, di tutte i tipi, anche parecchio personali e invadenti. Ti ci abituerai. Sarai accompagnata da Saki e dai ragazzi, loro parteciperanno al servizio fotografico» Disse con tono professionale. 

Ero terribilmente nervosa, passai tutta la mattinata a ciondolare per il palazzo finchè non arrivarono ad avvertirmi dell’arrivo della macchina con dentro la band.

La situazione era proprio strana: fino a tre mesi prima loro erano un sogno irraggiungibile per me, quattro persone che rendevano la mia vita più bella grazie alla loro musica.

Pensare di passare del tempo in macchina con loro e, poi, doverci vivere, mi faceva ridere. E mi sentivo terribilmente a disagio, non sapevo come comportarmi!

Il mio carattere era assai contorto: non sono mai riuscita a rapportarmi con le persone soprattutto perché non mi accettavano, arrivando così a costruire attorno a me una corazza oltrepassata da poche persone, tra cui la mora. Una volta conquistata la mia fiducia, usciva il mio vero modo di essere: orgogliosa fino al midollo ma estremamente timida e dolce. Un carattere di merda insomma.

Un bodyguard mi scortò fino alla macchina proteggendomi dalle varie fan li accampate e mi fece entrare. Mi sedetti vicino a Georg e Gustav, i gemelli erano seduti davanti.

Imbarazzo, molto imbarazzo! Mi mordicchiavo morbosamente il labbro giocherellando col piercing. A interrompere il silenzio fu Bill.

«Hai intenzione di staccarti un labbro per caso?» Mi domandò divertito.

Arrossì dall’imbarazzo. «Uhm, forse. È che, è strano» Confessai imbarazzata. Gli altri mi guardarono in attese di spiegazioni, tranne Tom che non mi filava di striscio.

«Insomma, sono in macchina con i Tokio Hotel!» Dissi agitata provocando le risate di tutti.

«In effetti non capita tutti i giorni di vedere una persona bella come me» Si intromise il solito sbruffone, Tom.

Lo guardai accigliata e sarcastica. «Una persona bella come te? Ahah! Molto divertente Mopp» Lo apostrofai.

«Taci Carotin! Di sicuro sono più figo di te, non che ci voglia tanto in effetti» Disse squadrandomi. Non ebbi tempo per replicare poiché l’autista ci informò che eravamo giunti a destinazione.

Entrai nella redazione del giornale affiancata da Georg e Gustav.

«Non vai molto d’accordo con Tom eh?» Mi chiese il primo.

«In effetti. Ha cominciato lui, è terribilmente presuntuoso» Risposi io impacciata.

«Non è presuntuoso, forse un po’ troppo sicuro di sé. Vedrai che quando lo conoscerai meglio ti conquisterà» Mi disse calmo e pacato Gustav, io gli sorrisi di rimando.

Venni accolta da una giovane segretaria che ci condusse nella sala dove si sarebbe svolta l’intervista. Mi fecero sedere davanti all’intervistatrice – una donna vestita elegante e truccata in modo esagerata. Il gruppo si sedette di lato.

«Buongiorno signorina Schneider. Posso chiamarla Anna? Io sono Julia» Disse professionale.

«Certo Julia, mi chiami pure Anna» Risposi io sorridendo nervosa.

«Ok, possiamo iniziare con la prima domanda. Ha cognome tedesco, da dove viene?»

Come se non lo sapesse! Che domande stupida. «Sono nata a Venezia, mia madre era tedesca, ho preso il suo cognome.» 

«Quando sei nata?»

«Nove luglio del ‘90» Adesso mi chiede il codice del bancomat!
«Hai studiato canto?»

 «Si, fin da piccola. Ho smesso quando ho iniziato il liceo, però ho continuato a suonare pianoforte e chitarra».

«Che scuola ha frequentato?»

«Liceo artistico, mi sono diplomata quest’anno con il massimo».

«Quando e come ha sentito la prima volta i Tokio Hotel?»

«Quattro anni fa. Ero in Germania da mia nonna e ho trovato il loro cd, mi hanno incuriosito e l’ho comprato».

«Chi è il tuo preferito dei quattro?»  Vidi i quattro guardarmi incuriositi.

«Non ho un preferito, amo la loro musica non uno di loro» Sorrisi.

«Con chi vai più d’accordo?» Domanda del cazzo, li conosco pochissimo!

«Ho passato più tempo con i gemelli, Gustav e Georg li ho conosciuti solamente stamani».

«Hai un ragazzo che ti aspetta in Italia?»

«No, nessun ragazzo. Sono single»

«Quale canzone preferisci del gruppo?»

«Non so, ce ne sono tante che adoro. Soprattutto By your side: mi piace moltissimo»

«Hai qualche soprannome?»

«Si, non tutti piacevoli se devo essere sincera. Fanno riferimento ai miei capelli, il più vecchio è pel di carota, il più recente Carotin» Dissi guardando male Tom che ricambiò il mio sguardo.

«Sei vergine? A che età la prima volta?» Aspetta, avevo sentito bene? Ma che domanda del cavolo! Sentì gli occhi di Tom contro di me, mi guardava malizioso.

«No, sono cancro!» Risposi sorridendo io.

«Come ti senti all’idea d’andare in tour con i tuoi idoli e convivere con loro?»

«Spaventata e nello stesso tempo elettrizzata. Spaventata perché non so se sarò all’altezza e poi vivere con i miei idoli, soprattutto quattro ragazzi! Eccitata perché sarà una bella esperienza, spero»

«Paura dei ragazzi? Del SexGott per caso?» Disse con l’aria di chi la sa lunga.

«Di Tom? Oddio no! Non c’è storia ragazzi!» Spiegai io ridendo, facendo sghignazzare anche gli altri della band, tranne il diretto interessato.

«Okay, l’intervista è finita. È stato un piacere conoscerti Anna»

«Grazie, è stato un piacere anche per me!»

 

Finita uscimmo per andare nella zona trucco e vestiti.

«Allora, piaciuta l’intervista?» Mi domandò Bill.

«Non ci sono abituata, tutte queste domande. Soprattutto molto indiscrete!» Risposi io.

«Come quella sulla tua “dote”» Fece Tom sghignazzando.

«Già. Ma saranno affari miei» Sbuffai.

«Oddio! Non sarai veramente vergine!» Disse Mopp indignato.

«Ma sono cazzi miei! E, per tua informazione, non sono vergine» Risposi guardandolo male.

«Ma la piantate di punzecchiarvi voi due? Dai andate a scegliere i vestiti» Ci interruppe Georg.

Detto ciò mi recai agli attaccapanni. Scelsi un paio di jeans larghi, una t-shirt lunga e verde con una stampa gotica davanti e lasciava una spalla coperta. Un bellissimo paio di converse verdi fluorescenti e una collana col segno della pace. Per quanto riguarda il trucco, scelsi la solita linea di eye-liner. Lasciai i capelli rossi, lunghi e mossi liberi.

Appena finito la preparazione mi recai nel set e trovai Tom a squadrarmi.

Era bello. Mi doleva ammetterlo ma era proprio così: pantaloni larghi, maglia extra large azzurra, fascetta nera sui capelli e scarpe da skater. Guardo accigliato i miei vestiti.

«Non ti piacciono i miei vestiti, Kaulitz?» Domandai sarcastica.

«In effetti..no! Dovresti vestirti da ragazza. Il vestito della finale non ti stava così male» Ammise malizioso.

«Un complimento mai eh Mopp?» Sbuffai ignorandolo.

Poco dopo arrivò il fotografo. Iniziò con me, un paio di foto da sola. Poi chiamò ogni membro del gruppo per farsi immortalare con me. Io e Bill ne facemmo una schiena contro schiena. Georg mi fece salire sulle sue spalle, che figata! Con il batterista ne facemmo una a braccetto. Con Tom fu alquanto tragica la cosa.

«Tom, lo sai che se ti avvicini non ti mangio vero?» Dissi io vedendo che era distante un metro da me. Non si mosse perciò mi avvicinai io.

«Vuoi collaborare Kaulitz? Prima facciamo, prima finiamo»

Detto ciò si avvicinò seducente a me, mi cinse la vita con un braccio e mi squadrò malizioso leccandosi il piercing. Io alzai gli occhi al cielo e.. la foto fu scattata.

Prima del flash però il mio cervello ebbe un mancamento. Gli unici pensieri che elaborava riguardavano il fascino di Tom, quegli occhi nocciola che mi squadravano attentamente, il suo sexy piercing e il suo corpo perfetto. Mi maledì per quei pensieri.

Dopo la foto mi staccai tutta rossa da lui.

«Carotin! Che carina, non ti sarai imbarazzata?» Mi disse ridendo. Gli risposi con un gesto eloquente: dito medio.

 


Risposte alle vostre recensioni *-*

eni97: Grazie mille per i complimenti Eni*-* Spero che ti piaccia questo capitolo. Bacio.  
Holly94 : già, a Tom rode.. bwahahaha xD spero ti piaccia questo capitolo. { Bacio.

alessia_bill98 grazie mille Alessia, sono contenta che ti piaccia la mia storia, spero continuerai a seguirla!

_Dark Angel_ 483: dankeee per le recensioniii :D mi fanno davvero piacere.. e no, non mi annoi, anzii xD  chissà se Tom lo capirà.. chi vivrààà vedrààà! ;D 
LaAriii_TK: davvero un bel vestito si :D e poi.. non avrei mai fatto vincere una barbie biondona, tzee! figuriamoci ;D

PenniPennac : Mi fa piacere che ti piaccia la storia Cesca :) No, non sono veneziana, ma comunque veneta: abito in provincia di Treviso ma.. siccome penso che nessuno conosca il mio "bel" paesello o optato per Venedig! °-°

 


Continuate a recensire, mi raccomando! :3


   
 
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