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Autore: NinaFrancis    02/12/2010    5 recensioni
E se.. Dom si stancasse della sua vita passata?
Un gatto, un incidente e..
Una nuova nascita !
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Londra.

12 Settembre.

Rieccomi qui, nella città più bella che ci sia.

Prendo i bagagli e mi avvicino ad un taxi.

Carico tutta la roba e mi siedo comodamente dietro.

Rivedere quella città di nuovo dopo un anno, mi provoca uno strano effetto.

Non posso fare a meno di pensare a tutte le cose successe e, a quello, che avrei preferito non accadesse mai.

- Siamo arrivati ! - mi comunica il tassista.

Lascio qualche sterlina, e scendo dal taxi.

Riprendo le valigie, e le trascino dentro la clinica di Mirta.

- Dommy, dai la mano a mamma. -

Da quando sa camminare, è davvero difficile tenerlo a bada.

Con dispiacere, allunga la piccola mano.

Entrando nella clinica, noto piccoli cambiamenti d'arredamento.

Le poltrone verdi, sono state sostituite da eleganti e raffinate sedute rosso mattone.

I tappeti, sono quasi tutti con tonalità porpora, mentre le pareti, richiamano lo stesso colore dei divani.

- Signorina Bianca ! - Monique, l' infermiera che mi ha assistito durante il parto mi si avvicina. - Questo è il piccolo Dommy? Oh ma che bello che sei ! - Monique si china per dare un bacio al piccolo Dom ju. - Bianca, abbiamo creato una zona baby- sitting nella stanza laggiù. Visto che sarà un lungo discorso con Mirta, porto Dommy a divertirsi un pò, ok? -

Portare Dom ju in un' altra stanza?

No.. non se ne parla ! Si sente troppo spesso di bambini rapiti o di maestre cattive.

- Bianca ! - una voce ben nota mi distoglie dai miei lunghi e complessi pensieri.

- Mirta ! Eccoti fina.. Dov' è Dommy ? - chiedo notando la sua assenza.

- Monique lo porta nella zona baby- sitting. Non te l' ha detto ? -

- Si.. ma, ma lui .. -

- Bianca, non è mai stato a contatto con altri bimbi. E' un bene ?-

- No. - rispondo rammaricata.

E' sempre stato con me, fin dalla sua nascita. Forse i pochi bimbi che ha visto, eravo alla televisione o da McDonald' s.

- Vieni con me, così parliamo ! -

Seguo Mirta lungo il corridoio che porta al suo studio.

Qui non ha cambiato niente, apparte il computer.

Mi avvicino alla sua scrivania.

Poggio la borsa semi distrutta su di una sedia, e noto lo sguardo disgustato di Mirta nel vederla.

- Sei proprio messa male eh ? - esclama sedendosi dall' altro lato dello scrittoio.

Non le rispondo. Non mi va di dirle : ' Si ! Hai ragione ! Non vado dal parrucchiere da un anno e non ho una maledettissima collana Tiffany attorno al collo ! '

- Allora.. ricordami una cosa. A che anno sei di studio ?-

- Secondo. - a questa domanda rispondo.

Lei digita qualcosa sul nuovissimo computer, e dopo lo stampa.

- Vedi ? - con un evidenziatore rosso cerchia una zona di Londra - Questa è Lambeth. Siamo vicino il Tamigi, ma penso che conosci la zona.. ad ogni modo. Questa è casa mia, mentre questa è la tua ! -

- Mia ? Ma Mirta non..-

- Silenzio ! Hai detto di stare hai miei patti. Qui c'è la chiave. - Mirta apre un cassetto dello scrittoio e esce un mazzetto di chiavi color oro.

- Secondo. Stai uno schifo. Da quanto tempo non vai da un parrucchiere ?-

Come immaginavo ! I suoi lunghi capelli ramati sono perfetti, mentre i miei.. si ok i miei sono peggio di quelli di un nerd !

- Comprendo dal tuo silenzio che sono diversi mesi che non vai. Ed è per questo che qui ! - esce sempre dal famoso cassetto una carta di credito - Troverai tutti i soldi di cui hai bisogno. -

Oddio.. sei Richard Gere ? Sono Julia Roberts e questo è Pretty Woman ?

- Terzo. Non è che ti andrebbe di farmi da secondo ginecologo? -

- Secondo ginecologo ? Mirta mi avevi offerto un posto da segretaria !-

- Si lo so, ma vedi.. la seconda ginecologa di qui - si gira attorno come se fosse spiata - è un incompetente ! Quidi ho bisogno di qualcuno come te ! -

- Mirta, ti ricordo che non sono laureata ! Non posso farlo ! -

- Si che puoi ! -

- No che non posso.. non so come si fanno i controlli, ne come far nascere i bambini cioè è assurdo ! -

Alla parola assurdo, si alza in piedi.

Si è offesa ?

- Non devi operare ! - esclama con tono acido - Devi solo fare ecografie e prendere appunti e appunti e appunti ! Appena ti laurei ne riparliamo delle operazioni ! -

Ecco, infatti mi sembrava strano.

- Finisci questi quattro anni di studio, e dopo ti affido la carica di secondo, ma 'esperto' ginecologo ! -

- In pratica, ora, dovrei essere un' infermiera ! - la correggo.

- Per noi due si. Ma per gli altri sei un ginecologo. -

Non afferro il suo pensiero.

Come posso essere ginecologo se non ho la laurea e la specializzazione ?

- Prenderai 5 mila sterline al mese. Qui c' è il nome di una scuola privata famosissima in tutto il West side di Londra dove portare Dommy. Domani, dopo essere andata a fare un pò di shopping, e naturalmente dal parrucchiere, ci andremo. -

- Vieni pure tu ? - le domando perplessa.

- Bianca, non per vantarmi, ma con me, nel Mondo, puoi fare di tutto !-

Non sapevo che Mirta fosse un pezzo così importante.

E, proprio per questo, mi sorge una domanda.

- Mirta..ma perchè fai tutto questo per me ?-

La donna, si ferma per un attimo davanti lo specchio dell' armadio.

Aggiusta le ciocche di capelli e il camice.

Poi si gira verso di me e mi sorride.

- Anch' io sono stata nelle tue stesse condizioni. -

Cosa ?? Miss " Io sono bella e sono perfetta" , prima non era così ?

- Sembrerà strano, ma anche io vivevo in uno schifo di casa nei subborghi di New York con un bambino piccolo. -

Le vorrei fare mille domande, ma freno la mia curiosità, non voglio mancare di rispetto.

- A 22 anni, rimasi incinta. Allora ero una studentessa come te. Mi mancava solo un anno per laurearmi. - mi sta raccontando la sua vita?

Sono scioccata.

- Mi ero innamorata del figlio di un famoso politico americano, che succesivamente entrò a far parte del consiglio democratico. Anche lui, in un certo senso ricambiava i miei sentimenti. Pensavo di aver fatto un colpaccio, e invece mi diedi uno schiaffo da sola.-

Notai che le tremava la voce.

- Lui non mi amava. Era stato solo divertimento. Ma ciò non tolse che, per cause che ora, conosco anche troppo bene, rimasi incinta. La sua famiglia sapeva della nostra relazione. E quando vennero a sapere del mio stato, mi pagarono quattrini e quattrini per il mio silenzio ! -

Mirta si accomodò nella sedia vicino alla mia, naturalmente prima spostò l' orrenda borsa.

- Sai com' è.. sarebbe stato uno scandalo per loro, e sopratutto per lui! Ad ogni modo, grazie al loro infinito credito, riuscì a creare tutto quello che vedi ! Ovviamente solo lo studio di New York. Questo di Londra è mio ! -

Bene. Posso scrivere un autobiografia su Mirta. Anche se non so chi sia il politico da cui ha avuto..

- Come si chiama tuo figlio ?- le chiedo subito.

- Joseph ! Era il nome di mio padre. Ha 11 anni, domani te lo faccio conoscere. Adesso, lasciando perdere la mia storia, che ne dici di farmi compagnia nell' altra stanza ? Ho un parto ! -

Calma. Stai calma Bianca. Tu volevi fare il medico legale, era ovvio che dovevi vedere tanto sangue !

- Bez, passami le forbici. - dice a me ? Ma non l' aveva già tagliata ?

- Bez ! Le forbici ! - ok parla con me.

Passo l' affare a Mirta, che lo prende con maestria e inizia a tagliare.. o cazzo non posso vedere !

Se solo penso che hanno fatto lo stesso anche a me.. voglio svenire all' istante.

- Oh ma che bella femminuccia che abbiamo ! Bianca guardala che bella ? - Mirta alza la bimba tutta sporca e me la porge.

- Che cos' è ?? - urlo spaventata.

Noto che Tyra, l' infermiera dai capelli nerissimi, mi guarda perplessa.

- Bianca è solo il cordone ombellicale.. ma ' zac ' non c'è più ? -

Stai calma Bianca. Stai calma.

- Bez, lava la piccola, mentre io ricucio Felicia. -

La bambina piange come una pazza.

Mi domando se anche Dommy strillava così.

Mi avvicino al piccolo lavatoio e la lavo come se fosse un peluche.

- Hai finito ? - mi chiede una donna con in braccio un altro bambino strillante.

- Oh si, mi scusi. -

La donna, che a mio avviso è di una volgarità fenomenale, poggia il bambino nel lavatoio come se avesse a che fare con un... sacco di patate.

Si, sacco di patate è la definizione esatta !

- Bez, allora.. porta la piccola al padre, così la vede ! - mi dice Mirta sorridente.

Io eseguo l' ordine, ed esco dalla porta che da sul corridoio.

- Il signor Reynolds? - chiedo osservando i diversi padri seduti.

Tutti, tengono espressioni ansiose e preoccupate.

- Si, sono io ! - un signore molto elegante con corti capelli biondi si avvicina a me.

Per un attimo rimango ferma a fissarlo, e ad osservare attonita tutti i padri li seduti.

Poi porgo con delicatezza la piccola al padre, mentre da dietro, passa Nancy, l' infermiera che portò via Dommy, dalle braccia di Dom.

- Signorina, qualcosa non va? Perchè piange ? - mi domanda il signor Reynolds osservandomi meglio.

Sto piangendo come una stupida in un corridoio di una clinica.

Una clinica famosissima dove ho preso lavoro.

Ma questo mi importa ben poco.

- Signor Reynolds, può darmi la piccola Melissa ? Dobbiamo farla mangiare. Sua moglie sta bene. Può andare nella stanza. -

Mirta compare alle mie spalle.

Prende la bambina, e dopo mi fa entrare nella stanza di prima.

- Vedi che Dominic è venuto tutti i giorni e tutte le notti qui. Fai un pò tu...- Mirta porge a un' altra donna la piccola Melissa.

- Sono stata una stronza, vero ?-

- Ho fatto lo stesso anch' io, quando partorì.Solo che lui non si è preso neanche la briga di venirlo a vedere. Lo ha solo riconosciuto e basta.-

Mi asciugo gli occhi con il polso, poi Mirta mi porge un fazzoletto.

- Ormai è da circa due anni che Joseph si vede con suo padre. Adesso possono sapere che ha un figlio..sai, l' eredità !- commenta con un sorriso sulle labbra - Non fare il mio stesso errore Bianca. Non farlo. So che ti ha fatto male, ma adesso perdonalo.-

 

- Finalmente sei presentabile ! - commenta Mirta nel vedermi arrivare quel pomeriggio.

- Grazie. Cosa dobbiamo fare ? - le domando indossando il camice.

- Abbiamo una visita tra un quarto d' ora. Prendi il computer e annota tutto. -

- Sei molto curiosa eh ? -

- Si, sono molto curiosa ! - mi risponde ridendo.

La mattina prima, siamo andate dal parrucchiere.

Entrambe abbiamo cambiato tinta.

Lei si è fatta rossa, mentre io ho optato per un total blonde !

Dopo, siamo scese a Oxford Street per cercare abiti decenti e come dice lei, molto ' glamour ' .

- Sei preoccupata per Dommy ? - mi domanda mentre ci dirigiamo per effettuare la visita.

- Un poco.. ho paura di come possano trattarlo i bambini. -

- Vedrai che tutto andrà bene ! E' una scuola importante ! E poi c ' è anche Joseph ! -

Mi sento più sicura nel sapere che anche Mirta porta lì suo figlio.

Anche se, so di quello che possono pensare le madri su di me.

Devo iniziare a non pensarci. Ormai sto diventando una donna in carriera con una bellissima casa a Lambeth.

La loro è tutta invidia.

Oh cazzo.. sto diventando come Mirta!

- Bianca ! Ti vogliono al telefono! - esclama Jenny, mentre passiamo di fronte la reception.

- Chi è ? - domando curiosa.

- La scuola di Dommy.- mi comunica lei.

- Oddio.. Mirta, vedi !?Lo hanno picchiato.. avevo ragione! -

- Prendi il telefono invece di sparare cavolate ! - incalza Mirta.

Io mi avvicino al telefono con mani tremanti.

- E' la mamma di Dominic ? -

Mi fa uno strano effetto essere chiamata " La mamma di Dominic ".

Non dovevo chiamarlo così.

- Si. - rispondo io timorosa.

- Signora, suo figlio ha scambiato dei bambini per una ' batteria '.-

- Che cosa ha fatto ? - forse si sbaglia. Non è il mio Dommy no.

Lui è calmo, dolce, gentile.

- Ha preso Eloise Greine e Parker McKanzie e ha iniziato a ' battere' su di essi giocattoli.- il racconto è molto assurdo.

Questa si sta inventando tutto.

- Se viene, e si scusa con i genitori, magari riporta un pò di sana educazione a Dominic. - continua la donna dall' altro lato del ricevitore.

Dicembre...

- Le chiedo scusa veramente, mio figlio non farà più cose del genere e..-

- Signora, è da circa quattro mesi che suo figlio è in questa scuola. Ha fatto più danni lui che un gruppo di cavalli imbizzarriti. -

Beh, non la metterei proprio così...

- Le ricordo che ha fatto ? - la preside scruta Dom ju come se fosse il diavolo in persona.

- No, la prego non ...-

- Ha rotto un vetro, tirato i capelli a diverse bambine, rotto un lavandino, rotto i giocattoli, morso due maestre, strappato i disegni, dipinto la signora Proley con i colori a cera, continuo ? -

- No no la prego ! E' stata più che eloquente.-

- Le ripeto. Se fà qualche altra cosa, Dominic sarà fuori da qui. Chiaro ?- tuona la preside e io non posso fare a meno di sussultare.

- Si si chiarissimo. -

- Ah.. e cerchi di farlo parlare ! Non siamo ai servizi di bimbi muti ! Arrivederci ! -

Prendo Dom ju da una mano e usciamo dal suo studio.

Questa sarà stata si o no la ventesima volta che vengo chiamata dalla preside.

Ok, Dommy è un bambino un pò movimentato, ma ha solo un anno ! E poi non parla ancora, deve farsi capire !

- No Dommy..no ! Non andare sulla strada no !! -

Il piccolo biondino esce veloce dalla scuola mettendosi a correre come un pazzo.

- Dommy !! Vieni quaaa !! Ho i tacchi cazzo ! I tacchi ! - che cosa dico, lui non sa cosa sono i tacchi !

Perchè va così veloce ? Ha visto qualcosa di interessante ?

Certo, ammetto che Londra natalizia è davvero bellissima, ma oh no..

- Dom vieni qui ! Non puoi salire su quella renna ! No ! -

Oh, mi ha ascoltato ! E' sceso.

Mi sembra un miracolo eppure è vero. E' sceso dalla renna.

- Noooo !! Vieni qua !! -

Come non detto. Ricomincia a correre lungo il corso.

La gente mi osserva sconvolta.

Ma mai hanno visto una madre rincorrere il proprio figlio ?

Perchè non si ferma. Iniziano a farmi male la gambe, ho il fiatone...

 

Certo che Londra a Natale è proprio bella.

Dovrei scendere più spesso in città. Sono stato troppo tempo chiuso in casa. Dovrei rassegnarmi. Non vedrò mai più Bianca e il piccolo.

- Fermati ! Ti prego fermati ! - sento una voce che conosco bene.

Dom hai le allucinazioni.

Da lontano vedo un bambino biondino correre come un matto.

Poi si ferma.

Mi osserva bene e dopo inizia a correre verso di me urlando:

- Papà !! Papà !! Papà !! -

Note :

Salve a tutti !! Eccomi con un nuovo capitolo !!

Finalmente Bianca esce da quello schifo di vita e sopratutto di casa !!

Che dire.. vi ringrazio come al solito e mi fa sempre piacere ricevere i vostri stupendi complimenti !!

Un ringraziamento speciale a : Excel88, _DyingAtheist, Glitter Princess, aleale00, BJ girl, ortagine, compagna di merenda e tutti quanti !!

Bacione !! Alla prossima !!
Cheeers !! xD

  
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