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Autore: FRAnceOcS    03/12/2010    1 recensioni
“Scuola di Recupero” cosi la chiamavano. Ed era il luogo dove portavano i ragazzi che non raggiungevano la sufficienza in quasi nessuna mataeria scolastica, pero non sembrava che fosse una normale scuola. Tutti quelli che vi erano entrati non erano mai usciti, come in quelle storie dell’ orrore, ma Timmy penso che magari durava semplicemente molti anni e quindi era questo il motivo della permanenza degli studenti in quell edificio.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Un proiettile gli passo accanto alla testa, e il suo orecchio destro inzio a fischiare. Timmy capi che Steven si era rialzato e lo stava inseguendo. Si giro per guardare. Steven stava correndo dietro di lui. Era piu o meno 50 metri dietro. Brandiva una pistola nella mano sinistra, dato che con la destra non poteva sparare per via delle pessime condizioni della sua spalla. Timmy capi che se continuava a correre dritto prima o poi lo avrebbe preso. Doveva confonderlo girando ogni angolo che trovava, solo cosi ce la poteva fare. Guardo avanti e vdie alla sua destra un vicolo, giro e imbocco quella strada. Si guardo dietro e vide che Steven lo stava raggiungendo. Aveva gli occhi infuocati di rabbia e lo guardava infuriato. Sparo un colpo che passo vicino al piede destro di Timmy. A Timmy venne un idea. Se sparava e lo colpiva ad un piede poteva acquisire un vantaggio notevole! Si giro e punto la pistola verso Steven. Sparo. Non lo aveva colpito. Steven inizio a correre ancora piu veloce. Timmy aveva perso vantaggio per aver sparato. Capi che non poteva riuscire a colpirlo mentre correva. Steven magari data la sua esperienza ci sarebbe potuto riuscire, cosi Timmy decise di rischiare. Si giro verso Steven e inizio a sparare piu colpi verso di lui, ma non per mancarlo, ma per farlo pensare solo a schivare i suoi colpi e non dove stava andando Timmy. Mentre sparava Timmy vide che alla sua ora poteva girare sia a destra che a sinistra, e ora veniva la parte rischiosa. Timmy sparo un ultimo colpo cercando di essere il piu preciso possibile. Steven si abbasso per non prendersi un proiettile in faccia e quando si rialzo Timmy non c’ era piu. Capi che aveva per forza girato o a destra o a sinistra. Arrivato allo sbocco gaurdo in entrambe le direzioni ma non lo vide. Si fermo. Guardo attentamente intorno ma nulla. Si era nascosto. Timmy guardava attentamente tutte le mosse di Steven dalla minima apertura che separava il coperchio dell’ interno del cassonetto dell’ immondizia dal bordo. Il cuore gli batteva cosi veloce che si mise una mano sul petto per evitare che Steven lo sentisse. Solo in quel momento capi di aver fatto una cazzata: Steven lo aveva capito che si era nascosto e primo poi lo avrebbe trovato, cosi punto silenziosamente la pistola da quella fessura verso il fianco di Steven, e si preparo a sparare, ma appena fece per premere il grilletto, Steven inizio a correre verso sinistra. Timmy ci rimase sorpreso. Non aveva nemmeno provato a cercarlo. Evidentemente doveva aver visto qualcuno in lontananza e lo aveva scambiato per lui! –Che culo che ho…- penso Timmy. Guardo dalla fessura e vide che Steven aveva girato l’ angolo, ma decise comunque di aspettare. Dopo qualche secondo senti diversi spari. Steven stava cercando di uccidere quella persona che aveva scambiato per Timmy. Doveva sbrigarsi. Prima che Steven avesse capito che non era lui la persona che inseguiva. Usci dal cassonetto. Tutt’ intorno deserto. Gli edifici li intorno erano tutti negozi abbandonati coi vetri rotti, tranne uno. Davanti a lui si ereggeva un palazzo in condizioni abbastanza decenti. Decise che sarebbe entrato li dentro. Arrivato davanti vide che la porta era stata spaccata, probabilmente con una serie di calci. Entro nel palazzo. L’atrio era messo in ottime condizioni. C’era un ascensore al centro, che probabilmente era fuori uso e delle scale al lato destro dell’ ascensore. Doveva prendere le scale e andare il piu in alto possibile. Arrivo al quarto piano e decise di fermarsi li nonstante i piani erano sei. Li c’ erano due porte di apparatamenti. Decise di entrare in quello a destra, pero purtroppo la porta era chiusa, allora provo quello a sinistra, ma era chiuso pure quello. Si sedette sul primo gradino delle scale a pensare. Se sfondava la porta si capiva che c’ era qualcuno dentro… Non poteva farlo. Non gli veniva in mente nulla, cosi decise di mangiare cosi magari gli sarebbero venute piu idee, anche perche in seguito magari non avrebbe potuto avere altr occasioni di mangiare con calma. Apri la borsa e quando vide il contenuto capi come aprire la porta. C’ erano 4 bottigliette d’ acqua , 4 pagnotte di pane e una chiave con appeso un cartellino con scritto: CHIAVE UNIVERSALE. Si alzo e vide che le serrature degli appartamenti erano uaguali, provo ad aprire quello di destra e la fu contentissimo quando vide che la chiave girava, ma ancora di piu quando vide che la porta si era aperta! Entro, richiuse la porta e si rimise la chiave in tasca. Quell’ appartamento era abbasatnza piccolo, ma decise di accontentarsi perche non aveva voglia di uscire da li. Appena entrati c’era un salotto, con un solo divano, e noto che dentro a quel salotto c’erano anche delle sedie un tavolo e dei fornelli: era una ”sala-cucina”. Alla sua sinistra dopo al cucina c’ era un corridoio. Ando li per veder le altre stanze. Alla sua destra c’ era solo un bagno alla fine del corridoio. Alla sua sinistra due camere da letto. Era al settimo cielo. Entro nella prima e decise che sarebbe stato li per almeno due giorni a riposarsi e a curarsi le ferite, passo prima in bagno a vedere se c’ era un kit di pronto soccorsco ma niente. Cosi prese solo della carta igienica, dato che c’era solo quella e un water ed entro in camera da letto. Una volta entrato chiuse la porta con la chiave ma non gli basto, infatti prese una sedia che trovo li e la mise sotto la maniglia per bloccare la porta. Ora poteva godersi due giorni in tranquillita. Inoltre dalla camera aveva pure una finestra, anches epiccola, per vedere se passava qualcuno o se qualcuno entrava, e c’ era anche una sveglia, pero stava ferma sulle 0.00, cosi anziche regolarla decise solo si inziare a far scorrer il tempo, cosi dopo che avrebbe raggiunto per la terza volta le 0.00 se ne sarebbe andato. Regolata la sveglia decise di dormire almeno un ora, cosi si sdraio sul letto e sprofondo in un sonno profondo senza preoccuparsi di tutto cio che stava accadendo intorno a lui.
  
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