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Autore: Nightingale    03/12/2010    8 recensioni
Era il classico tipo che i genitori ti proibiscono di frequentare, pieno di tatuaggi e muscoli, dall’aria pericolosa, ma io non potevo fare a meno di guardarlo, senza farmi vedere da nessuno, e soprattutto non dal mio ragazzo.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Quel pomeriggio, io e Mike litigammo di nuovo. E fu, naturalmente, colpa di Shane. Eravamo seduti su una panchina a parlare, quando quell’idiota passò con i suoi amici e ci vide. Subito iniziò a salutarmi, e fin lì tutto ok, alzai una mano e risposi debolmente al suo saluto entusiasta, ma il vero shock lo ebbi quando vidi che aveva intenzione di raggiungerci. Non solo ci raggiunse, ma si sedette pure con noi insieme ai suoi amici. Io ero basita, Mike stupefatto e Shane.. Beh, lui era la solita faccia di merda. Iniziò a parlarmi come se fossimo amici da sempre, e la cosa fece innervosire Mike in modo esponenziale, finché non sbottò.

<< Senti, puoi andartene ora? Stavamo parlando.. >>

<< Si, parlate, parlate. Ma perché non agisci mai con questa qui? Potrebbe farlo qualcun altro! >>

Ma cosa cazzo si era fumato? Avrei tanto voluto infilargli una ciabatta in bocca per farlo tacere.

<< Cioè, scusa? Ma perché poi, tu chi cazzo saresti di grazia? >>

Ok, Mike si era decisamente incazzato. E non aveva neanche tutti i torti. Stavo per intervenire e sedare un po’ gli animi, ma Shane mi anticipò. Maledetto lingua lunga del cazzo.

<< Beh, sono uno di quelli che potrebbe agire, e lo farei volentieri, credimi. >>

Beh, mi sembrava chiaro che Shane non stesse più scherzando. Dai suoi occhi era sparita la luce divertita che avevano avuto fino a pochi secondi prima, e ora guardava Mike con aria dura. Il mio ragazzo, d’altra parte, sembrava essersi fatto una dose di anabolizzanti, perché lo guardava con aria feroce, occhi cattivi. Si, sembrava proprio che stesse per scoppiare uno scontro fra titani, e io ero in mezzo come una povera deficiente. Quella volta riuscii ad intervenire prima che le cose degenerassero, o meglio, prima che i due potessero parlarsi ancora. Sembrava che non aspettassero altro per poi potersi saltare addosso e concludere con la cara vecchia rissa la questione. Gli uomini sono tutti uguali.

<< Bella battuta Shane. Mike, lui è il fratello maggiore di Lily, hai presente la mia compagna per la ricerca.. E si, gli piace fare lo spaccone, quindi ignoralo. >>

<< è evidente che gli viene facile fare lo spaccone con la roba d’altri, direi. Sai, io e questa biondina qui stiamo insieme, e solo io agisco con lei, e lo faccio quando mi pare e piace, capito? Capisco che ti roda ma, beh amico, così va la vita. C’è chi può. >>

Oh, ma era fantastico. Mike si era trasformato in un boss che difendeva le sue proprietà. Quand’è che avrebbero tirato fuori il righello per vedere chi ce l’aveva più lungo? Mancava solo quello, e sembrava che non avrei dovuto aspettare ancora molto.

<< Ho i miei dubbi sul fatto che tu possa agire con qualcuna come si deve, fighetta come sei.. Ma se vuoi ripetizioni, ehi amico, io sono qui! In quanto a te, biondina, quando vuoi provare qualcosa di vero, chiamami.. Per te un posto lo trovo sempre! >>

Era veramente stupendo. Io ero diventata in pochi minuti una specie di bambola gonfiabile bionda, come tutti lì ci tenevano a ricordare, senza un nome, su cui tutti potevano agire a loro piacimento! Era sempre stato il mio sogno avere questo ruolo nella vita di un uomo! Decisi di intervenire prima che la cosa degenerasse ulteriormente.

<< Oook, maschioni. Ora la finiamo qui. Shane, è stato un vero piacere incontrarti, ora puoi andare, grazie. Mike, alzati che andiamo a farci un giro. >>

Avevo un tono che non ammetteva repliche, così entrambi fecero quello che gli avevo ordinato. Ovviamente, sempre lanciandosi occhiate feroci. Mio dio, sembravano dei bambini che avevano litigato per il lecca-lecca! E io ero il lecca-lecca. E no, non avevo mai desiderato fare la parte del lecca-lecca.

Io e Mike ci avviammo in completo silenzio e, dopo pochi passi, lui decise di iniziare a parlare.

<< Scusa ma, giusto per sapere, che cazzo voleva quello lì? >>

Ok, quel tono aggressivo non mi piaceva proprio per niente, ma decisi di passarci momentaneamente sopra.

<< Te l’ho detto, gli piace fare lo spaccone.. Ma si, lascialo perdere! In realtà lo conosco appena! >>

Non gli avevo mentito. Ok, forse avevo omesso parte della verità. Io non conoscevo praticamente Shane come persona, e fin lì ero stata sincera, però in altri sensi lo conoscevo anche fin troppo bene. Sommate le due cose si poteva ottenere una conoscenza solo parziale, no? Decisi che mi sarei fatta andare bene quell’idea.

<< Ah si? A me non sembrava affatto che tu non lo conoscessi bene.. E poi, scusa, ma perché hai preso le sue difese? >>

Ma quando avevo preso le sue difese? Ma che film si era fatto? Dovevo restare calma, prima di mandarlo a quel paese. Calma. Presi un respirone e contai fino a 5 prima di rispondergli.

<< Non ho preso le sue difese.. Ho solo evitato che vi menaste. E poi, casomai non te ne fossi accorto, con lui c’erano anche i suoi amici, che non sono esattamente delle mezze seghe. >>

Evitai anche di dirgli che quell’atteggiamento da super macho che aveva utilizzato prima era stato veramente ridicolo. Cioè, dopo 3 anni io ero la “biondina” che si sbatteva quando voleva? Faceva piacere!

<< Ah, capirai! E poi cos’erano quei discorsi sull’agire con te? C’è qualcosa che dovrei sapere? O semplicemente lui è uno di quegli amici di cui mi parlavi ieri? Se è così, lasciatelo dire, a quello non gliene frega un cazzo della tua amicizia, gli interessa solo scoparti. >>

Aveva veramente esagerato. E non servì a nulla contare fino a 10 prima di parlare. Ma come si permetteva di parlarmi così? Lui poi, che aveva solo amiche di quel tipo, a partire dall’adorata e sempre difesa Shilo! Ma che stronzo! E poi, “scopare” chi? Cosa? Si era dimenticato che stava parlando di me?

<< Ma sei fuori? Stava scherzando, e poi te non sei assolutamente nella posizione di dire alcunché sui miei amici, visto le troie di cui ti circondi quotidianamente. Si, mi sto riferendo proprio alla tua amata Shilo, che ti è amica almeno quanto Shane, a detta tua, lo sarebbe per me. >>

<< Ah, ma la finisci?! Shilo è mia amica! E Shane ti si vuole solo scopare, punto! Io le capisco ‘ste cose! Sono un uomo, dannazione, me ne accorgo! >>

<< No, tu sei un coglione e basta. E, stando al tuo ragionamento, anche io dovrei capire quando una ragazza ti sta vicino solo per poterti infilare una mano nei pantaloni, non credi? >>

Ci eravamo ormai fermati, e parlavamo stando fermi in mezzo ad un vialetto del parco dove, grazie al cielo, non passava proprio nessuno in quel momento.

<< Ma senti questa.. Cosa vuoi capirne te, che sei stata solo con me, di uomini! >>

<< Io ne capisco benissimo, di uomini e di donne. Tu poi non dovresti scusarti per come ti sei comportato ieri? Cioè da stronzo maschilista, casomai non lo ricordassi? >>

<< Quello che ho detto ieri è la verità. Sei una cretina. E una lunatica. E si, anche un bambina per un sacco di cose. E io a volte ho voglia di fare certe cose con te, ma a te non va mai. Anzi, ti va, ma solo ogni tanto, e quando ti passa la voglia del momento, beh, te ne freghi del fatto che io magari avrei ancora voglia. E io sono stufo di stare ai tuoi comodi. >>

Ok, era palese che io stavo con una merda umana.

<< Ah si? Beh, visto come mi hai trattata prima, e cioè come una che ti piace sbatterti quando vuoi, sognati di avere qualcosa da me per i prossimi cento anni, brutto stronzo! >>

<< Perché, prima avevo qualche possibilità di dover aspettare di meno? >>

Avevo le lacrime agli occhi, ed erano lacrime di dolore, certo, perché chi mi stava dicendo quelle cose orrende era la persona con cui avevo passato gli ultimi 3 anni della mia vita, ma anche di rabbia, perché nessuno poteva permettersi di trattarmi in quel modo.

<< Tranquillo, non dovrai aspettare più nulla. Io e te abbiamo chiuso Mike. Vai pure a sbatterti quella zoccola della Shilo, non me ne frega niente. Fai quello che ti pare. Ciao. >>

Mi girai e me ne andai, lasciandolo lì in mezzo al giardino. Da un lato avrei voluto che cercasse di fermarmi, che mi chiamasse, ma dall’altro volevo solo non rivederlo più, mai più. La mia unica storia seria era finita in modo veramente brillante, non c’era che dire. Mancavano solo i piatti lanciati contro il muro e poi avevamo fatto tutto. Mentre camminavo, le lacrime iniziarono a scendermi lungo le guance e, senza neanche rendermene conto, mi ritrovai a piangere come una disperata per tutto il tragitto verso casa mia. La gente si voltava a fissarmi quando passavo, guardandomi con aria attonita. Sembrava veramente che mi fosse morto qualcuno. E, in parte, mi sentivo come se fosse successo veramente. Una parte del mio cuore si era incrinata  di fronte alle cattiverie che ci eravamo detti io e Mike, e, quando lo avevo lasciato e lui non aveva fatto nulla per fermarmi, quella parte si era definitivamente frantumata in mille pezzi. Quando raggiunsi casa mia, trovai mia mamma in salotto che leggeva e le corsi incontro. Come mi vide, col suo intuito materno evidentemente, capì immediatamente cosa fosse successo e mi abbracciò tenendomi stretta a se per non so quanto tempo. Menomale c’era la mia mamma, avevo bisogno di lei. Sapevo che forse era inevitabile che fra me e Mike finisse, però avevo sempre sperato che sarebbe finita in modo più carino, senza tutte quelle cattiverie. E poi mi sentivo responsabile, perché era anche colpa mia, che ero andata con Shane e avevo dato inizio a tutto. Cavolo, che casino.

Quella sera ignorai ogni chiamata che ricevetti sul cellulare, tutte di Lily, per altro, che probabilmente si chiedeva dove cavolo fossi finita. Io però non avevo voglia di sentire nemmeno lei, perché era così vicina a Shane che non avrei potuto fare a meno di pensare anche a lui, e ciò NON doveva accadere per nessun motivo al mondo. Passai il tempo fra la vasca da bagno e il letto, sempre seguita dal mio inseparabile barattolo di nutella. Mi feci un bagno caldissimo e lunghissimo, con tutti i sali profumati, per rilassarmi. Ogni tanto mi sfuggiva qualche lacrima, ripensando a Mike e al suo sorriso, e a tutte quelle volte che ci eravamo baciati, a tutte le volte che aveva sussurrato di amarmi. Mi mancava, era uno stronzo e fra noi era finita, ma mi mancava incredibilmente. Con lui avevo passato la maggior parte del mio tempo negli ultimi 3 anni, e ora non c’era più. Puff, fine di Mike e di me. Fine di noi. Io ero di nuovo sola. Con questa consapevolezza mi addormentai, con gli occhi lucidi e un gran mal di testa.

 

***Autrice***

Eccomi qui, e ho postato proprio alla velocità della luce, non credete? J

Che dire, è un po’ un capitolo di svolta questo.. Ed è anche un po’ drammatico, o almeno, io mi sono angosciata un sacco nello scriverlo!! Allora.. spero che vi piaccia, e che soddisfi il vostro desiderio di “cambiamento”, a me sembrava la strada giusta da seguire! A presto carissime, e grazie infinite a tutti coloro che leggono e recensiscono! J

  
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