47. But good things come to those who wait.
-Okay, fammi
capire...lui ti si è dichiarato e tu sei fuggita?- Chiese sconvolta Liv con una
tazza di caffè in mano seduta sul divano del loro appartamento.
-Non è che sono
fuggita, c’è stata una chiamata d’emergenza e sono dovuta correre via!- Si
difese Quinn in maniera non molto convincente infatti Liv inarcò un sopracciglio
scettica.
-E che diavolo fai qui
allora?- Sbottò mentre Quinn abbassava lo sguardo sulla sua tazza fumante.
-Beh, il mio turno era
finito e avevo bisogna di riposare, sono tornata a casa...- Mormorò sapendo
bene che non era assolutamente vero.
-Dì la verità che hai
una fottuta paura...- Ed era così, Liv capiva sempre cosa le passava per la
testa, la capiva...era anni che non le succedeva qualcosa del genere, forse
dagli inizi del liceo, quel rapporto assomigliava a quello che aveva con
Abby...già Abby, la sua amica dall’asilo ed ora, erano sei anni che non la
sentiva né vedeva, lo stesso valeva per Julie ed Emily e dovette ammettere che
le dispiaceva, avrebbe dato qualunque cosa pur di rivederle e passare con loro
una serata. Avrebbe potuto chiedere a Slash di loro, oppure meglio di no visto
che era fuggita a gambe levate, forse era meglio Duff che aveva una specie di
storia con Emily, forse lui sapeva qualcosa...ma non sapeva come trovarlo,
doveva solo aspettare che si ripresentasse in ospedale.
-Non è vero! E’ solo
che ho bisogno di pensare...ho bisogno di tempo!- Era in parte vero questo.
-Ma che hai da pensare!
Non l’hai dimenticato un secondo da quando ti conosco...ed ora lui è lì, qual è
il problema?- Possibile che non capiva?! Si chiedeva Quinn.
-Il problema è che lui
è un chitarrista di fama mondiale, e dovrà fare tour su tour con i Guns e io
sono una specializzanda ho turni improponibili, passo gran parte del mio tempo
in ospedale...non c’è tempo per noi...-
-Credi che lui non lo
sappia? Ovvio che lo sa, ma
evidentemente se ne frega...vuole provarci sul serio...- Quinn ci pensò un po’
su, non ci aveva pensato in effetti, ovvio che lo sapeva...l’aveva visto con i
suoi stessi occhi ma se ne fregava.
-E se non dovesse
funzionare? Ci starei di merda...- Era quello il pensiero che più la
martoriava. Non voleva soffrire, ovvio...nessuno voleva soffrire ma di solito
le cose più belle della vita si hanno rischiando, le relazioni sono belle
perché sono un continuo salto nel buio, non sai mai quello che ti aspetta, non
sai mai come andrà a finire e mi sa che è proprio quello che rende il tutto più
bello ed eccitante.
-Beh almeno ci hai
provato...preferiresti andare avanti e chiederti sempre: e se?! Provaci...se
proprio non va, almeno non hai rimpianti...- Le rispose Liv semplicemente, lei
era così tranquilla che ogni cosa che le diceva sembrava essere la cosa più
semplice che potesse esistere, ma a parole erano tutti bravi...
-Hai ragione ma sono
ancora così confusa...- Piagnucolò Quinn sperando che da un momento all’altro
le venisse l’illuminazione divina.
-Ma di cosa?! Devo
farti un disegnino?! Vai a parlare con Slash e falla finita accidenti!- La tirò
su dal divano, le prese una felpa e la sbatté fuori di casa.
Bene, tocca andare davvero in ospedale...anche perché
neanche ci provo a bussare, tanto non mi apre...bah vabbè via il dente e via il
dolore, diamine sono sempre stata una ragazza forte e che non si faceva
problemi per niente e invece guarda qua...mille seghe mentali...
In breve tempo arrivò
all’ospedale, con suo orrore vide che il pronto soccorso era pieno di gente
ferita, doveva esserci stato un altro incidente.
-Reid, che fai qua?-
Tuonò la voce del suo capo.
-Ehm, sono in
visita...- Mormorò sperando che la Harris non la linciasse all’istante, ma
doveva essere molto impegnata visto che non fece una piega, si limitò ad
annuire e andare da un paziente con un profondo taglio sul braccio.
Quinn si fece coraggio
e si avviò verso la stanza di Slash, l’aveva visto il giorno prima e poi non era
più tornata, un po’ si sentiva in colpa, insomma sapeva quanto era stato
difficile per lui dire tutte quelle cose ma l’aveva presa di sprovvista e la
paura aveva preso il sopravvento.
Sospirò ed entrò nella
stanza, dove trovò Duff intento a raccontare una delle sue noiose barzellette a
uno Slash molto annoiato, ma quando la vide gli si illuminarono gli occhi.
-Quinney!- Esclamò
subito Duff. –Non lavori oggi?- Domandò tutto contento ignorando il fatto che
era davvero imbarazzata.
-No, il mio turno
comincia stanotte alle due- Rispose con un filo di voce, tutta quella
situazione la stava facendo impazzire.
-Alle due?! Scherzi?! Ma è assurdo!- Duff era a dir poco
sconvolto...anzi più scandalizzato che altro.
-La dura vita degli
specializzandi...- Si limitò a commentare la ragazza.
-Duff, man...ci lasci
un attimo soli?- Prese finalmente parola, sapeva che Quinn non era venuta lì
solo per discutere con Duff di cazzate; il diretto interessato lo guardò
interrogativo, ma l’occhiata assassina di Slash gli fece capire che forse era
meglio se si levava dalle scatole.
-Ok, vado a cercare
Steven, probabilmente sta scassinando una macchinetta del caffè...sai non dorme
molto ultimamente- Disse per poi lasciare la stanza, il che fece ridere per un
momento Quinn...un momento solo, poi tornò seria visto che doveva affrontare
Slash.
-Ehi...- Mormorò il
riccio mentre Quinn avanzò di qualche passo verso il letto.
-Ehi...- Quinn abbassò
lo sguardo, stava cercando di rimettere in ordine le idee e cercava le giuste
parole per tirare fuori il discorso. –Scusa se sono fuggita ieri e poi non... mi
sono più fatta vedere...ahm...avevo bisogno di tempo...per pensare- Finalmente
alzò lo sguardo per incontrare gli occhi scuri del riccio che la scrutavano
come alla ricerca di una risposta.
-Quindi sei qui per
darmi una risposta?-
-Già...tu vuoi provarci
seriamente- Slash annuì non capendo se fosse una domanda o no. –Ma non abbiamo
tempo per noi, tu hai i Guns e io devo stare qui...- Tirò fuori per l’ennesima
volta quella stupida scusa.
-Lo so eh...ma non mi
interessa...abiteremo insieme, io ho un appartamento qui vicino...non devi
neanche prendere la macchina per venire in ospedale e possiamo stare insieme
tutto il tempo che vogliamo- Quinn spalancò la bocca per l’ennesima volta, la
stupiva ogni volta di più, Slash...QUELLO Slash che le chiedeva di abitare
insieme?! Era a dir poco assurdo...e il fatto che era terribilmente serio,
confermava il fatto che stava facendo sul serio e voleva provarci.
-I-io...non lo so...-
Era andata di nuovo in crisi.
-Cosa c’è da sapere?!
Basta dire sì o no...ti ricordi? Avevamo detto che ci avremmo provato sul
serio...-
-Ma questo sei anni fa!
Sono cambiate le cose...io sono cambiata, tu sei cambiato...-
-Sono più maturo! Io
voglio stare con te-
-Hai appena lasciato
Renee come se fosse un pacco regalo!- Obbiettò la bionda abbassando lo sguardo.
-Hai paura che faccia
lo stesso con te?- Quinn non rispose, non c’era niente da dire...Slash la
conosceva molto più di quanto pensasse e ancora una volta, questo la sorprese.
–Quinney, vuoi sapere che differenza c’è tra te e Renee?-
-Cosa...- Mormorò
continuando a fissare il tavolinetto ai piedi del letto che in quel momento
aveva un aria molto interessante.
-Io Renee non l’amavo,
non l’ho mia amata...non quanto te- Ok, quello non era decisamente
Slash...cazzo, non era possibile che dicesse tutte quelle cose, non era da lui!
Non era Slash! Alzò lo sguardo sorpresa...eh sì, era proprio lui, allora forse
era vero che era maturato.
Boccheggiò per qualche
secondo e poi chiuse la bocca, non avendo niente da dire...
-Quinn...cazzo che ti
costa provarci?- Non era da lei assolutamente, ma le veniva da piangere, non
sapeva perché ma era così, si sentiva le lacrime pungere sugli occhi per uscire
ma li strizzo talmente forte che non uscì nulla.
-Io non voglio
soffrire...ho sperato ogni secondo da sei anni di poterti rincontrare ma adesso
che sei qui, ho paura...anzi no, sono terrorizzata che qualcosa ci possa
dividere di nuovo...tu partirai per i tour, io non ti vedrò per mesi...forse
anni...e non posso seguirti, io devo stare qui...non potrei sopportarlo...non
voglio passare tutto quello che ho passato sei anni fa quando te ne sei
andato...- Concluse sospirando.
-Non soffrirai, te lo
prometto...farò qualsiasi cosa per non farlo- Quinn si aprì in un sorriso un
po’ triste.
-Non puoi fare certe
promesse Slash...-
-Non è vero, io sono un
Dio, io posso...esempio? La promessa di sei anni fa...l’ho mantenuta eccome!-
Quinn ridacchiò, nonostante fosse maturato e tutto, non poteva restare serio
troppo a lungo.
-E’ stato per caso...-
Gli fece notare Quinn.
-Il destino starà dalla
nostra parte! Cazzo...buttati per una volta! Ci penseremo quando è il momento
al tour e tutto il resto, tu ti sei sempre fatta troppe seghe mentali...e io
una volta ti ho detto di prendere la vita con filosofia, non pensare troppo al
“se”...avevi detto che l’avresti fatto, questo è uno di quei momenti...- Aveva
ragione, aveva dannatamente ragione; diamine quel discorso se l’era già fatto
una ventina di volte nelle ultime 24 ore, non doveva fare altro che provarci e
se poi non fosse andata come sperato, pace e amen...almeno ci aveva provato e
non aveva rimpianti, ma se non faceva nulla avrebbe potuto passare la vita a
chiedersi come sarebbe stato.
Ma fanculo tutto.
-Ok- Disse dopo un
infinto silenzio.
-Ok cosa?- Domandò il
riccio confuso.
-Ok,
facciamolo...proviamo- Slash spalancò gli occhi vedendo Quinn animata di una
nuova determinazione.
-Sul serio?- Chiese
sorpreso.
-Sì, hai
ragione...provarci non costa niente...e io ti amo- Le fece cenno di avvicinarsi
e non appena lei gli fu accanto si chinò e annullò la loro distanza con un
bacio che aspettavano entrambi da troppo tempo, ed era decisamente bello come
la prima
volta, Quinn riusciva ancora a sentire tutti i brividi e le farfalle
nello stomaco, non era cambiato niente...nonostante gli anni erano passati, tra
loro era rimasto tutto uguale...solo, gli ci era voluto un po’ per capirlo.
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Song by...non mi ricordo dove ho pescato quella frase...sicuramente era una bella canzone u.u
Scusate ancora il ritardo...mannaggia ogni volta che dico di aggiornare
prima non lo faccio mai...comunque questo capitolo mi fa alquanto
schifo, non sapevo davvero come scriverlo...è troppo sdolcinato
per i miei gusti...cioè ve lo immaginate Slash così? Io
no...eppure l'ho scritta io quella roba! vabbè...fatemi sapere
che ne pensate, intanto vi ringrazio tutti infinitamente che nonostante
tutti i miei millemila ritardi continuate a seguirmi *___* THANK YOU
GUNS' GIRLS! <3