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Autore: CillyScarlet    03/12/2010    1 recensioni
Il fatto che lei sia estremamente permalosa e lui un completo idiota potrebbe rendere le cose molto pericolose...
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oscurità

Capitolo 2

 

Rukia camminava con un passo svelto, tipico di quella persona che è, in qualche modo, infuriata. Sul suo volto era presente un'espressione tirata mista tra delusione e nervosismo.

Camminava verso la fine di quel tunnel che l'avrebbe condotta direttamente nella proprietà dei Kuchiki. Mentre si dirigeva velocemente verso la fine di quel tunnel i suoi pensieri ripercorrevano il ricordo, ancora vivido, dell'irritante modo di scherzare di quello stolto.

“Maledetto! Perché non riesce mai a tenere quella sua boccaccia infernale chiusa?!”

Mentre la sua mente vagava industurbata l'uscita del passaggio si faceva sempre più vicina. Fino a che non ne uscì veramente.

Davanti a se poteva vedere il magnifico giardino della famiglia adottiva, nel quale trionfava, tra l'erba e le piante, un magnifico laghetto, dove Rukia era solita andare per pensare o meditare.

Si stava facendo sera, ormai il sole era prossimo scomparire dietro le montagne a ovest, mentre la luna si era già impossessata del cielo con prepotenza, come era consuetudine facesse.

La ragazza si sedette sull'erba vicino alla riva del laghetto. Le gambe erano abbracciate dalle braccia e la testa era china sulle ginocchia. La sua mente iniziò a vagare , i suoi pensieri erano decisamente intuibili, mentre cominciava ad ammettere a se stessa che la sua reazione forse era stata decisamente esagerata. Probabilmente voleva soltanto scherzare.

Sorrise.

“Quello stolto è sempre in grado di farmi perdere le staffe!”

Improvvisamente un rumore la distolse da quei pensieri. Il suo battito cardiaco accellerò notevolmente e il suo respiro si fece un pochino più affannoso. Nel silenzio il suono della paura le spaccava i timpani per poi rimbombarle nella testa.

Di cosa avrò mai timore? Probabilmente è stato un gatto o addirittura il vento.

Ma il grandioso sesto senso del quale andava così fiera difficilmente sbagliava. Anzi, nella sua memoria non si ricordava si fosse mai sbagliato.

Nonostante fossero passati svariati minuti l'agitazione non scemava, con il risultato che tutti i cinque sensi si erano acuiti fino all'inverosimile, rendendo ogni fruscio, scroscio, soffio di vento un qualcosa del quale spaventarsi enormemente.

L'ombra nascosta dietro l'angolo aspettava impaziente che la ragazza si tranquillizzasse per poter agire indisturbata.

Rukia era sempre seduta sull'erba e sempre nella stessa posizione, se non addirittura più serrata di prima, immobile. Fece un respiro profondo, poi un altro e un altro ancora, socchiuse gli occhi e tentò di riconcentrarsi sui pensieri dello stolto dai capelli arancioni.

Non si può dire che sia stata un'impresa semplice, non c'è nulla che ti controlla meglio della paura che ti assale, ma ci riuscì.

Le ritornò alla mente lo sbruffone intento a ridere di gusto della sua furia. Quella immagine la stava rendendo di nuovo furiosa, ma non si sa come ripensò al momento in cui Ichigo indosso il mantello della casata Shihōin per salvarla dalla pena capitale. Ripensò a quanto l'aveva odiato e ringraziato allo stesso tempo. Lui le aveva salvato la vita così tante volte che ormai non erano più numerabili. E l'aveva sempre fatto perchè ci teneva a lei. Ricordò i suoi occhi pieni di tristezza quandi Renji e Byakuya la portarono via da Karakura e i suoi occhi raggianti quando la riuscì a salvare. Raggianti, esattamente come nel momento in cui la prendeva in giro. Era difficile vedere i suoi occhi così.

Qualcosa la colpì violentemente alla testa.

La sua vista si annebbiò in fretta, sentiva la sua mente cadere in un abisso dal quale non sapeva se sarebbe mai uscita.

Ichi...” sospirò

Il corpo della ragazza cadde a terra inerme, provocando un tonfo roco che richiamò l'attenzione del fratello, il quale si diresse verso il giardino della villa. Era sicuro di aver percepito il reiatsu della sorella svanire.

Il rumore dei passi provenienti dall'interno della villa innervosì la figura scura che imperiava sopra la ragazza svenuta a terra, costringendola a caricarsela su di una spalla e a fuggire il più silenziosamente e velocemente possibile.

La figura si dileguò in fretta senza attirare nessun tipo di attenzione su di se.

L'oscurità notturna, ormai aveva rubato definitivamente il posto alla luce giornaliera in tutta la Soul Society.

Gli occhi di solito inespressivi del Kuchiki fissavano turbati l'oscurità, quella stessa oscurità che aveva inghittito sua sorella senza che se ne rendesse conto.

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capitolo corto, lo so, ma non sono in grado di scrivere divine commedie. Preferisco andare subito al sodo muahahaha! Ecco a voi il secondo capitolo di questa cosa che dovrebbe essere un fanfiction, finalmente accade qualcosa di un pò interessante... chissà chi è la figura inquietante? mah, in realtà non lo so di preciso nemmeno io... staremo a vedere!

Ringrazio Caipirinha che come al solito commenta i miei svarionamenti mentali. E' molto piacevole leggere i tuoi commenti!!!
  
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