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Autore: marrrettina    03/12/2010    1 recensioni
Se invece di un sogno fosse la realtà come vi comportereste voi??? Se vi ho incuriosite venite a leggere il primo capitolo e ditemi se vi è piaciuto....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aggiorno finalmenteeeee….^^….spero ne siate felici….Volevo aggiornare ieri ma purtroppo ho avuto molte cose da fare (che tra l’altro si sono rivelate inutili T_T) e non ho potuto scrivere niente! Questo capitolo secondo me sarà molto bello ;D vi lascio al capitolo….Baci…
 
Quileute
 
Mi sveglio in una stanza che non era la mia. Mi spavento per un secondo ma poi ripenso a ciò che era successo. Mi trovavo nella storia più bella che si possa mai vivere! Chiudo gli occhi e cerco di trattenere la mia gioia, per evitare di strillare come una pazza. “Oggi li avrei incontrati” penso sorridendo. Sento la porta aprirsi, apro gli occhi e vedo Alice che rimane sulla soglia della porta. –Posso?- chiede.
-Certo vieni.- sorrido e mi metto a sedere.
-Jacob ha chiamato questa mattina e ha detto che ti passa a prendere al confine alle 15.- mi sorride e si alza.
-Mi accompagni tu?- chiedo speranzosa. Voglio stare il più possibile con lei.
-Certo Vane.- sorride e va ad aprire la porta per uscire. –Esme ti sta preparando la colazione, sono tutti usciti, cioè Emmett e Jasper sono andati a caccia e Carlisle è andato in ospedale. Siamo io, tu, Esme e Rosalie. Quando vuoi scendi a mangiare, ti aspettiamo.- sorride e esce dalla stanza.
-Arrivo subito e grazie.- Alice era già uscita dalla stanza ma sapevo che aveva sentito. Avevo ancora un po’ di tempo per prepararmi. Faccio un salto in bagno e dopo essermi vestita scendo e vado in cucina. Alice legge una rivista di moda, Esme cucina per me e Rosalie guarda fuori dalla finestra.
-Buongiorno!- dico felice e mi siedo sulla sedia, vicino a Alice che alza lo sguardo dalla rivista per sorridermi e poi riabbassa lo sguardo. Esme mette un piatto di piadine con la nutella davanti alla mia faccia e sorride.
-Spero ti piacciano.- sorride e si siede davanti a me. Sorrido a Esme e ne assaggio una.
-Wow Esme è buonissima! Sei bravissima! Vorrei essere brava come te nel cucinare, fino ad ora hai cucinato cose buonissime!- ne prendo un’altra continuando a pensare che erano buonissime e che le avrei mangiate fino a scoppiare. Risultato della colazione? Ho mangiato cinque piadine con il cioccolato.
-È stata la colazione più buona che abbia mai fatto! Grazie mille Esme.- l’abbraccio e poi guardo Alice che nel frattempo che io mangiavo si era messa a pulire e a spostare un po’ di vasi.
-Ti va di farti una doccia e di rilassarti?- mi chiede Alice. Guardo l’orologio ed erano le 10.
-Certo.- andiamo nel grandissimo bagno di Alice, che aveva già preparato tutto l’occorrente; asciugamani, accappatoio, pantofole, intimo e i vestiti che avevamo comprato ieri. –Ecco qui tutto l’occorrente, puoi usare tutti prodotti che vuoi.- mi sorride.
-Grazie Alice. Sei fantastica!- comincio a togliermi la felpa e lei esce dal bagno.
Mi faccio la doccia molto velocemente e mi vesto. Sento bussare alla porta mentre mi stavo asciugando i capelli con l’asciugamano. –Avanti.- Rosalie entra nel bagno, la guardo incuriosita. –Ciao Rose.-
-Ciao Vanessa. Alice mi ha chiesto di chiederti se ti serve aiuto.- mi dice rimanendo ferma alla porta.
-Ehm… Dove posso trovare il fono?- chiedo imbarazzata e lei si avvicina a me prendendo  il fono dal mobiletto davanti alla vasca.
-Eccolo qui. Qualcos’altro?- chiede gentilmente, porgendomi  il fono.
-No grazie. Sono apposto così- le sorrido e esce dal bagno. “Chissà perché Alice ha mandato Rose!”. Mi asciugo i capelli e mi metto i leggins di jeans, la maglia e la felpa e scendo, andando in salotto dove Alice stava parlando con Esme e Rose.
-Wow stai benissimo!- mi dice Esme.
-Grazie- sorrido. –Ci mancano le scarpe!- guardo Alice che corre di sopra e torna in un secondo.
-Eccole!- mi da degli stivaletti neri con un tacchetto e con dei brillantini ai lati.
-Wow sono stupendi! Ma pensavo che ci andavano delle scarpe, non degli stivali.- sorrido prendendo gli stivali.
-Avanti mettili.- sorride entusiasta Alice. Mi siedo e mi metto gli stivali. Mi stavano benissimo e stavano bene con il completo che avevo comprato.
-Mi piacciono molto Alice, grazie!- mi avvicino a lei e l’abbraccio.
-Prego Vane!- ricambia l’abbraccio e ci sediamo sul divano.
-Che ne dici se ti preparo il pranzo poi ti prepari per andare da Jacob?- mi chiede Esme. Guardo l’orologio e sono le 12 e 30.
-Va bene. Magari  più tardi non riesco neanche a mangiare.- dico cominciando ad agitarmi.
-Dai Vane non ti preoccupare anche se non vedo niente sono sicura che andrà tutto bene!- mi dice Alice cercando di confortarmi.
-Grazie Alice. Lo spero anche io- mi accarezza la schiena e mi appoggio a lei.
Esme mi prepara un piatto di spaghetti con il ragù  e poi vado in camera di Alice. Mi fa i boccoli con la piastra e verso le 14 quando finisce di farmi tutti i capelli Emmett e Jasper tornano dalla caccia.
-Pronta per vedere i licantropi?- mi chiede Jasper probabilmente sentendo che sono un po’ agitata.
-Si… più o meno.- rispondo però cominciando a sentirmi un po’ più calma. – Grazie Jazz-
Mi sorride e vedo che l’orologio nella sala segna le 14 e 40. Io Alice e Jasper andiamo in macchina e in neanche 20 minuti arriviamo al confine. Sono le 14 e 55 quindi Jazz parcheggia vicino a una stradina e aspettiamo Jacob. Comincio a sentirmi ansiosa però con l’aiuto di Jasper mi passa. Dalla parte opposta a noi arriva un auto che posteggia non molto lontano da noi. All’interno c’è un bellissimo ragazzo che guarda verso di noi, poi suona il clacson.
-È lui. –dice Jazz.
-Sei sicura che ci vuoi andare?- mi chiede Alice.
-Si, sono sicurissima. Non vi preoccupate. Ah…- dopo essere uscita dall’auto rientro con la testa, ovviamente Alice mi porge un cellulare.
-Tieni per qualsiasi cosa chiamami. C’è anche il numero di Carlisle.- dice Alice.
-Grazie Alice- le sorrido e prendo il cellulare.
-Prego Vane- mi sorride. –Divertiti!-
-Lo farò!- chiudo lo sportello e mi dirigo verso l’auto di Jacob. Arrivo vicino l’auto e lui esce squadrandomi dal basso all’alto.
-Wow, sembri una modella!- mi sorride.
-Già, non sei il primo che me lo dice!- gli sorrido. “Da dove esce tutta questa sicurezza?” mi chiedo. Mi porge la mano e gliela stringo.
-Piacere Jacob. Ma puoi chiamarmi Jake.- mi sorride e faccio altrettanto.
-Piacere Vanessa. Ma puoi chiamarmi Vane.- ridiamo e poi mi giro per salutare Alice e Jasper. Li saluto con la mano, Alice mi sorride e ripartono.
-Vieni?- mi chiede Jake che mi aveva aperto lo sportello del passeggero.
-Si- corro verso di lui.- Grazie- entro e mi metto comoda. Anche lui entra in macchina e riparte andando a La Push.
-Mi ricordi molto una persona.- mi guarda e lo guardo anche io con un punto interrogativo stampato in faccia. –Bella.- lo guardo e rido. –Che c’è da ridere? Le assomigli molto, tutto qui.- sorrido.
-Per me è un complimento, però secondo me lei è molto più bella.- lo guardo però non mi risponde. Poi sposto lo sguardo verso il finestrino e guardo la foresta che ci circonda. –Mi piace molto qui. Tutto questo verde è… rilassante.- dico continuando a guardare fuori dal finestrino.
-Si molto. Anche correre lo è per me.- sorride continuando a guidare.
-Si lo so- mi tappo la bocca con la mano –Cioè penso che sia normale, per… te.-
-Si lo è.- non mi fa domande e gliene sono grata. –Siamo quasi arrivati, ci aspettano Jared e Embry.- sentendo il nome di Embry mi emoziono un po’ perché ho sempre avuto una cotta per lui. Si può sembrare strano che con Jacob e Edward io preferisca Embry ma a me piace molto. Non ci posso fare niente.
-Eccoli lì- mi indica due ragazzi davanti a una videoteca. Sorrido li osservo. Pian piano che ci avvicinavamo con l’auto riuscivo a capire chi era Jared e chi era Embry. Jared era un po’ robusto mentre Embry era più secco, con corporatura normale. Jacob parcheggia e ci dirigiamo verso Jared e Embry.
-Ciao ragazzi. Lei è Vanessa…- mi guarda, non sapeva il mio cognome. In effetti qui nessuno sapeva il mio cognome.
-Vanessa Stewart.- sorrido a Jake.
-Si Vanessa lui è Jared- mi indica il ragazzo robusto- e lui è Embry- mi indica l’altro ragazzo. Porgo la mano sorridendo. Guardo prima Jared e poi quando stringo la mano ad Embry noto che mi guarda molto stranamente e arrossisco.
 
Eccomi di nuovo. Il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di un’altra persona… mi scusi di nuovo per non aver aggiornato ieri ma non ne avevo il tempo…..aggiorno il prima possibile…..Grazie a chi mi segue e a chi recensisce….Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo….Baci marrrettina
  
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