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Autore: Doherty21    04/12/2010    3 recensioni
"Ho sempre cercato qualcosa che mi riempisse, senza farmi del male, lasciandomi senza forze, senz'anima, senza fiato, sconvolgendomi.
Quella medicina ha il nome di Jared."
"E tu Lynn, sei pronta a dargli ciò che vuole, rischiando di deluderlo? Di perderlo? Infondo non vuoi essere matura ed affrontare i problemi. Sei solo una stupida."
dal capitolo terzo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6. A new day is coming, and I am finally free.
 
 
Sei entrato nella mia vita come una malattia. Poi, all'improvviso, tu stesso ti sei tramutato nella medicina, J. 
Sono le uniche cose che mi imprimono la mente, nel frattempo che l'anestesia fa effetto, e la piccola sta per nascere. Posso scorgere Valentina dentro quel buffo camice verde, 'sta tranquilla amore' mi dice, mi tiene la mano, la strofina, la stringe. Allungando lo sguardo oltre il vetro della sala, vedo i Cooper stretti in un abbraccio; Julia piange di gioia, mi saluta con la mano, Thomas mi mostra il pollice alzato e sorride. Poco prima che i medici chiudano le tendine, mi appaiono i soliti capelli ebano.
Jared.
 
"Lynn?..", sento la voce di Vale che mi sveglia. Mi sorride; ha il trucco sbavato e ancora una lacrima che le riga la guancia. 
"Violet è...una piccola talpa senza pelo, amore! Julia e Tom sono andati a registrarla all'anagrafe, la piccola è stata visitata, lavata e vestita, tra un paio d'ore credo che potremmo vederla. I medici hanno detto che tra due giorni possiamo dimettervi, così i Cooper tornano a casa presto."
Dov'è più sentimento, lì è più martirio. 
Ho perso la gioia, per sempre. Mi tocco il ventre, svuotato: ho una piccola benda a coprire la cicatrice. Mi manchi, mia piccola Violet.
"Jared?"
"Jared è stato qui fino poco fa, ma dormivi ed ha deciso di aspettare fuori. Lo faccio entrare, o..."
"No, fallo entrare..", pochi istanti e lo vedo entrare, avvolto con una delle mie sciarpe, le iridi aperte e raggianti.
"Ehi, come ti senti Ly?", Vale esce dalla stanza, parla al cellulare.
"Bene, sto bene..", mi liscia una guancia e mi guarda con amore.
"Auguri.", sbigottita. Proprio tu mi vieni a dare gli auguri?
Si piega e mi lascia un bacio, prende a sedersi e mi fissa. 
"Se potessi tornare indietro, ora sarei qui con mio fratello, mia madre, Tim e Tomo..forse andrebbe meglio, sarebbe tutto molto meno incasinato."
"Jared smettila, non voglio più pensare al passato. Voglio fingere che non sia accaduto niente tra noi due, voglio ricominciare una nuova vita, o meglio, riprendere quella che ho dovuto abbandonare.", è un cucciolo abbandonato. Si sente in colpa.
Ci devi morire nella colpa, come sono morta io per nove mesi.
 
La piccola dorme nella sua culletta: è un batuffolo di candida pelle, ha già i capelli. La bacio nel frattempo che prendo le poche cose e le ripongo nel borsone. Tra tre mesi potrò rivederla, cambiata.
Oggi si torna a casa; oggi le nostre vite si separano; oggi è il giorno di un nuovo inizio.
Saluto i Cooper, Violet, i medici e gli infermieri che mi hanno assistita in questi tre giorni.
Esco dalla clinica e salgo in macchina di Jared, che mi accompagna a casa: tra un ora ha il volo per Los Angeles.
"Beh Lynn, ci sentiamo. Spero di poterti rivedere presto.", lo spero anche io Jay, sei l'unica cosa che mi è rimasta di tutto questo trambusto.
"Sì Jared, chiamami quando atterri. Saluta Shannon, e gli altri."; ci fissiamo per lungo tempo. 
E' palese il fatto che non vogliamo allontanarci ancora una volta, perché ci volevamo davvero, ci vogliamo. Lo sento prepotente e possessivo quando mi guarda. 
Dio quanto mi manca il suo contatto. 
Risale in macchina, abbassa il finestrino e mi saluta con la mano, 'mi mancherai' dice prima di partire. 
 
Salgo nello studio, tutto è come l'ho lasciato, nulla è cambiato. Tra una settimana ritorno a Tokio dai miei genitori; qui mi va tutto stretto. Sento che questo non è più il mio posto ora, perché sono cambiata io. Sono una donna ora, sono in grado di affrontare di tutto, non ho più paura, solo un grosso magone in gola, nient'altro.
Apro la borsa e tiro fuori una polaroid: ritrae il cappellino di lana di Violet. L'appendo accanto quella di Jared, mi allontano per osservare il muro da lontano.
Ora è davvero completo, e anche la mia vita. 
 
 
Dentro di me so che d'ora in poi non avrò più nulla da perdere perché tutto ciò che è sul mio muro, sarà per sempre. 
   
 
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