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Autore: Edo    04/12/2010    5 recensioni
Avrei dovuto saperlo, nel momento esatto in cui sentii quella voce, che mi sarei terribilmente cacciato nei guai...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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*10-sweer afternoon*

 

Sono le 16.30 di sabato pomeriggio;

ed io esco di casa a passo rapido, diretto verso i parchetti.

Ho raccolto l'invito di Axel, di incontrarci lì, che stava per

uscire dal lavoro, abbandonando matematica.

Fa piuttosto freddo.

E per questo mi sono messo una bella felpa pesante blu, sciarpa e cappello beige e neri.

Quando arrivo al parco giochi lo trovo deserto, Axel non è ancora arrivato.

Bene!

Così mentre lo aspetto posso pensare meglio a cosa dirgli e magari cerco

di capirci qualcosa fra tutti quei miei sentimenti ingarbugliati.

Ci sono le altalene vuote. Prendo posto su una di essere, afferrando con la mani

le catane gelate. Rabbrividisco

Brr che freddo

Tiro le maniche della felpa fino a coprire le mani.

Tocco coi piedi la terra dura sotto di me e sposto sassolini e polvere.

Sono un po' agitato.

Di cosa parleremo? Ma sopratutto..parleremo?

Ce ne sarebbe bisogno.

Questa stana situazione và chiarita.

Oh almeno..bho cioè.. non lo sò-

E se lui non volesse parlare?

Ho paura che non voglia farlo..

No. dobbiamo parlare..

per la miseria! Io sono un ragazzo!

mi si fonde il cervello!

WAAAA NON CI CAPISCO PIU' NIENTE!!

 

Sobbalzo, quando senza nemmeno accorgermi del suo arrivo, mi trovo la pancia piatta di Axel davanti al naso.

Alzo la testa e lo guardo.

Guardandolo dal basso sembra ancora più alto.

Lui piega la schiena e mi posa un bacio delicato sul naso gelato.

"Ciao" dice con una voce dolce e carica di emozione, come quella di un bambino.

"Ciao.." mi si impappina la lingua..argh..

"E' tanto che stai aspettando? Hai freddo?" mi chiede preoccupato.

"Un po'" e con un improvviso slancio di coraggio, lo abbraccio, infilando le mani sotto il suo cappotto aperto,

allacciandogliele dietro la schiena.

Lui mi stringe, chiudendomi dentro il suo cappotto, nel tentativo di riscaldarmi un po'.

Chiudo gli occhi, infilando il muso nel suo stomaco, caldo grazie al maglione bordeaux che indossa.

 

Che dolce..

e.. mi trovo a pensare..

perchè mi vuole bene?..

perchè gli voglio così bene..?

 

Dopo alcuni minuti mi chide "Ci andiamo a sedere da qualche parte?"

Oh. Riapro piano gli occhi ; è vero lui è ancora in piedi.

 

Mi prende per mano e mi fa alzare ed insieme ci dirigiamo verso una panchina li di fronte.

Mi lascia la mano e si siede, io sto a guardare che fa, e un istante dopo lo imito mettendomi accanto a lui.

Axel afferra di nuovo la mia mano, e la stringe nella sua.

Stiamo  così per un po', seduti quasi agli estremi opposti della panca di pietra, con le mani incrociate, in mezzo a noi.

Poi, Axel nervoso per il silenzio imbarazzante mi dice scherzoso:

"Vieni qui non startene così lontano" ride, ma si sente dal suo tono di voce, che è un po' preoccupato.

Forse come me, anche lui , non sa che fare. Avrà paura di fare qualcosa di sbagliato, una mossa falsa.. la parola sbagliata..

"mm" replico imbarazzato. E' vero, perché mi sono seduto così lontano da lui?

Mi affretto e scivolo più vicino, fino ad appoggiarmi completamente contro il suo braccio.

"Meglio" scherza ancora lui.

"già-" dico io, serio.

Ancora silenzio.

Non so che fare..come cominciare il discorso..

Axel si gira piano, e tenta di darmi un piccolo bacetto..ma lo blocco.

Non che mi dispiaccia il suo gesto; ma è il mio stomaco che protesta, prima ho bisogno DI CAPIRE.

prendo un profondo respiro e provo..

"Em..senti.."

"..s..i?" chiede fra l'imbarazzato e il preoccupato

"secondo te.. è..è ok questa cosa? cioè, non è..sbagliato?" gli chiedo cercando nei suoi occhi verdi un po' di quella sicurezza che a me manca.

Ci guardiamo meglio occhi , senza vergogna, entrambi attanagliati dagli stessi dubbi.

O per lo meno, il suo sguardo, quasi di panico, di dice che deve essere così.

"Io..non lo so, Roxas..cioè, per me è ok..ma non sò se è realmente ok.."

"no, cioè si, si! anche per me è ok -ritengo importante farglielo capire- è che..è strano" confesso spaventato.

"Già." concorda lui.

"Però - prende subito dopo- con te sto bene -dice portandosi le nostra mani ancora unite sulla gamba sinistra e guardandole- e..

insomma direi una bugia se dicessi che tutto questo non è piacevole.

Non so se sia moralmente corretto, se è questo che intendi dire, ma ..sinceramente non credo che faccia molta differenza. L'importante  è che stiamo bene insieme ..no?" Conclude speranzoso.

Non sà nemmeno lui come spiegarsi, questo mi fa sorridere.

"Si hai ragione" concordo, ma sono ancora un po' mogio..

"Però .. -continuo io- ci conosciamo a mala pena! non sò niente di te.." lo guardo con sgomento, quasi sperando che capisca il vortice di pensieri confusi che mi gira in testa.

"Bè..lo stesso vale per me. Non sò altro di te,a parte che: vai a scuola dove va Demyx, hai un cugino schizzato, e sei talmente carino che attizzi gente con cui sarebbe meglio non avere a che fare" dire scherzoso

"ahahah" sorrido, un po' compiaciuto del velato complimento. Mi stringo un po' più a lui, tranquillizzato dal fatto che, come me, anche lui si è ritrovato spaesato e confuso da questa situazione.

"mmm quindi..cosa vuoi sapere? chiedimi pure tutto  quello che vuoi" mi dice poi, vedendo che me ne stò in silenzio, portando un braccio dietro la mia schiena e stringendomi a lui.

"eeeh..da dove cominciare?" chiedo più a me  stesso che a lui.

"quanti anni hai?" è banale come domanda, ma davvero non ho idea di quanti ne abbia.

"22"

"dove abiti? no aspetta questo lo so già.. abiti da solo?..bhè si mi sembra ovvio.." sto farfugliando da solo in pratica

"hei ma non sarei io quello che deve rispondere? ahah" mi trova divertente a quanto pare.

"hai fratelli o sorelle..?"

"si. Ho un fratello" dice, non troppo entusiasta.

Vedo il suo sguardo perdersi un attimo nel vuoto, e poi subito ravvivarsi

"e tu? sei figlio unico?"

"no no, ho un fratello più grande" affermo sorridendo.

Che forte avere un fratello come Cloud, peccato non sia mai casa..sob..

"sè?"

"si, ma non è mai a casa..è un militare"

"ah, capisco.. ti manca?"

"um..un po'" dico semplicemente..bè è vero!

"mi ha regalato una videocamera per i miei 17anni, così posso inviargli qualche video di casave in qualche modo..rimanere un po' in contatto" spiego

"è una bella cosa.. davvero!" aggiunge non vedendomi convinto

"io non ho questo tipo di rapporto con mio fratello. Sei fortunato, è una cosa molto bella" dice serio

così serio da farmi arrossire..

"si..si è una cosa bella" riesco solo a rispondere, attorcigliandomi le mani.

"come--cioè..non andate d'accordo? ..tu e tuo fratello intendo.."

"diciamo di no"

lo guardo interrogativo

e al suo "lascia stare" capisco che il discorso è chiuso, e che non ne vuole parlare.

"C'è altro che vuoi sapere?" chiede ancora il rosso.

"mmm -ci penso un attimo- che scuola hai fatto?" domando curioso.

"non ci crederesti mai." mi risponde di nuovo ridendo, allegro.

"no dai, serio, dimmelo, mi interessa" lo prego.

"ho fatto una scuola privata, fatti bastare questo" taglia corto lui.

com..come come? lui? scuola privata*? what..?

non sembra proprio il tipo.

"m..ok"

"e della tua famiglia che mi dici?" non demordo, di lui voglio sapere di più.

"niente di buono" replica solamente lui.

Aspetto speranzoso che dica dell'altro, ma non aggiunge una parola.

"e..se si può sapere..perché niente di buono?" chiedo cauto.

"è importane?" chiede quasi scocciato. O almeno a me sembra scocciato.

E questo mi infastidisce. Parecchio.

"..no" dico. Però dopo tutto..infastidito o no, mica posso costringerlo a parlare di qualcosa che non vuole dire..

non sono un bambinetto viziato. queste cose le posso capire.

però..avrei voluto che si aprisse con me.

mi sarei sentito più importante. Più importante per lui.

Ci sono rimasto un po' male, da questo suo "non rispondere"

e una parte di me, si è appena resa conto che sto facendo domande solo io..

e inizia ad insinuarsi in me l'idea che lui non voglia chiedermi, o non voglia comunque sapere nulla in più di me.

Me ne sto, allora, a rimuginare sui miei pensieri tristi

senza dire più nulla.

Axel si accorge al volo del mio cambiamento d'umore

e si affretta ad indagarci sopra.

"Che hai?"

"Roxas, che c'è?" insiste, non avendo ricevuto alcuno risposta da me.

"Roxas!" mi prende il mento con una mano e mi fà alzare la testa nella sua direzione.

"che hai?" mi scruta in viso, e io ancora non rispondo.

Cosa dovrei dirgli? Non sò nemmeno io cos'ho che non va..

"Te la sei presa perché non ho risposto a tutte le tue domande?"

"Ma tu hai risposto" rispondo velocemente. Sono caduto in un panico improvviso.

Ha già capito cosa c'è che non va?

Ha intuito solo guardandomi cosa mi passava per la testa?

Sono così facile da leggere?

"Si è vero, ma non come avresti voluto."

Lo guardo preoccupato. Si sarà arrabbiato per questo mio comportamento stupido?

Ma perché poi mi sto preoccupando di tutte queste cose accidenti.

Mi libero dalla sua presa, e mi metto a guardare il pavimento.

"Scusa" dice Axel

Scusa? Perchè si sta scusando?

"Scusami, ma certe cose di me preferirei che non le sapessi.

Non subito per lo meno. Ci sono cose di me che non mi piacciono

e che credo, ti allontaneranno da me e basta..

non pensare che te le voglia tenere nascoste perché non ti meriti

la mia fiducia. E' più una paura di vederti scappare via"

discorre seriamente e una volta finito, si passa una mano sul volto e

ride, ancora una volta nervoso.

Ci sà che sforzo gli è costato dire queste cose.

Mi butta uno sguardo di scuse, uno sguardo stupendo.

E ancora.. come dirgli di no..?

"m..sei perdonato" gli dico infantilmente, non sapendo che altro dire.

Sono anche un po' imbarazzato, a dirla tutta.

Mi prende, e stringe forte contro il suo petto.

"Posso baciarti ora?" chiede, sempre ridendo

"stupido" rido anch'io.

"c'è bisogno di chiedere?"

e allungando il volto, vado in cerca delle sue labbra,

che subito unisco alle mie.

E' il paradiso, questo è davvero il paradiso.

Potrei mai stare meglio?

avvolto nel suo cappotto, riscaldato dal suo tepore, mentre giochiamo,così, a volerci bene. Le sue labbra..non le vorrei lasciare mai. MAI.

Le sue mani, sulle mie cosce, sulla mia schiena, sul mio volto.

E' un tepore assuefante...

 

 

Parliamo, ridiamo, ci raccontiamo, ci baciamo, e..mi accorgo presto, anche troppo presto, di che ora si è fatta.

E' tardi! Devo tornare per cena!

Lo faccio notare svogliatamente ad Axel.

Mi dispiace doverlo lasciare, ma, come dice anche lui, deve

caricare le cose in macchina ed essere al locale in cui suoneranno gli

organization XII,fra poco. Nemmeno lui si può trattenere oltre.

Si offre di riaccompagnarmi a casa, ma lo cacchio letteralmente via, dicendogli di pensare al povero Demyx, che a quest’ora starà aspettando solo lui.

Lo saluto e mentre mi avvio verso casa, a piedi , lui fa lo stesso.

Avrà sicuramente la macchina parcheggiata all’angolo, casa sua e troppo lontana, penso.. e mentre cammino mi rigiro ogni tanto a guardare la sua figura che sparisce piano piano, finchè non gira in una vietta e sparisce alla mia vista.

Sorrido da solo come un ebete.

CHE BELLO!

Sono felice. Sono felice di avere lui..

Sono felice che si preoccupi e tenga a me..

E tutto contento..rientro a casa.

Saluto la mamma e svelto salgo in camera; afferrò la videocamera abbandonata sulla scrivania e ..

*REC*

“Hi Cloud, come va lì? Fa freddo?

Qui molto..senti un po’.. è una domanda stupida..ma visto che.. sei il mio unico riferimento ..a bhèèè se il riferimento sei tu! mamma mia cosa ‘sto messo male! –lo prendo un po’ in giro, non sono solito fare queste confessioni spassionate a mio fratello, anche se ci vogliamo un mondo di bene..- bhè cmq..tu sai..

come si fa a capire di essere innamorati..?”

 

***Note dell’autore***

*scuole private –dicendo questo non dico che esse sono superiori alla statali =,= io faccio una statale, era solo per inventarmi un qualcosa che..cioè bho nn lo so mi è uscita così xD vedetela come una scuola di alto livello per ricconi nel caso di Axel. ;P

A tutte le mie fanciulle, vecchie e nuove

A Ella, che fa la stalker e mi sprona a scrivere

A Fexy, bonza corrotta, Rafael Nightmare, e tutte le altre..un enorme GRAZIE :D

L’unica cosa che mi “dice” si scrivere, è sapervi contente e felici e magari emozionate per ciò che leggere..perciòòò scusate l’immane ritardo e spero che vi piaccia! Questo capitolo è tutto per voi!!!

(spero al più presto di passare a rating rosso XP )

Un Bacione …La vosta Edo <3

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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