FRIENDS WILL BE FRIENDS… UNTIL THE END
10.03 a.m. Sala Comune dei
Grifondoro
Un’altra domenica mattina. Ron
trovava quel giorno specifico particolarmente rilassante. Chissà, forse perché poteva
dormire fino a tardi, o perché, con ogni probabilità, non avrebbe dovuto
giustificare a Piton l’ennesima pozione mal riuscita… o magari, perché era il
giorno in cui tutto poteva sistemarsi.
Sì, Ron era fermamente
convinto che se avrebbe messo lo zampino tra gli affari dei suoi due migliori
amici, di certo sarebbe riuscito a riunire il trio. Intanto Luna rimaneva nei
suoi pensieri, sempre bella e dolce, con un alone di freschezza e vitalità
intorno a sé.
Deciso in tutto e per tutto di
dare finalmente una smossa alla situazione, non esitò un secondo a vestirsi e
precipitarsi nella Sala Comune, dove attendeva Hermione ormai da più di
mezz’ora.
Strano che “miss Granger” ci
mettesse così tanto a finire i suoi compiti di Erbologia per due settimane
dopo, esercizi che eseguiva costantemente tutte le domeniche mattine tra le
nove e le nove e trenta da ormai un anno, e dopo tutto questo si coricava
davanti al camino della sala, leggendosi un voluminoso libro.
Finalmente dal ritratto della
Signora Grassa fece la sua comparsa Hermione:
-Alla buon’ora!- commentò Ron
accogliendo l’amica.
-Cosa vuoi, Ron?- chiese
sarcastica la ragazza, sedendosi al tavolo, prendendo un foglio di carta e
cominciando a scriverci sopra.
-Ti sembrerà strano, ma…
vorrei parlarti…-
-Riguardo che cosa?- domandò
Hermione intenta a scrivere le prime righe di una lettera.
-Quello che è successo in
questi giorni…- rispose brevemente, cercando di sbirciare sul foglio.
-Anche le lettere che scrivo
devi spiare?!- esclamò arrabbiata, spostando la missiva al di fuori della
portata di Ron.
-A chi scrivi?- continuò il
rosso mentendo la calma.
-Viktor.-
Come? A Krum? Cosa poteva indurre
Hermione a scrivere una lettera a quell’ammasso di muscoli di Viktor?
-E perché?- chiese curioso.
-Perché non sono affari che ti
riguardano Ronald. Cosa vuoi, si può sapere?- fece la ragazza smettendo di
scrivere e guardando l’amico, scocciata.
-Ho saputo di te… e di Harry.-
rispose Ron, sicuro su ciò che doveva dire.
-Ah…- fu il commento di
Hermione, sbarrando gli occhi.
-Non credi di dovermi dire
qualcosa?-
-Io? Perché mai, Ronald? È
Harry che dovrebbe parlarti… per quanto mi riguarda è una questione chiusa,
finita, defunta…-
-Come quella con Viktor?-
chiese schivo il rosso. Hermione non sapeva cosa rispondere.
-Senti…- continuò il Weasley,
-ho già parlato con Harry… credo che sia veramente dispiaciuto per quello che è
successo e ti posso assicurare che ci sta veramente male… Non ha dimenticato
tutte le volte che l’hai aiutato e gli sei stata vicino, quindi credo che sia
impossibile che te lo sia scordata tu… Ho capito che non vuoi discuterne, però
riflettici… ti vuole veramente bene… tanto…- concluse in questo modo,
dirigendosi verso la Sala Grande.
Hermione era rimasta scioccata
dal discorso che le aveva appena fatto Ron: tutti i tempi verbali al posto
giusto e in più non mancava di senso logico. Possibile che fosse il suo Ron?…
poco le importava.
Rilesse le righe che aveva
scritto:
Caro Viktor,
vorrei parlarti e non potendolo fare
pubblicamente, ho deciso di scriverti qui tutto quello che sento per te…
Poi si soffermò a pensare
alcuni istanti, dopo dei quali accartocciò il pezzo di carta e lo depose nel
cestino.
10.47 a.m. Biblioteca di
Hogwarts
Finalmente! Harry era riuscito
a prendere il libro sulla morte degli Unicorni. Lo stringeva tra le mani con
morbosa attenzione, nascondendolo sotto la casacca della sua Casa. Era riuscito
a raggirare ben tre prefetti per riuscire a scovarlo e senza l’uso del
mantello. Si riteneva molto soddisfatto del lavoro che era riuscito a terminare
ed ora mancava solo un’attenta lettura di Hermione e il gioco si sarebbe
concluso.
Percorse il corridoio della
biblioteca molto velocemente e uscì. Ormai era fatta: corse a più non posso
verso la Sala Comune dei Grifondoro, sicuro che Hermione sarebbe stata lì ad
attenderlo, malgrado nessuno sapesse qualcosa del suo “furto” solitario.
Si trovava al bivio che
conduceva alla Sala, quando:
-Potter… come mai così di
fretta?- voce melliflua, ghigno malefico era…
-Malfoy… non ho tempo per i
tuoi passatempi scemi…- riprese il cammino, ma il braccio di Draco lo bloccò.
-Troppo veloce, Potter… troppo
veloce… Sembra quasi che tu debba afferrare un altro boccino, sai?-
-Nel caso in cui tu non voglia
vedere DAVVERO i boccini ti conviene lasciarmi passare e invece di importunare
me, perché non vai dai tuoi amici fantasmi: stressanti e pesanti come te,
Malfoy… per l’eternità.- frecciata di Harry.
-Cos’è Potter? Adesso che non
puoi avere la Granger te la prendi con me?-
Un attimo: come faceva Draco a
sapere di Hermione?
-Non so a cosa tu ti
riferisca…- sviò Harry.
-Oh, ti prego Potter: tutti ti
hanno visto prendere il due di picche da Miss Mezzosangue!- continuò il
Serpeverde.
-Non sono cose che ti
riguardano, Malfoy.- ringhiò Harry.
-Non riesci a sbarazzarti di
me senza la Grifondoro, vero?- chiese sarcastico.
Questo era troppo: NON doveva
tirare in ballo Hermione!
-Che cosa hai contro di me,
Malfoy? Sei geloso perché almeno le ragazze mi guardano, mentre uno come te non
lo filano neanche di striscio?!- Harry non diede a quelle parole il peso che
avevano per Draco. Per la prima volta il Serpeverde rimase interdetto,
lasciando ben capire al moro, il significato di quel silenzio.
-Tu… tu… ed Hermione?- riuscì
a malapena a pronunciare il Grifondoro, nascondendo ancora di più il libro. Era
spiazzato, colto alla sprovvista e Draco non sapeva come rimediare all’errore
che aveva appena commesso.
-Mi intratterrei ancora… ma
della ragazze mi cercano…- mentì Malfoy, sparendo infondo al corridoio.
Harry non riusciva a crederci:
Draco innamorato di Hermione… e lei? Lo sapeva? E che reazione avrebbe avuto?
Percorse gli ultimi tratti,
fino ad entrare nella Sala Comune:
-Hermione?- chiamò appena mise
piede nella stanza. Stranamente non c’era nessuno, -Hermione?- ripeté a voce
più alta, poggiando il libro sul tavolo. Ancora silenzio.
Sedette su di una sedia, ma un
pezzo di carta accartocciato attirò la sua attenzione. Lesse:
Caro Viktor,
vorrei parlarti e non potendolo fare
pubblicamente, ho deciso di scriverti qui tutto quello che sento per te…
“Hermione…”
Rieccomi dopo un secolo di
assenza (della serie: ragazzi quanto è dura il liceo ^__^)… Comunque
aggiornamento riuscito alla fine. Me ne sono successe di tutti i colori in questo
ultimo mese ed ho anche pubblicato una nuova shotty [url=
http://www.egoio.net/efp/viewstory.php?sid=60793&i=1] “frammenti dal
passato”[/url] (naturalmente Harry-Mione) correte a leggerla!!!
Grazie a:
emma – ‘more!!!
Ma che ritardataria che sono 8__8… me… sempre mia colpa!!! è__é … Beh… spero ti
sia piaciuto il chap!!! BACIONE!
andromeda89 – grazie
tesoro!!! Non ti sei persa neanche un chap (me felicissima!!! ) Un sacco di
baci anche a te!
marco – già…
ora che ci penso neanch’io ho mai una Draco-Luna (forse perché le Hermy-Draco e
le Pansy-Draco sono più belle… boh!) Baci!
ele – tesoro
ho aggiornato, però purtroppo i miei tempi sono lunghissimi per questa ficcy
(me supplica perdono §__§ ) Bacioni!
FedeHermy – come
sarebbe a dire che “nessuno tanto facilmente diventerebbe tono d’amore per me”…
tesoro così ti deprimi!!! Devo farti partecipare ad una delle sedute di Piton
(*naturalmente fuori dall’orario scolastico*) “Io valgo…” ^__^ BACIO!
Azumi9 – devo
indovinare quel è la cosa in TV??? Mica Yu-Gi-Oh! (è scritto giusto?!?! *__*)
Allora recensisci!!! BACIOBACIO!
Gima – grazie
per i complimenti tesoro (me fa troppo piacere a sentirli ^__^) Conto su una
tua prossima recensione, allora! Kiss!!
Grazie mille per la
pazienza che mi dimostrate ^__^
Bacioni
Drew