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Autore: Allegra Yep    06/12/2010    2 recensioni
Al ristorante "Al faro" tra pentole e pignatte si intrecciano le storie di Gabriele e Luca, e di Francesco e Massimiliano. Finchè fra i quattro c'è solo amicizia le cose procedono bene nella linda cucina, ma quando inizia ad esserci qualcosa in più... iniziano i problemi!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Regalo di San Nicolò! Questo capitolo è davvero lungo, rispetto agli standard dei capitolo di questa storia, ma mi dispiaceva spezzarlo! Nello scorso capitolo Luca è scappato via dopo aver visto Gabriele baciare un eccentrico sconosciuto... tuttavia ora le cose sembrano mettersi a posto! Sono davvero contenta che ci sia chi continua a seguire la storia... grazie davvero a tutti!

Amore ai fornelli 
Terzo capitolo

Gabriele sta seduto su una panchina smaltata di bianco, nel giardino interno del "Gold Sun". Giovanni invece è seduto sul muretto dell'aiuola, più in alto, e poggia i piedi sulla panca. Stanno in silenzio da qualche istante, pensando ognuno per conto proprio a cosa significhi nelle loro vite il fatto che Gabry si sia innamorato. Sono felici senza dubbio, però ci sono strascichi di antichi sentimenti, che continuano ad annidarsi sul fondo dei loro cuori.

- Dai, raccontami un po' di quest'uomo misterioso – dice Giovanni rompendo finalmente il silenzio, interrotto fino a quel momento solamente dai passi di qualche coppia sulla ghiaia e dai bassi della musica del locale.

- E' un collega di lavoro – inizia Gabriele, lieto che l'amico abbia preso bene la notizia. - Si chiama Luca, ha qualche anno più di me e, beh... credo di poter dire che siamo amici, più o meno. Se solo la smettesse di prendersi gioco di me con le sue frasi maliziose! Se fosse chiunque altro riuscirei a ribattere, ma con lui invece...- si interrompe dopo aver pronunciato queste frasi tutte d'un fiato, mentre le guance s'imporporano. È dannatamente sicuro che in un altro momento Giovanni lo prenderà in giro fino alla morte per questo suo comportamento!

- Penso sia alto più di un metro e novanta, ha i capelli neri, ricci, corti... ed è incredibile, ma anche gli occhi sembrano essere dello stesso colore! Sembrano assorbirti completamente se ti fissa! -

- E' uno schianto, insomma! - esclama ridendo Giovanni, dandogli una gomitata. È davvero deliziato, rincuorato, divertito dall'espressione di Gabriele, che sembra essere finalmente felice. Da quello che ha capito poi, è anche ricambiato, quindi non ha nemmeno da temere di dover subito raccogliere i frammenti del suo cuore spezzato.

- Davvero! - risate. - Ho appuntamento qua oggi con tutti e tre i ragazzi... ho detto che tardavo un po', però loro dovrebbero essere già arrivati! C'è anche lui, che ne dici se te li presento, eh, Gio? -

Da

Giovanni si sente gelare. Ricontrolla le informazioni in suo possesso più volte sperando di sbagliarsi, ma tutto sembra quadrare in maniera dannatamente perfetta. Cazzo!

- Gabri... - inizia con voce incerta aggiustandosi il vestito, mentre si alza in piedi. - Temo sia successo un guaio... hai presente quando ti ho baciato per salutarti? - Il moro annuisce, senza capire quale sia il problema e dove l'altro voglia andare a parare. - Ecco... un ragazzo come quello che mi hai appena descritto mi ha incenerito con lo sguardo, ma non avevo idea di chi fosse, o meglio di chi potesse essere... sei proprio proprio sicuro di essergli totalmente indifferente? -

Adesso è il turno di Gabriele di sbiancare. Da una parte ha sempre saputo di piacere a Luca, però ammetterlo è tutta un'altra storia: anche adesso fa difficoltà a lasciarsi andare e a credere che sia davvero lui il ragazzo visto da Gio. Ed anche se era davvero lui, non è detto che fosse davvero geloso, magari era solo arrabbiato perchè pensava non gli avesse raccontato nulla di una sua eventuale storia, o forse semplicemente per via del mostruoso ritardo! Anche se aveva avvisato Max che avrebbe tardato...

- Andiamo, sù! - dice Giovanni, trascinandolo per il polso per il locale. Se è stato lui a causare quel pasticcio, anche se solo involontariamente, è deciso a risolverlo: anche perchè Gabriele al momento non sembra avere la risoluzione necessaria per tentare di fare nulla. É innamorato perso, altrochè!

 

Con gli occhi socchiusi per via dell'improvvisa penombra, Gabriele guarda nella direzione del loro solito tavolino, trovandolo però vuoto. Si dirige allora verso il centro del locale, intrufolandosi nella massa che balla: non scorge però Luca, bensì gli altri suoi due colleghi che ballano assieme. In maniera piuttosto sensuale, a dir la verità, tanto che è in un primo momento non si rendono nemmeno conto di lui impalato ad osservarli, leggermente perplesso.

Quando Gio gli da l'ennesima gomitata della serata, per fargli capire che deve darsi una mossa, agisce d'istinto: mettende le braccia stese fra i due urlando fortissimo" Stoooop!" e guadagnando quella che, non si può stare sbagliando, è un'occhiata davvero storta da parte di Franz.

- Dov'è Luca? Ti prego, mi serve!- supplica appendendosi quasi alla maglia nera del biondo.

Franz lo guarda in tralice. È conscio che in un qualsiasi altro momento non lo tratterebbe così, ma non si riesce a scollare dalla testa l'amico che correva via dal locale, col cuore infranto. Soprattutto perchè è fermamente convinto che Gabriele si sia reso conto dei sentimenti di Luca... insomma, erano più che palesi!

- Dopo averti visto baciare questo qua – le parole, soprattutto quelle riferite all'eccentrico amico di Gabriele, gli escono più velenose del previsto. Ovviamente questo perchè è stata per colpa di quello che Luca è rimasto ferito, non certo perchè prima Max si era messo ad idolatrarlo per via del suo abbigliamento, cianciando poi varie offese alla volta di Jessica che non l'aveva lasciato uscire vestito come voleva e l'aveva fatto arrivare in ritardo. - È corso via... ma non so dove... sembra alquanto – Tuttavia non fa in tempo a finire la frase che Gabriele lo ringrazia frettolosamente e corre via, sicuro di dove saper trovare Luca. Mentre si allontana, lo sentono gridare un "Ciao!" rivolto presumibilmente a tutti e tre.

- Ma... che gli prende? - domanda Max piuttosto confuso. Questa serata decisamente è troppo caotica per i suoi gusti: ad iniziare dal litigio con Jess, per proseguire con il misterioso ragazzo del piccolo del gruppo, che ora è rimasto li a ridacchiare mentre Gabriele è corso via, come Luca.

- A meno che non mi sbagli di grosso, credo stia andando a riparare un malinteso... che sarà meglio chiarisca anche a voi due! -

Franz guarda con aria supponente Giovanni: la situazione gli sembra abbastanza chiara, altrochè; Max invece desidera ardentamente spiegazioni di tutto quel groviglio ed annuisce più volte, studiando nel frattempo l'abbigliamento del ragazzo: ha stile, senza dubbio!

- Io e Gabri... non stiamo assieme – esclama sospirando. Non è che non ci abbia mai fatto un pensierino, però proprio non funzionerebbe fra loro.

Gli altri due strabuzzano gli occhi: quel bacio decisamente non se l'erano sognati. - Cosa? Ma... quel bacio allora? E poi Gabri, così timido, ti è praticamente saltato addosso e ti ha portato fuori... -

Giovanni sospira nuovamente, tormentandosi una ciocca di capelli. Non è sicuro che i due capiranno, inoltre non è che possa dire tutto... - L'ho baciato per salutarlo, tutto qua. Diciamocelo, non l'avrei mai fatto se avessi saputo che c'era nei dintorni il ragazzo di cui è innamorato! Io e Gabri siamo troppo simili... non potremmo mai stare assieme – conclude il discorso rapidamente, sperando di potersene andare in fretta da quello che sta prendendo sempre più l'aspetto di un interrogatorio. Il ragazzo più giovane sembra essere abbastanza sulle sue, curioso più che altro, ma il biondo... mamma mia! Poco ci manca che gli azzanni un braccio!

- Scusa se te lo dico, sai... – riattacca subito infatti, sprezzante. Giovanni non vorrebbe ma alza gli occhi al cielo. - Ma tu e Gabriele siete le persone più diverse che esistono sulla faccia della Terra – Franz pronuncia le ultime parole lentamente, affinchè risultino ben chiare al moro, mettendo particolare attenzione per farle risultare taglienti. Prova un'antipatia innata verso quel ragazzo che, se non sbaglio, Gabri ha chiamato Giovanni...

- Sicuro? - sibila il moro piantando gli occhi grigi nei suoi, poi ride scuotendo il capo. Vivi e lascia vivere! Ad ognuno le sue convinzioni! - Beh, ora vi lascio... Non volevo certo disturbare il vostro appuntamento: buon proseguimento! - E se ne va sorridendo diretto al bancone, alla ricerca di una birra e di qualcuno che lo accolga fra le sue braccia e sciolga il ghiaccio che avvolge il suo cuore, ignorando le proteste di Max sul fatto che lui e Franz non sono una coppia. Che bambino! Deve forse giustificarsi con lui?

Franz abbraccia l'amico da dietro e appoggia la testa sulla sua spalla. Si muove lievemente a tempo di musica, curandosi di stargli ben appiccicato. - Vedi? Se n'è accorto pure lui – gli sussurra nell'orecchio. - Devi smetterla di fingere ed accettarti per quello che sei! - Max rabbrividisce per quelle parole soffiate, per le labbra che gli lambiscono il collo, vorrebbe abbandonarsi all'abbraccio e a fanculo la ragione, ma non può, non può... non può. - Non ce faccio, davvero, non ce la faccio! – sussurra mentre le lacrime iniziano a scorrergli lungo il viso. La sua vita è uno schifo... e lui non ha la forza di cambiare nulla.

All'improvviso si scosta e corre via attraverso la pista e il locale, diretto in bagno. Si chiude la porta alle spalle e butta la testa sotto al rubinetto, bagnandosi la chioma turchina e lavando via le lacrime. Si sta passando una salvietta di carta sul volto, quando la porta sbatte per la seconda volta.

- Va' via, Franz – mugugna senza nemmeno guardare verso l'uscio, senza nemmeno volerlo veramente. L'altro fa finta di non aver sentito e continua ad avvicinarglisi. No, decisamente non possono proseguire così... Come nei peggiori luoghi comuni, Max arretra e Franz avanza, Max arretra e Franz avanza, finchè Max non tocca con la schiena il gelido muro di piastrelle e si sente perduto. Franz gli accarezza i capelli, il volto, le labbra, mantenendo sempre un sorriso tanto dolce da commuovere chiunque, ma la sua espressione è ferma e decisa. Infine si appoggia a lui, petto contro petto: sente che trema, che vorrebbe andare via, ma a quanto pare per una volta è riuscito nell'impresa impossibile di fermare l'esuberanza di Max.

- Shhh! – lo zittisce dolcemente prima ancora che possa aprir bocca, mettendogli un dito sulle labbra. - Non dire che non mi vuoi, che vorresti andare via, perchè sarebbe una balla bella e buona! -

Max si irrigidisce, vorrebbe ribattere come sempre, ma Franz lo zittisce nuovamente, questa volta con un bacio. E sentendo le sue braccia avvolgergli saldamente la vita, si decide a star zitto per una buona volta e a rilassarsi finalmente, deciso a godersi il bacio. Tom sorride, scompigliandogli quegli assurdi capelli turchini, ma è conscio che il discorso non è ancora concluso.

  
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