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Autore: Herm735    06/12/2010    12 recensioni
Aveva avuto una giornata molto dura. Ma avere giornate molto dure era entrato a far parte della sua routine. Ormai i metodi magici non erano più sicuri. Potevano essere quelli a farti beccare.
Era paranoica, ecco la verità.
Certo, se loro non avessero continuamente tentato di uccidere la sua gente, forse non lo sarebbe stata.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'WANTED'
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Here we are.
Non sembra vero, e invece...Venticinquesimo capitolo...
Ultimo capitolo.

Però la storia non è finita! Non è neanche a metà...Quindi che dire...Non smettete di seguirmi, continuate a leggere la parte successiva, che farà parte di una serie insieme a questa storia...

Ringrazio tutti voi che avete recensito, seguito, letto la mia storia. È merito vostro se sono ancora qui a scrivere.

Che altro aggiungere?
Buona lettura. (Lo so, non è originale. Eh.)




L'accampamento - Gran Bretagna - Quattro giorni dopo la notizia

Era seduto, non riusciva a decidersi ad alzarsi.
Era ancora indeciso sul vestito.
Forse proprio per questo pensiero, quando accarezzò la seta nera, un ricordo arrivò a smuovere sangue che non sapeva nemmeno di avere ancora.

La Sala Comune era sempre stata il loro rifugio.
Harry era sdraiato sul divano e Hermione seduta sulla poltrona.
Erano le Vacanze di Natale, e loro due erano tra i pochi Grifondoro rimasti, gli unici del loro anno.
Non ricordava più come allora fossero entrati nel discorso, sapeva solo che nessuno dei due era stato più capace di fermarsi. O forse, semplicemente, nessuno dei due lo voleva.
“Insomma, capisci? Voi uomini rimproverate a noi di sognare il principe azzurro, eppure anche voi parlate di donna ideale, o dello stile di vita che più vi piacerebbe fare...”
“Sì, avevo capito cosa intendessi già alla terza volta in cui hai definito il genere maschile come 'un mare in cui l'ipocrisia dilaga'. Sì, mi sembra fossero quelle le parole esatte.”
Entrambi scoppiarono a ridere.
“Perdonami, Harry. Ti sto ovviamente annoiando. Se vuoi possiamo parlare d'altro.”
Harry rimase in silenzio, per un po'.
“E tu fantastichi sul principe azzurro?” non riuscì a frenarsi.
Hermione alzò gli occhi dal libro.
“Non sono proprio il tipo.”
“Oh, andiamo. Vuoi dire che non ci hai mai ricamato sopra? Voglio dire, tu che entri in chiesa, o nel caso tu sposassi un mago tu che entri in giardino o qualsiasi altro luogo in cui dei babbani non celebrerebbero mai un matrimonio. Sei bella come non lo sei mai stata, è questo che pensano tutti quando ti vedono nel tuo meraviglioso abito bianco. È senza spalline, ti fascia la vita in modo perfetto e dopo le tue caviglie tocca dolcemente terra. Tuo padre ti guarda e sorride, con le lacrime agli occhi, è quasi commosso. Ti prende a braccetto e vorrebbe dirti che non è mai stato così fiero di te, ma se parlasse piangerebbe, quindi rimanda, e forse non riuscirà a dirlo mai più. Dopo aver preso il braccio che ti sta offrendo alzi lo sguardo e lo vedi. Lui. Bello come poche volte ti è sembrato. È lì che ti aspetta sorridendo, nel suo vestito nero...”
“Bianco” sussurrò.
“Cosa?” chiese Harry.
“Lui dovrebbe essere vestito di bianco.”
Harry rise.
“Non c'è niente da ridere. È la mia fantasia. Io scelgo il vestito. L'uomo della mia fantasia ha il cuore così puro che il nero non gli renderebbe giustizia. Merita di essere vestito di bianco. Tutto, completamente, in bianco. Come me.”
Harry la guardò intensamente. Aveva ragione.
L'uomo che avrebbe sposato avrebbe dovuto avere un cuore puro, almeno quanto il suo, ed essere vestito di bianco, proprio come lei.
Annuì prima di proseguire nel suo racconto.
“Allora, lui sta lì, sorridendo, vestito completamente di bianco. Ti guarda. Ed improvvisamente realizza che sarai per sempre sua. E capisce di essere l'uomo più fortunato della terra, perché sta per sposare Hermione Granger. Da quel giorno crederà in Dio. Perché Dio gli ha dato te. E vedrà ogni cosa più bella. E non riuscirà mai più a staccarti gli occhi di dosso.”
Harry si sentì morire.
Avrebbe voluto essere lui.
Perché lui già pensava tutto quello.
“Ok, ci ho pensato, qualche volta” ammise leggermente imbarazzata.
“Oh, andiamo, solo qualche volta?” chiese lui, tornando a ridere.
Lei lo guardò, poi senza dargli una risposta definitiva tornò a leggere.
Sapeva perfettamente che esisteva solo una persona dal cuore così puro da meritare di vestirsi di bianco. Nessun altro al mondo ne era degno.
E lei, oltretutto, non avrebbe voluto che nessun altro lo fosse.
Chiuse gli occhi e lo vide.
Davanti all'altare, mentre la aspettava.
Riaprì gli occhi e quell'immagine sparì.
Harry sarebbe stato decisamente bene vestito completamente di bianco.

Si ritrovò con le lacrime agli occhi, mentre la sua mano ancora accarezzava il vestito di seta nera.
Capì che Hermione non avrebbe mai potuto vedere suo marito vestito di bianco ad aspettarla.
Capì che lui non avrebbe potuto essere quell'uomo.
Quel vestito era orribile.
Nero. Scuro. Come la guerra, come la morte.
Alla fine si decise ad alzarsi e a vestirsi.
Doveva andare ad un funerale.

Non avevano a disposizione un celebrante magico, così decisero di usare Neville.
Aveva celebrato matrimoni e battesimi all'interno del campo.
Quel giorno sarebbe stato lui a celebrare il funerale di Hermione.
Draco guardò nervosamente l'orologio.
Mancavano tre minuti.
Dove diavolo si era cacciato quell'idiota?
Quando ormai pensavano che avesse preferito non andare, lo videro avvicinarsi.
Lo riconobbero, tra la folla.
Perché tra tutti i vestiti neri, il suo dava decisamente nell'occhio.
Indossava dei pantaloni di seta bianchi, una camicia bianca ed infine una giacca ingessata, sempre bianca. Aveva al collo una cravatta, che, come del resto le scarpe, era bianca.
Era completamente bianco.
Forse gli altri non avrebbero capito, pensò, ma Hermione sarebbe impazzita per quel gesto.
Forse si sarebbe addirittura commossa.
Era al suo funerale, e le stava regalando l'uomo che non aveva mai potuto vedere.
Pensò che, se davvero come alcuni credevano, c'era qualcosa dopo, allora Hermione gli avrebbe sorriso dall'alto.
Se la immaginò, mentre cercava di asciugarsi le lacrime, tentando di non far capire che si era commossa.
Draco, Ron, Ginny e Luna lo guardarono.
Luna e Ginny conoscevano la storia. Hermione gli aveva parlato della conversazione molto particolare che aveva avuto tempo prima con Harry.
Draco stava per dire qualcosa, quando si accorse che Ginny, al suo fianco, si era commossa vedendo arrivare Harry vestito in quel modo.
Raccontò velocemente a Draco e a suo fratello perché Harry avesse scelto proprio quell'abbigliamento.
Harry non si sedette.
Rimase in piedi, di lato rispetto al resto dei partecipanti alla cerimonia, guardando Neville celebrare il funerale magico, anche se la bara era vuota.
Quando ebbe finito, pian piano, tutti tornarono alle proprie tende.
Ron e Draco si erano frapposti velocemente tra Harry e la folla, appena la funzione era terminata. Sapevano quanto stava soffrendo, e le condoglianze lo avrebbero solo reso più suscettibile.
Quando tutti se ne furono andati, chiese a Neville di aspettare a spostarla.
“Voglio darle solo un ultimo addio.”
Neville annuì. Lo lasciarono solo dentro la tenda.
“Mi dispiace” sussurrò.
Non riusciva quasi a parlare.
Aveva un nodo in gola che gli impediva quasi di respirare, da quanto era grande.
Avrebbe dovuto piangere e finalmente liberarsene.
Ma si era ripromesso di non farlo.
Aveva promesso di essere forte. Per lei.
“Avrei dovuto avere il coraggio di fare questo discorso quando ancora ero sicuro che mi sentissi. Quando potevi ancora rispondermi.”
Cercò di riprendere fiato lentamente, per non far cadere le lacrime in bilico. Le ributtò indietro.
“Sapevo dov'eri, dove abitavi. Da due anni. Ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo. Te lo dico adesso, ma non sono sicuro che tu riesca a sentirmi. Non sono sicuro che tu mi veda. Ma se mi ascolti, voglio che tu sappia.”
Per un attimo ebbe come l'impressione che lei fosse in quella stanza con lui.
“Ho tentato. Ci ho provato, davvero ma...”
Lo stava per dire.
Stava finalmente per ammettere ciò che in cinque anni non era mai riuscito a dire. Ciò che non aveva neanche mai compreso davvero nei nove anni precedenti.
“Non riesco a smettere di amarti.”
E fu libero.
Libero dal peso di quelle parole che non riusciva più a tenersi dentro.
Libero dall'impressione che lei fosse lì.
Era come se finalmente fosse riuscito a lasciarla andare.
Ad accettare l'idea che fosse morta.
E non piangere a quel punto gli fu impossibile.

Neville corse dentro la tenda, quasi cadde entrando.
“Harry!” quasi urlò. “Harry, mi spiace disturbarti, ma devi uscire assolutamente.”
Harry alzò gli occhi verso di lui ed annuì. Vide la sua espressione preoccupata.
Si asciugò le lacrime, si dette una ripulita ed uscì.
“Che succede, Neville?”
“Stranieri. Non ho idea di quanti. Sembra uno solo, ma è impossibile da dire.”
Harry raggiunse l'estremità dell'accampamento e vide ciò che Neville intendeva.
Una luce si stava avvicinando.
Era il tramonto. Non si era nemmeno accorto che fosse passato così tanto tempo.
Quando la luce fu più vicina, l'illuminazione dell'accampamento fu sufficiente.
La luce si spense.
La persona che un attimo prima la portava si fece sempre più vicina.
Quando giunse ad una cinquantina di metri, ormai tutto il campo si era radunato alle spalle dei sei che li guidavano. Harry era leggermente più avanti, mentre Neville, e gli altri un passo o due più indietro.
Le loro bacchette si alzarono.
Alle loro spalle ogni singola persona del campo reagiva in modo diverso. Chi si preparava a sua volta a combattere, chi a scappare, chi pregava.
A quel punto, Harry la riconobbe.
Non c'era alcun dubbio su chi fosse la ragazza che poco prima stringeva una bacchetta.
Lentamente, una ad una, delle persone apparvero alle sue spalle. Erano circa un centinaio.
Silente e la strega che Harry sapeva chiamarsi Amanda, erano al suo fianco. Dietro poche guardie del corpo. Riconobbe dietro Silente la McGranitt e Piton, dietro Amanda, Zabini e la Parkinson. E dietro di lei Sirius e Remus.
E, al centro di tutto, lei.
Hermione Granger.




Scusate per il cliffhanger.
Wanted II arriverà presto. Molto presto.
Fate i bravi.


Herm735




  
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