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Autore: echelon1985    06/12/2010    7 recensioni
Una specie di carta moschicida per amori sbagliati, ecco cosa era.
Questo era quello che si ripeteva Quinn mentre percorreva la strada che da casa sua lo portava a scuola.
Era come se ogni volta che gli piacesse qualcuno si accedesse un'enorme insegna luminosa che diceva "epic fail"
[...]
"Padget, tu lavorerai con Allman"
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bullet for My Valentine, The Used
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Weave






Quinn si era svegliato quasi ad ora di pranzo quella domenica.
Aveva fatto uno squillo sul cellulare di Bert, per assicurarsi che fosse sveglio, e
quando l'altro aveva risposto aveva recuperato il cordless e l'aveva chiamato.
La voce dell'amico l'aveva raggiunto dopo pochi squilli, evidentemente di
cattivo umore, lasciandolo vagamente perplesso.

Il biondino aveva pensato che l'appuntamento con Matt fosse andato male, ma
non voleva parlarne per telefono.
Sua madre lavorava quel giorno, così l'aveva invitato a pranzo da lui, qualsiasi
cosa fosse successa sarebbe stato meglio discuterne di persona.
Bert ne era sembrato contento, ed aveva accettato immediatamente.
Era arrivato a casa di Quinn meno di mezz'ora dopo, con l'aria di chi non aveva
dormito molto.
Entrambi erano andati in cucina, per poter riscaldare il pranzo che la madre
di Quinn aveva lasciato per lui.
Solitamente lasciava sempre da mangiare almeno per due, meglio abbondare,
così diceva.
Il biondino aveva aspettato che entrambi fossero seduti sul divano con i loro
piatti, prima di chiedergli cosa fosse successo.

"Come sei venuto?"
"Ho preso la macchina di mio padre"
"Tu non hai la patente"
"Dettagli"
"Sembri di pessimo umore"
"Perché lo sono"
"E' andata male?"
"Cosa?"
"Ieri sera.. con Matt"
"No.. no, non è questo. Stamattina in casa c'era la famiglia al completo..
 e le riunioni familiari non sono proprio il mio forte"
"E' successo qualcosa?"
"Ma no, il solito. 'perché ti vesti così?.. perché non ti tagli quei capelli?.. un bravo
 ragazzo non fuma e non beve"
"Normale amministrazione insomma"
"Si, sono contento che tu mi abbia chiamato"
"Bene. Già che ci siamo, raccontami di ieri sera"
"L'hai aiutato ad organizzare l'appuntamento"

Bert aveva sottolineato il tono d'accusa puntando il dito contro la faccia del
biondino, dandogli qualche colpetto in fronte di tanto in tanto con la punta dell'indice.
Quinn aveva fatto smettere quella cosa fastidiosa, allontanandolo con un gesto della
mano, ed aveva ridacchiato leggermente

"Beh si, gli serviva proprio una mano, tu non sei facile da gestire"
"Io sono un angioletto"
"Come no, allora com'è andata?"
"Bene, siamo ancora in fase di rodaggio, ma va bene. Ha detto che non è ancora
 pronto per.. sai.. il sesso. Ma che lo sarà"
"Ha cambiato idea allora"
"Già"
"Aspetterai?"
"Si"

Quinn era rimasto a guardarlo, silenzioso.
Soltanto chi lo conosceva bene come lui poteva capire quanto fottutamente grossa
fosse quella risposta.
E chiunque lo conoscesse bene sarebbe rimasto attonito di fronte alla solennità
con la quale aveva pronunciato quel  ‘si’
Il biondino si era ritrovato a sorridere leggermente, riflettendo tra sé e sé su come
certe cose, e certe persone, si incastrino così casualmente e così perfettamente al
tempo stesso, senza che nessuno dei diretti interessati se ne renda minimamente
conto, se non quando l’intreccio è già troppo forte per essere slegato.
Quinn gli aveva dato una specie di spintarella, usando il miglior tono divertito e
canzonatorio che gli uscisse.
Non aveva bisogno di dirgli che fosse contento per lui, Bert l’avrebbe saputo in
ogni caso.

"Deve proprio piacerti molto per accettare un periodo senza sesso, senza
 sapere quanto durerà tra l'altro"
"Si, mi piace. E' ancora un po’ spaventato, ed ogni tanto va nel panico, ma..
 ha qualcosa.. non lo so"
"Giuro su Dio, non avrei mai pensato di sentirti dire queste cose"
"Non ti azzardare a prendermi in giro, o ti interrogherò sul tuo fidanzato che hai
 anche presentato alla mamma"

Quinn aveva fatto una smorfietta scocciata, piazzandogli un pezzo di pane in
bocca per farlo stare zitto.
Bert l'aveva sputato, comportandosi con la sua proverbiale finezza, ed il pezzo
di cibo era rotolato per terra sotto gli occhi disgustati del biondino.
Entrambi avevano riso, prima che il moro si decidesse finalmente a recuperare
un tovagliolo di carta e raccoglierlo per buttarlo nella pattumiera.

"Pensi di sviare il discorso così facilmente?"
"Non ho niente da sviare. Io e Padge stiamo bene. Ogni tanto sbandiamo, ma
 stiamo bene"
 "Sbandate?"
"Beh si.. ho dato un po’ fuori di matto per questa faccenda di Jay, ma mi ci
 sto abituando"
"Pensi ancora che provi qualcosa per Padge?"
"Io non lo penso, io lo so. Ma so anche che Padge mi ama, e questo mi basta.
 Non voglio farlo sentire tra due fuochi. Ha già molti problemi di suo"
"Problemi?"
"Si, a casa. Non so bene tutta la faccenda, perché lui non ne parla molto, ma so
 che sta male"

Bert aveva annuito, ripensando alle parole di Matt.
Non aveva detto niente, perché Matt gli aveva chiesto di non farlo.
E comunque gli sembrava giusto che Padge si aprisse quando si fosse sentito
pronto, erano cose troppo personali perché potesse parlarne al posto suo, ma
in qualche modo voleva che Quinn si tranquillizzasse.
Quinn, ed il suo terrore per l’abbandono, che nessuno conosceva tranne Bert.

"Padge ti ama. Non preoccuparti, il resto si risolverà"

Quinn l'aveva guardato abbastanza meravigliato, non capitava spesso che
Bert prendesse le parti del suo ragazzo, solitamente si limitava a non dire
nulla, non lo attaccava mai, ma non prendeva posizione.

"Tu chi sei? Che ne hai fatto di Bert?"
"Eh?"
"Hai detto una cosa carina su Padge.. devono averti drogato"
"Ma piantala"
"E' l'influsso di Matt secondo me, vedi le sue belle braccia ed il suo bel culo
 e non riesci più a ragionare, dì la verità"
"Hey! Da quando parli così? Dovrei riferire a Padge quello che hai appena detto"
"Il mio ragazzo è il più bello, ma ho pur sempre gli occhi"
"Già, e adesso che hai un ragazzo li usi per guardare quelli degli altri?"
"Quelli degli altri? Oddio ma ti senti? Hai appena detto che Matt è il tuo ragazzo.
 Questo si che può essere usato contro di te"
"Ok piantiamola di prenderci in giro. E tu smettila di guardare il culo di Matt"

Quinn aveva ridacchiato, lanciando all'amico uno sguardo divertito.
Era strano sentirlo parlare di qualcuno in quel modo.
Bert di solito non si legava così tanto ai ragazzi con cui usciva.
Qualsiasi persona posasse gli occhi su Bert non poteva fare a meno di farsene un'idea
molto lontana dalla realtà.
Nonostante l'apparenza scherzosa e superficiale il suo amico aveva un carattere
molto diffidente, e a suo modo estremamente fragile.
Matt sembrava aver colto il vero Bert, in qualche modo, e lui ne era contento.
Bert si meritava qualcuno che lo apprezzasse e lo capisse, e Matt gli piaceva molto
Era sicuro che sarebbero stati giusti insieme.
L'amico l'aveva lasciato solo quando fuori aveva iniziato a farsi buio, e non l'aveva
detto, ma Quinn aveva avuto come l'impressione che avesse in mente un'altra tappa.






Matt era seduto sul divanetto liso del garage, con la chitarra poggiata sulle
gambe e le mani poggiate sullo strumento, ma senza suonarlo per davvero.
Se ne stava così da un po’, cercando di far prendere forma a quella melodia
che gli girava per la testa da un paio di giorni.
Ci aveva messo qualche secondo a realizzare finalmente che qualcuno stava
bussando alla porta del garage, così aveva riposto la chitarra con delicatezza
e si era alzato per aprire, restando un po’ sorpreso quando aveva visto la
testa spettinata di Bert spuntare dalla serranda.
Aveva alzato del tutto la saracinesca e l'aveva osservato, poggiandosi contro
la parete e incrociando le braccia davanti al petto, con una perfetta espressione
beffarda sul viso

"Guarda un po’ chi non è riuscito a resistere nemmeno un giorno senza vedermi"
"Ok, questa me la sono proprio meritata. Mi fai entrare?"
"Lo sai Bert.. non vorrei che tu diventassi.. sai.. troppo appiccicoso"
"Sto avendo un'emorragia interna per le risate"

Bert l'aveva spinto leggermente perché si spostasse, ma Matt aveva ridacchiato, senza spostarsi nemmeno di un millimetro.

"Bert.. peserai quanto una delle mie gambe, pensi davvero di spostarmi?"
"Sono piccolo e maneggevole"

Matt aveva riso, per l'evidente allusione sessuale nelle parole dell'altro, prima di fargli
un cenno del capo per invitarlo dentro, ed aveva riabbassato la saracinesca dietro di sé fino a terra, accendendo la luce
del piccolo lampadario per illuminare lo spazio.
Bert si era seduto sul divano, guardandosi intorno in attesa che Matt lo raggiungesse.
Il più grande aveva dato un'occhiata alla busta di plastica tra le mani del più piccolo, ma non
era riuscito a capire cosa contenesse

"Che hai là dentro?"

Bert non aveva risposto, limitandosi ad estrarre il contenuto della busta, in modo
da mostrarlo all'altro.
Matt aveva sorriso quando aveva scorto la copertina in bianco e nero del DVD

"Ma sei proprio fissato con questo film, l'abbiamo visto ieri sera.."
"Io l'ho visto, tu guardavi me"
"Beh si.. questo è vero.. che altro hai nella busta?"


Matt l'aveva osservato estrarre una bustina minuscola di quelli che sembravano
semi di qualche tipo, e gli aveva rivolto uno sguardo perplesso, prendendo posto
accanto a lui

"Che diavolo sono?"
"Pop corn idiota"
"Quelli non sono pop corn"
"Lo diventeranno appena messi nel microonde"
"Hai pensato proprio a tutto"
"Solo che.."
"Cosa?"
"Mi sa che non è stata una buona idea"
"Perché?"
"Perché non avevo pensato che qua dentro non hai la televisione il
 microonde"
"Non è un gran problema, possiamo andare in casa, là c'è tutto"
"Io.. posso entrare in casa tua?"
"Non c'è nessuna legge che lo vieta che io sappia"
"No, voglio dire.. i tuoi non mi conoscono"
"Beh ti conosceranno adesso"
"Ok.. d'altronde non c'è niente di male in due amici che vedono un film insieme, no?"
"I miei non sanno quello.. quello che sta succedendo"
"E' per questo che ho usato la parola amico, idiota"
"Smettila di chiamarmi idiota! Quello che volevo dire è che se le cose tra noi..
 continuano.. beh glielo dirò"
"E' una tua decisione Matt, non voglio immischiarmi"
"Non ti stavo chiedendo un parere, ti stavo solo informando"
"Oh.. bene.. però.. certo che sei strano"
"Perché?"
"Beh per certi versi questa cosa sembra enorme per te, e invece per certi
 altri reagisci con una tale facilità.."
"Ho accettato l'idea.. beh che tu mi interessi.. dà qui in poi è tutto in
 discesa"


Bert l'aveva osservato senza dire niente, pensando che non era esattamente
tutto in discesa.
Matt era ancora estremamente frenato, e spaventato; c'erano ancora molte cose
di cui parlare, ma sarebbe diventato più facile con il tempo.
Comunque aveva preferito tenere per sé quei pensieri, ed aveva seguito Matt
fuori dal garage, fino a dentro casa.
Il più grande aveva urlato dall'ingresso che era in casa, e dopo la donna
che Bert aveva visto quando era andato a cercare Matt per la prima volta
era uscita da una delle camere, e gli era andata incontro, osservando incuriosita
il ragazzo insieme a suo figlio

"Hai visite.."
"Si, lui è Bert, lei è mia madre"
"Si, mi ricordo di te. Piacere di rivederti Bert"
"Piacere mio"
"Che programmi avete per la serata Matt? Io e tuo padre stiamo per uscire
 a cena fuori"
"Noi pensavamo di guardarci un film"
"Bene. Non fare troppo tardi, domani c'è scuola"
"Certo"
"Allora divertitevi"

Bert l'aveva osservata allontanarsi, mentre il padre di Matt la raggiungeva
circondandogli la vita con un braccio.
Non poteva che essere il padre dato che si somigliavano talmente tanto
che sembrava che Matt gli avesse tagliato la testa.
Non era abituato a quel tipo di famiglie, i genitori di Matt erano molto giovani, e sembrano più che altro due fidanzatini.
Il più piccolo aveva distolto lo sguardo, seguendo l'altro fino alla cucina, una stanza grande e con mobili neri e d'acciaio
che sembravano appena usciti da una rivista di arredamento.
Il padrone di casa aveva fatto i pop corn, seguendo le indicazioni di Bert, e poi
con la scodella piena si erano spostati al piano di sopra.
La camera di Matt era l'ultima in fondo al corridoio.
Era almeno il triplo della sua, e come la cucina era piena di mobili moderni e molto
belli, che stonavano abbastanza con i poster di band metal alle pareti e le pagine
scarabocchiate accantonate in ogni angolo.
Matt aveva poggiato la scodella sulla scrivania ed aveva raggiunto Bert alla porta,
chiudendola dietro di lui e spingendolo subito dopo contro di essa, per baciarlo

"Matt.. non dovremmo.. aspettare che i tuoi siano usciti?"
"Per un bacio?"
"E se entrano?"
"Difficile visto che ci sei tu contro la porta"

Bert aveva realizzato che era proprio vero, ed aveva re incollato le loro labbra
per ricambiare il bacio di qualche secondo prima.
L'aveva staccato da sé solo quando aveva sentito il suo controllo assottigliarsi
progressivamente.

"Sei.. in forma stasera"
"E' che è la prima volta che bacio un ragazzo qua dentro, volevo vedere che
 effetto faceva"

Il più piccolo aveva ridacchiato, prendendo posto sul letto mentre Matt inseriva
il DVD nel lettore e gli lanciava il telecomando, guadagnandosi un dito medio.
Appena finito e recuperato la scodella ricolma di pop corn anche l'altro aveva
preso posto sul letto, sfilandosi le scarpe e poggiando la schiena contro la
testiera del letto.
Bert era rimasto dov'era, disteso accanto a lui, ma con la testa ai piedi del
letto, rivolto verso la televisione.
Le immagini del film erano partite qualche attimo dopo, e Matt si era sforzato
di tenere gli occhi sullo schermo mentre il più piccolo commentava alcune cose
perché capisse meglio.
Solo verso la metà del film Matt si era steso completamente accanto a Bert, con
le braccia incrociate sotto il mento a mo di appoggio, ed i loro gomiti poggiati
l'uno contro l'altro.
Nello spazio del letto ad una piazza e mezza i loro corpi si sfioravano di tanto in
tanto.
Matt sembrava completamente tranquillo a riguardo, mentre per Bert non era
così semplice tutta quella vicinanza, ma si era sforzato di essere il più rilassato
possibile.

"E' difficile"

Le parole di Matt avevano interrotto la sua visione del film, costringendolo a
voltarsi verso di lui.
Bert aveva messo in pausa il lettore, aspettando che l'altro si spiegasse.

"Cosa? Cos'è difficile?"
"Stare qui, su questo letto con te.. così vicino. E' difficile"

Bert aveva sorriso, vagamente rassicurato da quell'ammissione.
Con quelle semplici parole Matt aveva detto all'altro che lo voleva
Che neanche lui era indifferente al fatto che fossero così vicini.
Bert ne era stato contento.

"E' bello sentirtelo dire"

Ed anche Bert aveva usato solo poche parole per dire molte altre cose.
Era come se avesse detto grazie, e come se avesse ribadito il fatto che non
gli avrebbe messo fretta
, nonostante lo desiderasse moltissimo.
Si erano sorrisi per un attimo silenziosamente, poi Bert aveva fatto nuovamente
partire il film.




Quel lunedì mattina Padge era passato a prendere Quinn molto prima del
solito, per fargli una sorpresa, con la certezza che l'avrebbe trovato solo.
Era andato da starbucks ed aveva preso due cappuccini ed un paio di muffin
ai mirtilli, sapendo che quelle cose lo rendevano estremamente dolce e allegro.
Aveva bussato un paio di volte senza ricevere risposta così l'aveva chiamato
sul cellulare, per dirgli di aprire la porta.
Il biondino era sceso ancora mezzo addormentato per le scale, cercando di
non cadere e rompersi qualcosa.
Fuori era ancora buio pesto.
Padge l'aveva guardato col sorriso sulle labbra, intenerito dall'espressione
assonnata e dai capelli completamente arruffati che l'altro cercava di sistemare
inutilmente passandoci le mani dentro.
L'aveva baciato prima ancora che la porta fosse chiusa, rischiando di far
rovesciare tutto quello che aveva tra le mani.

"Padge è prestissimo"
"Lo so, ma ieri non ci siamo visti per nulla e volevo stare un po’ con te.
 Ti ho portato la colazione"

Quinn aveva aperto la busta di cartone dello starbucks come se stesse scartando
i regali la mattina di Natale, esprimendosi in un versetto contento quando ne
aveva colto il contenuto.
Aveva preso per mano il moro e l'aveva portato con sé per le scale, con l'intenzione
di ritornare in camera.
Quinn si era seduto a gambe incrociate sul letto, coprendosi per metà con le
lenzuola, mettendosi comodo ed aspettando che l'altro gli porgesse la colazione.

"Deduco che devo servirti"
"Mi hai svegliato.. mi sembra il minimo"

Padge aveva annuito ridacchiando, ed aveva passato uno dei cappuccini al
più piccolo, poggiando i due muffin sul letto e prendendo poi posto di fronte
al biondino.
L'aveva osservato bere la bevanda ormai tiepida come se non bevesse da
giorni, mugolando piacevolmente ad ogni sorso, e non aveva potuto fare
a meno di sorridere.
Quinn diventava come un bambino quando si trattava di cibo, bastava un
dolcetto o un bicchiere del suo adorato caffè per metterlo incredibilmente
di buon umore.
Padge era innamorato di quel lato infantile del suo ragazzo
In qualche modo lo faceva sentire importante, perché spettava a lui
proteggerlo, curarsi di lui.
Il biondino aveva finito la sua bevanda ed aveva addentato uno dei muffin, porgendo
l'altro al più grande.
Padge aveva scosso la testa, gli era impossibile anche solo pensare di mangiare
a quell'ora di mattina, così Quinn li aveva mangiati entrambi.
Il piccolo aveva finito la sua colazione, e poi aveva preso posto sulle gambe di
Padge, salendo a cavalcioni su di lui, mentre l'altro gli circondava la vita con
entrambe le braccia.

"Padge?"
"Mhh?"
"I mirtilli mi hanno fatto venire voglia"
"Questa è la frase più strana che abbia mai sentito"

Quinn aveva ridacchiato, mentre stava già sbottonando la felpa del più grande.

"Faremo tardi a scuola.."
"E se la saltassimo?"
"Cosa? Tu non salti mai la scuola. Tua madre penserà che ho una cattiva
 influenza su di te"
"Lo sapevo che non dovevo presentartela.. sei diventato noioso"

Padge l'aveva spinto all'indietro, ribaltando le posizioni e guadagnandosi un urletto
sorpreso da parte del più piccolo.
Aveva calciato via le sue scarpe e si era disteso su di lui, eliminando la t-shirt
bianca di Quinn mentre l'altro lo aiutava a togliersi la felpa.
Il moro l'aveva baciato, mettendosi in ginocchio e trascinandolo su con sé, per poter
eliminare i pantaloni del pigiama, ed i boxer, contemporaneamente.
Quinn gli aveva sbottonato i jeans e li aveva spinti verso il basso, quanto bastava
perché l'altro potesse finalmente entrare dentro di lui.

Quella mattina erano arrivati tardi a scuola.




Matt era rimasto a letto quella mattina, si era svegliato con un gran mal di testa, ed
aveva deciso di non andare a scuola.
Quello era uno dei motivi, un altro era il fatto che non si sentiva ancora pronto
ad affrontare Padge, dopo la conversazione che aveva avuto con Jay.
Ci aveva riflettuto, quando Bert se n'era andato, e si era sentito vagamente
uno schifo.
Non voleva raccontare bugie a Padge, ma non voleva nemmeno tradire la fiducia
di Jay.
Non gli piaceva la situazione in cui si era messo.
Aveva provato a riaddormentarsi, approfittando del fatto di essere rimasto a casa, e
che i suoi genitori fossero a lavoro, ma non ci era riuscito, ed aveva rinunciato
definitivamente quando il suo cellulare era squillato, mostrando il nome di Padge
che lampeggiava sullo schermo.
Aveva risposto un po’ incerto, cercando di assumere un tono tranquillo e convincente
mentre gli diceva di avere un po’ di influenza.
Padge sembrava averci creduto, d'altronde perché non avrebbe dovuto?
Si erano salutati mettendosi d'accordo per sentirsi quando l'orario di scuola fosse
terminato, il che gli dava un po’ di tempo per pensare a cosa gli avrebbe detto.



Padge aveva chiamato Matt non appena era suonata la campanella della pausa
pranzo, per capire perché non fosse andato a scuola.
L'amico l'aveva informato di avere un po’ di influenza, così aveva promesso di
richiamarlo dopo scuola, ed aveva raggiunto la mensa per pranzare con Moose e Jay,
dato che Quinn aveva intenzione di pranzare con i suoi amici.
Aveva riempito il suo vassoio di qualcosa che sembrava tutto tranne che commestibile, ed preso posto ad uno
dei tavoli, aspettando che i suoi amici lo raggiungessero.
Aveva alzato il capo dal piatto quando qualcuno aveva tossito per attirare la sua
attenzione, e si era ritrovato davanti Bert.
L'aveva guardato un po’ meravigliato, indicandogli la sedia di fronte alla sua perché
si sedesse

"Quinn non è qui.. mi ha detto che avrebbe pranzato con voi"
"Si.. non ero qui per questo.. ero venuto per.. ecco, Matt non è venuto a scuola
 stamattina.. mi chiedevo se sapevi dove fosse. Ho provato a chiamarlo ma
 non risponde"
"E' a casa, ha un po’ di influenza"
"Oh.. ieri sera sembrava che stesse bene.. comunque.. ok grazie. Buon appetito"
"Bert aspetta.."

Il più piccolo si era seduto nuovamente, aspettando che Padge gli dicesse quello
che voleva.
Era un po’ strano, non si erano mai ritrovati da soli, in realtà non si erano mai
scambiati nemmeno una parola.
Era strano, considerato che era il ragazzo del suo miglio amico, nonché il miglior
amico del suo quasi- ragazzo.

Aveva pensato che volesse parlargli di Matt, per questo era rimasto ancora più
sorpreso quando Padge finalmente aveva parlato.

"Io volevo.. ecco.. credo che noi due abbiamo iniziato col piede sbagliato"
"Beh.. si, probabilmente si"
"Tu sei il miglior amico di Quinn..e penso che sia arrivato il momento
 di chiarire"
"Chiarire?"
"Io ero.. ero geloso di te"
"Geloso.. come? in che senso?"
"Beh.. sai.."
"Di me e Quinn intendi?"
"Si.. io pensavo.. che tu provassi qualcosa per lui"
"Oh io amo Quinn.. ma non fraintendermi, non in quel senso. Lui è.. la mia famiglia.."
"Già.. adesso mi sento un po’ stupido ad averlo pensato"
"Voglio bene a Quinn più di ogni altra cosa al mondo"

Il tono di Bert era cambiato, impercettibilmente, come se fosse diventato più
severo.
Padge l’aveva notato in ogni caso

"Lo so.. ed io ho fatto un sacco di casini all'inizio.. con lui.. ma.."
"Ma lo ami.. so che è così.. si vede"
"Bene.."
"E per la cronaca, dato che adesso sei tu quello dall'altra parte della barricata.. mi
 piace Matt.. voglio dire.. mi piace davvero"
"Lo so"
"Ok"
"Quindi noi siamo.. apposto, giusto?"
"Si. Giusto"
"Comunque.. Matt è a casa da solo.. sono sicuro che gli farebbe piacere se
 andassi a fargli compagnia.."

Quinn era entrato in mensa per cercare i suoi amici, ma si era fermato nel bel
mezzo della sala quando aveva visto Padge e Bert, seduti allo stesso tavolo.
Non appena si era ripreso dallo shock si era avvicinato, sperando che non ci fossero casini, perché
vederli insieme non gli faceva presagire niente di buono.
Li aveva salutati, ed i due ragazzi si erano voltati contemporaneamente verso di lui

"Hey.. che.. che succede?"
"Niente.. facevamo solo due chiacchiere"
"Due chiacchiere? Voi due?"
"Non dovevi pranzare con i tuoi amici?"
"Già.. uno di loro è seduto a tavola con te.. ed è molto strano"
"E' ok Quinn, io e Padge parlavamo soltanto.. da buoni amici"
"Questo è.. inquietante"
"Nah.. ti ci devi solo abituare. A proposito, non posso pranzare con te e i ragazzi"
"Perché no?"
"Ho una cosa da fare, me ne vado a casa"
"Cioè esci di nascosto da scuola?"
"Si, l'idea è quella"

Prima che potesse chiedere altro Bert si era già alzato in piedi, allontanandosi di
qualche passo dal tavolo.
Quinn aveva rivolto uno sguardo interrogativo a Padge, ma l'altro gli aveva
semplicemente sorriso in silenzio, richiamando nuovamente l'attenzione di Bert
prima che uscisse

"Cosa?"
"Brownies"
"Eh?"
"A Matt piacciono i brownies al cioccolato, ne va pazzo.. nel  caso avessi in mente
 di portargli qualcosa"
"Grazie"

Si erano sorrisi, sotto lo sguardo sconcertato di Quinn, che era rimasto tale anche
quando Bert era ormai uscito dalla mensa.
Il biondino si era seduto al posto che fino a poco prima aveva occupato il suo amico,
ragionando sul fatto che probabilmente quello era uno dei segni dell'apocalisse.
Non c'era altra spiegazione.

"Padge.. che sta succedendo?"
"Va tutto bene piccolo. Io e Bert ci siamo solo.. chiariti"
"Senza morti e feriti?"

Il moro non aveva avuto il tempo di ribattere, perché Moose aveva raggiunto il tavolo
con suo vassoio pieno di roba, salutando allegramente entrambi i ragazzi seduti.
Quinn aveva lasciato cadere il discorso, decidendo che sarebbe stato il caso di riprenderlo
in un altro momento, ed in un altro posto.
Padge l'aveva osservato allontanarsi per raggiungere i suoi amici finché non era
sparito alla sua vista, voltandosi poi di nuovo verso il tavolo quando Moose gli
aveva parlato

"Dov'è Matt?"
"Non è venuto stamattina, ha l'influenza.. e Jay?"
"Nemmeno lui è venuto a scuola, ho provato a chiamarlo ma ha il cellulare spento"

Padge aveva annuito, senza aggiungere altro, ed aveva concentrato la sua
attenzione sul cibo, o almeno ci aveva provato.
Gli sembrava una coincidenza un po’ strana che come Matt neanche Jay fosse
andato a scuola.
Non gli sembrava affatto un buon segno.





Sono tornata girls! La mia connessione sembra resuscitata *finger crossed*
Questo capitolo è un capitolo di passaggio, ci sono degli imput di quello che
succederà, ben nascosti qua e là ovviamente xD
Il prossimo capitolo è già pronto, quindi non dovrei farvi attendere troppo.
Università permettendo, ovviamente xD


Come sempre le vostre recensioni sono fantastiche, vi ringrazio *-*

_DyingAtheist: Ahah non preoccuparti, anche una recensione va bene.
Sono contenta che ti piaccia xD E spero che continui xD
Le due coppie si intrecciano sempre di più, che ne dici? xD

XxImJustAKid: Dear, si Jay non è stato chiaro, o almeno lo è stato
quanto poteva xD
Le tue teorie mi piacciono sempre, lo sai xD
Qui c’è un piccolo evento, Bert e Padge, che ne dici?

ChemicallyUsed: Hun, sono contenta che ami questa coppia quanto la amo io.
Lo sai che mi sta prendendo da morire, perché sono così diversi da Padge e Quinn, e
per certi versi fanno anche più tenerezza, don’t know.
E Jay… beh ritornerà al prossimo capitolo, in qualche modo che non posso spoilerare xD

Crazy_Me: Sono contenta che ti piaccia così tanto, ed a me piacciono tanto le
tue recensioni! xD
In questo capitolo succede qualcosa, un chiarimento inatteso, che ne dici?

_Francesca92_ : Grazie, ecco l’aggiornamento. Aspetto di sapere che ne pensi xD

ColdBlood
: Honey, quello scemo di Matt non coglie il fascino del nostro Matt! xD
Si Padge e Quinn hanno vari problemi con la macchina, dovrebbero limitarsi a farlo a casa xD
Ahah al terzo si arriva al sesso dici? Mmh vedremo.. xD

Friem: ahah Padge e Quinn ti hanno stufato??! Ma vedrai che avranno degli scossoni,  anche
loro. Non è tutto oro quello che luccica xD
Sono due coppie diametralmente opposte, perciò dipende solo da che tipo di coppia ti piace xD
Che ne dici di questo nuovo capitolo?







   
 
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