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Autore: L_Fy    01/12/2005    12 recensioni
E’ credenza comune che la migliore scuola del mondo magico sia la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. In realtà, una certa megalomania prettamente inglese ha influenzato il pensiero popolare. Per gli addetti ai lavori, per coloro, cioè, che possono valutare con cognizione di causa la preparazione degli studenti che terminano gli studi, è indubbio che la migliore scuola del mondo magico sia la scuola di magia e stregoneria di Durmstrang.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20 : Arrivo a Palazzo Valenskij

 

In un attimo, era arrivato anche il primo giorno delle vacanze di Natale. Costanza entrò nel dormitorio e trovò Nadja intenta a preparare la valigia canticchiando, poiché di lì a poco sarebbero arrivate le barche che avrebbero portato a riva gli studenti che abbandonavano la scuola per le vacanze. Già vestita di tutto punto, si mise a fissare dubbiosa la marea di biancheria intima che invadeva il suo letto.

"Hai intenzione di cambiarti le mutande dieci volte al giorno durante le vacanze o vuoi fare una donazione a qualche ente di suore babbane?"

"Tesoro, forse non lo sai ma una ragazza deve sempre farsi trovare con la biancheria intima adatta all’occasione" rispose Nadja in tono molto serio "Che ne dici di questo vestito da sera? Non è un amore?"

"Credevo fosse un puntaspilli" rispose Costanza amabilmente "Te lo vuoi mettere per Capodanno?"

"Non saprei" mormorò Nadja ponderando con impegno la domanda "Certo, sarà sempre meglio del tuo completo da palombaro…Sai che Sahsa ha invitato me, Detlef e Dimitri per il veglione di Capodanno nella tenuta dei Valenskij? Sarà meraviglioso trovarci di nuovo tutti insieme!!"

"Già" rispose Costanza, più dolcemente: aveva capito benissimo che Sasha aveva invitato i suoi amici per far sentire lei, Costanza, più a suo agio in mezzo al parentado semisconosciuto, e gliene era davvero grata, benché fosse un altro motivo per cui doverlo ringraziare, prima o poi.

"Sempre se arrivo viva a quella data" precisò con un sospiro.

"Certo che ci arriverai" chiocciò Nadja condiscendente "E di questo che ne dici?" le sventolò sotto il naso un abitino blu notte dalla scollatura così abissale che non si capiva quale fosse il sotto e quale fosse il sopra.

"Una parola: imbarazzante" decretò Costanza mentre Nadja riponeva soddisfatta il vestito nella valigia.

"Molto bene: se tu lo trovi imbarazzante ai ragazzi piacerà" decretò convinta.

"Non avevo dubbi. Com’è che stavolta non tenti di rifilarmi qualche tua pezzuola fiorita?" domandò dubbiosa Costanza mentre Nadja stipava microscopiche mutandine di pizzo in ogni angolo del baule.

"Ho pensato che devo lasciarti libera di esprimere il tuo estro, per quanto orribile esso sia" rispose l’amica con un sorriso angelico "E poi hai chiuso il baule a chiave"

"Te ne sei accorta, eh?" sorrise Costanza, mefistofelica.

"Comunque, sarai a casa di Valenskij…e se tanto mi dà tanto, non avrai bisogno di troppi cambi di vestiario"

L’allusione fece sobbalzare Costanza come se l’avesse punta uno spillo.

"Nadja, piantala con questa mania di volermi accasare con Valenskij! Io non gli piaccio, non l’hai ancora capito?"

"Ma lui piace a te" decretò Nadja con una tale convinzione che Costanza ritenne assolutamente inutile mentire ancora.

"Ammetto che è sicuramente un ragazzo…attraente" si sforzò di dire con noncuranza "Ma anche il conte Dracula lo era, e guarda che fine ha fatto"

"Attraente?" sbuffò Nadja con un sopracciglio alzato "Tutto qui quello che ti viene in mente?"

No, non era affatto tutto lì: ma Costanza non lo ammetteva nemmeno con se stessa, figurarsi con quella ficcanaso di Nadja. In quel momento il richiamo delle barche suonò insistente e Nadja, in un turbine cinguettante, chiuse i bauli, si avvolse nel suo mantello di pelliccia e trascinò Costanza giù per le scale. Sasha Valenskij era nell’atrio che aspettava con Balthus ben avvolto in una coperta termica e Costanza sentì suo malgrado il solito coacervo di sensazioni contrastanti rimescolarle lo stomaco alla sua vista. Fingendo indifferenza, gli si avvicinò noncurante.

"Tutto pronto?" domandò con cortese freddezza e Sasha le rispose con un sorriso scintillante "Stanno caricando adesso i nostri bauli. A riva ci aspetta la carrozza che in un paio d’ore ci porterà dritto a palazzo Valenskij. Ma se vuoi, il mostro del lago sarà ben felice di ospitarti al posto mio"

"Simpatico. Ho allora un’ultima possibilità di affogarti nel lago prima di partire?" tubò Costanza, di rimando. Sasha ammiccò irriverente mentre una ragazzina di Torre dei Draghi che passava di lì per poco non si liquefaceva, guardandolo con venerazione.

"Sarà un piacere fare il viaggio con te"

"Già…come camminare scalzi sui carboni ardenti" borbottò Costanza allontanandosi. Lo perse di vista sulle rive del lago e si imbarcò insieme ad una Nadja che sprizzava gioia da tutti i pori. Quando arrivarono a riva, Nadja aveva già sciorinato un intero manuale di raccomandazioni ad una Costanza più che esausta, ormai.

"E ricordati di sorridere almeno una volta al giorno" la stava ancora catechizzando mentre Sasha, individuatala vicino alle carrozze in partenza, si stava avvicinando a loro giungendo di spalle "Hai un così bel sorriso…quell’espressione truce che hai di solito è un grandissimo deterrente per lo sviluppo dei tuoi rapporti interpersonali"

"Non ho nessuna intenzione di sviluppare i miei rapporti a casa Valenskij" sbuffò Costanza, irritata "E ti ho già detto un milione di volte che il mio amato fratellastro non ha nessuna intenzione di concupirmi. La vuoi piantare di volermelo affibbiare come fidanzato?"

"Diciamo che il fatto che hai appena ammesso che lo trovi attraente ha rintuzzato le mie speranze" dichiarò Nadja ammiccando a Sasha alle spalle di una ignara Costanza "E anche il fatto che, dopo la vostra chiacchierata nel bagno della Torre Centrale, hai ripreso una parvenza di aspetto umano, mi fa sperare in bene. Confesso che friggo dalla voglia di sapere che argomenti ha usato per riportarti in vita…"

"Niente di quello che avrebbe riportato in vita te, depravata" berciò Costanza, arrossendo.

Comunque, il fatto che te ne stai così abbottonata su di lui è molto sospetto. E incoraggiante, nel tuo caso dove tutto va considerato a rovescio del normale. Ed infine, so di per certo che anche lui ti trova attraente"

"Bugiarda. A lui piacciono bionde, procaci e possibilmente mute" sentenziò Costanza nervosamente "Ed io non sono nessuna delle tre cose. Soprattutto bionda"

"Soprattutto procace" rettificò Nadja con un sorriso scintillante.

"Soprattutto muta" si intromise Sasha facendo sobbalzare penosamente Costanza "D’altra parte, mi ritengo abbastanza duttile da poter cambiare idea, se mi si presentano i giusti argomenti…sul mutismo, però, non transigo"

Nadja scoppiò in una risata argentina mentre Costanza si affannava a sperare di non aver detto niente di compromettente mentre quello spione le stava alle spalle.

"Bene, allora sono in una botte di ferro" sentenziò rizzando le spalle "Mi hai più volte rimproverato di essere incredibilmente logorroica. Pensavo fosse un difetto ed invece è una bella fortuna, col senno di poi"

"Qualche argomento per farti tacere lo si può trovare, miss Spocchia" rispose Sasha condiscendente e Nadja salutò in fretta tutti quanti sventolando baci a destra e a manca e scappò via per non scoppiare a ridere in faccia a Costanza, che era diventata del solito color cenere.

"A volte sei di un’antipatia disumana" sibilò Costanza già arrabbiata ancora prima di partire.

"Lo so: ai più piaccio così. La slitta ci aspetta, andiamo?"

Si girò incamminandosi verso il parco carrozze, costringendo Costanza a seguirlo di malavoglia. La slitta volante dei Valenskij si riconosceva lontano un miglio, primo per il un folto branco di ombrosi lupi che la trainavano e che tenevano a distanza le cavalcature delle altre carrozze, secondo per i colori nero e oro dello stemma sobrio e regale sulle fiancate. Costanza prese posto all’interno (un tripudio di velluto nero e drappi dorati molto snob-chic per i suoi gusti) e aspettò a disagio che Sasha prendesse posto di fronte a lei. Quando la carrozza partì in volo per poco non fece cadere Balthus a terra tanto era emozionata e tesa.

"Fifa?" la canzonò Sasha accomodandosi semidisteso sul morbido divanetto.

"Un po’" ammise Costanza controvoglia: era molto meglio che Sasha pensasse che il suo disagio era dovuto al fatto che avrebbe incontrato i parenti piuttosto che si accorgesse di essere lui la causa del suo turbamento.

"Tranquilla, i parenti non mordono, a parte un paio di loro di sospetta origine transilvana"

"Hai qualche vampiro in famiglia?" domandò Costanza, incuriosita. Sasha fece un cenno con la mano.

"Qualche trisavolo, forse. No, i miei parenti, se mordono, è per fare del male in senso figurato. Tu credi che io sia snob, ma appena conoscerai i miei zii e cugini, ti sembrerò simpatico e affabile come un frate francescano"

"Immagino. Chi ci sarà al castello?" si informò Costanza, suo malgrado eccitata.

"Bè, a parte mia madre e tuo padre, ci sarà nonna Franziska, un residuato bellico dell’epoca dei dinosauri con la lingua più velenosa dell’emisfero boreale. Non ama molto tuo padre, quindi preparati a qualche frecciatina…facciamo qualche palla di cannone, anzi. Nonna Franziska non va molto per il sottile. Sai, lei è tedesca"

"Oh" disse Costanza, come se quello spiegasse tutto.

"Poi, ci sarà mio zio Leone, fratello di mio padre, con i cugini Anton e Vanja. Due caccole di marciotti che non ti dico. Ti sono così affini che magari a loro risulterai simpatica"

"Non vedo l’ora di conoscerli" tubò Costanza, sorridendo a denti stretti "Poi?"

"Poi ci saranno i parenti dalla parte di mamma zio Vlad e i cugini Tomasz e Mathias; zio Marius e i cugini Willi e Karol; il prozio Sebastian, generale maggiore dell’Esercito Magico che se fa tanto di trovarti simpatica ti affogherà nei suoi ricordi di battaglie contro i giganti fino a che non spererai che arrivi Pasqua al più presto…Ah, poi dovrebbero esserci anche un paio di cugini tuoi, invitati da tuo padre"

"Saranno sicuramente quegli invertebrati di Edmondo e Carlo Maria" sospirò Costanza, di nuovo di cattivo umore "Miei cugini da parte di padre. Te li presenterò subito, così eviterai la figuraccia di scambiarli per sterco di Troll davanti al parentado"

"Ti ringrazio fin d’ora per la cortesia" si inchinò Sasha, con una smorfia ironica molto conturbante. Costanza sbatté gli occhi, confusa.

"Comunque…a parte tua madre, tua nonna ed io non sono previste altre presenze femminili?"

"Che vuoi, nella famiglia Valenskij per un motivo o per l’altro le donne non hanno vita lunga" sorrise Sasha, affascinante "Deve essere una questione di tempra morale"

"E’ la storia della mia vita" borbottò Costanza, abbattuta "Devo avere qualche sensore che non funziona bene: sto sempre in mezzo ai maschi e non ce n’è mai uno che sia più umano di un paramecio"

"Nadja ci andrebbe a nozze" disse Sasha divertito "Scommetto che per Capodanno sarà la più corteggiata di tutti"

"Ti prego, no!" grugnì Costanza, semiseria "Ne parlerà per mesi ed indovina chi dovrà sorbirsi le sue filippiche?"

"Una certa miss Spocchia, forse?" domandò garbatamente Sasha "Comunque, non so chi delle due meriti il premio pazienza dell’anno: tu a sopportare quella fioccosa ficcanaso o lei a sopportare te"

"Io il premio lo darei a Balthus, per averci sopportato entrambi senza auto-affogarsi nell'albume" propose Costanza e Sasha rise. Un riso allegro, franco, complice, così irresistibile che Costanza si rilassò suo malgrado. Ridere insieme a Sasha era di un tale sollievo… e anche guardare il suo viso, per una volta illuminato dalla luce del giorno che entrava a fiotti dai finestrini della slitta, finalmente lontani da quella livida penombra che permeava tutta Durmtrang. La luce faceva brillare i suoi denti bianchi e i suoi capelli neri erano attraversati da qualche prezioso riflesso bluastro. Era davvero un bellissimo ragazzo, ammise controvoglia. Attraente in maniera quasi snervante. Affascinante, quando cambiò argomento e la obbligò a disquisire con somma serietà sui vari gusti delle Gelatine Tuttigusti+1. Pericolosissimo con quel sorrisetto storto e saputo, quando infilò qualche allusione nel bel mezzo del discorso con il solo scopo di mandarla in confusione. Due ore e mezzo di viaggio passarono così velocemente che quando Sasha all’improvviso si sporse dal finestrino le sembrò impossibile che fossero già arrivati. Eppure, la slitta volò attraverso un alto cancello dorato, superò un lungo filare di pini enormi ed altezzosi e finalmente giunse in vista di un severo castello a base esagonale, dalle mura color cipria e la bandiera nera e oro dei Valenskij che si agitava pigramente dalla torretta più alta. Mentre Costanza tratteneva il respiro, impressionata da tanta opulenza, Sasha si girò verso di lei con un piccolo inchino ironico.

"Miss Spocchia" annunciò solennemente "Benvenuta a Palazzo Valenskij"

* * *

La slitta atterrò davanti ad un imponente scalone di pietra che dava su un massiccio portone di metallo lucente riccamente intarsiato. La slitta non fece nemmeno in tempo a fermarsi del tutto che Sasha aveva già aperto lo sportello ed era balzato giù con un agile salto. Sulla scala, in bell’ordine, c’era una piccola fila di elfi domestici in attesa degli ospiti che accolsero con un discreto silenzio condiscendente la mancanza di etichetta del padrone; tutti, fuorché un figuro dall’aria terribilmente aristocratica, alto e segaligno come uno scettro d’argento ed altrettanto rigido, con due formidabili orecchie a punta, che si avvicinò al giovane quasi sprizzando rimprovero dalle narici.

"Signorino Sasha!" tuonò senza alzare la voce, ma risultando comunque trasudante biasimo "E’ ormai prossimo al diploma e ancora non ha imparato a comportarsi da gentiluomo?"

"Ho imparato, Hodges, ma perché mai levarmi la soddisfazione di sentirla brontolare appena arrivato?" rispose Sasha con un sorriso sinceramente affettuoso. Costanza si azzardò a sbirciare dal finestrino e l’espressione esasperata ed amorevole di Hodges si trasformò subito in una maschera di cortese affabilità.

"Hem…salve" disse Costanza arrabattandosi con la maniglia dello sportello. Scandalizzatissimo, Hodges corse ad aprire lo sportello e si profuse in un inchino che gli fece quasi sfiorare il lunghissimo naso per terra.

"Signorina, sono oltremodo dispiaciuto del comportamento villano del signor Valenskij…mi permetta"

Le offrì il braccio, galante, e Costanza scese dalla slitta sentendosi come una regina. Appena scesa, si concesse un sorriso maligno verso Sasha che si era fatto da una parte.

"Grazie, signor Hodges. Lei sì che sa comportarsi da gentiluomo" tubò, calcando intenzionalmente sull’appellativo. Hodges fece un lungo, dolente sospiro.

"Signorina, non sa quanto mi biasimi ogni giorno per non essere riuscito nell’intento di insegnare l’educazione a questo giovane ribelle. La prego di perdonarlo e mi permetta di farle strada"

"Sentito?" sibilò Costanza a Sasha mentre un Hodges impettito si avviava solenne su per la scalinata "Ho sempre saputo che la tua maleducazione era congenita, e non acquisita. Ma…fermi tutti!"

Due elfi domestici che stavano scaricando i bauli dalla slitta, si impietrirono immediatamente mentre una Costanza dall’aria stupefatta e furiosa marciava verso di loro.

"Che cos’è questo?" berciò poi, molto poco elegantemente. Sasha la raggiunse dopo aver scambiato uno sguardo eloquente con un oltraggiato Hodges.

"E’ il tuo baule, mia cara sorellastra" la informò dopo aver controllato lo stemma dei Malatesta sul dorso. Costanza gli rivolse uno sguardo truce e molto poco aristocratico: quasi le usciva il fumo dalle orecchie, a dire il vero.

"No che non lo è!" sibilò infuriata "Quella maledetta ficcanaso di Nadja…ha scambiato i bauli e mi ha rifilato il suo! Se la prendo la uccido, quella…"

La serie di coloriti epiteti che uscirono dalla sua bocca convinsero il maggiordomo Hodges che la mancanza di etichetta di Valenskij di poco prima poteva tranquillamente passare inosservata.

"Sarà un lungo Natale" sospirò lugubremente tra sé e sé, osservando come gli occhi di Sasha si erano illuminati mentre fissavano quella ciarliera e sconosciuta sorellastra.

 

 

 

Note dell’autrice:

Scusate il mancato aggiornamento di mercoles, ma avevo seri problemi al lavoro (seri per gli altri, of course: per me, grande scocciatura!!)

Un saluto particolare a :

 

Helen Lance: Sasha ringrazia vivamente per quel "CRETINO!" detto col cuore: sa di esserlo, il gran bastardo, e per tuttaa risposta sghignazza sotto i baffi…adesso lo metto a posto io! Ciccio, sono l’autrice, remember? Se mi va ti faccio finire dritto sul primo espresso per Hogwarts ad incontrare la piovra gigante!! Lo faccio o no…?

Rosielle: Giusto!! Norberto!! Ma chi sei!!!!!! Grazie per il suggerimento: ovviamente Balthus sarà mille volte più bello di Norberto, già col nome l’ha superato…Costanza non verrà presa in giro come si meriterebbe: in fondo, Sasha è taaaanto buono…hem…Sarò anche la madre letterari, ma per me Sasha è troppo figo! Un bacione, grazie per le recensioni!!

Kiba: Troppo modesta? Io mi definisco fin troppo realista-ottimista. Fin troppo, finchè ci sono Berlusconi e Caramell al governo…Sbaciuzzi!!

Yeran: Inguaiata in una tuta di pelle nera, più che Cat Woman io sembrerei una mortadella al nero di seppia…magari ad alcuni gran Gourmet potrei anche piacere! Eh, no, neve o no, il completo sadomaso richiede d’obbligo il tacco a stiletto. Mai visto una sadica con le zeppe? Troppo comode, eh. No, madame Madescu non sverna alle Maldive (quanto ho riso!). Quali erano gli errorini? Bè, quando li vedi dimmeli che li correggo. Non sopporto di lasciare un lavoro "sporco" di errori…segnalameli, grazie!! Sasha ti manda tanti baci, dice che gli piace il tuo modo di pensare (questa l’ho già sentita…). Comunque, piace anche a me! Un bacione!!

Lilyblack: Ah, lo so che la vostra è una specie di cooperativa di svitate…invece di studiare qui a cazzeggiare su Internet, MA ALLORA!! Scherzo, eh? Tua madre mi ha pagata per dirtelo, adesso che mi sono guadagnata la pagnota, proseguiamo con le nostre cavolate…Johnny è mio fino a venerdì: i patti erano questi, no? Dobbiamo…finie di fare un puzzle. Sì, ecco, è per questo che non te lo posso lasciare. Ehm…Felice di averti deliziato, arriveranno altri capitoli romantici, tranqueilla!! Un baciones (olè!)

Minako-chan: abbi pazienza, o mia cara compagna di viaggio…quando dovrà succedere succederà. Ti sei vergognata per Costanza? Dici che ho esagerato? Ma no…in fondo, lo sanno tutti e due di piacersi! Un bacione, grazie di esserci sempre!

Green Apple: Mi sto divertendo un casino a leggere le tue recensioni, ma levami una curiosità: che diavolo è il topos avaloniano? Scusa l’ignoranza, ma sono rimasta impressionata dalle tue parole! Effettivamente Costanza NON è una velina ed ha il suo bel carico di difetti…non credo alla donna perfetta (anche perché esiste già ed è la mamma) e non credo alles storie facili… per ottenere qualcosa bisogna sudare!! Per la poltrona di pelle di Unicorno… è un residuato dei tempi che furono, quando ancora la pelle di unicorno era legale (cosa mi tocca inventare…comunque, complimenti per l’occhio di falco e il desiderio di coerenza!!). Altra domandina da ignorante nel senso che ignora e imbecille nel senso che imbelle: che vuol dire ROTFL? Comunque, ho riso due ore per la scritta sulla maglietta dei giocatori di Quidditch…Ovvio che ci sia il giornale di gossip a Durmstrang, sono ancora indecisa se chiamarlo Pravda Magica o Novellus 2000…ci penserò. Poi, ovviamenter, rispondo alla domanda sugli abiti babbani indossati dai ragazzi per la festa di Halloween: mi sembra logico! Se noi babbani ci vestiamo da maghi e streghe per quella festa, è giusto che loro si vestano da babbani….o no? Un bacione e grazie davero per le tue parole!

Vigi e/o Virgi: Ma ciaooo!! DK86 mi ha fatto un enorme favore recensendo la mia storia su quel sito…sarebbe possibile pubblicarlo anche lì? Con chi devo parlare per poterlo fare? Grazie per avere letto e commentato…spiacente per la bocca asciutta, ma non era ancora il momento…(he he he…)

Nisi Corvonero: Io ti ho offeso i comodini? Ma nooooo! Ho solo detto che fanno cagare, ma la mia è una opinione personale…poi, vedessi i miei! Sono un tutt’uno con la testiera del letto, di ciliegio, molto revival anni 70 (e invece è originale anni 70…). Ho capito di che farfallette parli! Mi sono capitate una volta nella farina: orribili! Mia madre, invece, abitando in collina per anni ha lottato contro esseri davvero ributtanti come le sgrintelle, le sarabighe d’estate e le sempre schifosissime panarazze! Detto ciò, io me ne farei una pippa della valenza terapeutica di una bella frignata se quello stronzo di Sasha si decidesse a baciarmi. Ma tant’è, è un maschio, pertanto congenitamente impossibilitato a comportarsi secondo le scritture…Anche io quando si parla di consumare penso al mangiare: più che un senso unico, sono una strada chiusa. Che tristezza. Sempre grazie per i tuoi graditissimi commenti, ti prego, non mi abbandonare!! Bacionis

Kannuki: OH, MIA DEA!! Caso mai arrivassi fin qui (cosa di cui dubito fortemente) beccati questi miei ringraziamenti vivie sinceri, conditi da due sbaciuzzi e anche due mini lacrimucce (le mie due writer preferite, Nisi e Kan, che mi recensiscono! Sto skiattando dalla gioia!!!). Però, ehm…che vuol dire sekka?

Maharet: Dite tutte così…doveva baciarla, doveva baciarla, poi quando la bacerà direte era troppo presto!! Ormai non ci capisco più niente, con questi numeri di capitoli: lievitano come il pane nel forno, uff! Non so programmarmi troppo bene, scrivere a braccio è snervante anche per questo: quando mi viene in mente una idea nuova, ce la ficco dentro e zac! Altri tre capitoli sul groppone. Devo fare qualcosa per questa diarrea verbale…Un bacio anche a te, mia carissima!!

Romina: Non so ancora se alla fine Sasha e Costanza consumeranno questo po’ po’ di sentimento…La mia vena sadika si crogiola nei vostri commenti e rimanda di un altro capitolo il "qualcosa"…che vuoi farci, sono bastarda! Io l’avevo detto da subito, poi non lamentatevi, eh? Che bella quella frase che hai scritto! Sintetizza perfettamente il mio pensiero per quanto riguarda questa ff…la metterò di fianco a "eppur si muove", nella mia hit parade personale. Che ne pensi del nuovo sgobbo di Nadja? Stavolta Costanza la uccide, e farebbe bene! Ma no, poi tutto torna utile…tutto fa brodo, anche la gallina vecchia, mi dicono! Sono molto saggio-popolare oggi. Quasi Zen. Suggerisci qualche perla, o mia Adorata, mio crogiuolo di sapere, mia stangona intellettata… Un bacione, a presto!!

  
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