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Autore: bimbettainna    07/12/2010    1 recensioni
Dopo un pò di problemi ritornerò a vivere!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sarei diventata mamma. Non so cosa ci sia di più bello nella vita. Avevo 23 anni, ma ero pronta, pronta a fare questo grande passo. Pronta a crescere la mia piccola bambina. Ormai mancava poco , ero già al nono mese, stavo con mia madre dato che Andrea era a lavoro. Vedevo in quella casa che un tempo era la mia, quanta armonia e felicità che non c’era mai stata. Questa bambina aveva portato la serenità nella mia vita, vedevo mia sorella che quando mi guardava scappava sempre un sorrisino, mia madre gli si illuminavano gli occhi al solo pensiero che sarebbe diventata nonna e mio padre, anche se lui era un tipo riservato , questa volta non riusciva a contenere la felicità che provava. “Tesoro ecco le fragole che cercavi” disse mio padre entrando a casa. “Wow papà come hai fatto a trovarle??” ero molto stupita. Avevo voglia di fragole ,ma trovarle era un po’ un’impresa dato che eravamo nel mese di Novembre. “Oh tesoro ci vuole solo pazienza” mi alzai per abbracciarlo, “grazie papà, ti voglio bene”. Ecco subito dopo arrivare mia madre “Oh fate spazio alla nonna susu…” mi scansai un po’ sorridendo e subito dopo mia sorella “Niente storie fate largo alla sua zietta preferita.” Venne accanto a me accarezzandomi la pancia “Piccola sono io la zia! Non ti preoccupare ti terrò lontano io da questa mandria di pazzi. Quando crescerai ti porterò a fare shopping tranquilla! “ a quell’ultima frase scoppiai a ridere, “Hey Hey calma… non viziarmela troppo!”

“Su dai è la mia nipotina è normale che la zia la vizi!”dissi con tono serio, ma subito dopo scoppioa  ridere anche lei.  “Ti voglio bene” le dissi dandogli un piccolo bacio sulla guancia. “ah” dissi portandomi le mani al grembo. Tutti rivolsero il suo sguardo verso di me spaventati. “Vane che succede?” mi chiese mia sorella prendendomi la mano. Mia madre sbiancò in faccia si alzò e cominciò a gridare è ora è ora… “ sembrava impazzita. “mamma calmati. Su prendiamo le chiavi dell’auto e andiamo in ospedale “ disse mia sorella. Un dolore allucinate prese al ventre , non riuscivo a respirare è troppo forte. “Andrea…” sussurrai… “si tesoro lo abbiamo già chiamato.” Mi rispose mia madre toccandomi la fronte.  Arrivai in ospedale  e subito mi fecero entrare nella sala parto.

Pov. Andrea

Chiusi il telefono e corsi verso l’auto. Correvo più veloce che potevo e mentre mi chiedevo “E’ ora?” non sapevo cosa stava succedendo ma speravo solo qualcosa di positivo. Avrei avuto fra le mie braccia la mia bambina. Arrivai in ospedale , aprì quella porta e trovai la sua famiglia impaziente nella sala d’aspetto. “Che succede?” chiesi impaurito. “Ha avuto dei dolori atroci non respirava e siamo corsi subito.” Mi rispose sua sorella.  Misi le mani fra i capelli , avevo paura. Se le perdevo? Non potevo, non sarei riuscito ad andare avanti. La mia bambina, lei che l’ho sempre amata, dal primo momento. Vanessa, ho combattuto per lei, ma è stata la battaglia più bella che abbia mai fatto. Non poteva finire qui. Ma perché pensavo tutto questo? Dovevo essere positivo, ma mi era difficile, dopo tutto quello che la vita mi aveva dato, avevo solo paura.  Provai ad entrare ,ma niente. Ero insieme a loro, impaziente con un buco nello stomaco, con una paura mai provata. Mi misi a sedere con la testa fra le mani , “Chi è il marito?” una voce che mi fece sussultare. “Eccomi” dissi alzandomi. “Signore, c’è qualche problema, ma lei stia calmo la prego”. Una fitta al cuore mi fece così male che non respirai più, forse si era anche fermato. “Voglio vederla. Voglio vederla.” Gridai. “Signore non è possibile per ora” mi girai e tirai un calcio alla porta, dovevo sfogarmi , avrei spaccato tutto pur di entrare. Subito dopo una voce femminile “E’ lei il padre?” mi voltai verso l’infermiera e mie occhi si fermarono a qualcosa di spettacolare. La presi fra le braccia , tutta la rabbia svanì mi sentì tranquilla era come se c’eravamo solo noi, io e la mia bambina. Era così piccola che avevo paura di schiacciarla, dormiva tra le mie braccia, la osservavo, era bellissima, ancora più bella di come me la ero immaginata. Era un piccolo angelo. Toccai le sue manine che erano grandi quanto un mio dito, era come un gioiello prezioso. Non riuscivo a crederci, era diventato papà, quella bambina che era tra le mie braccia un giorno mi avrebbe chiamato papà. “Può andare da sua moglie”disse una voce, non capì nemmeno chi fosse ero troppo prese a guardare la mia bambina. “Amore..” sussurrò Vanessa.” Alzai lo sguardo per guardarla, aveva gli occhi marcati di nero, anche il labbro era viola.

“Amore come stai?”

“Tranquillo amore… è normale. Hai visto come è bella nostra bimba?” mi domandò“Si … è bellissima e così piccola.” Gli risposi avvicinandomi a lei. “la mia Aurora” sussurrai.“Ti amo” mi disse Vanessa accarezzando la piccola mano della nostra bambina. “Ora siamo genitori” “lo so lo so” dissi sorridendo. “Amore…” dissi sussurrando. “Dimmi” rispose sempre con voce bassa. “Prima ho avuto paura. Paura di perdervi. Voi ora siete la mia vita, e lei la nostra piccola, non so cosa farei per lei. Abbiamo combattuto a lungo per arrivare fin qui. Ed ora eccolo il frutto del nostro amore. “ gli occhi cominciarono ad appannarsi. “Amore, quello che hai detto è bellissimo. Ma ora non devi avere più paura, ora siamo una famiglia. Sei un padre, devi essere una figura forte per Aurora. Capito?” mi disse sorridendo e accarezzandomi i capelli. “Certo amore! Con te ho vissuto delle emozioni bellissime, e questa è la più bella e la più intensa. “

Ora avevo la mia famiglia, una bambina un marito che mi amava, ora era ufficialmente il mio paradiso in terra. Cosa potevo volere di più dalla vita?

 

Angolo me

L’ultimo capitoloooo eccolo! Forse non è un granchè ma c’è l’ho messa tutta !!! spero vi piaccia! 

  
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