Mi
affacciai alla finestra. Che bel sole splendeva in cielo! Erano le sei di
mattina, e io, mattiniera come al solito, ammiravo l’alba ricordandomi del mio
ex. Fu il ragazzo che meglio riusci` a ingannarmi, e l’alba mi ricordava lui,
che passava le sue notti insonni osservando le stelle ed essa, mandandomi
messaggi alle due del mattino. Ora si divertiva con le puttane della sua nuova
scuola. Contento lui.
Avevo
iniziato a girovagare per la stanza pettinandomi i capelli e spalmandoci sopra
un po` di crema. Posai la spazzola e
m’incamminai in bagno per bagnarmi il
volto con l’acqua fresca, misi sulla palbebra inferiore e superiore un po` di
matita, e del mascara e ombretto perlato celeste solo su quella superiore.
Decisi di mettermi dei jeans aderenti blu scuro, e una canotta attillata rosata.
Normale, come al solito. Odiavo mettermi i tacchi, o vestiti troppo provocanti
a scuola. Lo facevano solo le ragazze di natura decisamente da troia e quelle
in cerca d’attenzione. A me non piaceva particolarmente stare al centro
dell’attenzione, nonostante mi sarebbe piaciuto che qualche ragazzo si fosse
accorto di me. L’unico ragazzo che avevo avuto era quello stronzo del mio ex. E
Mark per me era solo un cretino che “la voleva”. Povero, povero Mark. In ogni
caso, gliel’avrei fatta pagare per questo pensiero cretino su di me e su tutte
le ragazze.
M’incamminai
a piedi, sempre con il mio inseparabile I-pod. Da sola, come sempre. C’era qualcuno
in quel mondo che poteva capirmi? Non che non avessi persone che mi volessero
bene, ma mi sentivo sola. Nessuno mi poteva capire e stare vicino.
-Beeeh?
Salve eh!- Mi urlo` qualcuno da dietro, raggiungendomi e dandomi una pacca
sulla spalla. Era Alfred.
-Ehi,
sono quattro volte che ti chiamo e non mi senti. Sei sorda per caso? Oh...hai
le cuffie-
-Gia`,
potra` mai perdonarmi signorino Monthe?-
-Uhm...
non saprei signorina Flie-
Stavo
ridendo. Mi aveva fatta ridere.
-Allora
Mar...cosa stavi ascoltando?-
Mar,
Mar, Mar... Tutti mi chiamavano o Mary o Marie. Il suo Mar, mi piace molto.
Entrambi amavamo il mare, e per me quello aveva un significato importante.
-Ehm,
tanto non ci credi...-
-Non
credo a cosa?-
-Stavo
ascoltando la canzone che mi avevi mandato tempo fa... Sai, “Anyone”-
-Oh, Anyone could help me now, now
that I am alone... La ascolto spesso. Spesso ho l’impressione di
essere io a cantarla. E` impressionante-
Abbassai
lo sguardo – Si`, impressionante davvero- Lui fece per girare su se stesso, ma
si volto` verso di me e si abbasso` per guardarmi dal basso –Okay, dimmi
dimmi... Ieri ti ho vista con quel morto di figa di Mark, com’e`? E` lui che ti
ha ridotta cosi`?-
-Assolutamente
no. E comunque quel “morto di figa” avra` una bella lezione. In ogni caso,
anche io ieri ti ho visto...-
-Ah,
e sei rimasta abbastanza a lungo da vedere ...-
-Si`
si`, ho visto... Ma non mi importa-
-Non
sono cosi`-
-Come,
scusa?- Dissi sconvolta guardandolo male, le lacrime stavano per venire.
-Eh?
–
-Non
sono cosi`? Non sono cosi`?!?! Sai, l’ultima volta che l’ho sentito... L’ultima
volta che l’ho sentito e` uscito fuori dalla bocca di un bastardo! Lo sai
questo? E altre persone che l’hanno affermato sono state troie, teste di cazzo,
stronzi e puttanieri!- Silenzio. Lui rimase sconvolto, con lo sguardo
dispiaciuto, cercando un modo per scusarsi di “essere cosi`” e cercando di
capire cosa avesse potuto farmi reagire in quel modo. Ripresi io a parlare, con
gli occhi lucidi, ma senza lacrime –Perdonami, ma quel che ho detto e` vero.
Comunque lo so che non sei cosi`, ma
e` stato un tasto delicato per me-
-Hai
ragione forse. Forse sono davvero cosi`... Ma non sono io. E` quell’ io che esce ogni tanto. Mi dispiace aver
toccato questo tasto, e mi dispiace che tu abbia visto ieri sera.-
Eccoci
li`. Eravamo arrivati al cancello della scuola ed era appena suonata la
campanella. Si avvicino` per salutarmi con un bacio sulla fronte, io ricambiai
con un triste sorriso, e ci dirigemmo verso le nostre classi.
Non
so. Non lo capiro` mai. Spesso mi chiedo se quel ragazzo non mi capisca piu` di
quanto lo faccia io... o forse non ha mai capito un cazzo di me. Non importa.
Al momento non importava.