Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: BlackPower    08/12/2010    0 recensioni
Dal capitolo 8: I due ragazzi si sorrisero. Harry si alzò e disse: “Vuoi una mano?”
Morgan lo squadrò. I suoi occhi diventarono due fessure e si concentrarono a fissare le iridi verdi del ragazzo. Il viso della ragazza si avvicinò pericolosamente a quello di lui.
Dopo qualche secondo si ritirò e disse:
“Bèh, in fondo sei mezzo babbano. E hai vissuto con dei babbani. Non puoi essere disastroso come Ronny. Credo sia magicamente, biologicamente e statisticamente impossibile… O almeno me lo auguro!”
Dall’alto della scala si sentì un urlo: “IO, NON MI CHIAMO RONNY!!"
E' la mia prima Fic, siate clementi ;)
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 12 CAPITOLO 12
 
 
Hermione Granger si era risvegliata malamente. Aveva un essere avvinghiato al suo corpo e lei non riusciva a districarsi da quell'abbraccio sudaticcio.
 
“Fred, levati immediatamente.” mormorò lei infastidita e vagamente assonnata.
“Ma dai Mione...” si lamentò lei
“No Fred, alza il culo!” ora si stava incavolando seriamente. Lei adorava Fred, ma a volte assomigliava troppo a Ronald. E assomigliare a Ronald non era per nulla una buona cosa
“Mioooooooooooone” ecco appunto.. pensò la riccia mentre il suo moroso la stritolava in una morsa ancora più ferrea
“Non fare il bambino!”
“Uff...”Il rosso alzò il braccio e la gamba, lasciando la sua ragazza. Hermione si alzò e prese direttamente la camicietta.
 
Fred si voltò verso di lei. Sorrise. La sua ragazza aveva dimenticato un piccolo particolare.
“Hai dimenticato questo”  sogghignò Fred, ormai sveglio, che faceva dondolare il reggiseno della ragazza.
“Ah, si. Dammi, và” e allungò la mano verso di lui. Il ragazzo fece per darglielo, ma tutto un tratto lo nascose sotto il fianco.
Hermione sollevò le sopracciglia “Fred Weasley! Tu osi?”
“Oso, oso!”
Hermione si avventò sul ragazzo. Tra risate, pizzicotti e solleticamenti vari, non si accorsero di una presenza in camera.
 
“Fred! Hermione! Per Merlino!!!”
 
I ragazzi si immobilizzarono, terrorizzati fissandosi.
 
“Questa voce”  mormorò il rosso spalancando gli occhi
“Mi è vagamente”  continuò la riccia sconvolta
“Familiare!” proclamarono in coro
 
Si voltarono. Un vecchio gufo aveva tra le zampe uno specchio incantato, con la faccia paonazza della signora Weasley che li osserva, sconvolta, in diretta da casa sua.
 
“AAAAAAAAAAARGH!”  I due ragazzi si coprirono in fretta e furia, rossi in viso e pieni di vergogna.
 
“Ehi mamma che succede? AAARGH! Di chi è quella chiappa?” si sentì dallo specchio
“Santo cielo, ci mancava solo Billy!” Mormorò Fred sotto le lenzuola, ridendo.
“Fred, ma sei scemo? Che cosa ti ridi?” la riccia guardava il rosso esasperata. Perché Fred doveva essere così siocco?
“Hermione, non ti rendi conto dell'assurdità della situazione?” mormorò dandole un breve bacio sulle labbra. Lei sorrise e Fred scostò da sé il lenzuolo e incominciò a discutere con sua madre.
Hermione si distese, sempre sotto il lenzuolo supina. C'erano la signora Weasley che urlava, Billy che rideva e Fred che cercava di spiegare l'intera faccenda.
 
“Per le mutande di Merlino...”  pensò Hermione “Sono capitata in una gabbia di matti.”
 
* * *
“Signori... signori, per favore! SILENZIO!!”
Morgana si premette gli indici e i medi, di entrambe le mani, sulle tempie. Non c'erano molte persone che volevano fare l'audizione, ma al contrario, quelli che volevano assistere alle figuracce erano una miriade. Infatti i Serpeverde erano in prima fila, pronti a provocare.
Lei era seduta da sola, circondata da un paio di sedie vuote, che aspettava, non molto pazientemente, il suo turno.
 
“Hei Black!”
Una voce ben distinta tra la folla pronunciò il suo nome. Morgan si voltò verso la fonte. Il Principe delle Serpi la stava raggiungendo, insieme al suo gruppo di vipere adoratrici e i suoi scagnozzi.
Oh cavolo. Esattamente dietro al biondo c'era Blaise che la salutava con un sorriso e un movimento concitato della mano destra. Aggrottò le sopracciglia e si sentì il viso in fiamme.
 
Maledizione! Ma perché quel tipo mi rende così nervosa! Accidenti!”
 
Lo osservò accuratamente. Era molto alto. Pelle color cioccolato. Occhi obliqui, blu notte. Il suo viso era lievemente allungato, zigomi alti, labbra carnose, naso largo…
 
Cavolo, è proprio bello… Bello? BELLO?? Che diavolo stai pensando Morgana!
 
“Malfoy… Zabini… Marmaglia…” salutò lei. Per tutta risposta ebbe dei cenni accompagnati da grugniti.
“Vedo che la cortesia a Serpeverde dilaga” e si rivoltò verso il palco. Un'altra ragazza era stata scartata.
“Un po’ come la tua Black!”
“Parkinson, la tua voce non è gradita alle mie orecchie. Così come le tua presenza al mio regale cospetto” rispose la mora con sufficienza guardandosi le unghie. Lei ODIAVA la Parkinson.
 
Pansy fece per replicare, ma fu fermata da un gesto del Principe. Con stizza, fece uno scatto convulso e si girò dall’altra parte, continuando però a fissare lei e il suo amato Dracuccio.
 
“Cosa ci fai qui?” chiese il biondo osservandola. I suoi capelli erano sempre perfettamente legati. Aveva la divisa completa e tremava leggermente. Sua cugina aveva perennemente freddo.
“Potrei farti la stessa domanda” e rispose al suo sguardo, fissando i suoi stessi occhi metallici, riuscendo a leggere quella perenne sfacciataggine.
“Suvvia, Morgana… potresti rispondere per una volta?” replicò il ragazzo a fianco.
“Zabini… Ma tu.. Cosa vuoi?” domandò lei stizzita. Si fissarono. Lei con gli occhi ridotti a due fessure. E lui invece divertito, con mezzo sorriso.
 
Sorride... Perché mi sorride?
 
“Nulla nulla… Mi diverto. È proibito?”
 
La ragazza lo fissò interdetta. Divertirsi? Ma è cretino?
Guardò Draco. Aveva roteato e puntato gli occhi al soffitto. Si era voltato verso Blaise e gli aveva mollato un’occhiataccia. Morgana sorrise tra se. Suo cugino era leggermente possessivo, e lei lo sapeva bene. Quella testa calda di Draco Malfoy, ai tempi della sua permanenza al maniero dei Malfoy, tentava in tutti i modi di “proteggere” la cugina, chiudendola in camera, scortandola in ogni luogo e facendo delle scenate apocalittiche se solo sorrideva a un ragazzo. Insomma, un vero e proprio tormento.
 
“Quindi?” richiese il biondo alla Grifondoro
“Malfoy…” sospirò. Come poteva cacciare via suo cugino? Non che non lo volesse. Ma le metteva un filino di ansia. Aprì la bocca per dirgli qualcosa, quando si sentì chiamare dal professor Vitious.
“Black! Morgana Black! È presente?” la Grifodoro si voltò verso il professore che la cercava con lo sguardo. La sua barba bianca e i suoi capelli, del medesimo colore, erano tutti scompigliati. Dei ragazzi che avevano fatto il provino, pochi lo avevano superato. E molti avevano tirato stecche allucinanti.
“Si professore. Eccomi” si alzò, lasciando il posto libero, che venne immediatamente occupato dal Serpeverde biondo, seguito dai suoi compagni, che avevano invaso le altre sedie, senza preoccuparsi del fatto che alcune fossero occupate.
“Bene signorina. Salga pure sul palco”
 
Draco la fissò. Morgana aveva l’ansia da palcoscenico. Quante volte l’aveva trascinata via dalle feste in casa sua? Succedeva sempre qualcosa di sconveniente. O inciampava, o si versava qualcosa addosso o incendiava qualcosa. Sorrise tra sé. Quando aveva dato fuoco ai capelli della madre di Pansy, due anni fa, dopo che la donna aveva tessuto le lodi della figlia davanti alla famiglia Malfoy, si era davvero divertito. Morgan si era scusata con un: è stato assolutamente involontario. Sono mortificata. Già, proprio come quando aveva accidentalmente fatto lo sgambetto alla faccia da carlino, o come quando le aveva tirato una gomitata nelle costole ad un amico troppo spudorato di Lucius, per puro sbaglio.
 
“Cosa ci propone, signorina Black?” chiese il professore un filo terrorizzato per i suoi timpani
La ragazza si voltò verso il pubblico, con gli occhi puntati verso il pavimento. Alzò lo sguardo e vide una miriade di pupille fisse su di lei. Vide, a suo malgrado, che Ron, Harry, Ginny, Hermione e i Gemelli, avevano varcato la porta e la salutavano con le mani. Poi vide i Serpeverde che la fissavano schernendola, con l’eccezione di suo cugino e Blaise. Immediatamente le parve di andare a fuoco.
 
“Io… Io…” si allentò il nodo della cravatta. Troppo caldo, assolutamente troppo caldo!Spero di non dare fuoco a qualcosa…  O  a qualcuno! Come quella volta alla madre della Parkinson. Ho detto mille volte a Draco, ma non mi ha mai creduto. Santo cielo…
“Hahah, la Black non sa proprio cosa cantare” rise una vocetta stridula dalle prime file. Infuriata, Morgana  la fissò con odio. La Parkinson le sorrise trionfante, pensando di aver vinto un altro dei loro mach.
Povera illusa.
La Grifodoro riprese controllo di sé. Si sistemò la casacca e rispose a Vitious.
“Porto una canzone babbana, professore”
“Oh, interessante. Proceda pure, proceda pure”
Con un colpo di bacchetta della Black, la musica partì e lei cominciò a cantare.
 

This my rap song

1-2-3-4
I get really sick and tired of boys up in my face
Pick up lines like "What's your sign" won't get
you anyplace
When me and all my girls go walking down the
street
It seems we can't go anywhere without a car that
goes "Beep-beep"

Cuz this body is a priceless piece of lovin'
unconditionally
So, Mr. Big-stuff, who you think you are?
You was thinkin' you's gonna get it for free
Now, now, now,

Hey ladies
(Yeah!)
Let 'em know it ain't easy
R-E-S-P-E-C-T
Let's come togeta'
Sista's
(Yeah!)
Its time to be greedy
Nothin' good comes for free
 
***
 
“Santo cielo” borbottò Draco appoggiando stancamente la testa sulla mano.
“Cosa c’è? È brava, non credi?” Sussurrò Blaise fissando la ragazza che cantava sul palco.
“Non è quello. È che..”
“Cosa?”
“Proprio una canzone babbana doveva scegliere?” mormorò seccato il biondo aprendo i palmi verso l’alto con uno scatto
“Draco! E da quando in qua ti interessano queste cose?” Domandò nuovamente il moro
“Mpf.. Le apparenze vanno pur sempre mantenute.”  Replicò. Già. A Draco Malfoy non interessava il sangue. Che fossero Purosangue, Mezzo sangue, Sangue sporchi o Traditori del proprio sangue. Ma dopotutto era un Malfoy. Assecondava soltanto i deliri di onnipotenza  del padre, i fanatismi della zia e tutte queste boiate in generale. Tanto infastidire i Grifodoro era dannatamente divertente. Il che assecondava il suo di delirio di onnipotenza.
Si voltò di scatto. Potter, i Weasley e la Granger erano arrivati da un po’. Li fissò, finché anche loro non lo fissarono. Di rimando fece finta di girare una manovella accanto alla mano sinistra, tirando su il dito medio. Ronald divenne rosso e cercò di avventarglisi contro inutilmente. Harry e Ginny lo trattennero. Hermione guardò Malfoy e con il labiale lo mandò a quel paese con parole non proprio signorili. Draco fece un ghigno e fece altrettanto mimando un Sangue sporco. La riccia divenne rossa e fece come Ron, bloccata però da Fred,  che le baciò i capelli e le sussurrò parole rassicuranti, senza badare al biondo Serpeverde.
 
Morgan finì dai cantare.
Il professore ne rimase compiaciuto. Battè le mani e le disse che era dentro.
“Zabini, tocca a lei!” proclamò  il professore sollevato.
Zabini si alzò con un sorriso strafottente. Quando incrociò la ragazza scendere, le sorrise di nuovo.
Sei stata brava mormorò lui scrutandola.
Grazie. Anche lei lo guardò. Si perse in quegli occhi blu mare per un secondo che sembrò un eternità. Appena scese l’ultimo scalino si ridestò da quel sogno ad occhi aperti. Scosse la testa e si avviò verso i suoi amici.
 
“Anche io porto una canzone babbana professore.”
Le varie persone presenti strabuzzarono gli occhi. Un Serpeverde che canta una canzone babbana? Strano che non stesse nevicando.
Zabini, non curante, incominciò.
 
Call me irresponsible
Call me unreliable
Throw in undependable, too


***
 
Morgana si avvicinò al biondo. Gli posò una mano sulla spalla. La strinse e se ne andò. Impassibile, il biondo continuò ad osservare l’amico, in procinto di cantare.
La Grifodoro si avvicinò ai suoi compagni di casa.
“Cosa ci fate qui?” chiese lei con circospezione
Harry giochicchiò con il piede, facendo dei cerchi con la polvere e con i vari sassolini che si trovavano per terra. “Hem… Ti abbiamo seguito. Ci sembravi un po’ schiva, in questi giorni, e così…”
“Cosa?” era sconvolta. Non arrabbiata. Semplicemente allibita. Non si accorse che aveva gli occhi fuori dalle orbite e la mascella fino ai piedi
“Hem…”
Si riprese“Harry, ma ti rendi conto che-”
Si bloccò.
Una voce calda e sensuale aveva incominciato ad espandersi per l’aula di incantesimi. Si voltò. Blaise Zabini cantava una canzone a lei nota. Lo guardò. Lui la stava fissando, mentre cantava:
 
Do my foolish alibis bore you?
Well, I'm not too clever, I
I just adore you

So, call me unpredictable
Tell me I'm impractical
Rainbows, I'm inclined to pursue

Call me irresponsible
Yes, I'm unreliable
But it's undeniably true
That I'm irresponsibly mad for you

 
“Santo cielo! Ma quello è Zabini?” esplose Ginny.
“Già..” Morgana era sempre più sconvolta. Era davvero Zabini? O era un suo sosia ancora più bello? Già, perché le sembrava sempre più bello… Ma quante volte aveva detto bello?
“Morgan, ti sta fissando.” Continuò la cugina a voce un po’ più bassa
“Già..” sospirò lei un po’ troppo forte
“Morgan sei fusa eh?” sorrise Ginevra. La cugina Morgana era assolutamente cotta. Lo vedeva. I suoi occhi brillavano di una luce diversa.
La mora si destò. Fusa? Io? E di chi di Zabini? Piuttosto mi avadakedaverizzo! … Però è proprio bello… Oh, miseriaccia! “No! Ginny, che diavolo dici? Forza, andiamo!
 
***
 
Sala Grande
 
Erano solo Ron e Morgan.  Morgan aveva varie persone per la testa mentre Ron, a quanto si poteva vedere, aveva la torta di rabarbero sulla testa. La ragazza sospirò sorridendo.
“Oggi dopo pranzo che cosa c’è?” chiese mentre puliva la testa di Ronald con un tovagliolo
“La maaeiia noova”
“Ronald, mastica e deglutisci. Dicevi?”
“C’è la materia nuova.”
“E come si chiama?”
“Non è dato saperlo. Una specie di sorpresa.”
I due continuarono a mangiare, sentendosi un po’ soli. George stava scrivendo una lettera ad Anna, Hermione che tentava di aiutare Fred in Storia della Magia e…
“Ehi. Ma dove sono Ginny ed Harry?” chiese Ron mentre addentava una coscia d pollo
“Mah, si saranno imboscati” rispose con sufficienza la mora giocando con una pralina di cioccolato
“COOOA???”
“Ronald. Ho detto MASTICA E DEGLUTISCI!” sbraitò la mora facendo voltare un paio di persone dalaq sua parte
“MIA OELLA E UNA PUA DI CUOE, ERRI ACHE! NOO FAEBERO BAI UELLO! Coff coff” bofonchiò il rosso, strozzandosi
“Santo cielo.. Non essere ingenuo Ronny.”
E fu cos’ che Ronald Bilius Weasley … svenne.
 
***
 
Nella penombra della stanza del dormitorio maschile del sesto anno, due figure all’interno di un letto mormoravano, sospiravano e sussurravano.
“Harry!”
“Gin..”
“Harr…” la rossa smise di parlare. I muscoli dell’addome si irrigidirono e si inarcò in avanti. Pochi secondi dopo, Harry si sdraiò affianco a lei. Si baciarono.
“Ti amo Ginevra” sussurrò lui. La guardò. Aveva la fronte imperlata di sudore e alcune ciocche appiccicate alla fronte. La coprì con il lenzuolo e la baciò.
“Anche io Harry” lei fissò gli occhi smeraldo di lui. Si disse che era davvero fortunata e che era davvero innamorata del Ragazzo Sopravvissuto.
La ragazza si accoccolò a fianco del moro e si addormentarono .
 
***
 
Hermione correva per i corridoi. Era in ritardo, anzi, in super ritardo. Per colpa di quel cretino di Fred. Proprio non la capiva Storia della magia. E poi allungava sempre la mani. E faceva battutine. Ma in fondo le piaceva proprio per il suo umorismo. Era l’unico che riusciva a distrarla un po’ dallo studio.
Scorse Ron e Morgana in mezzo alla folla. Il primo era paonazzo e la seconda aveva la faccia annoiata e lo guardava con sufficienza.
“Hei ragazzi! Santo cielo Ronald! Tutto bene?”
“Mpf, sta benissimo. Solo si è reso conto che sua sorella non ha più cinque anni.” Rispose l’amica mentre guardava il cugino che annaspava.
Aaaah, capisco. Finalmente, oserei dire!
“Hermione!” Ron era sconvolto. Lo stavano prendendo in giro! Le sue amiche! Le guardò ad intermittenza e mise il muso.
“Bene.. Intanto andiamo all’aula. Mi sono stufata di aspettare Harry.” Sentenziò Morgana
 
I tre si avviarono verso l’aula della materia misteriosa. Pochi secondi prima di entrare sentirono la voce trafelata dell’amico “scomparso”.
“Ragazzi! Cavolo scusate!” i tre si voltarono. Ron divenne tutto rosso e incominciò a borbottare frasi senza senso, mentre le due ragazza risero di gusto
“Oh, finalmente. Dove diavolo eri?” sghignazzò Hermione mettendogli un braccio attorno al collo
“Hem… a studiare” balbettò il moro arrossendo
“Certo e io invece ballavo la tarantella con Merlino in persona…” Ron incrociò le braccia e lo osservò attraverso le due fessure che aveva al posto degli occhi. “Se uno sguardo potesse uccidere.. O semplicemente graffiare, tagliare o tirare un pugno…” pensò il rosso
 
 I Grifoni entrarono nell’aula e si sedettero nei banchi posti a ferro di cavallo. Appena tutti gli studenti furono entrati, la porta si chiuse di scatto. Dalla porta dietro alla cattedra, uscì una donna minuta con capelli color miele, naso all’insù, labbra carnose e occhi verdi. Il tutto accompagnato da una buona dose di lentiggini.
“Buon giorno ragazzi.”esordì.
Si trovò quattro facce sbalordite a bocca aperta e gli occhi fuori dalle orbite.
“DORY???”
 
 
 
 
 
Weeeeeeeeeeeeeeeei!! Ciao a tutti! Come state?
Alcune precisazioni.
Le canzoni che cantano Blaise e Morgana in questo capitolo sono: “Call me irresponsible” di Michael Bublè e “Respect” di P!nk. Vi scrivo anche la traduzione :)  Spero che vi sia piaciuto questo capitolo. Grazie a chi ha letto il vecchio e questo.
Mi raccomando recensite!
BP


Respect- Rispetto
 
Questa è la mia canzone rap

1-2-3-4
Mi sono stufata di avere ragazzi sotto gli occhi

Prendi ad esempio frasi come "Di che segno sei?"
che non ti portano in nessun posto
Quando io e tutte le mie amiche siamo in giro per strada
Sembra non possiamo andare da nessuna parte senza auto
che ci suona dietro "Beep-beep"

Perchè questo corpo è un pezzo di amore senza prezzo
incondizionatamente
Quindi, Signor. Pallone-Gonfiato, chi credi di essere?
Pensavi di averla gratis?
Ora, ora, ora


Hey ragazze
(Yeah!)
Facciamogli capire che non è cosi facile
R-I-S-P-E-T-T-O
Tutte insieme
Sorelle
(Yeah!)
E' l'ora di essere golose
Niente di bello è gratis

 
 
Call me Irresponsible- Chiamami Irresponsabile
 
Chiamami irresponsabile,
chiamami inattendibile
aggiungi anche inaffidabile

i miei alibi ingenui ti annoiano?
beh non sono troppo intelligente
è solo che ti adoro

quindi, chiamami imprevedibile,
dì pure che sono irrealizzabile
sono incline ad inseguire gli arcobaleni

chiamami irresponsabile,
chiamami inattendibile
ma è innegabilmente vero che
sono irresponsabilmente pazzo per te



  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: BlackPower