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Autore: MiaStonk    09/12/2010    7 recensioni
Il seguito di 'Buon Sangue Non Mente'. Vecchi personaggi,le solite incomprensioni,gli stessi sentimenti. Nuove vicende,nuovi personaggi,nuovi amori.
Un assaggino del primo capitolo: 'La giovane Baston sospirò,scuotendo il capo prima di continuare. “Insomma,Rose credeva di odiare il ragazzo di cui in realtà era innamorata.. Roxanne non si era resa conto dei sentimenti di Lysander.. tu..” Indicò James,arricciando il nasino “Ci hai messo sette anni per accorgerti di me..e Al ignora completamente che Katie Jordan ha una cotta per lui da..” si finse pensierosa “bhè,praticamente da sempre!”
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Buon Sangue Non Mente'
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Lysander Scamander era diverso da sua madre,diverso dal suo gemello Lorcan. Aveva deciso da tempo di allontanarsi da quel mondo fatto di Nargilli e Gorgosprizzi e avventurarsi da solo in una realtà fatta di razionalità. Non che la sua famiglia non l’avesse,ma la loro era una logica che di certo non rientrava nei canoni che lui approvava. Riconosceva l’intelligenza dei Lovegood,ma aveva rinunciato ad unirsi a loro nella ricerca del Ricciocorno Schiattoso o farsi mordere dagli gnomi da giardino già quando aveva 12 anni. Poi aveva compreso di amare Roxanne,e la sua idea di normalità era svanita miseramente. Lei era entrata con prepotenza nel suo cuore,conquistandosi un pezzetto alla volta fino ad occuparlo tutto. E lui provava ad accettare il suo strambo comportamento perché dopotutto era una delle ragioni che l’avevano spinto ad innamorarsi di lei.
 
Camminando nei corridoi, notò la ragazza che fino a pochi secondi prima occupava i suoi pensieri. Roxanne era accanto ad una delle grandi vetrate e armeggiava con un paio di ampolle. Lys sperò che non fosse lui il destinatario del contenuto di quelle fiale. Le si avvicinò,e quando la distanza tra loro due fu minima anche la ragazza si accorse del Corvonero. Gli rivolse un sorriso frettoloso,riabbassando lo sguardo. Lysander fu certo che qualcosa non andava,erano giorni ormai che sembrava lei lo stesse evitando. Prese un respiro profondo e le parlò.
 
“Sono giorni che non siedi più al mio tavolo,e non importa..so che ti piace la compagnia dei tuoi cugini..” Rox alzò lo sguardo,aveva un’espressione stranamente seria e l’ascoltava attenta.  “Ma ho cominciato ad avere dei sospetti quando per ben tre giorni non mi sono ritrovato coi capelli verdi o ricoperto di pustole..” Fece una smorfia di disgusto,ma continuò  “Poi quello che ha detto James mi ha confermato che…”
 
“Jamie blatera tante cose,non per questo tutto quello che dice è vero..” La Grifondoro distolse lo sguardo,scrollando le spalle e riprendendo a giocherellare con le due ampolle. Una reazione che convinse ancora di più il Corvonero che non tutto era al proprio posto. Poggiò le spalle al muro,incrociando le braccia al petto e guardando dinanzi a lui.
 
“Io non mi vergogno di te,Roxanne..” Continuava a non guardarla e non notò l’espressione di stupore mista a paura sul volto di lei. Sospirò,continuando a parlarle  “L’altra sera eri nella mia Sala Comune,non è vero? Col mantello dell’invisibilità di tuo cugino..” Si voltò,e i loro sguardi si incatenarono.
 
“Come hai fatto a..”
 
“Ho sentito il tuo profumo..” Portò una mano a grattar la nuca,lievemente impacciato.  “Ma credevo fosse stata semplicemente la mia immaginazione,poi..”
 
“Si ero con James!”  Si affrettò a replicare lei,afferrando le due fiale e ficcandole nelle tasche della sua divisa. Lysander la fissava ancora,quando si decise a fare un passo verso di lei. Posò le mani sulle sue spalle,mostrandole un’espressione fin troppo seria.
 
“Non ho intenzione di cambiarti,Rox.. è vero che spesso mi verrebbe voglia di schiantarti per i casini che mi rifili,ma questo non cambia ciò che provo per te..” Ancora i suoi occhi scuri su di lei,occhi che percorrevano ogni centimetro del suo splendido volto. Aumentò la stretta,deglutendo rumorosamente e continuando a parlarle,stavolta la sua voce finì in un sussurro.  “Io ti amo..” Dovettero trascorrere diversi secondi prima che le parole del giovane venissero colte da lei. Lo fissava sbattendo le palpebre e aprendo più volte la bocca,quasi a voler replicare ma senza riuscire a farlo. Il Corvonero abbandonò la presa,lasciando che le braccia gli ricadessero lungo i fianchi. Con un innaturale coraggio non distolse lo sguardo,ma dovette affondare le mani nelle tasche dei pantaloni per nascondere il suo tremore.
“Non dici nulla..” Quella che voleva sembrare una domanda,fu invece una vaga affermazione non priva di delusione. Fu in quel momento che Roxanne sembrò riscuotersi dal suo intontimento. Si schiarì la voce tossicchiando e guardando repentinamente altrove.
 
“Ecco..ehm..si..grazie..” Morse il labbro,pentendosi all’istante di quella sciocca replica. Chiuse gli occhi,attendendo con rassegnazione uno schiantesimo del ragazzo o che magari la lasciasse lì sola a piangere la sua uscita trionfale.
 
“Ehm..prego..” Si fissarono per uno o due secondi,ma entrambi non riuscirono a reggere lo sguardo dell’altro per cui lo distolsero prontamente. Ancora dopo alcuni secondi il ragazzo ruppe l’imbarazzante silenzio.  “Ho una riunione coi Prefetti,per cui dovrei…”
 
“Si,si vai pure…” Si affrettò a dire lei,annuendo energicamente col capo. Lysander non aggiunse altro e superandola si allontanò,percorrendo il corridoio deserto.
 
 
Nella Sala Comune dei Grifondoro Roxanne camminava avanti e  indietro mangiucchiandosi le poche unghie rimaste. Lisa e James mantenevano lo sguardo fisso su di lei,seguendo i suoi movimenti ma comodamente seduti sul divano rosso.
 
“Roxanne vuoi sederti,accidenti!” Il giovane Potter le schioccò un’occhiata seccata  “Comincia a girarmi la testa!”  La ragazza sbuffò,accasciandosi con poca grazia sulla poltrona accanto al camino e osservando i due con lo sguardo di un cucciolo bastonato.
 
“Cos’è successo?” Lisa si avvicinò di poco,posandole una mano sul braccio.  “E’ per Lys?” L’altra si limitò ad annuire,il viso contorto in una smorfia di sofferenza.
 
“Mi ha.. ecco..” Si sistemò sulla poltrona,tossicchiando e assicurandosi di non guardare gli altri due negli occhi   “Ha detto di amarmi..”  Rialzò appena il capo e non notò nessuna espressione di sorpresa sui volti dei due Grifondoro.
 
“State insieme da diverso tempo.. è una cosa abbastanza normale,non credi?” Fu Lisa la prima a replicare,avvertendo la necessità dell’amica di un conforto anche se non riusciva a comprendere il perché ne avesse bisogno.  “Tu cosa gli hai risposto?” La buttò lì senza pensarci,di certo non immaginando ciò che davvero era successo poco prima.
 
“Io..” Roxanne riprese a torturare le proprie unghie,passando a mangiucchiare anche le sue povere dita.  “Bhè..gli ho detto grazie!” Lo disse tutto d’un fiato,affrettandosi ad assumere un’espressione allegra e un tono ovvio. Lisa aggrottò la fronte,mordendo le labbra,brutto segno. James scoppiò in una rumorosa risata piegato in due mentre si reggeva la pancia con le mani.
 
“Roxanne!” Lisa balzò in piedi,facendo sussultare gli altri due.  “Persino lui  “Indicò il ragazzo al suo fianco “Non blaterò una simile rispostaccia!” Il suo volto si era lievemente colorito di rosso,e da come respirava affannosamente era chiaro che stesse iniziando ad agitarsi. Era sempre strano vedere come prendesse a cuore le faccende sentimentali degli altri,forse perché si riteneva un’esperta nelle delusioni,avendo atteso che un certo capitano si accorgesse di lei per anni.
 
“Ehi!” La fastidiosa risata di James finì di assordare i loro timpani,e seccato agitava le mani come se stesse scacciando un insetto. Lisa continuava a scuotere il capo,mani sui fianchi e sguardo truce, ignorando completamente il suo ragazzo.
 
“Almeno è stata educata!” La geniale replica del giovane,che voleva essere un modo per sdrammatizzare la tensione, non fece altro che infervorare maggiormente l’animo della Baston. Come accadeva spesso nell’ultimo periodo iniziarono a battibeccare,dimenticandosi completamente di Roxanne. Sbuffando la giovane si rialzò dalla comoda poltrona,dirigendosi annoiata su per le scale del dormitorio femminile certa che non avrebbe chiuso occhio quella notte.
 
 
Un’altra Weasley non sembrava passarsela meglio. Rose aveva iniziato a giocare col fuoco e ora doveva trovare il modo di uscirne. L’idea di avvicinarsi a Zabini col solo scopo di dar fastidio a Scorpius,si era rivelata una tattica malsana perché da quel giorno lui continuava ad assillarla per un’uscita ad Hogsmeade. Dopo l’ennesimo rifiuto l’aveva lasciato solo lungo il corridoio e svoltando l’angolo si era ritrovata davanti un altro Serpeverde,decisamente non ne poteva più di tutti questi Slytherin. Affrettò il passo,camminando spedita e decisa ad ignorarlo ma la sua intenzione fallì quando egli in pochi passi le bloccò la strada.
 
“Non mi piace che tu continui a vederlo,a parlarci,a..”
 
“Non è cosa che ti riguarda Malfoy..”  Lo guardò,replicando acidamente e facendo qualche passo per allontanarsi. Scorpius le impedì ancora di muoversi.
 
“Cos’è sei attratta dalle Serpi?” Il solito ghigno comparve sul viso del giovane,un’espressione che Rose pensava di aver dimenticato. Povera illusa pensò,lui le aveva chiaramente detto di non amarla e non c’era da meravigliarsi se le rimostrava il solito cattivo sarcasmo. Aveva solo finto,per tutto quel tempo. Provò un’improvvisa voglia di piangere,gli occhi iniziarono a pizzicarle e dovette deglutire più volte per cercare di attenuare quel nodo alla gola. Provò una viscerale rabbia per quel ragazzo e divincolandosi lo strattonò con una spalla,oltrepassandolo. Non voleva replicare,aveva paura che la sua voce tremante la tradisse. Non gli avrebbe dato la soddisfazione di percepire il suo dolore.
 
“Ci sei andata a letto?” Rose bloccò all’istante il passo voltandosi lentamente,lui le dava ancora le spalle. Strinse i pugni,tanto da sentire le unghie nella carne. Pensò di schiantarlo,sentì un irrefrenabile desiderio di fargli del male fisico. Respirò a lungo,temporeggiando solo allo scopo di calmarsi. Non ricevendo replica,Scorpius si girò guardandola con un’espressione che la ragazza non seppe decifrare. Sembrava annoiato,come se una qualsiasi sua risposta non gli facesse né caldo né freddo. Aveva le mani nelle tasche,la camicia fuori dai pantaloni e la cravatta allentata. Un aspetto decisamente trasandato,reso tale anche dai capelli stranamente non al loro posto,ciocche ribelli ricadevano ovunque sulla sua fronte. Lo odiava,odiava quelle sue sembianze,le sue labbra,le sue forti braccia. Lo odiava perché lo amava troppo. In quell’istante capì che lui stava annientandola,con la sola sua presenza era in grado di darle un dolore inimmaginabile. Pensò alla promessa che aveva fatto a se stessa,un patto che prevedeva una nuova vita senza di lui. E ora dov’erano finiti quei buoni propositi? Ora che nonostante lui la schernisse, lei avrebbe solo voluto stringersi a quel corpo e abbandonarsi al suo profumo che ancora le pareva di sentire sulla sua pelle. I minuti in cui i loro sguardi si perdevano nell’altro sembrarono interminabili.
 
“E’possibile.. “ Non aveva avuto intenzione di pronunciare simili parole o tantomeno lasciare che sul suo viso comparisse un sorrisetto malizioso,eppure era ciò che aveva fatto. L’altro parve irrigidirsi,ma si costrinse a non tradire nessunissima emozione così Rose non si accorse di nulla.
 
“Mh..è tipico di Zabini prendersi roba già usata da me..” Anche negli anni precedenti non aveva mai usato un tono simile con lei. Ora era impregnato di crudeltà e durezza. “Soprattutto se ne vale la pena..” Ghignò,avvicinandosi e abbassandosi quasi a sfiorare il viso di lei   “E da quel che ricordo è così..”
 
Rose indietreggiò all’istante,il viso aveva assunto un colorito decisamente preoccupante. Dovette far fronte a tutta la sua forza di volontà per non prenderlo a calci,alla maniera babbana. “Sei uno stronzo,Malfoy! Non so come ho fatto ad innamorarmi di te!” 
 
“E tu sei una sgualdrina Weasley,forse per questo mi sono abbassato a stare con te!” Si sorprese che la sua voce non tremasse,ma che avesse una sfumatura di crudeltà evidente e ancora di più si stupì che lei non sentisse il sordo suono del suo cuore in frantumi. Nel pronunciare quelle parole aveva ferito soprattutto se stesso. Si odiò per aver lasciato al suo lato oscuro di prendere il sopravvento,e detestò il suo essere un Malfoy. Non attese una sua reazione,girò i tacchi e si incamminò nel lato opposto del corridoio.
 
 
Il giorno della partita di Quidditch che vedeva i Serpeverde scontrarsi con i Corvonero arrivò velocemente e sembrò passare con altrettanta rapidità. Invogliato da una strana determinazione Albus Severus Potter afferrò il boccino a pochi minuti dal fischio della vecchia Madame Bumb,scatenando applausi e urla di gioia negli spalti occupati dalle Serpi e persino le ovazioni di Lorcan Samander,Corvonero alle prese con la cronaca della partita. Una volta aver toccato il suolo,sua cugina Roxanne gli saltò al collo blaterando ringraziamenti per aver contribuito affinché vincesse una scommessa fatta con alcuni Revenclaw. Katie al suo fianco gli sorrise sincera,per niente turbata dal fatto che la squadra della sua casa avesse appena ricevuto una batosta coi fiocchi. Gary Corner atterrò accanto al Serpeverde che proprio in quell’istante si era avvicinato alla Jordan. Era livido,sembrava persino che la rabbia fuoriuscisse come fumo dalle sue orecchie. Ma stranamente il tono che rivolse ad Albus fu tranquillo,pericolosamente calmo.
 
“Devo farti i miei complimenti..” Tese la mano perché lui la stringesse,cosa che Al fece con titubanza. Continuava a fissarlo finchè una terribile idea gli balenò in testa. Ma questa non riuscì a delinearsi che l’altro confermò i suoi sospetti.    “Hai vinto.. la ragazza è tua..”  Indicò Katie con un cenno del capo prima di allontanarsi dai due con un ghigno strafottente in volto.  Nessuno aveva prestato attenzione alle sue parole,le Serpi continuavano ad esultare per la magnifica vittoria mentre Roxanne riscuoteva la sua somma da un paio di Corvonero delusi e seccati. Nessuno eccetto Katie Jordan che fissava Al con un’espressione di sorpresa e sdegno. Lui le si avvicinò cercando di afferrarle un braccio che lei prontamente allontanò.
 
“Hai scommesso su di me?” Il ragazzo si stupì nell’udire quel tono tanto freddo,che non si addiceva alla sua persona. Sentì un’improvvisa voglia di cruciare quel maledetto Corner,e la rabbia per essere cascato così miseramente nella sua trappola. Si era vendicato dell’umiliazione subita prima ancora che egli potesse esultarne.
 
“No.. non è andata così..”  Ma la ragazza non aspettò che egli continuasse,si voltò e corse via dal campo sotto lo sguardo atterrito del giovane Potter. Non riuscì a seguirla che i compagni di squadra l’avevano issato sulle proprie spalle,portandolo negli spogliatoi dove avrebbero continuato i loro festeggiamenti. Benché lui non avesse poi molto di cui essere felice.
 
 
 
 
Sono costretta a fare un ‘mea culpa’.. nel capitolo precedente ho parlato di una parola d’ordine per entrare nella Sala Comune dei Corvonero. Solo rileggendolo mi sono accorta dell’errore! Ho ricordato in ritardo che per accedervi si era soliti rispondere ad un indovinello! Chiedo scusa per l’inconveniente sperando che la mia distrazione non abbia rovinato l’intero capitolo! L
   
 
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