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Autore: Demdem    10/12/2010    2 recensioni
Luce, di quelle più intense che qualunque essere umano possa desiderare. La Gioia ci Sora era ormai a dei livelli che credeva di non mai più raggiungere. Invece ora era davvero felice. Ma più sali in alto, più ti fai male quando cadi in basso... In un lampo, ogni cosa bella sembrava polverizzata, annientata, distrutta... Solo una persona riuscirà a riportare la luce al suo precedente splendore. Una mistica creatura... di mezza oscurità.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kairi, Riku, Sora
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Rieccomi come sempre, ecco a voi il 7° Capitolo interamente incentrato sul film Disney "Il Pianeta del Tesoro"! Buon divertimento! ^^
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Capitolo 7: Treasure Planet


Riku abbassò il suo Keyblade lentamente, tutti gli Heartless che avevano cercato di assalirli, ormai erano stati completamente distrutti.

-Per la miseria! Che diavolo erano quei cosi?- disse Silver, stupefatto.

-Heartless- rispose Riku –e di loro vi basti sapere che sono molto pericolosi-

-Mmh… certo che però è strano- disse Pippo –di solito gli Heartless non attaccano mai nello spazio in così grandi quantità-

-Beh…- iniziò il ragazzo –credo significhi che quegli Heartless sono stati mandati da… qualcuno-

-Pensi che Eykard sappia che lo stiamo seguendo?- disse Paperino.

-E' probabile- affermò Riku –non è così stupido da non aver capito che lo stiamo pedinando-

-Permettetemi una domanda- infierì l’uomo ce poco prima aveva considerato prima un quattordicenne –ma chi sarebbe questo… Eykard?-

-Una persona che stiamo cercando, è tutto quello che devi sapere- disse Paperino, brusco.

-Va bene, va bene- disse lui –scusate se mi sono… intromesso nei vostri affari personali, io sono il noto astro-fisico Delbert Doppler, sentito parlare di me?-

Riku, Paperino e Pippo alzarono un sopracciglio, il cavaliere disse: -eeeeeeeehm…no-

Passarono alcuni giorni, in poco tempo il trio si rese conto che quella nave era molto più lenta della loro gummiship, ma non potevano certo ripartire, perciò dovevano accontentarsi.

Ebbero occasione di fare conoscenza con alcuni marinai della nave, il meno gradito a Riku era di certo Scrub, l’orribile ragno che lo aveva malignamente osservato al suo arrivo.

Era uno sbruffone, si capiva subito, quando Riku si sentiva osservato, sapeva sempre di avere addosso i suoi occhioni gialli.

L’unico che gli ispirava davvero fiducia, insieme a Jim, era il signor Arrow, il primo ufficiale della nave.

Era un grande energumeno completamente in roccia grigia, ma nonostante questo aveva sempre un passo forte e deciso, indossava una grande giacca rossa, dei pantaloni neri, e un cappello blu da ufficiale, la prima cosa a cui pensava era sempre all’ordine e alla disciplina sulla Legacy.

E poi c’era Silver. Riku non aveva alcun motivo per pensar male di lui, eppure quando gli andava vicino, qualcosa in lui scattava; sesto senso, presentimento, chiamatelo come volete, ma Riku continuava a sospettare di lui, senza alcun motivo.

Lo trovava inquietante, col suo camminare zoppo, il suo braccio metallico, e quel suo occhio robotico che sembrava scrutarti fin dentro la tua mente.

Riku ne parlò con Paperino e Pippo, e i due dissero chiaramente che anche loro avevano il suo stesso presentimento. Ne parlò anche con Jim, ma lui disse –si, anche io avevo qualche sospetto riguardo a lui, ma credimi, mi sono sbagliato, ora ha la mia piena fiducia-

Il resto della ciurma, era completamente marcio, tutti tipi poco raccomandabili, rozzi, e maleducati, non se ne salvava uno.

E poi c’era un'altra cosa che faceva sospettare Riku, nonostante Silver fosse solo il cuoco, tutta la ciurma sembravano trattarlo con rispetto, fin troppo.

Riku col passare dei era sempre più teso, per il tempo che stavano perdendo; chiedeva frequentemente al capitano quando sarebbero arrivati sul pianeta, ma riceveva sempre risposte come “ci vorrà il tempo che ci vuole” o “siamo sulla giusta rotta”, più di una volta il ragazzo arrivò a pensare di rubare il carburante della nave, ma la gummiship ne consumava moltissimo, avrebbero dovuto prenderne così tanto, da lasciare la Legacy senza benzina, condannando tutti i suoi passeggeri, non poteva certo farlo.

Cinque giorni dopo il loro arrivo, Riku era in cabina a pulire pentole insieme a Jim, quando i
due ebbero finito, si sedettero entrambi a terra, esausti.

-Un lavoretto niente male, eh?- disse il bruno.

-Già, ma inizio a odiare questo lavoro- rispose Riku.
Improvvisamente, da dentro una pentola appena pulita, spuntò un piccolo esserino rosa, che sembrava composto da gelatina, con due occhi e una bocca che emettendo ridetti striduli, si avvicinò a Riku, curioso.

-Chi…che cos’è questo?- disse ridacchiando.

-Oh, quello e Morf, l’amichetto di Silver-

L’esserino chiamato Morf, uscì una piccola lingua e iniziò a leccare Riku divertito.

Il ragazzo prese a ridere per le leccate sul volto, ma smise quando dal ponte della nave sentì forti esplosioni, solo in quel momento Riku si rese conto che faceva più caldo del solito.

-Ma cosa sta succedendo?!- chiese Jim allarmato, alzandosi, e dirigendosi verso il ponte, Riku lo seguì.

Quando si trovarono sul ponte osservarono uno spettacolo, meraviglioso e terrificante allo stesso tempo: lo spazio intorno a loro era completamente rosso fuoco, a poca distanza, c’era anche il motivo.

A un paio di Km dalla nave, si stava sviluppando un’enorme esplosione infuocata, meteore provenienti dalla massa di fiamme si dirigevano su qualsiasi cosa gli fosse vicino, quindi anche la Legacy.

-Oh santo cielo!- disse il dottor Doplett estraendo il suo cannocchiale e puntandolo contro l’esplosione –la stella Bellucida! Si è trasformata in una Supernova!-

-UACK!- esclamò allarmato Paperino.

-Ci conviene andarcene alla svelta da qui!- “suggerì” Pippo.

-TOGLIAMOCI DI TORNO SIG. STROZZABOLINA!- urlò il capitano al timoniere tentacolato, dirigendosi verso il timone.

-TUTTI GLI UOMINI SI LEGHINO ALLE CIME DI SICUREZZA!- urlò il sig. Arrow alla ciurma, che obbedì immediatamente, prendendo delle corde, legandosele intorno alla vita e legarle a di pomoli in legno vicino all’albero maestro. Altrettanto fecero Riku, Jim, Paperino e Pippo.

Intanto, piccole meteore provenienti dall’esplosione, stavano facendo grossi buchi sulle vele solari.

-SIG ARROW! AMMAINARE TUTTE LE VELE!- gridò il capitano al colosso di roccia che urlò all’equipaggio –AMMAINARE TUTTE LE VELE!-

Riku, Jim, Paperino e Pippo si diressero verso le sartie, e vi si arrampicarono sopra per raggiungere le vele, seguiti dai marinai, tra i quali c’era Silver.

Non fu facile ammainare le vele, dovettero schivare difficilmente tutte le piccole meteore che colpivano la nave, mentre il quartetto era ancora sui pali che reggevano le vele le pietre infuocate aumentavano improvvisamente di dimensione, verso la Legacy si stava dirigendo una meteora enorme, grande almeno 10 volte la nave.

-ATTENTI!- urlò Riku indicando la gigantesca sfera infuocata che si avvicinava sempre più.

-UARGH! NON VOGLIO FARE LA FINE DELL’ANATRA ARROSTO!- urlò Paperino in preda al panico.

La meteora ormai era a pochi metri dalla nave, ma improvvisamente, si fermò, e tornò indietro, stranamente.

All’inizio si poté considerare un colpo di fortuna, ma bastò poco per capire che non era così.

La sfera infuocata si stava velocemente dirigendo verso un enorme voragine nera che squarciava completamente il velo dello spazio.

-Si sta…si sta…- balbettò il dottor Doplett –si sta trasformando in…in un BUCO NERO!-

Riku rimase stupefatto dall’imponenza di quel fenomeno astrale, non ne aveva mai visti.

-Ci sta tirando dentro!- disse il timoniere reggendo il suo timone, ma poi catapultato a terra.

-Oh, neanche per sogno!- ringhiò il capitano prendendo il controllo della nave.

Improvvisamente, dal buco nero, fuoriuscì un enorme vampata di fuoco, che colpì in pieno la Legacy, sballottandola.

-Accidenti a queste onde! SONO DANNATAMENTE IRREGOLARI!- urlò la donna gatto al timone.

-No capitano! Non sono affatto irregolari!- disse il dottor Doplett –ce ne sarà un'altra tra 55 secondi e 8 decimi esatti! Seguita da un onda baraonda! La più grande di tutte!-

Il capitano alzò le sue orecchie da gatto in un colpo di genio –MA CERTO! Magnifico dottore! Cavalcheremo l’onda baraonda per allontanarci!-

-LE VELE SONO AMMAINATE CAPITANO!- urlò il sig. Arrow appena sceso dalle sartie.

-MOLTO BENE! ADESSO; ISSATELE IMMEDIATAMENTE!-

Il primo ufficiale, si ritrovò a bocca aperta e con voce confusa disse –Agli ordini…Capitano- poi voltandosi verso l’equipaggio, ritrovata la sua determinazione, disse –Avete sentito ciurma? ISSATE QUELLE VELE!-

-Gosh! Ma abbiamo appena finito di ammainarle!- si lamentò Pippo, ancora dondolante sulle corde.

-ANDATE A FARVI CURARE!- Esclamò Paperino seccato, al contrario Riku aveva sentito la discussione con il capitano e il Dottore, ed era partito verso le vele prima ancora che fosse stato dato l’ordine.

Anche Jim lo avrebbe seguito ma il capitano gli urlò: -Sig. Howkins! Accertatevi che tutte le cime di sicurezza siano ben fissate!-

-AGLI ORDINI, CAPITANO!- gridò il ragazzo dirigendosi verso la base dell’albero maestro.

Tutti gli uomini, erano già alle vele, maneggiando con le corde, per issarle, si sbrigarono prima del previsto, mentre la nave si avvicinava sempre più al buco nero.

Una volta scesi tutti, non avrebbero dovuto fare altro che aspettare, e pregare, ma…

-UOMINI!- urlò il capitano –QUELLA VELA NON E’STATA ISSATA!- indicò una vela ancora ammainata, era quella principale, se non la schiudevano subito, non avrebbero avuto abbastanza spinta.

Riku decise di prendere in mano la situazione, si diresse immediatamente su i pali della vela con salti poderosi; la Legaci era ormai ad una ventina di metri dall’entrata del buco.

Il ragazzo attorcigliò la sua cima di sicurezza al palo che lo reggeva, mentre andava verso la vela notò una corda penzolante, che era stata spezzata.

Non aveva tempo per indagare, estrasse il suo Keyblade e spezzò una corda che reggeva la parte sinistra della vela che si spiegò, ma mancava ancora la parte destra. Ormai la nave era sulla soglia del buco nero.

Si diresse dall’altra parte del palo reggente puntò il Keyblade verso una corda tesa.

-L’ONDA BARAONDA!- sentì dire dal Dottor Doplett –ECCOLA, STA ARRIVANDO!-

-Reggetevi alle cime di sicurezza signori! Ci sarà da ballare parecchio!- avvertì il capitano, mentre erano già entrati nella voragine, Riku fece appena in tempo a spiegare l’ultima vela quando…

BOOOOOM

Un’enorme ondata infuocata partì dall’ interno del buco nero, che gonfiò le vele della legaci, dandogli una spinta potentissima.

Riku venne scaraventato all’indietro, ma per fortuna, la corda di sicurezza tenne, riuscì ad arrampicarvisi e a tornare sul palo.

Poco dopo, l’intero equipaggio era sul ponte, si erano notevolmente allontanati dal pericolo, ora erano d’avanti ad un soddisfatto capitano.

-Devo congratularmi con voi sig Silver- disse la donna gatto –i vostri mozzi hanno fatto un ottimo lavoro con quelle cime-

-Oh, normale routine- scherzò Riku.

-Si, un gioco da ragazzi!- disse Jim.

-Sono tutti presenti all’appello sig. Arrow?- chiamò il capitano, nessuno rispose.

-Sig. Arrow?- chiamò ancora la donna gatto, ma a lei, arrivò solo Scrub, con aria truce, reggeva in mano un cappello.

-Purtroppo, il sig. Arrow è scomparso…- diede il cappello al capitano, che lo prese con sguardo stupito e triste allo stesso tempo.

-La sua cima non era fissata…- disse ancora il ragno, posando il suo sguardo si Jim, che si guardò intorno spaventato.

-No! Io le avevo controllate!- si diresse verso la base dell’albero maestro, dove vide che uno dei pomoli a cui doveva essere legata una corda era vuoto.

-Le cime erano salde…- disse piano –lo giuro!-

Riku ebbe la netta impressione che qualcosa non andasse nel verso giusto in quella situazione, si ritrovò ad osservare le chele di Scrub vi trovo un minuscolo filo di corda sulla chela destra, ricordandosi ciò che aveva visto sugli appoggi delle vele, non fu difficile da capire ciò che era successo.

Ore dopo, Riku e Paperino si trovavano sul cestello della vedetta, ad aspettare Pippo, che era andato a chiedere informazioni sul raggiungimento del pianeta.

-Quanto tempo credi che sia rimasto?- chiese Riku a Paperino.

-Qualche giorno in più una settimana…credo- rispose il mago di corte.

Il ragazzo osservò la nave dal basso, seduto su delle sartie, c’era Jim, che guardava l’immenso spazio, giocherellando con un pezzo di corda.

Riku vide Silver che raggiungeva il ragazzo, sembrò dirgli qualcosa, ma Jim seccato, scese dalle corde e iniziò a discutere animatamente con il cuoco.

-Ragazzi?.. ehm …un aiutino?- disse una voce nasale, Riku si voltò, vedendo Pippo appeso con difficoltà ai bordi della cesta, lui e Paperino lo portarono dentro.

-Allora?- chiese subito Riku.

-Beh… secondo il capitano dovremmo raggiungere il pianeta in massimo un paio di giorni- disse il cavaliere.

Riku sospirò demoralizzato –dannazione-

-Se avessimo avuto la gummiship ora saremmo già a pestare Eykard!- si lamentò Paperino.

-Purtroppo dobbiamo rassegnarci, ragazzi- disse Riku –è stata già una fortuna trovare questa nave-

*


Il giorno dopo Riku si svegliò con la schiena un po’ dolorante, di buon ora, sul ponte non c’era nessuno.

Si appoggiò alla ringhiera della nave, e vide che intorno alla nave girava Jim, su una specie di surf volante, con la vela gialla lucente.

Qualunque cosa fosse quel veicolo, Jim se la cavava molto bene sopra di esso, compiva virate, capriole, piorette e quant’altro.

Quando atterrò sul ponte la prima cosa che sentì fu la voce di Riku: -non te la cavi male su quel coso-

-Oh, beh… ci sto sopra da quando avevo 8 anni- disse lui.

-Mi piacerebbe provare ad andarci su- confessò Riku.

-Se vuoi ti faccio provare, non è difficile come sembra- disse Jim.

-Oh no… non mi va- disse lui.

Due minuti dopo, Riku sfrecciava attorno alla Legaci, sul surf solare, come lo aveva chiamato Jim: era più semplice del previsto andarci su, a Riku sembrava che non fosse per niente la prima volta che vi salisse.

-UUUUUUUUHUUUUUUU!!- esclamò compiendo un grind sul bordo della nave.

In quel momento dalla cabina spuntarono Pippo e Paperino.

-Ma che diavolo è tutto questo trambusto?- chiese il mago leggermente irritato.

-Oh… è solo Riku che si diverte sul mio surf- spiegò Jim.

-EHI! Anche io voglio farci un giro!- disse Pippo sorridendo.

Tutti ebbero l’occasione di svagarsi un po’ dopo tante preoccupazioni, si divertirono a fare giri sul surf di Jim, a prendere in giro Scrub, e a imitare alcuni marinai della nave. Anche se alla fine della giornata, Riku aveva un brutto presentimento, quando andò a dormire.

Il giorno dopo, come quello precedente, fu Riku ad alzarsi per primo, si sedette un po’ sulle sartie, a rilassarsi, quando sentì delle risate e degli stridii dietro si lui, voltandosi, vide Jim senza uno stivale, che rincorreva Morf, che aveva la calzatura rubata.

-Ti ho preso!- esclamò Jim gettandosi su Morf, che fece in tempo a infilarsi ad una grata, però il moro aveva ormai preso lo stivale.

-Cosa fai?- chiese Riku divertito.

-Cerco di acchiappare questa bolla pestifera!- esclamò Jim sorridente, un pesce rosso uscì dalla grata dove si era infilato Morf, e spruzzò dell’acqua in faccia a Jim.

-Adesso basta!- esclamò il moro entrando nella grata.

Riku scosse il capo lentamente sorridendo; si voltò con l’intenzione di tornare indietro ma si trovò faccia a faccia con Silver.

-Ehi, ragazzo, come andiamo?- chiese puntandogli addosso il suo occhio robotico.

-Ehm…bene- disse lui –ora però dovrei andare a riposare, credo di non aver dormito abbastanza-

Silver si diresse verso la cabina dove si era insinuato Jim, il brutto presentimento che Riku aveva dalla sera prima, si fece sempre più intenso.

Andò a sveglia re Paperino e Pippo, avvertendoli di stare in guardia:

-Andiamo ragazzi! Svegliatevi!- chiamò Riku in branda, i suoi amici erano ormai gli ultimi svegliarsi.

-Cosa c’è?- chiese Paperino assonnato, mentre Pippo si esibiva in un monumentale sbadiglio.

-Non lo so ma ho un brutto presentimento…- confessò il ragazzo.

Improvvisamente si udì la voce della vedetta che esclamava: -PIANETA IN VISTAAAAA!-

Il trio si catapultò fuori, tutto l’equipaggio era sul ponte ad ammirare un’enorme pianeta verdastro con due anelli che gli giravano intorno, incrociati.

Sembrava che fosse completamente ricoperto di strana vegetazione, aveva un’aria un po’ inquietante.

-Porco mondo!- esclamò Paperino

-E' enorme!- osservò Pippo.

A Riku le dimensioni di quel pianeta non importavano molto, gli interessava solo il fatto che su quel pianeta, Eykard , vi girava indisturbato.

Alla sua destra c’era Silver, che osservava il pianeta come se fosse la cosa che più desiderava, si mise una mano in tasca dicendo –dove diavolo è il mio cannocchiale?- per poi dirigersi verso la grata dove vi si era sistemato prima.

Non passò molto tempo che Jim, uscì da quella cabina correndo molto veloce.

-Jim!- chiamò Riku senza capire.

-SCAPPA!- disse lui, mentre il cuoco si arrampicò fuori faticosamente, tenendosi la gamba metallica e ringhiando:-per mille fulmini!- poi ci mise due dita tra le labbra e fischiò prima di esclamare: -cambio di programma ragazzi!- trasformò la sua mano metallica in una spada –entriamo in azione ADESSO!-

Tutti i marinai esultarono alzando in aria i pugni.

-Tiri giù quella bandiera! Sig, Honus!- urlò Silver alla vedetta che rispose –con sommo piacere, capitano!- afferrò una corda, e tirandola fece scendere la bandiera della nave e ne issò una nera con un teschio con tre occhi e due lugubri ossi incrociati.

I pirati estrassero spade e pistole e guardare malevoli Riku, Paperino e Pippo.

-SCAPPIAMO!- esclamò Riku agli amici, fuggendo, il mago e il cavaliere lo seguirono a ruota.

-Pirati sulla mia nave?! Li farò impiccare!- ringhiò il capitano caricando una pistola.

Si trovavano nella sua cabina insieme e Jim e al dottor Doplett.

-Siete pratico di queste?- chiese il capitano lanciano un revolver al professore, che tenendolo tra due dita rispose –oh… si… ne ho viste… e poi non è che…- non terminò la frase che dalla pistola partì un raggio blu che distrusse un planisfero vicino alla testa di Paperino che urlò –UACK!- e per lo spavento saltò in braccio a Pippo.

-No, no, non sono pratico- confesso il dottore.

BUM!

La porta ebbe un violento scossone.

-Stanno cercando di entrare!- disse Riku.

Intanto fuori della porta Silver si parò davanti ad essa dicendo -fate largo! Volete metterci tutto il giorno!?- trasformò il suo braccio di ferro in un cannone, che distrusse la porta in un solo colpo.

Nella cabina non c’era nessuno solo un largo buco nel pavimento.

-PRENDETELI! HANNO LA MAPPA!- esclamò Silver.

Nei sotterranei della nave il gruppetto si stava velocemente dirigendo verso le scialuppe, sentendo i pirati che li inseguivano da dietro.

-Perché ogni volta che andiamo su una nave volante finiamo sempre nei guai!?- si lamentò Paperino.

-Voi andate! Vi copro io!- esclamò Riku, fermandosi ed estraendo il suo Keyblade.

-Va bene- disse Jim –ma sta attento!-

E il resto del gruppo continuò la sua corsa, mentre Riku si ritrovo improvvisamente d’avanti a i prati che vedendolo si fermarono.

Quello più grosso, che era il doppio di Riku gli si parò davanti dicendo: -fatti da parte! Microbo!-

Riku in tutta risposta, gli sferrò un potente colpo di Keyblade sullo stomaco.

Jim, Paperino, Pippo, il capitano, e il dottor Doplett arrivarono al mini molo delle scialuppe, questi ultimi due saltarono su una delle piccole barche, Riku li raggiunse, chiudendo la porta e saldandola con un “fire” ben assestato, anche se non credette che la porta avrebbe retto.

Anche Jim stava per saltare sulla scialuppa, ma il piccolo Morf si insinuò nella sua tasca e prese in bocca una strana sfera d’oro.

-Morf! NO!- urlò Jim cercando di afferrarlo.

BOOOM!

La porta del molo si sfondò e i pirati riuscirono ad entrare.

-Paperino, Pippo! Saltate sulla scialuppa! Vi copro io!- disse Riku, i due obbedirono, mentre Jim abbassava una leva, che apriva un pannello sotto la scialuppa, che avrebbe permesso loro di fuggire.

Riku diede violente falciate ai pirati, anche se erano moltissimi, riusciva a tenervi testa quando…

Tlak!

Silver aveva alzato la leva del pannello, che iniziò a chiudersi lentamente.

-Dannazione!- esclamò il capitano, poi si rivolse a Pippo –al mio segnale taglia il cavo di prua, io penso all’altro-

-Sissignora! Non aver paura!- disse Pippo con voce eroica.

-Io non ho paura- rispose la donna gatto con aria seccata

-Gosh! Io un po’ si…-

Riku e Jim dopo aver bloccato i pirati, e preso la mappa compirono un balzo verso la scialuppa.

-ORA!- urlò il capitano sparando al cavo di poppa, mentre Pippo tagliava l’altro con il suo scudo.

Riku atterrò sulla scialuppa, ma Jim riuscì solo ad aggrapparsi ai bordi, mentre la nave cadeva verso il pianeta.

-JIM!- disse il dottor Doplett, riportando il ragazzo sulla nave.

Il capitano ciccò qualche tasto sul motore della scialuppa, prese in mano una specie di freno a mano e la scialuppa partì di corsa verso la superficie del pianeta.

Sulla Legacy, un pirata grassoccio era su uno strano cannone, e mirava alla scialuppa in volo.

-Così…vieni da papà!- sghignazzò preparando il colpo, ma Silver spinse la bocca del cannone verso sinistra dicendo: -Fermo aspetta! Così perdiamo la mappa!-

PUM! Il colpo partì, e colpì la parte posteriore della scialuppa, mandandola a precipitare contro il pianeta del tesoro…

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Termina qui il 7°Capitolo della mia fic! In questo periodo stavo pensando di farne anche un seguito, ho già qualche idea in mente, ma preferisco non correre u.u


ka93: Cosa non si fa per amore! Povero Pippo! xD
           Una brutta giornata può capitare a tutti!
           E non sarà certo l'ultima che affronteranno u.u

 

sango93: Su, su... non litigate u.u Comunque grazie per il bel commento, inoltre anche a me il mondo pi piace un sacco, io adoro quel film *-*


Detto questo, ci rivediamo al prossimo capitolo: "Furia Nera"!
 
  
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