Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Ein    02/12/2005    3 recensioni
In un futuro dove le macchine minacciano l'incolumità umana, nasce un'attrazione segreta fra un umano e un Cyborg, ma fra due mondi tanto diversi come si può accettare un amore tanto folle? Un nuovo mondo fantastico vi si aprirà davanti a voi e fra le diversità di classi e il razzismo contro le macchine, assisterete alla nascita di un nuovo futuro...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6

6.IL RITORNO DELLA CERCHIA NERA

NON EISTONO BARRIERE PER L'AMORE.

 

Alan era sbigottito, il mondo gli si stava crollando addosso.<< Cosa diavolo vuoi?!>>.

<<Ma chi l'avrebbe mai detto, il creatore e la creatura che dopo anni si rincontrano, una scena veramente toccante>>.

<<Tu, sei tu l'artefice di tutto questo?!>>.

<<Ebbene sì, ho riunito te e l'Angelo della morte 525, non sei contento? Dovresti ringraziarmi ti ho fatto rivedere l'essere che ha distrutto la tua vita e quella di Richard>>.

<<Sta zitto, non parlare! Non hai neanche il diritto di nominare il suo nome, Richard era un gran scienziato, un uomo di cui mi sono sempre fidato>>.

<<Ed è sempre stato questo il tuo errore>>.

<<Che cosa vuoi dire?!>>.

<<Non hai ancora capito? Richard lavorava per me, spiava ogni tua singola mossa e poi veniva a spifferarla a me, forse hai ragione era un uomo di cui potersi fidare, ma con un gran difetto… era un gran vigliacco>>.

Alan crollò nuovamente, si sentì mancare l'aria.

<<Eh già, lo ricordo ancora quando gli ordinai di rubarti il progetto "Angelo della morte 525 " e di ucciderti, ma si tirò indietro più volte, alla fine però accettò perché vedersi in tasca un bel gruzzolo gli aveva fatto passare tutta la codardia>>.

<<Non posso crederci>>.

<<Bhe che tu lo voglia o no, devi la vita alla tua creazione, che ti salvò quel giorno>>.

Alan si girò di scatto verso Akiko << Tu lo sapevi… tu sapevi che stava per uccidermi quando era saltata la luce, quel corto circuito non l'avevi provocato tu…>>.

La ragazza si sentiva molto scossa, la sua banca dati stava ricevendo troppe informazioni alla volta provocandole una forte emicrania, chiuse gli occhi…

..E quando li riaprì si trovava rinchiusa in un cilindro di vetro sommersa da un'acqua giallastra, con un respiratore alla bocca.

Fuori dal cilindro due uomini discutevano e guardavano carte posate su di un tavolo, uno dei due era al settimo cielo per una sua creazione che nominava spesso, ma non era un'invenzione utile, tutt'altro sarebbe servita per scopi bellici. Qualche istante dopo lo scienziato euforico nominò il 525, la giovane abbassò gli occhi e riuscì a intravedere una targhetta sul suo collo che recava scritto 525, era lei l'invenzione tanto decantata, era lei che avrebbe dovuto distruggere altri esseri viventi, ma questo Akiko non voleva che accadesse, i suoi occhi guardarono nuovamente la scena fuori dal cilindro e poi ricordò…il suo nome non era Akiko, né tanto meno Angelo della morte, il suo vero nome era Alicya… pian piano i suoi ricordi riaffioravano uno ad uno… il suo piccolo viso nella grande sala da ballo mentre danzava col padre… la scuola e le amiche dispettose… un nuovo incarico per il padre che sarebbe entrato nel Rombo Rosso… un letto dalle lenzuola bianche bagnate dalle sue lacrime… il viso della madre sorridente che non avrebbe più rivisto… il trasferimento dalla vecchia villa nobiliare al laboratorio di Alan Rombo Rosso… la nascita di Jack… la malattia del padre che lo consumava giorno per giorno… l'addio dato ad un persona amata e infine i grandi fari di una macchina che la investivano…- le luci si spensero e l'altro uomo sfoderò un coltello dalla giacca che indossava pronto a colpire l'amico alle spalle. Alicya doveva intervenire, lo sentiva, doveva impedire quell'omicidio, con una forza che non ricordava di possedere ruppe il cilindro e ne uscì fuori, ma prima che potesse fare qualcosa per ostacolare quell'azione ignobile, la giovane perse il controllo del suo corpo che si avvicinò e stritolò il collo del presunto assassino, ma prima che potesse compiere un altro omicidio la sua ragione dominò l'istinto, e la indusse a scappare via…

… Akiko riaprì gli occhi trovandosi davanti l'equipaggio del R2CN e la flotta della Cerchia Nera.

Un sorriso beffardo ricopriva il volto di Albert che continuò a parlare << Sei uno stupido Alan, non hai mai sospettato di Richard quanto di me, io che ho fatto decadere per l'ennesima volta la tua casata, io che ho emanato il codice di ribellione a tutti i cyborg provocando il tuo seppellimento definitivonella società>>.

<<Perché lo gridi a gran voce questi tuoi reati?>> chiese Todd Miller tra la folla.

<<Semplice perché non sarete più un disturbo per me>>.

<<Cosa intende dire?>> replicò Jack.

<<Avrete certamente notato le scosse che dalla partenza, hanno percosso la nave, ebbene quelle erano bombe che esplodevano e intaccavano i motori>>.

La paura si dipinse sui volti di tutti i passeggeri.

<<E non è tutto signori e signore, il gran botto deve ancora avvenire c'è ancora una bomba "maestra" che vi distruggerà tutti se non la getterete subito nel vuoto>> e dopo una gran risata maligna riprese dicendo <<Vi auguro una buona permanenza… UCCIDETELI>>.

Alcuni uomini stavano scendendo dalle flotte per dirigersi sulla crociera.

Un grosso fulmine squarciò il cielo proprio come in quella notte.

Altre nozioni furono rimembrate da Akiko, le armi che componevano il suo corpo erano l'ideale per potersi difendere da quegl'intrusi, il problema però, era che non aveva abbastanza energia per poterle azionare. Gli occhi della giovane cercarono disperatamente quelli di Alan, che recepito il messaggio mise le mani nelle tasche interne del frac e ne estrasse fuori un piccolo rombo di ferro, quello sarebbe stato l'oggetto della loro salvezza…

Jack prese il rombo dalla mani del padre e lo gettò ad Akiko che lo prese e lo sollevò in aria.

Un secondo fulmine attraversò il cielo per poi finire dritto nel piccolo metallo fra le mani del cyborg, così facendo la macchina accumulò energia necessaria per poter utilizzare le sue armi…

…Ma c'era qualcosa che non andava, i suoi occhi violacei erano diventati di un rosso acceso e sul suo viso non c'era più quell'aria innocente che aveva incantato Jack, al suo posto c'era un'espressione maligna e un sorriso gelido.

I suoi passi si fecero più rapidi, la sua forza si moltiplicò e la sua resistenza aumentò. Diretta ormai sui primi tre scagnozzi della Cerchia Nera, si fiondò come una volpe sulla sua preda, e, con uno scatto diretto strappò il cuore dal primo malcapitato, che inerme cadde a terra senza vita inondando il pavimento di sangue.

Vista quella scena i rimanenti servitori iniziarono a temere per la propria incolumità e scapparono via, ma non furono più veloci del cyborg visto che li raggiunse in pochi secondi. Questa volta le vittime ebbero un trattamento diverso: uno fu attaccato dai raggi laser che uscivano dagli occhi del cyborg dividendo in due lo scagnozzo, l'altro invece fu fulminato da un bacio mortale.

Le flotte nemiche ormai temevano quella macchina dal potere devastante, ma allo stesso tempo la bramavano per mettere in atto i loro vili scopi.

Ma non ebbero più da pensare dopo che Akiko assaltò tutte le navi distruggendo ogni forma di vita.

<<Aspetta un attimo>> disse Albert ormai terrorizzato, ma sempre più allettato dall'idea di possedere quell'arma <<Potresti entrare nelle Cerchia Nera, saresti trattata come un nostro pari, saresti finalmente di nuovo a casa>>.

Quelle parole bloccarono la follia del cyborg che sembrava quasi riflettere sulla proposta.

<<L'unica cosa che devi fare per mostrarmi la tua fedeltà è quella di uccidere i passeggeri del R2CN>>.

La ragazza si girò, guardò i volti delle persone della crociera e poi decise… stava per assaltare l'imbarcazione quando con uno scatto fulmineo mozzò la testa di Albert, che rotolò giù dal parapetto.

<<Ora tocca a noi>> disse scoraggiato Alan.

<<Ma cosa dici papà, non hai visto si è ribellata alla Cerchia Nera, ci ha salvato>>.

<<No Jack, il fulmine le ha fatto andare in corto i circuiti, non è più padrona del suo corpo, non c'è più speranza>> e aveva ragione, il cyborg si avvicinava a gran passi verso di loro.

<<Fermati>> gridò Jack sbarrando la strada ad Akiko.<<Se dovrai ucciderci, allora voglio essere il primo>>.

<<Cosa fai figliolo, allontanati da lei>>.

<<Non lo farò papà, voglio ricordarla come il mio amore, no come un'assassina, quindi fallo se è questo quello che vuoi… Sappi però che anche se mi ucciderai io ti amerò sempre…>>.

La macchina non accennò nessun tipo d'emozione, era vicina alla sua prossima vittima, la persona a cui teneva tanto.

Jack, dal canto suo, non aveva paura e sentiva il respiro della ragazza vicinissimo, chiuse gli occhi e pensò che era felice perché sarebbe morto per mano di chi aveva amato…

Le braccia del cyborg si alzarono e…

…si lasciarono cadere con dolcezza sulle spalle del ragazzo, che aveva le labbra unite a quelle di Akiko.

<<Io mi chiamo Alicya>> disse poi.

<<Come?>>.

<<Il mio nome è Alicya>>.

<<Hai ricordato tutto?>> chiese Alan sbigottito.

<<Sì>>.

<<Sei tornata in vita>>.

<<Cosa?>> chiese la giovane.

<<Il tuo cuore è ripartito, sei umana adesso>>.

<<Akiko, cioè Alicya i tuoi occhi sono…>>

<<Sono?>> gli occhi della ragazza avevano preso un nuovo colore, erano di un marrone molto scuro con dei riflessi rossi.

<<…Bellissimi>>…

Quel dolce momento fu interrotto da un'altra scossa e tutti si ricordarono le parole di Albert, la nave era in avaria e un'altra bomba rischiava di farli saltare tutti in aria.

<<Signori, vi prego calmatevi>> gridò Jack <<Abbiamo bisogno del vostro aiuto, dobbiamo perlustrare l'R2CN da cima a fondo per trovare questa bomba, propongo di dividerci in gruppi, il primo gruppo perlustrerà i primi tre piani, il secondo invece cercherà nella sala macchine e nei restanti piani, il terzo invece avrà il compito d'ispezionare il ponte, la terrazza e la sala comandi, vi prego di ritrovarci tutti qui fra circa 40 minuti, buona fortuna e che Dio ce la mandi buona>>.

Tutti i passeggeri si diedero da fare.

<<Aki… Alicya>>.

<<Sì?>>.

<<Tu vieni con me, se usi i tuoi raggi X per sondare la zona faremo prima>>.

<<Va bene>> la giovane attivò i raggi e davanti ai suoi occhi uscirono mille grafici diversi.

Dopo 40 minuti l'intero equipaggio era senza più speranze, nessuno era riuscito ad individuare la bomba "maestra".

Ad un certo punto Alicya sobbalzò.

<<Cosa c'è tesoro, non ti senti bene?>> chiese preoccupato Jack.

<<Alan il mio dispositivo di autodistruzione è ancora attivo?>>.

<<Per Bacco sì, tu credi che…?>>.

<<Tu credi cosa Akiko? Rispondi che cosa credi?>> gridò il giovane.

<<Jack sono io la bomba "maestra">>.

<<No, non è possibile>>.

<<Sì invece>> e mostrò il tatuaggio a forma di rombo che lampeggiava.

<<No, ma ci sarà un modo per salvarci>>.

<<Ma certo che c'è>> disse lei sorridendo.

<<Meno male, mi avevi fatto prendere un colpo, allora cosa si fa?>>.

<<Mi farò esplodere fuori dalla nave mentre voi terrete questo>> e prese dal tatuaggio la spilla con il dispositivo di respinzione << con questa non correrete pericoli>>.

<<Ma cosa dici? Tu non puoi farlo>>.

<<Io devo farlo Jack, guarda tutta questa gente, moriranno se non lo faccio>>.

<<Ma abbiamo superato le peggiori difficoltà possiamo farcela anche adesso>>.

<<Sì, sono sicura che ce la farai>>.

<<No, non puoi>> le lacrime rigavano il volto disperato del giovane.

<<Non piangere per me, ti prego… abbi pietà và con loro, mettiti in salvo ti supplico ascoltami>>.

<<Non posso>>.

<<Ti scongiuro non c'è più tempo>>.

<<Non lo farò, io ti amo>>.

<<Anch'io e per questo che spero che mi perdonerai>> e spinse con forza il ragazzo fra la folla e si gettò giù dal parapetto.

<<Nooooooo>> gridò Jack.

Pochi istanti dopo un'enorme esplosione illumino il cielo buoi, la spilla attivò la sua barriera che respinse la violenza dell'impatto.

<<Akiko, dove sei>> disse piangendo la piccola Sarah <<Non puoi abbandonarmi>>. Al suono di quelle parole Jack abbracciò la piccola asciugandole le lacrime.

30 minuti dopo l'R2CN attraccò al porto facendo sbarcare i passeggeri sani e salvi.

Al contrario Jack avrebbe preferito morire, non poteva credere che l'amore potesse ferire tanto, pensò ai momenti in cui era stato sulla nave con Akiko e non risparmiò le lacrime.

<<Cosa fai piangi?>>.

<<Per carità và via non sono in vena>>.

<<Un ragazzo non dovrebbe piangere sai?>>.

<<E tu cosa ne sai di quello che prova un raga…>>

Akiko era davanti a lui bella e sorridente come quando l'aveva vista per la prima volta.

<<Devo aver battuto la testa da qualche parte… tu sei un fantasma?>>.

Lei sorrise <<Secondo te sono un fantasma?>> e gli diede un bacio sulla bocca.

<<Io... tu… ma come… cosa… sono confuso…>>.

<<Mettiamola così>> disse ridendo << tuo padre ha fatto davvero le cose in grande, aveva installato in me un meccanismo, che se avessi riacquistato i ricordi, la coscienza e la mia razionalità, l'autodistruzione non mi avrebbe coinvolta, al contrario sarebbe uscita fuori dal mio corpo, restituendomi la mia libertà di vivere e così è stato>>.

<<Ma perché non me lo ha detto?>>.

<<Perché non era sicuro che il dispositivo funzionasse, o anche perché se ne era dimenticato>>.

<<Dovevo immaginarmelo da lui… Allora tu non sei più un cyborg?>>.

<<Errore, io sono un essere umano con organi meccanici più comunemente chiamato cyborg>>.

<<Quindi è ancora un amore impossibile il nostro?!>>.

<<No, non credo…>>

<<Prometti che non mi lascerai mai più>>.

<<Te lo prometto, staremo per sempre insieme>>.

<<Oh no, per molto di più… molto di più>>.

E con un dolce bacio illuminato dai caldi raggi dell'aurora mattutina venne suggellato la nascita di un amore impossibile e la fine di una storia d'amore in un futuro non molto lontano.

 

THE

END.

 

Ecco a voi la conclusione della mia storia, grazie ancora per averla letta tutta e per aver pazientato tanto per leggere gli ultimi capitoli… Grazie a chi mi ha recensito e grazie a chi mi recensirà… Perché so bene che siete voi il futuro della lettura, quindi vi ringrazio ancora una volta e vi lasci con questa frase:

Abbiate cura del vostro presente per far sì che risplenda il vostro futuro!

ARRIVEDERCI!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Ein