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Autore: mony_spacegirl    11/12/2010    3 recensioni
Sono lieta di poter dire: sono tornata alle prese con l'invenzione e la tastiera, le mie dita sono tornate a digitare sulla tastiera del pc ciò che bolle nel mio piccolo cervello.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che leggeranno ciò che scrivo e sarò anche molto molto felice di leggere recensioni positive (se ce ne saranno) e anche negative, da parte mia la critica è sempre costruttiva.
Beh, che altro dire..buona lettura!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grazie grazie grazie Aaaaaaaaash, stupida Ash che si è palpata il culo di Tim sul palco XD questo capitolo spero ti piaccia...ci sei anche tu....
Grazie Ale, so che l'hai letto =) grazie anche a tutti colore che continuano a leggere...ormai siamo giunti al termine...=)

  1. Step by step
 
Sophie! Oggi pomeriggio vorrei portare Chris da mia madre, potrebbe venire con me?!”
Mi sentivo ancora a tutti gli effetti l'unico genitore di Chris, tuttavia dovevo abituarmi all'idea che lui aveva una mamma e un papà, finalmente...aveva un papà.
Mi sembrava di essere paranoica e isterica, ma mio figlio era veramente la mia sola e unica certezza.
Anche se erano passate un paio di settimane da quando io e Shannon avevamo ricominciato a frequentarci non ero ancora del tutto cambiata, non così velocemente.
Hum...certo...” cominciavo ad amarlo, il mio pensiero fisso era lui, tutti i giorni, tutte le ore. Non potevo negargli nemmeno la cosa più importante per me, mio figlio, nostro figlio.
Ti preparo la borsa coi pannolini, il biberon, poi dagli un frutto verso le 4, e...”
Sophie! Smettila!” diceva sempre così quando gli facevo le solite prediche idiote. “Ho un po' di buon senso, e poi vado da mia madre...anche lei ha cresciuto due bei maschi, ah...per la cronaca, il più bello sono io!” disse prendendo in braccio Chris.
Ahah, scemo!” gli risposi dandogli una pacca sulla spalla.
Senti, hai appuntamenti oggi?”
Lo adoravo quando mi guardava negli occhi, con quel suo sguardo profondo, penetrante.
No, dovrei avere una giornata abbastanza tranquilla, vuoi passare in studio?”
No! Veramente vorrei che tu mi raggiungessi da Starbucks alle 5!” mi sorrise maliziosamente.
Cosa mi stai nascondendo?!” non era certo da lui fare proposte poco precise.
Beh...hem, non posso semplicemente aver voglia di un caffè con la mia donna?!” mi diede un bacio sulle labbra e uscì da casa mia col piccolo in braccio e la borsona coi pannolini in spalla.
 
Tutti i giorni guardavo sempre quelle centinaia di foto, ne stampavo di nuove, e volevo farlo ancora. Vedere Shannon che giocava con Chris era uno spasso. Mi rimproverava sempre perché non partecipavo ai loro divertimenti, ma volevo immortalare quelle scene.
Shannon e Chris in vasca da bagno a spruzzare acqua, schiuma e paperelle a destra e manca, Shannon e Chris in cucina a pasticciare con acqua, uova e farina, Shannon e Chris sul divano a guardare i cartoni animati e applaudire davanti a paperino che faceva stupidate.
Ogni giorno che passava era un ricordo in più, e una marcia in più per voler stare con lui.
Era come essersi un po' liberati da un peso, era come aver avuto il cuore ricoperto da uno strato di cemento, che poi si era spaccato in centinaia di pezzi, che cadevano pian piano per far tornare a battere il mio organo vitale.
Mentre ero assorta nei miei innumerevoli pensieri bussarono alla porta.
“Sophie, ciao...scusami, io avrei un appuntamento alle 5, potrei uscire un po' prima?”
Ashley era truccata in maniera impeccabile, era bellissima, indossava un top blu scuro e sopra una camicetta con le maniche corte, una gonna sopra il ginocchio e delle infradito molto carine. Doveva essersi cambiata in sala relax, lo faceva spesso negli ultimi giorni.
Ah! Ash, certo, certo vai pure, Dave se la cava da sé questa sera. Ah, che ore sono?!”
Le 5 meno venti Sophie!”
Hum, beh, allora esco anche io, dove devi andare? Ti serve un passaggio?”
Beh, dovrei andare da Starbucks, poi uscirò a cena.”
Oooh, allora ti ci accompagno! Ma...incontro galante?!”
Ash arrossì leggermente.
No, no no! Esco solo con un'amica, non la vedo da un po' di tempo e...beh, domani riparte già, così...”
Presi chiavi e borsa e mi avviai verso l'uscita con Ashley dopo aver salutato Dave.
Salimmo in macchina, infilai gli occhiali da sole e partimmo alla volta di Starbucks.
Ebbene si, ero un capo piuttosto stronzo, o forse un'amica un po' curiosa. Non dissi alla mia apprendista che da Starbucks ci sarei dovuta andare anche io.
La scaricai davanti all'entrata augurandole una buona serata, poi andai a parcheggiare sul retro dello stabile e mi incamminai lentamente mentre mandavo un messaggio a Shannon.
Hey amore!”
Due mani sui fianchi d'improvviso.
Cristo! Mi hai fatto prendere un colpo, da dove cavolo arrivi? Ma, Chris? Dov'è? Gli è successo qualcosa?!” Mi baciò per farmi stare zitta.
Tesoro sei troppo tesa! Calmati, hey guarda c'è Tim! Andiamo a salutarlo!”
Lo sapevo, bingo!
No no, aspetta!” Presi Shannon per un braccio e lo fermai, attirandomi così il suo sguardo interrogativo.
Stai un po' a vedere!”
Ci nascondemmo dietro una macchina. Chi ci passava accanto ci guardava decisamente male, ma la scena era imperdibile.
Ashley sbucò fuori e corse verso Tim che la prese in braccio e la fece roteare. Senza nemmeno volerlo presi la mano di Shannon stringendola forte.
Sono proprio due tizi da film d'amore. Pfff, andiamo tesoro...anche io posso fare il romanticone. Andiamo a bere il caffè che poi abbiamo da fare?!”
Sempre il solito guastafeste, mi trascinò verso l'entrata del locale.
Dimmi che hai fatto di nostro figlio! Dov'è?!” Lo tenevo occupato con le domande, ma in realtà mi concentravo su Ash e Tim qualche tavolino più in là del nostro, sembravano i due protagonisti di Via col Vento. Continuavano a darsi centinaia di teneri bacetti e si guardavano come due teenager innamorati.
...hai capito Sophie? Ma...mi stai a sentire?! Smettila di fissare quei due o sarò costretto a punirti!” sorrise.
Ahah, scusami amore..dicevi? Dov'è Chris?!”
Te lo ripeto per l'ultima volta. È da mia madre, c'era anche Jared lì da lei e Chris ha cominciato a intrattenerli con i suoi discorsi incomprensibili e gliel'ho lasciato mentre noi due siamo fuori. Ah, non dimenticarti della festa di Tomo e Vicki sabato!”
Hum, certo....devo essere elegante?”
Beh, di certo i pantaloni strappati e una t-shirt sbiadita non sono il massimo, ma non serve l'abito da sera del Medioevo!”
Sei sempre il solito cretino...” gli sorrisi, ebbi un desiderio irrefrenabile di sentirlo nudo sulla mia pelle, ma tentai di placarlo strappandogli un bacio davanti a occhi indiscreti di chi forse l'aveva riconosciuto.
Come la mettiamo con i giornalisti? Insomma, sei Shannon Leto, appena ti vedranno con Chris in braccio o in giro con me...insomma...”
Perché dovrei mentire ora che sto bene con me stesso? E poi lascia che dicano quello che vogliono, a me interessi solo tu...tu e nostro figlio...e ora andiamo...devo portarti in un posto.”
Mentre mi trascinava via dal locale diedi un ultimo sguardo indiscreto a Tim e Ash che si stavano scambiando tutti i loro germi più intimi attraverso una sana limonata seduti molto scomposti su quei divanetti davanti nell'angolino della sala.
Dove cacchio mi stai portando con tutta questa fretta? Mi stai slogando un polso!”
Faresti bene a seguirmi senza farti i fatti degli altri! Ora mettiti il casco!”
Era strano, molto strano. Lo ascoltai tuttavia, avevo imparato anche a fidarmi di lui. Non mi sarei forse ancora buttata sotto un tram se me lo avesse detto, ma lo avrei fatto da lì a poco.
Il casco che mi misi era oscurato, non vedevo un accidente e persi l'equilibrio inciampando sul marciapiedi, ma Shannon prontamente mi afferrò per le braccia.
Ti ho detto di metterti il casco, non di inciampare, cadere e farti anche male!”
Faceva lo spiritoso, e mi faceva impazzire.
Ora sali sulla moto, dai. Ti aiuto io...”
Sulla sua moto con il buio davanti ai miei occhi? Voleva forse farmi cadere durante il tragitto?
“Shannon sei impazzito? Potrei cadere, potrei sbilanciarmi e...”
Quante volte te lo devo dire...Sophie, ce l'ho un po' di buon senso. Suvvia, andrò piano e tu non devo fare altro che stringerti forte a me. Non abbiamo molta strada da fare...”
Le sue mani sui miei fianchi. Alzai una gamba per mettermi a cavallo della sua moto, mi lasciai guidare da lui, dalle sue indicazioni, dalle sue mani su di me.
Ok, ora tieniti forte a me...partiamo, vado piano, promesso, anche perché altrimenti ti prendi un accidente e poi mi stressi per il resto dei tuoi giorni...sai Sophie, dovresti farti una vacanza...anzi, dovremmo farla assieme...io e te, e basta...”
Si certo, e Chris l'avrei mandato in Alaska con gli orsi, o forse in Lapponia con Babbo Natale.
Stavo per dirglielo quando mi ritrovai a stringerlo forte per la vita e appoggiare la testa sulla sua schiena per mantenere più possibile l'equilibrio.
Pensai a tutto in quei dieci, venti minuti, due ore....chi lo sa...il tempo sembrava non passare mai, non vedevo niente e temevo sempre di più per la mia incolumità.
Shannon!!!” lo implorai gridando. “Quanto cazzo manca?!”
Ogni volta che si piegava per fare una curva sentivo l'asfalto caldo come se stesse per imprimersi sulla mia pelle e sfregiarmi a sangue. Dovevo avergli strappato la maglietta, graffiato i muscoli perfetti del suo torace da quanto stretta mi tenevo.
Poi la moto si fermò, Shannon scivolò via da sotto le mie mani e mi fece scendere.
Sei mai andata in moto Sophie?!”
Per dio! Certo che ci sono andata, ma di certo non accecata, ora posso togliermi questo cazzo di casco che non vedo niente?!”
La sua risata, così limpida e divertita. Mi aiutò a togliere quella custodia che mi aveva protetto la testa e finalmente rividi il sole.
Cazzo Shannon, spero che per il ritorno tu...ma...dove siamo?!”
Ho sempre sognato di venire ad abitare qui Sophie, vieni, entriamo!”
Ma...Shannon, no...cioè...tu...dove...” non riuscivo a blaterare qualcosa di sensato. Lo spettacolo che mi si era presentato improvvisamente davanti non era certo cosa da tutti i giorni.
Un giardino immenso, spezzato a metà da un vialetto di ghiaia bianca che portava a un portone di legno chiaro. Shannon mi teneva per mano, eravamo a casa di sua madre forse? Non ci ero ancora mai stata. Avevo avuto l'occasione di andare un paio di volte a casa sua e di Jared...che poi, tanto casa non era. Avrei osato chiamarlo castello io, comunque...dettagli.
La sua mano stringeva la mia; varcammo la soglia di quella villa dopo che Shannon ebbe infilato la chiave nella toppa.
Ci ritrovammo in un salone, una hall piuttosto grande; delle scale sulla destra, la porta a vetri che dava su un giardino sul retro, c'erano dei pezzi di plastica per terra sporchi di vernice.
Shannon...ma...dove siamo? È bellissimo!”
Lui non parlava, mi trascinava a destra e a manca facendomi scoprire dei pezzi nuovi di quella casa ancora vuota. La piscina sul retro, il bagno blu scuro al piano di sopra e verdino al piano di sotto, un caminetto appena accennato su un grande salone, la veranda che dava sulla piscina di fuori. Ma dove caspita eravamo?
“Qui ci abitavano dei miei amici quando ero piccolo, poi i loro genitori si sono trasferiti in Messico, e loro ora sono grandi, sposati, e hanno messo in vendita la casa...”
Non lo stavo nemmeno a sentire, fantasticavo io...immaginavo dei lettini a sdraio sul bordo della piscina e io che prendevo il sole d'estate con un grande cappello bianco in testa, degli occhiali scuri e un cocktail all'arancia in mano.
Sophie...se tu vuoi, insomma...quando ti sentirai pronta...veniamo ad abitare insieme, qui?”
Non poteva averlo detto a me. Scossi la testa più volte e vidi Shannon chiudere gli occhi, come se fosse rassegnato alla mia decisa risposta negativa con la testa.
Non...non ti senti pronta....non...non ti piace?”
Nooo, nulla di tutto ciò Shannon. Dammi un pizzicotto, non ci credo...io...io dovrei vendere la mia casa, dovrei portare tutti i miei vestiti qui? E parcheggiare la mia auto nel garage qui accanto...stai...stai forse scherzando?!”
Vidi i suoi denti, i suoi denti significavano che stava sorridendo, poi poggiò le labbra sulle mie e mi abbracciò forte forte.
E Chris...Chris che ne avrebbe pensato? Avrebbe dormito in una cameretta nuova, avrebbe fatto il bagno con papà non solo nella vasca, ma in una vera e propria piscina, avrebbe potuto seminare i suoi giochi ovunque, avrebbe avuto una stanza solo per lui.
Andiamo...per oggi sono stato romantico abbastanza! Rimettiti il casco, dobbiamo tornare a prendere nostro figlio! Ah, già che ci siamo ci fermiamo a cena da mia madre? Ci terrebbe sai a conoscerti...”
Ahah, sei un mammone lo sai?! E comunque...io...credo di amarti da morire...”
Eh?!” Delle strane pieghe presero forma sulla sua fronte.
Che cazzo vuoi? Ho detto che ti amo e allora? Però, voglio vedere dove vai per strada ora! Niente più buio, io...io ho paura del buio...” gli feci una linguaccia.
Ahah, dovresti aver paura dell'uomo nero invece! Ahah!” e come due veri bambini ci mettemmo a correre per quel prato verde prima di cadere uno sopra l'altra e baciarci come due stupidi adolescenti.
  
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