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Autore: _AkAtSuKiNa_    11/12/2010    5 recensioni
"La mia famiglia non naviga nell'oro. Adorano preparare gli udon e visto che non hanno un grande naso per gli affari, non si preoccupano molto di guadagnare... riusciamo a malapena ad arrivare a fine mese!
Nonostante tutto, sembrano sempre molto felici... credo che il loro lavoro li diverta molto.
Davvero non riesco a capirli..."
« Ascolta Hinata - mi disse un giorno mio padre - Riuscire a vivere insieme alla persona che ami, facendo un lavoro che ti piace è davvero un lusso ai nostri giorni! »
« Io preferirei avere un sacco di soldi per comprarmi tutto quello che voglio! Magari circondata da un sacco di bei ragazzi! »
« Eh, eh... hai ragione! In effetti, credo che siano in molti a pensarla così. Però... credo che ci si stanchi molto presto di uno stile di vita così realistico! » ammise con certezza.
Conservai queste parole gelosamente nel mio cuore, anche se non avevo appreso pienamente quel che cercava di dirmi.
Finché un giorno...
« Buongiorno signorina Hinata. È ora di alzarsi. »
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2 « Shinonome! Ho appena parlato al telefono con la polizia... Hinata non so come dirtelo, ma è successa una disgrazia! I tuoi genitori sono...»




Sono il suo maggiordomo signorina Hinata




« Papà, mamma...» la mia voce si spezza tra i singhiozzi « Non è giusto! Perché doveva capitare proprio a voi? »
Grido sottovoce davanti alle foto dei miei genitori, con il volto chino, con le gote inondate da rivoli di acqua salata, con i pugni stretti per farmi forza, prima di essere raggiunta dal nonno dell'Uchiha. Alle mie spalle un gruppetto di persone riunite per il funerale parlottano tra loro della mia disgrazia. Ma non voglio dare peso alle loro parole, non m'importa che ne sarà di me, voglio solo che tutto questo non fosse mai successo!
« Hanno avuto un incidente stradale. Pare che siano morti entrambi sul colpo. »
« Santo cielo è terribile! »
« Al di fuori della figlia non avevano altri parenti, no? »
« Eh, già »
« Ma allora cosa succederà adesso a quella povera ragazza? »
« Probabilmente, dovrà andare in un orfanotrofio! »
Orfanotrofio? Poverina? È soltanto questo che possono dire in questo momento? Almeno per oggi dovrebbero pensare a quanto buoni fossero i miei genitori, di quanto fossero speciali, di quanto mi volevano bene. Nessuno ancora è venuto a dirmi parole gentili, a confortarmi... è la prima volta che mi sento così sola in vita mia! Ormai non ho più nessuno a cui dare il buongiorno la mattina, con cui lamentarmi del perché non potevo avere tutto ciò che desideravo, con cui parlare tutta la notte sotto le stelle con una tazza calda di thè a scaldarci le mani, avvolti tra le morbide coperte... Sono completamente sola!
« Hinata » una voce calda mi costringe ad alzare la testa e volgere il mio sguardo alla mia destra.
« Quel che ti è successo è terribile... mi dispiace molto » dice un uomo anziano seduto in ginocchio e con il volto abbassato « Non avrei mai voluto vederti in questa situazione. »
Il nonno di Sasuke e mio padre amavano giocare a scacchi e lui veniva a trovarlo spesso a casa.
« Ascolta... non voglio che tu rimanga sola. Se lo desideri potrai trasferirti da noi! » mi propone.
Sento il cuore riscaldarsi dalla gioia. Erano queste le parole che volevo sentire! Tuttavia...
« Ecco n-non credo sia una buona idea. Non voglio disturbarvi...»
« Casa nostra è troppo piccola...» interviene l'Uchiha sotto lo sguardo irritato del nonno.
In quel momento il mio cuore ha perso un battito.
« E visto che io ci abito con mio nonno sarebbe stretta per tutti e tre... ma è anche vero che sei talmente piccola che se ti trasferissi da noi sarebbe come prendere un gattino, quindi non c'è bisogno di fare complimenti. Non devi preoccuparti verrai ad abitare con noi. »
Una piccola lacrima mi solca il volto e un po' di rossore colora la pelle pallida e stremata. Ci guardiamo pochi attimi, ma quando sto per dare una risposta...
« Le consiglio di non essere avventato. »
Tutti ci voltiamo verso quest'individuo vestito di nero. Un luccichìo che proviene dalla sua giacca attira la mia attenzione. Quella spilla è...
« Non avrei mai immaginato che potesse nascondere due ragazzini, anzi, che vi nascondeste tutti e tre in uno sperduto paesino di campagna come questo. È stato molto abile. Ma visto che sono riuscito a trovarvi, la storia finisce qui. Signorina Hinata Shinonome... anzi, mi correggo... Hinata Hyuga, i membri della sua famiglia mi hanno mandato da lei per riportarla a casa. » conclude un ragazzo sui vent'anni, alto, dai capelli lunghi poco più della spalla raccolti in una coda bassa, dai riflessi di un blu spento.
Dei ciuffi ribelli incorniciano il viso diafano e i suoi grandi occhi neri brillano come l'acqua in un lago durante una notte buia, coperta interamente dalle nuvole e con la debole e pallida luce lunare.
« Hyuga? Ma che... » Sasuke, confuso, osserva suo nonno che però non controbatte quelle parole.
« Non capisco di cosa stiate parlando... il mio nome è Hinata Shinonome. È così che mi chiamo » intervengo. Stringo forte il pugno sul petto più confusa che mai. Cosa sta succedendo?
« Questo non è esatto. Il vero nome di suo padre era Hiashi Hyuga. Era il primogenito della famiglia Hyuga, nonchè l'erede legittimo di tutte le aziende del gruppo Hyuga. L'uomo seduto dinanzi a lei era il maggiordomo capo di casa Huyga. » rivela l'anziano signore.
« Il m-maggiordomo...»
Non ci credo. Questo... questo è sicuramente un sogno. Il nonno di Sasuke non poteva essere il maggiordomo di mio padre. A lui non interessava la ricchezza, era felice con la sua famiglia!
« Venga signorina Hinata, suo nonno è ansioso di poterla riabbracciare. » quello sconosciuto allunga la mano coperta da un candido guanto « Il funerale del signor Hiashi verrà nuovamente celebrato presso la villa della sua famiglia. Coraggio. »
« Non voglio! Io non lascerò mai questa casa! » urlo.
È tutto ciò che mi rimane della mia famiglia. Non voglio lasciarlo. Tra questi pensieri ricomincio a piangere.
« Come desidera. Mi rendo conto del valore affettivo che questo posto deve avere per lei. Rimarremo qui finché non ritroverà un po' di serenità. » lo guardo sorpresa mentre china il capo « La prego di essere paziente con me. Farò di tutto per essere all'altezza di questo incarico! »
« Come? Essere paziente? In che senso? » gli chiedo senza ricevere una risposta. In cambio sfoggia un simpatico sorriso che la dice lunga e che mi inqiueta non poco.

***

« La colazione non è di suo gradimento? »
« N-no, affatto! È squisita! » dico imbarazzata anche se non ho assaggiato nemmeno un boccone. È la prima volta che vedo una tavola bandita così! Sembra un buffet!
« Ne sono lieto »
Il suo sorriso mi fa battere il cuore e penso che rappresenta il mio ragazzo ideale.
« Signorina Hinata, se non erro, ha poco meno di dieci minuti per arrivare a scuola. »
« È così tardi? Come faccio adesso? »
« Non si preoccupi, la macchina è pronta. » dice indicandomi una porsche nera brillante.
È quella da dove è uscita? Non ho il tempo di pensare ad altro dato che mi sento sollevare sulle braccia e vedo che la distanza tra noi e la macchina diminuisce velocemente.
« Non deve perdere altro tempo. »

E così la mia nuova vita cominciò da quel giorno.
« Chi è lei signore? »
« Sono il suo maggiordomo signorina Hinata. »






*Note dell'autrice*

Ebbene cosa ve ne pare di questo primo capitolo?
Avete capito chi è il maggiordomo di Hinata?
Tutte le risposte al prossimo capitolo!
Grazie a chi ha inserito la storia tra le seguite e le preferite e soprattutto a chi ha speso un po' del suo tempo per recensire!
Cercherò di aggiornare ogni sabato. Non mancate ^.-

  
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