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Autore: fuffi    30/12/2003    8 recensioni
Sesto anno x Harry e co: Voldemort inizia a uccidere i babbani e i mezzosangue, senza risparmiare nessuno. Perfino Hogwarts è in pericolo, ed è più spaurita che mai. Ma nessuno sa che nel castello c'è una spia pronta a vendere la vita di decine di centinaia di persone per un po' di potere. Commentate!
Genere: Romantico, Dark, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 7°
Da Madama McClan


Quando Harry uscì dal tunnel, aveva l’aspetto un po’ scombussolato.
”Ti diamo tempo quarantott’ore per rispondere alla nostra offerta, non un minuto di più, non uno di meno.” Aveva ruggito Thomas.
”Chiedi anche ai tuoi amici, Ron, Hermione, Virginia, Draco e Luna se vogliono partecipare!” Gli aveva ordinato il capo, col suo solito tono di voce minaccioso ed imponente.
Così, quando tornò, trovò gli amici che lo aspettavano in Sala Grande per cenare. Come al solito, Ginny punzecchiava suo fratello, che punzecchiava Hermione, che si sfogava prendendo a forchettate un povero pezzo di arrosto. Quando arrivò, Hermione gli balzò al collo baciandolo come solo lei sapeva fare, e mormorandogli:
”Cosa ti ha detto?”
“Te lo spiego dopo, quando ci siamo tutti.” Rispose Harry poi, sentendo il sonoro reclamo del suo stomaco, aggiunse: “Anche la mia pancia si trova d’accordo con me, entrambi abbiamo molto fame!” Hermione ridacchiò, poi portò il fidanzato da Ron e Ginny.
”Allora, che ti ha detto la McGranitt?” Chiese l’amico ansioso.
”Che devo assolutamente mangiare, sennò divento più magro di un chiodo.” Ribatté Harry seccato, sedendosi. Si servì di una porzione abbondante di lasagne al pesto (slurp…NDA), di un mega piattone di arrosto (ke fame!!!NDA), di due porzioni di panna cotta (sigh… voglio venire ank’io ad Hogwarts!NDA), di una mela e, come ciliegina sulla torta, di un bel po’ di purè (non mangia mica in quest’ordine, povero ragazzo!NDA). Alla fine, dopo che ebbe finito di mangiare l’ultimo morso della mela rossa, Ron disse:
”Hai mangiato più di me, Hermione e mia sorella insieme!”
”Ho bisogno di forze… vi dicevo…” Iniziò Harry, ma fu interrottolalla Terra:
“Potter, vai nell’ufficio del preside!”
”E che è? Una persecuzione!” Esclamò il ragazzo, profondamente irritato.
”Lascia, Harry, ci racconterai in Sala Comune. Ti aspettiamo lì, ok?” Lo tranquillizzò Ron.
“Ti amo, amore!” Sussurrò maliziosa Hermione e, sotto le occhiate inviperite dell’insegnante, baciò il fidanzato con passione inaudita.
”Ehm ehm (colpi di tosse alla Umbridge.NDA), Potter, ti devo ricordare che mi devi seguire?” Gli ricordò la Terra.
”No, professoressa. Ciao, Herm, ti amo anch’io alla follia!” Ribatté Harry, lasciando la ragazza e correndo per stare al passo con la Terra.
Una volta arrivato nell’ufficio della vicepreside, vi trovò diversi alunni: Lavanda Brown, Hannah Abott, Justin Finch-Fletcey (o come cavolo so scrive!NDA), Millicent Bulstrode, Blaise Zabini, Charlotte Turrast e Marcus Lux. Harry si sedette vicino a Lavanda Borwn, a cui chiese:
”Che cosa ci facciamo qui?”
”Se vuoi saperlo, hai trovato la persona sbagliata! Io ne so quanto e meno di te!” Rispose Lavanda, facendo le spallucce.
”Bene, ragazzi. Immagino che sappiate per quale motivo siete qui!” Iniziò Silente.
”In effetti, no, professoressa!” Squittì la minutissima Turrast.
“Bene, allora ve lo spiegherò io. Come saprete, i vostri amici Prefetti sono stati dimessi dalla loro carica per la cosiddetta ‘Operazione Scaccia Pix’. Ebbene, i qui presenti sono i nuovo Prefetti!” Rispose Silente. Tutti i ragazzi spalancarono la bocca, stupiti.
“Sul serio, professore?” Chiese Zabini incredulo, come tutti, del resto.
”Sul serio, Zabini, tant’è vero che la professoressa Umbridge se n’è andata di qui! Tenete i vostri distintivi, gli ex-Prefetti sapranno come aiutarvi. Harry, tu fermati ancora un attimo!” Tutti gli studenti, fremendo d’eccitazione, andarono verso la cattedra della professoressa e ritirarono i distintivi, che erano stati opportunamente modificati. Harry prese in mano il suo, sentendosi orgoglioso. In fondo, Silente alla fine dell’anno precedente aveva detto che quel distintivo era destinato a lui, solo che, per non caricargli tropo le spalle, aveva scelto Ron, il secondo candidato. Ma ora era lui il Prefetto di turno! Si appuntò il distintivo dorato nella parte sinistra della divisa, ed aspettò che i suoi compagni uscissero dall’ufficio.
”Bene (oh, ma ‘sto qua non sa dire altro che bene?NDTutti | Ke ci volete fare? Silente è cm un registratore puntato sempre su play!NDA), Potter, ora che siamo soli possiamo discutere di una cosa.” Disse il professor Silente.
”Dica, professoressa.” Rispose Harry, sempre più teso come le corde di un violino.
“Tu è da cinque anni e mezzo che sei nella squadra. Inoltre, hai fantastiche prestazioni nel tuo ruolo, giochi a Quiddich non per vincere, ma per divertirti. Ciò fa di te un ottimo Cercatore. Grifondoro è e sarà sempre orgoglioso delle tue prestazioni.” Ribatté l’uomo. Harry si sentì avvampare, e disse:
“Grazie mille, professore…”
”Sai benissimo che quando c’è da elogiare io elogio, e quando c’è da rimproverare io rimprovero! Quindi, non ringraziare. Tornando a noi, ho deciso di affidarti un altro incarico: Capitano della tua squadra.” Decise Silente. Harry rimase esterrefatto dalle parole dell’insegnante. Lui? Capitano della squadra? C’era senz’altro stato un errore.
”Impossibile, signore. Uno, sono stato espulso a vita, due la mia Firebolt l’ho lasciata a scuola e non so più dove sia.” Rispose lui.
”Se cercavi la scopa, eccotela, Potter!” Esclamò l’insegnante, porgendo ad Harry il manico nero della sua unica, inimitabile, incredibile, nonché un ricordo preziosissimo, Firebolt. La prese con le mani tremanti, e la osservò: era esattamente come l’aveva lasciata, anzi, anche meglio.
“Vedi, Potter, Dobby, un certo elfo domestico, non l’ha lasciata un solo secondo da quando la professoressa Umbridge se nè andata e l’ha lasciata incustodita. Perciò, consideralo un regalo da parte di Dobby.” Sospirò Silente.
”Ah, mi sono dimenticata, tieni quest’altro distintivo, quello da Capitano. Lo indossano tutti i Capitani, e voglio che lo faccia anche tu.” Aggiunse, estraendo dal cassetto un distintivo d’oro con le lettere rosse e oro che dicevano: Capitano.
”Grazie mille, professore.” Ringraziò Harry.
”Figurati, Harry! Appunta quel distintivo, avanti!” Lo incitò l’uomo. Harry lo appuntò sotto quello da Prefetto, e dagli occhi del preside uscirono alcune lacrime.
”Sapessi come somigli a James. Siete due gocce d’acqua. Non dimenticartelo mai, Potter, i tuoi da lassù ti vedono. Scommetto che sono molto fieri ed orgogliosi di avere un figlio come te.,” Mormorò singhiozzando.

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“Stai scherzando?” Harry, Ron ed Hermione erano in Sala Comune. Harry aveva raccontato ai due dell’incontro con la professoressa e dei suoi due incarichi.
”Bravo, tesoro, sono fiera di te!” Esclamò Hermione giuliva, baciando il fidanzato con trasporto.
“Vero che non mi butti fuori, o sommo Capitano?” Scherzò Ron sorridente.
”Se non la smetti di rompere, è la prima cosa che faccio, oltre quella di levarti centocinquanta punti!” Intimò Harry, fingendosi arrabbiato. Poi il trio rise allegramente.
”In Sala Grande, che cosa ci volevi dire?” Chiese Ron.
”Ah, quella cosa…” Iniziò Harry, e raccontò sottovoce agli amici che cosa avevano detto il Capo, Thomas ed Elyon.
”Cioè, ci vogliono far fare parte dei White Tigers? Io dico: avanti tutta!” Rispose Ron in un sussurro concitato.
“Pure io ci sto!” Mormorò Hermione. A quelle parole, gli occhi dei ragazzi fiammeggiarono pericolosamente.
”Eh, no, cara. Tu non ci stai proprio per niente!” Esclamò Ron minaccioso.
”Non sono una bambina, Ron, ho sedici anni abbondanti!” Ribatté Hermione perentoria.
”Herm, amore, non pensi di essere un po’ troppo… ehm… fragile per sopportare degli allenamenti così?” Chiese Harry esitando.
”No, io non penso proprio! Io penso invece che è carino che siate protettivi nei miei confronti, ma io ho la mia vita, e non ho bisogno dell’autorizzazione di nessuno per viverla come meglio credo!” Concluse Hermione.
“E per la cosa del crepa?” Domandò Ron sghignazzando.
Non è il crepa! È il Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri ed Abbruttiti! Nessun problema, ho convinto anche la Terra, la Cooman, la Sinistra, Vector e anche Fiorenzo!” Rispose lei raggiante.
“Poveri pazzi…” Mormorò Ron abbastanza forte da farsi sentire dalla ragazza.
“Tu sei il pazzo, Ron! Ieri, per esempio, ho fatto un salto alle cucine e ho visto com’erano, poveretti… Winky, poi, ha fatto una cosa terribile con Dobby…” Disse lei.
“Cioè?” Esclamarono i ragazzi in coro.
”Hanno fatto… l’amore! Li ho visti nudi proprio mentre entravo!” Sussurrò lei disgustata. Harry e Ron risero come pazzi, Harry non riusciva a muoversi e picchiava sonoramente il pavimento, mentre l’amico si rotolava nella poltrona, finendo col cadere. Quando entrambi si furono calmati, Harry chiese:
”E… com’è il fisico?” Hermione non rispose nemmeno: si mise le mani di fronte agli occhi e nascose il volto nella poltrona (Harry era l’unico scemo per terra sopra al tappeto!NDA).
“Pervertito! Certo che se abbiamo un Prefetto del genere, siamo proprio messi bene!” Esclamò Ron indignato.
”E piantala! Era una battuta, cretino!” Rispose Harry.
”Se è così, è davvero scadente!” Ribatté Ron. Harry non rispose, si alzò e si diresse verso la bacheca degli avvisi, dove trovò scritto:
Informiamo gli studenti che domani (il giorno 30/11) ci sarà una uscita ad Hogsmeade. Ricordiamo agli alunni che solo gli studenti al di sopra del terzo anno possono partecipare alle suddette visite. Inoltre, richiamo la cortese attenzione degli studenti all’evento di questo mese: il ballo di Halloween, organizzato il 31/11 per tutti gli studenti al di sopra del quarto anno. Ci si presenterà con abiti da cerimonia come prestabilito. Firmato
Albus Silente

“Ragazzi, venite un attimo!” Li chiamò Harry. Ron ed Hermione furono subito da lui e, sotto indicazione del ragazzo, lessero l’avviso.
”Allora, Herm, ci vieni con il ragazzo più sexy di tutta Hogwarts?” Chiese Harry, tirando fuori quel suo atteggiamento da idolo delle folle.
”Certamente Harry! Però mi devi accompagnare da Madama McClan (x ki nn crede ke ci sia anke ad Hogsmeade si vada a rileggere il GoF nel capitolo della coppa del mondo!NDA), quell’abito non mi sta più.” Rispose Hermione felice. Harry la afferrò e la baciò.

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Alle dieci dell’indomani, Harry, Hermione, Ginny, Draco, Ron e Luna erano da Madama McClan (Draco, Ginny e Luna avevano accettato più che volentieri di diventare dei White Tigers) e stavano scegliendo un abito per la festa dell’indomani.
”Odio vestirmi in giacca e cravatta!” Esclamò Ron arrabbiato, scorazzando fra i vari settori del negozio alla ricerca di qualcosa che gli piacesse. Draco osservava ogni vestito e lo commentava con un: “Bleah!” “Ma che cosa ci devo fare? Lavarci i pavimenti?” “Certo che manco gli elfi domestici indosserebbero tali stracci!” “Ma come si fa a comprare delle schifezze del genere?” Harry, dal canto suo, non era certamente messo meglio: non aveva proprio idee, e stava appiccicato a Draco, che se intendeva di vestiti, in modo da capirci qualcosa.
”ragazzi, come siete messi?” Chiese Hermione raggiungendoli.
”Da cani!” Risposero i due in coro.
”Amore, ma non vedi che quest’abito nero ti sta a meraviglia? Vai nel camerino a provarlo!” Esclamò la sua fidanzata, indicandogli un vestito nero piegato bene proprio di fronte a lui. Harry sorrise, la baciò nella guancia ed entrò nel camerino, cambiandosi. Scoprì così che quel vestito era un semplicissimo, ma comunque raffinato, smoking nero, completo di guanti, cilindro e bastone. Si guardò allo specchio, poi uscì.
”Amore, stai divinamente!” Lo elogiò Hermione “Ti sta da Dio, sei davvero bellissimo!”
Dai camerini accanto al suo, uscirono Draco e Ron con addosso due smoking identici al suo, solo che quello di Ron era rosso, mentre quello di Draco era bianco.
”Stai benissimo, Ron!” Esclamò Luna correndogli incontro.
”Draco, sei la fine del mondo e anche di più!” Disse Ginny, baciandolo con passione.
”Ed ora… campo alle ragazze!” Invitò Ron. Per prima entrò Luna nel camerino e ne uscì con un abito che le arrivava poco dopo le ginocchia, giallo e vaporoso con le maniche sottili, un paio di guanti giallo canarino e, come ciliegina sulla torta, i capelli erano legati in una bella treccia.
"Wow, Luna, sei uno schianto!" Commentò Ron. Luna sorrise maliziosamente, per poi baciare Ron. Decisamente, quei due erano fatti l'uno per l'altra. Hermione entrò nel camerino accanto a quello di Luna, e, quando uscì, fece letterlamente sbavare tutti, il suo fidanzato in particolare. Indossava un vestito lungo fino alle caviglie bianco, non alla principessa Sissi, comunque molto piacevole, con un vertiginoso collo a V; i capelli erano legati in modo che ricadessero in avanti solamente due ciuffi.
"Che ne dici, posso alzarti la gonna e darti un bel morso nelle gambe?" Chiese Harry maliziosamente.
"Calma, paperon de Paperoni, in un altro momento!" Rispose lei. A stare con Harry, quelle domande se le aspettava in qualunque posto e situazione, oramai ci era abituata e ci rideva pure sopra.
"Giusto, ora lascia andare Ginny. Senz'altro lei saprà stupirci a tutti!" Lo rimproverò Draco e Ginny arrossì, entrando nel camerino. Dieci minuti dopo era fuori, con addosso un elegantissimo abito acquamarina che le arrivava alle ginocchia circa con un'ampia scollatura semicircolare, la gonna aveva un ampio spacco laterale, i capelli erano raccolti in un cerchietto anch'esso acquamarina, l'espressione era di una bambina cresciuta troppo in fretta.
"Non è che sono indecente, Draco?" Chiese lei timidamente.
"No, guarda la scollatura di Hermione!" Rispose lui, indicando la scollatura ancora più vertiginosa a V della ragazza.
"Hai ragione, mi preoccupo troppo." Concluse Ginny.

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Il giorno della festa, Harry, nel dormitorio, tentava di fare il nodo al cravattino, con estrema difficoltà. Ron, invece, era alle prese col suo cilindro che proprio non ne voleva sapere di raddrizzarsi, Dean si abbottonava la camicia e Neville cercava di allacciarsi le scarpe verdi. Quando fu tutto pronto, Ron ed Harry scesero in Sala Grande (l'appuntamento con le rispttive fidanzate era lì) e, quando le videro, non poterono fare a meno di sbavare copiosamente.
"Herm, sei magnifica!" Esclamò Harry, abbracciando la fidanzata.
"Luna, non ti ho visto per sei ore e quarantatrè minuti e mi mancavi da morire!" Disse Ron, baciando la ragazza con passione. Abbracciate, le coppiette si diressero al centro della pista da ballo proprio mentre inziava un brano: "High" dei Lighthouse Family.
"Oh, è una cnazone stupenda!" Esclamò Hermione estasiata, conducendo il fidanzato nella pista da ballo. Ballarono fino a mezzanotte e all'una Harry era davanti al dormitorio femminile.
"Buonanotte, mia bella principessa!" Sussurrò Harry, baciando Hermione.
"Buonanotte, principe azzurro!" Mormorò in risposta lei, giocherellando con una ciocca di capelli del ragazzo. Andarono avanti fino ad un buon quarto d'ora, fino a quando Harry non si sentì improvvisamente spossato e rischiò pericolosamente di cadere. Hermione lo afferrò per un braccio e lo portò nel suo letto, che era il più vicino, lo fece sdraiare e gli chiese:
"Cos'hai, amore?" Lui, per tutta risposta tentò di andarsene, ma le sue gambe non reggerono il suo peso, così atterrò nel letto.
"Niente, solo un po' di stanchezza..." Rispose lui.
"Herm, che cosa c'è?" Chiese Lavanda che era appena entrata nel dormitorio.
"Via a chiamare due ragazzi, sbrigati! Harry non sta bene!" Esclamò Hermione.
"Oh mio Dio... arrivo subito!" Sospirò la ragazza, uscendo subito.
"Dammi il polso, svelto!" Ordinò Hermione. Harry le porse il polso, e lei, con l'orologio sott'occhio, iniziò a contare le pulsazioni. Dopo un minuto, distolse la mano e disse:
"Cavolo, pressione bassa! Hai battiti troppo scarsi, così finirai per svenire!"
"Non chiamarmele, Herm." Mormorò Harry. Ora gli girava pure la testa, ed era una senzazione spiacevolissima.
"Harry, siediti, non si sta mai sdraiati con la pressione bassa!" Sussurrò la ragazza, afferrando il ragazzo e mettendolo con la schiena appoggiata alla spalliera. Harry iniziava ad avere la vista sfocata, e, piano piano, iniziò a precipitare in un pozzo senza fondo.
CONTINU@

*_* *_* *_* *_* *_* _* *_* *_* *_* *_* *_* *_* *_* *_* *_* *_*


Allora? Cap un po' scombussolato, ma 'sta volta ho seguito i vosrti consigli: non ho fatto niente di avventato!!! Sn riuscita a domare i pers ribelli! Questo 'calo di pressione' (lo metto fra virgolette xkè poi un vero calo di pressione non lo è... ma poi vedrete!) di Harry così improvviso non v'incuriosisce? Allora, continuate a seguire e commentare!!!! Mi sta prendendo sempre di + 'sta ff!!!!! Dite la vostra nei commenti, metteteci la vostra opinione! Ki ci ha azzekkato vince... ehm... fatemi pensare... boh! Vabbè, mi farebbe cmq piacere sapere ke ci sn lettori mitici ke recensiscono. Grassssssie a ki ha la pazienza di di leggere, ma ringrasssio infinitamente ki recensisce! Mi date la forza di andare avanti, nn sapete quanto è brutto avere una ff senza commenti, e deprimente! Cm al solito, LASCIAMO IL CAMPO AI COMMENTI!!!!!! Carissima adele, grassssie 1000 x avere la pazienza di commentare ad ogni capitolo! Mi dai la forza di andare avanti!!! Grasssie 1000! Vega, davvero grassssie x il tuo puntuale commento! Visto ke ce l’ho fatta a trattenermi? Anke qui nn succede niente di interessante, visto? Ma il prox cap stupirò tutti, te compreso! Anke tu, Fredryck, inizi a commentare da un cap a qst parte! Dici di far diventare la storia turbolenta fra Harry ed Herm? Beh, io ci provo! Sennò xkè inserire un xsonaggio femminile? Le descrizioni delle partite di Quiddich le farò dettagliatissime, xkè sn rimasta profondamente delusa dall’espulsione di Harry dalla squadra nel GoF! Buahhh! La Rowling nn solo ha tralasciato il Quiddich, ma si è xmessa di uccidere Sirius!!!! Sacrilegio! Aspetto i commenti, buona lettura!!!
  
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