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Autore: Killkenny    03/12/2005    0 recensioni
"…Hai perso… e al tempo stesso…- Fece Razor, mentre rinfoderava la katana -…hai superato la Prova.-
-COSAAAAA?!?- Urlarono i presenti mentre la Thunder cage svaniva.
-Anche mentre combattevamo, hai scelto di proteggere qualcosa… io non ci sono mai riuscito, a tua differenza. Sei ufficialmente un Guerriero della Gilead, congratulazioni.- Fece il killer sparendo nel nulla.
-*gratagrat* Mò mi sembra di esser stato preso per il culo… "
Genere: Generale, Dark, Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dark Lords, Personaggio originale, Slayers, Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Slayers:

The Slayers:

LE ERE DEL CAOS

 

 

 

Preludio:

The Red Dragon and the Holy Moon.

Iniziano i problemi.

 

Mare del Caos…

 

Un ‘luogo’ in cui tempo e spazio erano una cosa molto, molto soggettiva.

Un’anima con grossi problemi esistenziali vagava per quella vuota immensità…

Chi era?

Non riusciva a ricordarlo.

Era consapevole di essere morto…

Ma come?

Tutto ciò che poteva ricordare della sua morte… era quella risata infantile… ed agghiacciante allo stesso tempo.

Non ricordava niente di se stesso.

Guardò l’aspetto della sua anima… il riflesso di quello che, un tempo, doveva essere il suo corpo…

Era piuttosto grande e robusto… “Un corpo da guerriero…” Pensò, domandandosi subito dopo “…come ca**o faccio a saperlo?”

Evidentemente, recuperava ricordi man mano che si esaminava.

Passò alle mani… a osservarle, ricordi di battaglie sanguinose e violente presero a scorrergli nella testa… ricordi che erano troppo lunghi per un essere umano…

Una nuova informazione su chi era: un demone…

Si rese conto che più si concentrava, più recuperava ricordi.

Ripensò a quella risata… Perché gli veniva in mente un moccioso coi capelli neri?

Come poteva un moccioso uccidere uno come lui?

“Perché neanche quel moccioso è umano…”

Uno strano schema gli balenò nella mente… e ricordò, in parte, chi era: Garv Chaos Dragon, Ma-ryu ou.

Dark Lord creato da Shabranigdo per la Kouma Sensou.

Esule e traditore della sua stessa razza.

Almeno, questo era ciò che dicevano di lui.

La sua morte… ricordava fin troppo bene, ora, la sua morte: ucciso a tradimento da Phibrizio, mentre combatteva con un gruppo di umani. Nessuno di loro, neanche con l’aiuto di quel cretino viola (Etchì! ndXellos) poteva batterlo… --…A parte il Cavaliere di Ceiphed, nessuno può sperare di battermi…-- Aveva detto sprezzante… --È impegnata con un lavoro part – time-- Aveva detto quella maga dai capelli rossi.

Terrore. Puro ed assoluto.

Perché aveva capito che il Cavaliere in questione era una loro comune conoscenza.

--- --- ---

 

Zefilia, tempo addietro.

 

Luna Inverse, cavaliere di Ceiphed, salutò la sorella partire con quella scriteriata di Naga con una non – visibile lacrima sul viso… non avrebbe mai ammasso che quella pazza della sorella le sarebbe mancata… ma così era.

Bè, non ci stette comunque a pensare troppo: aveva deciso di lasciar perdere le beghe con i demoni, e dedicarsi a qualcosa di tranquillo.

Si diresse al “Drago Verde”, il locale in cui avrebbe cominciato a lavorare come cameriera, pronta ad una vita tranquilla.

---

Ma si sa, il destino è SEMPRE beffardo.

 

Un uomo di grandi dimensioni, capelli rosso fuoco, impermeabile arancione… e una grossa attitudine a cacciarsi nei guai, stava entrando nella cittadina.

Chi era? Mi sembra chiaro, a questo punto.

Garv.

Aveva sentito parlare del Cavaliere di Ceiphed, e voleva sfidarlo.

Nessuna pietà in caso di sconfitta, ovviamente.

E se fosse stato lui lo sconfitto?

Improbabile. Comunque, si aspettava lo stesso destino che avrebbe riservato al suo avversario.

Si concentrò sui suoi sensi da mazoku, stando attento a non attirare l’attenzione dei suoi simili… cercando la particolare aura di un Ceiphed Knight.

Individuò una traccia, poco distante da dove si trovava, confusa da centinaia di aure umane.

Parecchie.

“E la ‘sensibilità’ non è mai stata il mio forte… pazienza, entro, mangio e poi spacco tutto.” Pensò dopo la ricerca.

GOCCIOLONE dei lettori.

Entrò in una locanda… “Il ‘Drago Verde’… nome interessante. Peccato per la fine che farà il locale.”

Decise di ordinare e mangiare. Sentiva l’aura del Cavaliere… ma non riusciva ad individuarla. Idem per Luna: quando Garv era entrato, Luna aveva ‘sentito’ qualcosa di anomalo… ma era sul lavoro, quindi, niente casini!

Garv ordinò porzioni da far invidia a quelle ingurgitate dai membri della famiglia Inverse… senza destar però stupore e/o altro.

Mentre consumava, il Destino decise di muovere un pò le sue fila…

Infatti, due gruppi di demoni di medio livello decisero, proprio durante il dolce, di fare irruzione nella taverna.

Lo scopo di ciascun gruppo era di attaccare il Cavaliere e Garv… ma nessuno dei due sapeva chi era l’altro.

Ovviamente, i cretini si lanciarono sui propri obbiettivi, gridando -PREPARATI A MORIRE GARV / CEIPHED KNIGHT!-

I clienti del locale decisero di filarsela… mentre il ‘rinnegato’ e la ‘cameriera’ facevano apparire le proprie armi e si lanciavano sui nemici, temporaneamente alleati.

L’unico modo per definire i risultati di quella… alleanza occasionale… è spezzatino di mazoku.

“E così il temutissimo Cavaliere di Ceiphed è… una donna? Carina, per di più! MA CHE CA**O VADO A PENSARE?!? -/////-”

“E così questo fustone è un Dark Lord? AAARGH! RIPRENDITI LUNA >/////< !”

(NdKK: ma come sono in sintonia… mi stà venendo da vomitare…)

-Senti, Cavaliere, sarei venuto per sfidarti… ma non qui: fuori città… così evito stragi inutili…- “Come mai tanta cortesia per un nemico?” Domandò una vocetta maligna / maliziosa nella testa di Garv.

-Ok, bestione, un luogo vale l’altro per affettarti, ma vorrei evitare… di far “…vedere a tutti che ti sei presa una cotta per questo qua?”- altra vocina maligna / maliziosa- … saltare il mio posto di lavoro.-

I due uscirono dalla città, entrando in un bosco… entrati in una radura (perché negli anime c’è SEMPRE una radura da duello, in mezzo ai boschi ndKK) si misero uno di fronte all’altra, armi in pugno.

-Hei, demone, cerca di durare più dell’ultimo che mi ha sfidato.-

-Certamente, madame.- Disse Garv, inchinandosi scherzosamente.

I due iniziarono ad affrontarsi, spada e teletrasporto l’uno, Arc Dragon ed energie sacre l’altra.

Garv schivò un fendente abbastanza facilmente… ma si preoccupò dei risultati su un albero dietro di lui: abbattuto in un istante… ed era stato SOLO sfiorato!

Contrattaccò con quello che aveva imparato in innumerevoli campi di battaglia…

Ciò lo aiutò a far durare molto il combattimento… si fosse trattato di un umano normale, l’avversario a quel punto si sarebbe ritrovato a carne trita già da un pezzo.

Se invece fosse stato un drago, anche di alto livello, cenere e polvere da un pò meno.

Non parliamo dei demoni, grazie.

Ma quella donna pareva infaticabile, e Garv era costretto spesso a chiudersi in difesa! Lui, che al fianco del Demone del Nord aveva causato la morte di un Re dei Draghi, era costretto a guardarsi dagli attacchi di una donna!

Ciò lo… attirava.

Un fendente tirato un pò troppo vicino al volto di lei gli permise di vedere gli occhi di lei [Descrizione degli occhi di Luna Inverse? Sorry! Non in QUESTA sede. ndKK].

“Stupendi” Pensò, sbalordendo sé stesso.

-Non dovresti nascondere degli occhi così belli.- Le disse ad un orecchio, mentre erano lama contro lama.

Lei prima arrossì violentemente, poi s’inc*azzo parecchio, e riprese l’offensiva, ancor più violentemente di prima.

Usando pure pugni e calci. (dote di famiglia ndKK + Altre vittime delle ‘manine’ di Lina)

Andarono avanti per un’altra mezzora… e la fatica, sia fisica che spirituale, si fece sentire.

“Un ultimo colpo… e lo secco!” Pensò lei.

“Con questo mi gioco tutto… e sarò io a vincere!” Pensò lui, caricando quello che restava delle sue energie nella spada. Idem per l’Arc Dragon del Cavaliere, che si stava caricando di energie positive.

Un assalto diretto… uno scontro di lame… l’ovvia esplosione seguente… Garv finì schienato contro un albero. Fece appena in tempo a riaprire gli occhi…

-RAAAAAHHHH!- Che si vide venir addosso Luna Inverse, lama ben alzata, in corsa verso di lui… chiuse gli occhi, pronto alla fine…

Tonf!

Solo per sentirsi un peso sul petto…

Lei aveva vinto… e perso contemporaneamente.

Come lui.

Avrebbe potuto ucciderla…

Decise di non farlo.

“Perché risparmi un nemico?” Ancora quella ‘vocina’. “Perché sì!” Risposta ancor più ovvia.

Altra fonte di preoccupazione: non sentiva il minimo bisogno di togliersela di dosso… nonostante qualcosa gli urlasse “SCHIODATELA DI LÌ, DEFICIENTE!!!” Neanche per sogno: come guidate da una forza esterna, le sue mani andarono ad appoggiarsi alla schiena di lei… e col cavolo che le avrebbe tolte di lì…

 

--- --- ---

 

Mare del Caos, ‘oggi’.

 

Scoperta la novità, Garv aveva combattuto come se niente fosse contro quel gruppetto, pensando nel frattempo ad un modo per tornare da lei senza poi venir disintegrato…

Ci aveva pensato Phibrizio a salvarlo dall’imbarazzo della scelta… uccidendolo.

E ora le mancava… e non sarebbe mai potuto tornare indietro… dal suo Cavaliere…

Da Luna Inverse… che aveva fatto breccia in quel pozzo di tenebre e violenza che era il suo cuore…

…………

Tempo finito per le riflessioni: come da copione, Phibrizio stava arrivando. Lì nel Mare del Caos, le loro rispettive anime avevano riacquistato i propri poteri… e da quando si erano ritrovati, erano riscoppiate le liti. Anche se la fine fatta dal mei – ou confermava l’opinione di Garv, secondo cui nessuno, né Demoni né Draghi, avrebbe mai potuto vincere la guerra, la faida tra i due era continuata. Dal loro punto di vista… erano ormai passati dei millenni.

E quegli scontri, che finivano SEMPRE, INEVITABILMENTE in parità, iniziavano ad annoiarli.

Ad un certo punto, Garv abbassò la sua spada… cosa che bloccò l’offensiva del Demone Superiore di fronte a lui.

-Cosa c’è, bestione, ti arrendi?- Disse Phibrizio, nella sua forma ‘adulta’: un umano di circa vent’anni, dai lunghi capelli neri e gli occhi color smeraldo, il cui viso angelico poteva ancora trarre in inganno molti.

-Col cavolo che lo faccio, piattola. Solo che sono stufo di questa situazione di eterna parità. Se proprio dobbiamo picchiarci, preferirei farlo in un luogo dove almeno si possa concludere la faccenda.- Rispose il demone dalla rossa chioma.

-E come pensi di farcela, genio? Ti ricordo che nessuno di noi due può lasciare questo posto.- Riprese Phibrizio.

-Da soli, no. Ma unendo le forze?- Disse Garv con un sorrisino sulla faccia che non prometteva nulla di buono.

Phibrizio, sorpreso da questa proposta di alleanza, ci pensò sopra un attimo, calcolando tutte le variabili… -Forse. Ma sarebbe comunque molto difficile. Anche noi due abbiamo dei limiti.-

-Ma in tre?- Obbiettò una voce alle loro spalle… una voce cavernosa ed animalesca. I due Demoni si voltarono… e videro alle loro spalle l’unica creatura che poteva impensierire un demone di alta classe, l’essere che era noto come Zanafer, il Mostro Invincibile.

Phibrizio, poco sorpreso della sua presenza lì, iniziò a sorridere maligno.

-Certo che sì. Ma tu cosa ci guadagni?- Domandò alla creatura.

-La possibilità di uscire di qui… e di trovare un’identità per me. Non avete idea… non potete immaginare cosa significhi non sapere COSA sei.- Disse la creatura, abbassando la testa al livello delle loro.

Garv si voltò verso il fratello, che annuì… -Ok, proviamoci… e speriamo che mammina ci lasci fare il tutto…- disse l’Hellmaster

-Io mi preoccuperei più delle conseguenze di ciò che faremo: cosa accadrà se riusciremo ad uscire dal Mare del Caos?-

-Una cosa alla volta, Garv. Una alla volta. Preoccupiamoci innanzitutto di uscire da qui… poi del resto.-

-Ok. Ma una volta fuori, non voglio più vedere la tua faccia per i prossimi secoli, è chiaro?- Ingiunse il Ma-ryu ou, consapevole, dentro di sé, che ciò che voleva era pura utopia: sarebbe stato inevitabile, una volta fuori, essere obbligati ad avere contatti.

-Stesso dicasi per te e per la TUA faccia.- Rispose il Re Nero, identicamente consapevole della realtà dei fatti. I due Grandi Demoni assunsero le loro forme Beast… iniziando a concentrare i loro poteri…

 

 

   
 
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