Tram
Devo andare, devo andare al lavoro.
Lasciarla lì mi disturba, ma devo andare al lavoro.
Vorrei giocare ancora con lei, ma devo salvare le apparenze.
Reprimo l’impulso di tornare a torturare la mia vittima.
NON POSSO!
Mi scoprirebbero subito se non avessi una falsa identità.
Il tram arriva e io ci salgo.
Così va meglio, la mia voglia di tornare a casa si è attenuata.
Sorrido tra me, oggi la ucciderò.
Cerco di ricompormi, ma l’adrenalina e l’eccitazione mi salgono al cervello, facendomi impazzire.
Devo già trovare una nuova vittima.
Ma prima devo seppellire l’altra.
Così il suo corpo riposerà insieme alle altre.
Si faranno compagnia.
La devo trovare, la devo trovare.
Chi sarà la prossima vittima?
La donna in piedi di fianco a me?
O la ragazza che ho davanti?
Lei, si gira, come se avesse intuito i miei pensieri.
Non perdo la mia maschera di freddezza anche se sono quasi.. sorpreso.
Mi guarda negli occhi, come a scavarmi dentro.
Non riesco a staccarmi.
Il tram si ferma, lei distoglie lo sguardo e scende.
Ho avuto paura.
Paura che mi leggesse dentro.
E in questo momento provo disgusto per me.
Spero che mi catturino.
PRENDETEMI!
Non ha molto senso, magari, ma dovete provare a immaginare questo Serial Killer in confusione mentale, anche se è lucido in qualche maniera; è preda dei suoi istinti, ma sa che se vuole continuare ancora deve avere una falsa identità, far finta di essere una persona normale. Sono fissata con i serial killer, e questo tizio aveva davvero una faccia inquietante, mi ha ispirato.
Spero vi sia piaciuto!!
Rossafujoshi