Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ViXi    13/12/2010    0 recensioni
Un piccolo sogno Yoaoi, tra Sirius e Remus. Spero vi piaccia ^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Contemplava gli enormi prati dei giardini di Hogwarts, incorniciati da un immenso cielo scarlatto, rosso come la camicia di velluto che indossava Lui, Sirius Black, abbottonata fino a circa metà petto, lasciando visibili buona parte del busto, solcato qua e là da una distesa di peli neri come i suoi capelli che, selvaggi come l'Ippogrifo che aveva domato fino a quel giorno,si appoggiavano dolcemente sulle sue spalle magre.

Era lì, disteso sulla frazione di erba umidi situata ai piedi della foresta oscura che, quel giorno come non mai, guardava con tanta ammirazione. Indossava dei pantaloni, marroni come gli arbusti che crescevano ai lati della capanna del fedele Hagrid, arrotolati alle ginocchia, macchiati qua e là da chiazze d'erba, risultato di una buona mezzora trascorsa a rotolare felice nell'erba, come quando frequentava la scuola di magia, e si godeva sereno il venticello primaverile che lo accarezzava tiepidamente, come nessun'altro aveva mai fatto prima. Gustava affamato quel suo primo mese di totale libertà meglio di come avrebbe mai pensato di fare, e recuperava il tempo perso a piangere ad Azkaban, mentre ora poteva sorridere senza il timore di venir punito dai Dissennatori.

Aprì le braccia e le gambe, come per formare una sorta di Stella Umana, mentre osservava il firmamento imbrunirsi, per dare spazio alla notte, mentre la luna, fredda e bianca, cominciava a farsi strada nel centro di quel cielo così magnifico.


Chiuse gli occhi per assaporare meglio quel dolce silenzio che, stranamente, non era interrotto da urla di dolore o pianti di detenuti ormai impazziti. No, quelle urla ormai erano scomparse, ora poteva ascoltare senza paura quella quiete che da tempo aspettava.

Continuava a ricordare tristemente tutti quei momenti passati ingiustamente ad Azkaban, senza un briciolo di libertà o di affetto, quando qualcosa, o meglio, Qualcuno,  toccò la sua chioma ornata da piccole foglie o steli d'erba verde. Avrebbe riconosciuto quella carezza tra altre mille. Quello sfiorare inconfondibile, leggero e passionale nello stesso istante, quella era la mano della persona che tra più di tutte amava: era la mano di Remus Lupin.

-Buona sera Felpato..-  lo salutò Remus con un sorriso ben pià dolce di tutte le leccornie di Mielandia, e con uno sguardo pià caldo e accogliente della migliore tra le Burrobirre. -Ti godi la fine del tuo primo mese di Libertà?-

Remus Lupin, Lunastorta come lo chiamavano in molti, indossava una delle sue vecchie camicie giallastre, rattoppate quà e là con pezzi di stoffa marroni e grigi. Si sistemava i suoi capell color dell' orzo, lievementi brizzolati, con le sue mani dal tocco leggero ed estasiante, guardando Sirius con il suo inconfondibile e penetrante sguardo.


Gli occhi di Sirius si socchiusero dolcemente, affogando nella tenerezza degli occhi dell'amico, dopodichè, in seguito a qualche colpo di tosse ben poco aggraziato, rispose con un filo di voce stranamente impacciato: - 'S-Sera Lunastort.. Cioè, Remus! Beh, sono appena arrivato e devo dire che questa 'libertà' non è niente male! Peccato solo che ormai sia estate e non ci sia Harry.. Si sta un po' male in solitudine in un luogo così immenso, con la sola compagnia di un Ippogrifo..- E così facendo indicò con una smorfia Fierobecco, che dormiva accanto alle enormi zucche del suo padrone Hagrid.

Perchè a Sirius il cuore batteva così forte sotto il suo petto, in una impaziente attesa della risponsta di Lupin? Perchè gli faceva quello strano effetto guardare l'amico
dritto nei suoi occhi nocciola? Eppure non gli era mai successo quando i due frequentavano acora la scuola insieme a Peter e James.. Non se lo sapeva affatto spiegare, ma sapeva soltanto che più guardava Remus, più la sua voglia di abbracciarlo cresceva.

Sul volto di Lupin apparve una leggera ombra di delusione e invidia ,  poi sussurrò in tono quasi impercettibile: -Già..Harry..-. Si riprese da quei pochi secondi di malinconia, e poi continuò con uno sguardo di falsa allegria, curvando le labbra in un bellissimo sorriso: - Se ti va, posso tenerti compagnia ora..- si bagnò con la lingua le labbra che tutto d'un tratto si erano fatte eccessivamente secche, e poi continuò, col solito sorriso -Potremmo parlare un po', della scuola, degli anni passati..Di Lunastorta e Felpato..-

-Già!- lo interruppe Black - Lunastorta Felpato Codaliscia Ramoso, che bei tempi quel..-

-NO!- lo fermò bruscamente il professore con una strana lucidità agli occhi -Lunastorta e Felpato, Lupin e Black, Remus e Sirius, di NOI DUE.-

Sirius mosse le labbra, come in un piccolo sorriso. 'Lunastorta e Felpato'.. come suonavano bene quei due nomi vicini.. Poi rispose:
-Remus.. Mi sei mancato in questi dodici anni..Mi mancava la tua voce, mi mancava guardare il tuo viso, mi mancava persino guardarti mutare in Lupo Mannaro alla luna piena, in attesa di trasformarmi anch'io.. Remus, voglio trascorrere con te la mia libertà, voglio ritornare agli anni passati.. Devo recuperare una dozzina di anni trascorsi nella desolazione, a combattere contro la pazzia. Voglio ripercorrere tutti i passi che mi sono perso in quel tempo, e voglio che tu stia di fronte a me, a guidarmi..Lo farai, Lunastorta?-

-No, non camminerò di fronte  a te, non ho intenzione di farlo!-  rispose velocemente Lupin.

Gli occhi di Sirius si spalancarono, riempiendosi di lacrime, rendendoli rossi come non mai. Non aveva mai provato una sensazione peggiore. Era quello che si provava, col famoso Bacio del Dissennatore? Forse avrebbe fatto meglio a perdere la gioia qualche mese prima, senza dolore, perchè le parole del Lupo Mannaro gli avevano letteralmente spezzato il cuore.

-Non voglio farti da guida,ma voglio camminare di fianco a te. Voglio darti la mano, non darti le spalle. Non voglio aiutarti ad alzarti in piedi, quando cadrai, bensì vorrò trattenerti prima che tu possa crollare. Voglio ricostruire con te i momenti non trascorsi insieme, non mostrarti tutto ciò che ti sei perso. Voglio abbracciarti quando recupererai qualcosa, non darti una semplice pacca sulla spalla. Non voglio seguirti come un Amico, voglio essere di più!-

Sirius incominciava a capire: lui e Lunastorta intendevano la stessa identica cosa. Entrambi si amavano,e non aspettavano che la conferma dell' altro.

-Remus Lupin, Lunastorta, Ti Amo..-  sussurrò ad occhi chiusi, con un accenno di lacrime sulle sue guance arrossate.

Lupin sorrise, afferrò dolcemente il viso di Felpato e si avvicinò al suo volto. Passò una mano tra i capelli arruffati di Black, scavalcando i nodi e accarezzandogli la testa. Aprì la bocca come per dire qualcosa, ma poi ci ripensò, e si limitò ad avvicinarsi alla barba di Sirius, facedo sfiorare le loro labbra. Ormai erano diventati una sola cosa: un solo corpo con una sola mente, con una sola lingua, un corpo con un solo cuore, un corpo che, per quella notte, avrebbe placato persino l'arrivo della luna piena.

**********

-Spero abbiate gradito, ViXi*-





  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ViXi