ALEXANDRA, FIGLIA DELLA
LUCE E DELLE TENEBRE
4° Capitolo- Arti Bianche
-“Bene, credo
che lo spettacolo possa finire ora!, altrimenti
toglierò cinque punti alle case di coloro che sono in piedi”-
Paige Hallywell
era appena entrata nell’aula. Portava una tracolla marrone scuro completamente
piena di rotoli e libri.
-“Se il Signor
Finnigan non abbassa quella bacchetta può anche fare i bagagli”- esclamò
fermamente convinta delle parole che le erano uscite di
bocca.
Finnigan
riportò la sua bacchetta nella tasca interna del mantello, sconfitto.
-“Signor
Malfoy”- lo richiamò Paige mentre si avvicinava alla
cattedra a passo svelto.
Draco si
sedette con un ghigno beffardo sulle sue labbra verso lo sconfitto che
silenziosamente era tornato al suo posto.
-“Ora che è
tutto finito posso presentarmi”- si sedette sulla cattedra e accavallò le gambe
-“Sono
Si girò velocemente
davanti alla cattedra e prese uno dei libri disposti in pile sulla cattedra.
-“Oggi faremo una cosa leggere, tanto per rimanere sul facile, visto che è
il primo giorno”-
Sfogliò le
prime pagine del libro che aveva in mano.
-“Aprite tutti il vostro libro a pagina 12”- ci guardò tutti
curiosando sulla nostra espressione –“Sapete che cosa sono questi simboli?”-
Una mano si
alzò. Hermione Granger.
-“Signorina
Granger, prego” la incitò con una mano libera.
-“E’ la
scrittura angelica”-
-“Brava. 5
punti a Grifondoro”- si sedette sulla cattedra sorridente –“Bene, voglio che
ognuno di voi impari a memoria questi simboli e che sappia anche come
leggerli”- sorrise alla espressioni corrucciate degli
alunni- “Non vi dovete preoccupare, sembrano difficili ma in verità sono così
semplici da imparare che in meno di una settimana li avrete memorizzati tutti
come una seconda scrittura e lingua. Quindi andate in fondo
al libro dove ci sono gli esercizi ed iniziate, ricopiandoli sul quaderno.
Ok?”-
A fine lezione
io in compagnia di Draco ci dirigemmo in Sala Comune.
-“Senti Draco”-
lui si girò verso di me mentre entrava nella sua
stanza –“Sai che ore sono?”-
-“Mezzogiorno. Perché?”-
-“Perché ti
vuoi muovere!!?. IO ho fame!”-
Posò i suoi
libri sul letto e ghignando si sedette.
-“Ma sei
veramente cattivo!! Accidenti a te”- lo prese per un braccio e lo strattono in un colpo secco-“Bene,
questo vuol dire che sei un mollaccione”-
All’improvviso
mi dette una spinta e caddi sul letto seguita da lui.
-“Ma
lo sai che sei veramente deficiente?”- esclamai sarcasticamente
-“Lo sai che
non me lo ha mai detto nessuno?”- mi sedetti sopra di lui –“Forse perché
nessuno ne ha mai avuto il coraggio?”-
-“Ma scusa i
coraggiosi in questa scuola non dovrebbero essere i Grifondoro?. Mi dispiace piccola ma sei
finiti nella casa sbagliata”-
A quelle parole
io rimasi in silenzio. No, non ero finita nella casa sbagliata.
-“Che ti prende
Alex?”- mi chiese mentre mi accarezzava i fianchi.
-“Scusami”- mi
alzai da lui e scesi lentamente dal letto.
Arrivai alla
porta e l’aprii. Mi girai verso di lui e con un sorriso molto, ma molto finto,
mi girai verso di lui.
-“Su andiamo,
che ho fame”-
Mi venne vicino
con un espressione interdetta.
Lo presi per un braccio e correndo uscimmo dalla Sala Comune.
MI fermai
all’improvviso.
-“Ehi, perché
ti sei fermata?”-
-“E così”-
iniziai –“Tu pensi che io sia un’altra conquista da portare a letto?”- me ne ero scordata completamente. A fine mattina mi ero imposta
di chiedere questa piccola questione a Draco. Ma Accidenti a me, perché dovevo
scordarmelo??.
-“Se lo pensi finirai in un bruttissimo guaio. Sai quando mia arrabbio posso essere molto, molto perfida”-
incrocia le braccia –“Ti darò una possibilità per spiegarti. Sono clemente io!”-
Draco era
rimasto di stucco per il discorso che gli avevo appena
fatto. Che faccia buffa che aveva. E non solo questo
era accaduta, ma a causa del mio tono di voce, qualche
Serpeverde si era fermato a guardarci.
-“Alex, hai
frainteso quello che ha detto quello stupido Grifondoro!.
Tu sei speciale per me e quindi non ti costringerei
mai a venire a letto con me, perché tu sei la mia ragazza. Con te non voglio essere il solito Draco malfoy di sempre”- Mormorò
cercando di tenere il volume della voce il più basso possibile.
-“Da quando in
qua sono la tua ragazza?”- chiesi sarcasticamente con un sorriso dolcissimo.
-“Perché non lo vuoi essere?”- chiese maliziosamente.
-“E
chi te lo dice?”-
Pansy ed altre
ragazze che si trovavano lì incominciarono a ridere.
Mi girai verso
di loro –“Che avete da ridere voi?”-
-“Sai Alexa, siete identici. Siete fatti l’una per
l’altro!”-rispose Pansy mentre cercava di diminuire le
risate.
-“Sei
fortunata. Draco non è mai stato così paziente con nessuna!”-
esclamò Millicent.
-“Ora vi
lasciamo soli piccioncini”- dissero all’unisono le quattro Serpeverde che erano
rimaste a vedere la scenetta che si mostrava a tutti.
-“Ma che bello. Abbiamo fatto
spettacolo. Lo sapevo, la mia reputazione sta svanendo ora dopo ora”-
Draco mi si
avvicinò e mi prese per le spalle portandomi vicino a lui.
-“Vuoi essere
la mia ragazza?”- mi chiese a fior di labbra. Sorrisi e lo presi
per mano.
-“Sì, però ora
si và a mangiare!!”- esclamai ricominciando a correre
-“Te ne sei
accorta che hai dei frequenti sbalzi d’umore??”-
Quasi li detti
un pugno.
To be continued………………………