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Autore: AyakoChan    13/12/2010    3 recensioni
In un epoca di creature fantastiche,miti e leggende,la nostra Kagome nei panni di un'abilissima guerriera,cambierà anche il destino del resto del gruppo;amici...e nemici.E magari troverà anche il vero amore...Ma i nemici sono davvero nemici?E questa volta che genere di viaggio sono costretti a intraprendere i nostri eroi?Quali sorprese e quali segreti li attenderanno?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Destini intrecciati

Capitolo 16: FINE

(Ebbene sì, siamo arrivati all’ultimo capitolo della storia T.T  Confesso che mi dispiace tanto, mi ero affezionata un po’… ma come ha già detto Inuyasha in un capitolo: tutto ha un inizio e una fine. Quindi primo o poi sarebbe finita. Comunque, questo capitolo sarà suddiviso in varie parti: dal punto di vista del protagonista maschile e femminile, rispettivamente di Inuyasha e Kagome. Alla fine avremo anche un breve Flash Back che ci porterà a 4 anni dopo… vi piace l’idea? Vi lascio adesso al capitolo… buona lettura!)

 

Inuyasha:

Erano passati alcuni giorni dal risveglio di Kagome.

Non avevamo più avuto occasioni per rimanere da soli.

E questo mi faceva innervosire, tanto innervosire.

Iniziai per questo a covare una gelosia quasi morbosa per lei, tanto da portarmi ad odiare tutte le persone che anche la sfioravano.

Non sopportavo di vederla stare con qualcun altro che non fossi io.

No, non riuscivo proprio a sopportarlo.

 

“Kagome, ti va di andare a fare un bagno fresco? C’è così caldo che potrei sciogliermi da un momento all’altro!”

Soprattutto, in questo periodo, non vedevo di buon occhio Sango.

E’ sempre appiccicata a Kagome e la trascina dovunque.

Kagome di qua, Kagome di là … ed io?

Quando potevo stare per un fottutissimo minuto con Kagome?

Ora che è venuta l’estate vuole pure andarsi a fare un bagno con lei!

Perché non si porta il monaco a fargli compagnia?

Conoscendolo, scommetto che a lui farebbe tanto piacere… forse anche troppo!

“Si Sango, arrivo subito!”

E maledizione anche a lei che accontenta tutti!

“Arrivo anche io!” avvertì Miroku, che aveva ascoltato tutto il discorso.

“Tu rimani con Inuyasha, maniaco!” urlò Sango innervosita.

Ah certo, quando gli conviene mi tira in ballo!

Che nervi!

 

Avrei una voglia matta di rapire Kagome e di andare in un posto lontanissimo, che non conosce nessuno.

Rimanere finalmente soli… sarebbe un sogno!

 

“Inuyasha cosa ti succede? E’ da un po’ di tempo che sei così pensieroso!” chiede Shippo.

“Ha ragione Shippo, cosa ti è successo?” intervenì il pervertito. “Per caso hai fatto il bagno con la DivinaKagome e vorresti raggiungerle di nuovo?” aggiunse dopo malizioso.

Arrossii all’inverosimile, diventando dello stesso colore del mio Kariginu , per poi dargli un pugno in testa.

“Ma cosa farnetichi, maniaco! Non ho nemmeno avuto la possibilità di parlarle da solo!”

Le parole mi erano uscite di bocca, senza che me ne accorgessi.

Forse perché ormai quel bonzo lo reputavo un fedele amico.

E degli amici dobbiamo fidarci, no?

“Bingo!” esclamò all’improvviso, una strana luce negli occhi.

Lo guardai confuso.  Non avevo capito cosa voleva intendere.

Lui colse al volo il messaggio e iniziò a spiegare:

“Vorresti rimanere solo per un po’ con la DivinaKagome, no?” 

Annuii. “E con questo dove vuoi arrivare?”

“Amico mio, ho la soluzione! Io e Shippo intratterremo  per un po’ Sango e la vecchia Kaede, così tu e la tua amata fanciulla potrete rimanere da soli per un pò!”

“Miroku sei un genio!” urlai, contentissimo di essermi fidato di lui.

“Aspettiamo che ritornino dal bagno e poi lascia fare a me!” aggiunse serio, battendosi una mano sul petto.

“Io intratterrò la vecchia Kaede” mormorò Shippo, sicuro di sé.

“Chi dovresti intrattenere, scusa?” domandò proprio la menzionata anziana che era arrivata all’improvviso.

 

Successivamente spiegammo alla vecchiaccia tutto quello che era successo a sua insaputa e cosa avevamo in mente di fare proprio quel pomeriggio.

“Non preoccupatevi, se è ciò che servirà rimarrò tutto il giorno fuori dal villaggio. Avevo giusto un paio di cose da fare da un vecchio amico”

“Oh grazie Somma Kaede! Non sapete quanto ci state aiutando!”

La donna si inchinò per salutarci e si allontanò, dirigendosi verso l’albero sacro del villaggio.

Un paio di minuti dopo arrivarono le due amiche, intente ancora ad asciugarsi i capelli bagnati.

Il profumo di vaniglia di Kagome mi invase, facendomi rimanere inebetito per numerosi secondi.

“Ah Kagome! Ci voleva proprio un bagno, adesso mi sento come rinata!” esclamò la sterminatrice, soddisfatta.

Poi mi guardò per un paio di secondi e trascinò Kagome da un’altra parte, lontano da noi.

Ma allora lo fa apposta quella dannata!

Ma sta tranquilla Sango, con il piano di Miroku non falliremo di certo!

 

 

Kagome:

Non riuscivo proprio a capire lo strano comportamento di Sango.

E’ da quando che sono ritornata normale che non mi lascia sola nemmeno un minuto.

Per non parlare poi del fatto che mi trascina ovunque!

Logico che poi la sera mi ritrovo distrutta!

Non avevo però intenzione di dirgli niente, avrebbe sicuramente capito che la sua compagnia mi infastidiva.

E invece era l’esatto opposto, anche se per un minuto avrebbe potuto lasciarmi respirare.

Anche Inuyasha da un po’ di tempo si comportava stranamente.

Stava sempre in un angolino, pensieroso, nervoso ed era facilmente irritabile.

Poi non capivo proprio il motivo per cui non potevo andare a dar da mangiare al drago!

Ma su questo argomento non era irremovibile solo lui, ma tutti quanti. Persino la vecchia Kaede.

Ma che cosa credono? Che sia una bambina?

So badare perfettamente a me stessa, senza cacciarmi nei guai.

Già, anche perché non saremmo più partiti per l’Italia.

Oramai non avevamo più motivo per andarci: Naraku aveva ucciso l’unica persona in grado di darmi delle risposte. Proprio quel veneziano.

Lo avevo comunicato ai miei compagni pochi giorni fa e loro mi avevano detto di non preoccuparmi.

Tanto ormai sapevo di essere un gin, e sapevo anche che mia madre era stata un’anda veramente coraggiosa.

E questo mi bastava.

 

Mentre aiutavo Inuyasha a spaccare la legna era arrivata Sango e mi aveva invitato a fare un bagno con lei.

Non potevo proprio rifiutare!

Con il caldo che faceva era normale che ne avessi voglia!

E a quanto pare anche Miroku era del mio stesso parere, visto che prima di essere sgridato da Sango aveva intenzione di raggiungerci.

Peccato che nemmeno Shippo questa volta sia venuto con noi!

Lui di solito non rifiutava mai un bagno!

…Da un po’ di tempo preferisce la compagnia del monaco e dell’Hanyou alla nostra.

Forse perché sta iniziando a integrarsi con quelli del suo stesso sesso… non so.

 

Così io e la mia amica ci avviammo presso il fiume e, dopo esserci spogliate, ci immergemmo completamente, beandoci della magnifica frescura che ormai ci aveva invaso.

Sicuramente l’acqua doveva essere gelida ma, con il caldo assurdo che c’era, sicuramente nessuno se ne sarebbe accorto.

 

Fu proprio in quel momento che Sango mi confessò di essere innamorata di Miroku.

Ma questa notizia per me non fu affatto una sorpresa.

D’altronde tutti sapevano che tra i due c’era qualcosa di più di una semplice amicizia.

Qualcosa di molto più intimo.

Proprio in quel momento mi tornò alla mente Inuyasha, i suoi capelli color della luna, le sue dolcissime orecchiette da cagnolino, i suoi bellissimi occhi color dell’ambra, il suo sorriso…

Arrossii immediatamente e immersi ancora di più la testa in acqua, cercando di non farmi notare dalla persona che se ne stava tranquilla di fronte a me.

“Come mai sei arrossita Kagome?” chiese, sorridendo maliziosa.

“Oh non è niente… stavo pensando a Inuyasha…” ammisi.

“Lo ami, non è vero?”

“Si, tanto…” sussurrai, ancora più imbarazzata di prima.

“E allora mia cara devi farti desiderare!” esclamò,entusiasta del suo ragionamento.

“C-come scusa?”  chiesi, confusa.

Chissà che cosa aveva in mente… certe volte Sango mi fa veramente paura! E non è tanto facile che io abbia paura di una persona!

“Devi farti desiderare Kagome” ripetè convinta “deve implorarti in ginocchio di poter rimanere per un po’ da solo con te!”

“Ma per favore Sango! Credi sul serio che Inuyasha sia il tipo da implorare qualcuno? Ma nemmeno nei miei sogni…”

“Beh, se si tratta di te tutto è possibile con lui!”

 

Dopo aver finito di discutere uscimmo dall’acqua, ci rivestimmo e, mentre continuavamo ad asciugarci i capelli, ci avviammo verso casa.

Appena arrivati trovammo Inuyasha, Miroku e Shippo che discutevano animatamente.

Sango, continuando ad asciugarsi i lunghi capelli castani, esclamò soddisfatta:  “Ah Kagome! Ci voleva proprio un bagno, adesso mi sento come rinata!”

Poi guardò attentamente Inuyasha e mi trascinò via, attuando il suo piano in stile “fatti desiderare e cadrà ai tuoi piedi”.

 

Dopo pranzo erano apparsi Miroku e Shippo ed avevano invitato stranamente Sango a fare una passeggiata.

Dapprima la ragazza non aveva risposto, poi aveva ceduto.

Sapevo che non sarebbe riuscita a rifiutare un’occasione per rimanere un po’ con il bel monaco.

(Muahahahah, tutto secondo i piani di Miroku *^* ndInu; se parli ancora non faccio accadere niente, sai? ndMe; no ti prego, ti supplico non farlooooooooooooo ndInu; e allora torna a contare gli scoiattoli! ndMe)

I tre così si avviarono all’uscita del villaggio, lasciandomi sola, distesa sull’erba, intenta a pensare al più e al meno.

Poco dopo arrivò Inuyasha e si sedette accanto a me, sempre rimanendo in silenzio.

Lo guardai: era più bello che mai e insolitamente profumava di gelsomino.

(Noooooooo! Inuyasha che profuma di gelsomino? Ahahahah Oddio! Miroku gli ha fatto fare un bagno immerso nei fiori? ndMe; Sta zitta, maledetta autrice del cavolo >.< ndInu; hai indovinato!  U.U ndMiro)

Anche lui rispose al mio sguardo, chiedendomi subito dopo: “Ti va di seguirmi?”

 

 

Inuyasha:

Era distesa sull’erba, bellissima come sempre.

Mi ero immediatamente seduto accanto a lei per poi proporle di seguirmi.

Con mia grande sorpresa aveva accettato immediatamente, senza nemmeno pensarci.

Le avevo preso la mano e l’avevo trascinata via da lì.

Dopo aver attraversato il fiume che partiva dal villaggio, giungemmo in una specie di palude, piena di fango e alberi, da definire ormai ‘millenari’. Per evitare di sporcarsi la presi delicatamente tra le braccia e cominciai a correre verso la meta designata.

Lei inizialmente mi guardò stupita, poi si accoccolò meglio contro di me.

Quanto mi era mancata la sensazione di averla così vicina, di sentire così chiaramente il suo odore, il suo respiro, i battiti del suo cuore… i suoi bellissimi capelli color dell’ebano che danzavano dolcemente, sfiorandomi appena, provocandomi innumerevoli brividi alla schiena…

 

Appena arrivati la lasciai delicatamente per poi riprenderla per mano.

Lei rimase immobile a guardare la bellissima creatura che era seduta all’interno di una grotta, che ormai desiderava da tanto vedere.

(Kagome ha visto il drago solo quando era trasformata, quindi non si ricorda niente di quest’ultimo.)

Si avvicinò lentamente e prese ad accarezzargli dolcemente la testa, sorridendo.

Deglutii.  Com’era tenera mentre sorrideva in quel modo, sembrava proprio una bambina!

Poi improvvisamente si voltò e corse ad abbracciarmi.

“Grazie per avermi portato qui, sei l’unico che si fida totalmente di me” mormorò, il volto nascosto dalla mia veste.

Inutile dire quanto mi sentivo al settimo cielo per quel semplice gesto.

Ma qualsiasi semplice gesto, fatto da lei, diveniva meraviglioso, surreale.

 

Volevo dirle tutto, tutto quello che provavo quando anche la vedevo semplicemente.

Volevo andare fino in fondo, abbattere qualsiasi barriera fra il mio cuore e il suo.

“Kagome, io non ce la faccio più a starti lontano, sono accecato dalla gelosia! Non sopporto quando non mi stai vicino, quando parli o sorridi a qualcun altro, quando Sango ti porta lontano da me, quando Shippo viene coccolato da te e quando dorme sempre insieme a te, quando Miroku ti guarda in quel modo, tutt’altro che innocentemente, con intenzioni poco caste … sono completamente stregato da te, dalla tua presenza, dal tuo profumo, da tutto!” le presi dolcemente la mano e la portai sul mio petto, proprio dove può sentire i battiti del mio cuore “Lo senti il mio cuore Kagome? Ormai batte solo e soltanto per te… e il tuo Kagome? Il tuo batte almeno un po’ per me?” le chiedo, la voce poco più di un sussurro.

Lei mi guarda, un po’ intenerita, un po’… commossa?

“Si Inuyasha” risponde, prendendo la mia mano e posizionandola, proprio come avevo fatto io, sul suo seno, proprio sopra il cuore. “Anche il mio batte soltanto per te”

*****

4 Anni Dopo:

“Aiko, Tomoko smettetela di arrampicarvi ovunque! Yoruko, Natsuko smettetela di azzuffarvi a vicenda! Tanto oggi lo zio Sesshomaru non viene!” esclamò un Hanyou disperato, evidentemente stanco del comportamento dei suoi 4 figli.

“Bambini smettetela! Altrimenti stasera niente favole!” intervenì una ragazza, a noi fin troppo conosciuta.

I bambini corsero subito verso la madre, abbracciandola.

Per Inuyasha, Kagome era veramente incredibile. Come riusciva a farsi ascoltare così facilmente da quelle pesti?

Interrompendo i suoi pensieri, arrivarono un cucciolo di volpe ormai divenuto adolescente, un monaco con due gemelline in braccio e una sterminatrice con un bambino da poco nato.

Il gruppo lasciò andare i bambini – tranne il neonato ovviamente -, che iniziarono immediatamente a rincorrersi l’un l’altro, e iniziarono a parlare degli avvenimenti avvenuti in quella settimana.

“Miroku, va tutto bene con le tue purificazioni nei villaggi?” chiese Kagome, incuriosita.

“Macchè Kagome, fa sempre le solite cose, come 4 anni fa! Non è cambiato di una virgola!” rispose Sango, mentre era intenta a far addormentare il piccolo.

“E tu Shippo, come va con la tua amata Kaori?” chiese invece Inuyasha, ancora sorpreso del fatto che il ragazzo avesse una fidanzata.

“Va tutto benissimo, è partita con i suoi genitori per un paio di giorni” rispose ‘il piccolo’ Shippo.

“E il drago? Lo state trattando bene, vero? Quella creatura io l’adoravo!”

“Si, sta tranquillo. Lo trattiamo meglio di noi!”

“Ah…sembra proprio ieri quando viaggiavamo tutti insieme per andare in Italia… ve lo ricordate?” chiese Miroku, la mente persa nei ricordi di 4 anni fa…

“Si che me lo ricordo” rispose Kagome, prendendo per mano suo marito.

Fu proprio a quel tempo che accadde tutto.

 

…FINE

(Fine… come è brutta questa parola T.T Piaciuto il capitolo? Spero tanto di si! Ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia, che la hanno messo tra i preferiti, tra le seguite, che hanno recensito qualche capitolo, o quelli che hanno recensito tutti i capitoli, seguendomi e incoraggiandomi sempre! Ringrazio appunto per questo in particolare  visbs88 e  Alys93, che mi hanno sempre seguito, dall’inizio fino alla fine. Grazie anche a chi ha semplicemente letto, spero veramente che la storia vi abbia trasmesso qualcosa, perché io nello scriverla mi sono emozionata davvero parecchio. Ringrazio ancora tutti, spero continuerete a seguirmi nelle prossime ff che scriverò! A presto e Buon Santa Lucia a tutti! – Lo so che non c’entra niente ma ho voluto dirlo lo stesso U.U - .)

  
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