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Autore: pepichan84    14/12/2010    2 recensioni
Un incontro inaspettato apre gli occhi a Damon ed Elena.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno

Angel & Damon


-Ti sono mancato?- chiese Damon appena raggiunse Angel. -Non ci speri troppo.- rispose ridendo lei.

-La festa sta finendo, torniamo dentro.- Le prese una manina e se la portandola al suo braccio la condusse di nuovo nella sala principale del palazzo.

Ebbero il tempo di fare un ultimo ballo insieme, poi si salutarono. -Magari posso venire a trovarti in questi giorni... dove abiti?- chiese Damon al momento del congedo.

-Mi spiace, ma io e la mia famiglia partiremo domani mattina all'alba, e non credo che torneremo troppo presto a Mystic Falls- disse Angel. Lui ci rimase male, ma come al solito cercò di mascherarlo. -Aspetta un attimo- disse alla ragazza, che aspettò. Tornò subito e aveva tra le mani una rosa. Era uscito per coglierla dalle aiuole fiorite che erano sui balconi. Ne aveva presa una bianca, ancora chiusa a bocciolo. Gliela mise fra le mani, dopo aver tolto le spine per evitare che si ferisse.

Angel portò il fiore sulle labbra e ne assaporò tutto il delicati profumo, mentre appoggiava appena le labbra. Baciò quel delicato pensiero che lui aveva avuto per lei e poi, con la solita sicurezza che aveva nei gesti nonostante la ciecità, allungò la mano e trovato il petto di Damon portò la mano in alto sulla sinistra. Trovò il taschino, occupato da un fazzoletto che tolse e sostituì con quella rosa. -Sono fiera di voi.- e così dicendo si voltò e scomparve prima che Damon avesse il tempo di fermarla.

Che cosa aveva voluto dire? e poi perchè le aveva restituito la rosa?più la cercava tra la gente che si stava vestendo per uscire più gli pareva strano il fatto che non la vedesse. La stava ancora cercando con gli occhi quando arrivarono suo fratello ed Elena. -Allora, possiamo andare?- chiese Stefan. Damon annuì e li seguì senza dire una parola. Lasciati soli da Stefan che era andato a prendere la macchina Elena e Damon stettero in silenzio. Lui continuava a pensare alla strana ragazza conosciuta quella sera, ed Elena, che aveva pienamente indovinato i pensieri di lui, a combattere contro quel dolore allo stomaco mentre ripensava a Damon che ballava. E questa volta non era lei la ballerina.

Quando Stefan tornò si stupì di non vederli litigare, ma non volle indagare oltre. Damon si avvicinò alla portiera del passeggerò e fece cenno ad Elena di salire, poi richiuse la portiera. -Io torno a piedi- si voltò e si incamminò, incurante di suo fratello che gli chiedeva spiegazioni.

Si era incamminato senza una vera meta. Sarebbe dovuto andare a casa, ma non ne aveva voglia. voleva solo smettere di pensare. A Angel. A Elena. A Stefan. Più di una volta aveva deciso di rinunciare a Elena, ma tutte le volte era tornato sui suoi passi. Non poteva farne a meno. Avrebbe aspettato, senza metterle fretta. E il giorno che lei fosse stata pronta avrebbe solo dovuto guardarlo e lui avrebbe capito. La sua mente stava correndo senza frena: vedeva già lei che lo cercava tra la gente, chiamava il suo nome e si metteva a correre verso di lui.... Una sirena in lontananza lo richiamò alla realtà. Si guardò attorno e capì di essere sotto casa di Elena. Non ne fu stupito.

Vide la lampada  accanto al letto era accesa, ma sapeva dell'abitudine di Elena di non dormire mai al buio. La finestra era socchiusa, e vide la ragazza già coricata. Entrò senza fare rumore, come aveva già fatto tante volte. Aveva passato diverse notti lì, mentre suo fratello lo credeva a ubriacarsi da qualche parte...

Elena aveva il respiro regolare: era già addormentata. Guardò l'orologio sul comodino: era rimasto a vagare per la città per due ore, e si stupì.

Le accarezzò i capelli e si sedette sul letto. Si chinò verso la ragazza  e appoggiò le labbra sulla guancia calda di lei. Poi si alzò e si sedette sul davanzale con lo sgurdo fisso su di lei. La guardò dormire tutta la notte: era bellissima e lui non si sarebbe mai stancato di quella visione

Quando le prime luci dell'alba spuntarono Damon decise di rincasare e lanciandole un ultimo sguardo sparì.

  
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