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Autore: MiaStonk    14/12/2010    8 recensioni
Il seguito di 'Buon Sangue Non Mente'. Vecchi personaggi,le solite incomprensioni,gli stessi sentimenti. Nuove vicende,nuovi personaggi,nuovi amori.
Un assaggino del primo capitolo: 'La giovane Baston sospirò,scuotendo il capo prima di continuare. “Insomma,Rose credeva di odiare il ragazzo di cui in realtà era innamorata.. Roxanne non si era resa conto dei sentimenti di Lysander.. tu..” Indicò James,arricciando il nasino “Ci hai messo sette anni per accorgerti di me..e Al ignora completamente che Katie Jordan ha una cotta per lui da..” si finse pensierosa “bhè,praticamente da sempre!”
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Buon Sangue Non Mente'
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Lisa blaterava imprecazioni,camminando avanti e indietro nella stanza che condivideva con le ragazze Weasley,le quali muovevano il capo seguendo i suoi movimenti e annuendo di tanto in tanto.
 
“E’ un troglodita,un bifolco,un bambino immaturo..un..un troglodita,un..”
 
“Quello l’hai già detto..” Roxanne divertita nell’ammirare la rabbia della Baston,l’ascoltava ingozzandosi di cioccolata e sputacchiandone pezzettini sulla povera Dominique che invano cercava di ripulirsi la divisa.
 
“Era per ribadire il concetto!” Sbottò l’altra infuriata,agitando le mani in aria e sbuffando ogni secondo più rumorosamente. “Devo uscire da qui!” Senza aspettare che le altre replicassero,aveva imboccato la porta chiudendola alle proprie spalle. Rox scrollò le spalle,addentando una liquirizia e sorridendo alla cugina.
 
“Ne vuoi?” Dominique arricciò il naso,contorcendo il viso perfetto in una smorfia eloquente. Era felice di essere l’unica Weasley a non ingozzarsi come un maiale dalla mattina alla sera.
 
Lisa avrebbe voluto schiarirsi le idee,riflettere su quanto era accaduto e soprattutto su cosa avrebbe dovuto fare,ma preferì farlo lontana da tutti,persino dalle sue migliori amiche. Percorreva i corridoi di Hogwarts senza però avere una meta precisa,le bastava star sola coi propri dubbi. Tuttavia i suoi propositi di pace e tranquillità svanirono quando fu attirata da urla e schiamazzi provenire dal cortile,dove si diresse curiosa di capirne la motivazione. Ciò che vide servì solo a peggiorare il suo stato d’animo,si precipitò accanto a Lee Steeval che giaceva a terra appena colpito da James che ancora teneva la mano chiusa a pugno a mezz’aria. Lisa si voltò a guardarlo,riservandogli uno sguardo duro e deluso al contempo.
 
“Sei forse impazzito?” Non riuscì a trattenere la sua rabbia,così urlò contro il Grifondoro che replicando con una smorfia di disgusto si allontanò,riprendendo a camminare nei corridoi. La ragazza lo raggiunse l’attimo dopo e afferrandolo per un braccio lo costrinse a voltarsi.
“Rispondimi! Pensi mai alle conseguenze delle tue azioni Potter?”  La voce tremava tanta era la collera che provava,avrebbe voluto piangere ma decise di trattenere le lacrime,ricacciandole con un sforzo che in quel momento le sembrò immane. Dal canto suo James non sembrava meno adirato,si sottrasse con forza dalla presa che ancora lo teneva e indietreggiò,preoccupandosi di tenerla più lontano possibile da lui.
 
“Non agitarti,Lisa.. avrà solo qualche livido,ma sarà di certo perfetto per la vostra romantica passeggiata ad Hogsmeade!” Ghignò,affondando le mani nelle tasche e fissandola quasi annoiato.
 
“Mi riferivo alletue possibili conseguenze!” Sbottò sempre più infuriata,avvicinandosi al ragazzo e strattonandolo per il colletto della camicia  “Non capisci che potresti anche essere espulso per questo? Dannazione James,siamo ad un passo dal diplomarci..”
 
“E’ possibile che tu non sappia pensare ad altro?” Allontanò la mano di Lisa bruscamente  “Non me ne importa nulla dei M.A.G.O maledizione!”
Probabilmente avrebbero continuato ad inveire l’uno contro l’altro,a sputare fuori la loro collera se non fossero stati interrotti da Neville Longbottom,professore di Erbologia. L’insegnante posò una mano sulla spalla di James,ma si rivolse alla Baston.
 
“Lisa ritorna alla tua Sala Comune,James ti raggiungerà tra poco..” Le rivolse un’occhiata eloquente,parlandole con tono tranquillo  “Ho bisogno di parlare con lui..Vieni..” Fece cenno al ragazzo di seguirlo,e in fretta si incamminarono verso il suo ufficio. Una volta all’interno di esso,Neville indicò al Grifondoro una sedia aspettando che si accomodasse. L’insegnante non si sedette dietro la sua scrivania,avrebbe significato assumere un’aria formale che con il maggior dei fratelli Potter non aveva mai avuto.
 
“Cos’è successo James?” Si rivolgeva a lui più come un vecchio amico di famiglia quale era, piuttosto che come il suo professore. “Ho convinto la preside a lasciarmi parlare con te e naturalmente ad evitarti l’espulsione.. mi occuperò io della tua punizione,ma prima vorrei che mi spiegassi..”
 
“Potrei dirle che mi sono pentito di quanto è appena successo,ma lei mi conosce bene per capire che sarebbe una bugia..” Alzò appena lo sguardo incrociando quello di Neville che ora appariva decisamente in ansia.  “E’ per Lisa…” Sospirò lasciando che le parole uscissero dalle sue labbra senza alcun freno,sfogandosi con l’uomo in piedi davanti a lui. Non era il suo insegnate di erbologia in quel momento e nemmeno Neville Longbottom un caro amico dei suoi genitori. Era semplicemente un corpo,una mente capace di ascoltare il suo sfogo,di asciugare le sue lacrime e capace di dirgli cosa fare.
 
 
Lysander Scamander,come caposcuola aveva diritto ad avere una camera tutta sua e dopo che Roxanne lo aveva torturato per l’intera giornata affinché gliela mostrasse,quella sera stessa la ragazza ne varcò la soglia. Saltellava a destra e a manca,spostando oggetti e attentando all’ordine che regnava in essa. Il Corvonero si accasciò sul letto,nemmeno tentò di rimproverarla poiché almeno per quella volta era deciso a non sprecare fiato.
 
“Questa stanza è meravigliosa.. il letto è più grande!”
 
“E’ uguale in tutte le stanze di Hogwarts Rox..”
 
“Allora devono essere i cuscini..sono più morbidi!”
 
“Nemmeno quelli..”
 
“C’è più luce..e più spazio e.. la voglio!”  Esordì raggiante    “Credi che l’anno prossimo io possa averne una simile tutta per me?” Gli occhi le brillavano di una strana luce mentre continuava ad agitarsi senza un vero motivo.
 
“Questo implicherebbe che tu diventassi caposcuola,ma credo che ti manchi un requisito fondamentale..” Le sorrise,parlandone con tono divertito.
 
“E sarebbe?” La ragazza si fermò improvvisamente,pendendo dalle sue labbra e improvvisando un’aria intontita.
 
“Evitare di finire in punizione minimo tre volte la settimana..” Un ghigno comparve sulle labbra del giovane che a stento si trattenne dal ridere.
 
“Oh!” Roxanne sembrò essere colta da un’improvvisa illuminazione  “Allora non potrò esserlo!” La cosa non sembrò turbarla poi molto e nel giro di poco tempo abbandonò tranquillamente la sua idea di diventare caposcuola.  Per diversi minuti continuò ad aggirarsi nella stanza, infine si distese anch’ella sul letto,dove prese a torturare coperta e cuscini.
 
“Ho deciso Lys! Stanotte dormirò qui!” Sprofondata nel comodo materasso,si rigirava ricercando la posizione più adatta. L’altro si voltò a guardarla,rimuginando sulle sue parole prima di riuscire a replicare.
 
“Non..non puoi..” Lys si sforzò affinché la sua voce risultasse più tranquilla possibile,ma la vicinanza della ragazza che amava nonché la sua innocente affermazione contribuirono ad agitarlo parecchio.
 
“Perché no?” Balzò su,sedendosi sul letto e rivolgendo al Corvonero uno sguardo seccato.  “Tu mi ami!” Puntò l’indice contro di lui,come se quella verità fosse una ragione sufficiente perché lui accettasse ogni sua richiesta.
 
“E con questo?” Lysander la imitò,sedendosi anch’egli e inarcando appena un sopracciglio. “E’ contro le regole Roxanne..inoltre non credo sia il caso,insomma..” Portò una mano a grattar la nuca arrossendo, ma si voltò prontamente in modo che la ragazza non potesse accorgersene. Dal canto suo la Grifondoro sbuffò,incrociando le braccia al petto e alzando gli occhi al cielo quasi stesse cercando di farsi venire qualche brillante idea. Parve trovarla perché scattò inginocchiandosi sul letto e assumendo un’espressione compiaciuta.
 
“Dominique russa!” Puntò un dito in alto,aggrottando la fronte e attendendo che il ragazzo, preoccupato che lei dormisse a sufficienza,acconsentisse a lasciarla passare la notte con lui.
 
“Dom russa?” Il Corvonero si girò nuovamente,guardandola sorpreso. Per qualsiasi studente di Hogwarts,anche per chi come Lys conosceva bene la perfetta Weasley era un shock scoprirne un qualsiasi difetto.
 
“No!” Rox non trattenne una risata,accasciandosi sul letto e divertita agitò in aria le gambe. “Ma ho sempre desiderato dirlo!”
 
 
Scorpius Malfoy camminava spedito,diretto in Sala Grande per la colazione ma di tanto in tanto arrestava il passo voltandosi verso il suo migliore amico che si ostinava a mantenere un’andatura esasperatamente lenta.
 
“Al,dannazione! Ho fame! Vuoi muoverti,di grazia?” Mani in tasca,espressione seccata,lo incitava a raggiungerlo mentre sempre più scocciato sbuffava rumorosamente. Albus non sembrava turbato dalle imprecazioni dello Slytherin,piuttosto si torturava in dubbi che l’avevano assalito dalla sera prima,da quando aveva lasciato Katie fuori alla Torre di Corvonero,ritornando nei sotterranei. Come avrebbe dovuto comportarsi? Avrebbe dovuto avvicinarsi al suo tavolo,magari pranzare con lei o ignorarla davanti a tutti? Non avevano parlato di questo,in realtà non avevano parlato proprio di nulla. E con suo rammarico non era nemmeno riuscito a capire con certezza i sentimenti della ragazza,sebbene avesse ricambiato con naturalezza il suo bacio. Ancora nei corridoi,si imbatterono in Lysander,Roxanne e Katie Jordan. Sua cugina sembrava più matta del solito quella mattina,saltellava aggrappata alle braccia dei due poveri Corvonero e non appena vide i due Serpeverde si lanciò verso di loro sorridendo inquietantemente.
 
“Amici miei!” Scorpius inarcò un sopracciglio,lo stesso fece Albus. Da quando Rox e Malfoy erano amici? La ragazza non dovette porsi la stessa domanda perché afferrato il povero Slytherin per un braccio lo stava trascinando verso la Sala Grande.
“Vieni,vieni Scorp.. ti posso chiamare Scorp? “ Ridacchiò,probabilmente divertita da come quel nomignolo suonasse male  “Lasciamo che questi due parlino un poco da soli.. sai dopo il bacio di ieri devono chiarire alcune cosucce e..”
 
“Hai mai sentito la parola discrezione Roxanne?”  Lysander si inserì nello sproloquio della sua ragazza,affiancandola e lanciando un’occhiata di scusa ad Albus e Katie che erano visibilmente diventati di un indefinibile color porpora.
 
“Quando si differenziano persone o cose?” Chiese la Grifondoro,portando un dito alle labbra e assumendo un’espressione pensierosa.
 
“Quella è discriminazione,tesoro..” Il Corvonero le rispondeva con tono accondiscendente,come se parlasse ad una bambina di appena cinque anni.
 
“Oh..ne sei sicuro?”  Continuarono a borbottare sullo scarno argomento,trascinando con loro un agitato Malfoy che sebbene avesse cercato di divincolarsi,non era riuscito a sottrarsi alle grinfie della perfida Weasley.  Rimasti soli Al e Katie incrociarono i propri sguardi per qualche istante,visibilmente a disagio. Si trovavano in una situazione già di per se particolare,senza che qualcuno infierisse.
 
“Al,io..”
 
“Katie,io..” 
Entrambi si ritrovarono ad aprir bocca nello stesso istante. Si guardarono prima di ridere,divertiti e un tantino più sollevati che la tensione tra loro stesse scemando. Katie avanzò di qualche passo,fermandosi a pochi centimetri da lui. Allungò una mano a sfiorargli il viso,fermandosi un istante quando le sue dita sfiorarono la pelle della sua guancia. Ma l’attimo dopo,più sicura posò le sue labbra su quelle di Al,le sfiorò appena non preoccupandosi del fatto che potessero vederli. Non aveva timore degli sguardi curiosi degli altri studenti,non gliene importava perché come il giorno prima sentiva che solo loro due contavano in quel momento.
 
“Ti amo anch’io…” Riuscì a sussurrare sulla bocca del ragazzo che attirandola a sé la strinse tra le sue braccia. Sentì invadersi da un innaturale calore,da una sensazione di benessere indescrivibile. Sapeva che non avrebbe voluto trovarsi in altro posto. Entrarono in sala Grande mano nella mano e sul volto un sorriso che nessun’altro avrebbe compreso,ma poco importava. Loro erano consapevoli di una nuova verità,di quello che li univa. Sapevano che ora,con la chiarezza della passione avrebbero potuto vivere l’uno per l’altra senza paure,senza quelle bugie che avevano accompagnato il loro rapporto da troppi anni.
Quando si sedettero al tavolo dei Corvonero trovarono uno Scorpius Malfoy decisamente insofferente,che rialzò il capo rivolgendo all’amico un’occhiata quasi implorante e sollevata. Roxanne aveva continuato a parlare incurante delle occhiatacce che i Ravenclaw avevano rivolto al Serpeverde dall’istante in cui si era seduto tra loro.
 
“Oh,ragazzi siete qui!” La Grifondoro balzò in piedi,agitando le mani e indicando la panca perché vi si sedessero. “Mio cugino e la mia migliore amica.. non è meraviglioso Scorp?” La ragazza si rivolgeva a lui come ad un vecchio amico prima che un’improvvisa illuminazione la colpisse.  “Ehi! Ma io non dovrei parlare con te! Tu hai spezzato il cuore a Rose!” Puntò un dito contro di lui,mentre tutti gli altri la osservavano sconvolti. Scorpius deglutì,a disagio prima che l’altra continuasse.  “Oh..pazienza!”  Sembrò dimenticarsi all’istante della rivelazione a cui finalmente era giunta e prese ad addentare un pezzetto di pollo,distribuendo sorrisi a destra e a manca.
 
 
 
 
 
 
   
 
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