Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: _Giuls17_    15/12/2010    2 recensioni
Storia inspirata all'OAV "un sentimento che trascende il tempo"
Qualcosa impedirà a Kagome di tornare da lui, qualcosa che manco lei sa spiegare, ma questo la distruggerà, ma non sarà lo stesso per Inuyasha, perchè lui inizierà a dimenticarsi di lei...finchè non ne rimarrà un debole ricordo...
La storia è stata corretta e leggermente modificata ∞
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
 
La strada per il pozzo fu più lunga del previsto e Inuyasha non faceva altro che guardarsi indietro o di lato, con aria molto preoccupata scrutando il bosco e i dintorni, in cerca di un segno, di qualcosa.
-Inuyasha perché non siamo ancora arrivati?- chiese Shippo con aria confusa.
-Perché eravamo lontani.- disse con non curanza.
-Ma è passato troppo tempo!- riprese con insistenza il piccolo Shippo.
-Shippo sta zitto.- urlò Inuyasha. E lui si zittì di colpo.
Il viaggio continuò in un silenzio tombale, nessuno osava parlare, e tutto per colpa di Inuyasha e del suo caratteraccio. Il percorso troppo lungo fece insospettire Sango e Miroku, anche loro cominciarono a guardarsi in giro, ma con un intento diverso da quello di Inuyasha, loro cercavano la strada giusta, lui il vuoto…
 ***
Dove sono? Pensai stordita e non ricordando cos’era successo, cercai di aprire gli occhi, ma la stanchezza era troppa cosi, dopo averci provato altre volte li lasciai chiusi. E continuai a pensare al posto in cui mi trovavo.
Con il palmo delle mani cominciai a tastare la superficie sulla quale mi trovavo, era liscia e morbida, ed anche fresca e mi stava lasciando una piacevole sensazione al tatto, una sensazione che non provavo da tempo.
Pensai che molto probabilmente non poteva essere il letto scomodo della casa di Kaede, e nemmeno un giaciglio improvvisato  nel bosco, ma qualcosa di molto, molto diverso. Qualcosa che in fondo sapevo di conoscere bene ma che non ricordavo in quel momento, perché la memoria col tempo lo aveva semplicemente dimenticato.
E un terribile ricordo mi balenò nella mente, all’improvviso, cosi forte che quasi mi fece aprire gli occhi e tremare di paura, non ero più oltre il pozzo, non ero più dagli altri, ero a casa…
Cosi mi tornò tutto in mente, ero stata costretta da Kikyo a tornare a casa, non ero più con loro, ero a casa mia, nella mia camera, nel mio letto fra le mie lenzuola.
Nel mio mondo.
Così delle lacrime cominciarono a uscirmi dagli occhi, le mie mani cercarono immediatamente di asciugarle, ma erano troppe, troppe per essere fermate. Cominciarono a darmi fastidio gli occhi e purtroppo fui costretta ad aprirli e vidi in maniera sfocata i contorni della mia stanza.
Ma i miei occhi non ne volevano sapere di smetterla di piangere e cosi non riuscì a vedere chiaramente cosa mi circondava, ma ero certa di trovarmi sola nella camera. E un dolore leggero cominciò a circondarmi il cuore, un dolore che proveniva dalla sua assenza, perché il mio cuore sapeva che, anche se avessi visto chiaramente la mia camera, non avrei scorto nessun ragazzo vestito di rosso. Non avrei trovato Lui intento a proteggermi, intento a vegliare su di me e a consolarmi, avrei visto solo il vuoto di cui ero circondata.
Sapendo tutto ciò, chiusi di scatto gli occhi, il dolore era aumentato improvvisamente, e il cuore iniziò a farmi male, con la mano cercai di attutire il dolore, cercando di soffocarlo stringendo forte quella parte del mio corpo che lo avrebbe dovuto contenere, ma niente, il dolore non aveva intenzione di cessare.
-Inu.ya.sha- dissi sospirando, ma mi accorsi che non riuscivo neanche a parlare.
Cercai di alzarmi dal letto ma le forze vennero meno, infatti persi  l’equilibro e mi dovetti appoggiare per non precipitare sul pavimento. Devo tornare, ci devo provare.
 
***
-Ecco, siamo arrivati, visto? Non eravamo troppo lontani.- disse con aria seccata.
-Non eravamo cosi lontani? Ma sei serio Inuyasha, ci abbiamo messo una vita!- urlò una Sango molto arrabbiata.
-Ma che dici? Eravamo a due passi.- disse lui allontanandosi dagli altri.
-Ma che problema ha?- chiese Miroku.
-Non ne ho idea.- rispose Sango.
Si avvicinarono ad Inuyasha e con lui iniziarono a guardare il pozzo, rimasero sconvolti quando notarono che il pozzo era ricoperto dai rami e che un tronco era uscito fuori da quest’ultimo, impedendo a chiunque il passaggio.
-Come farai a passare?- chiese Shippo.
-Boh domani vedremo.- disse allontanandosi da quel luogo.
-Inuyasha dove vai?-
-A riposare, Kagome non è qui, domani inizieremo le ricerche e cercheremo di togliere l’albero, ma per ora andiamo a riposare.- e cosi Inuyasha se n’è andò, lasciandoli soli.
-Non è più lo stesso da quando è tornato.- commentarono tutti e anche loro si incamminarono verso il villaggio, lanciando però, delle occhiate molto preoccupate al pozzo.
 ***
-Tornerò, te lo prometto, tornerò Inuyasha.- dissi con molta fatica, camminare stava diventando una tortura. Ed il perché mi era sconosciuto.
-Riuscirò a…- non finì la frase in tempo che caddi a terra, senza forze e priva di sensi.
 
   
 
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