Prince
Claire continuava a crescere.
Non era più una dolce bambina di tre anni, col nasino all'insù e il visino paffuto.
Diventava sempre più bella, sempre più dolce, sempre più donna.
Non era l’unico ad accorgersene.
Era geloso di quegli sguardi rivolti alla sua unica ragione di vita.
Ma poi lei lo guardava, si voltava con studiata indifferenza verso i suoi spasimanti, e affermava decisa che il suo principe non risiedeva in nessuno di loro.
Poi si voltava nuovamente verso di lui, sorridendo, con quello sguardo che diceva: “Sei tu il mio principe.”
Non c'era niente di più importante.
Sei ancora così sicuro che sia solo imprinting, Quil?