Fanfic su attori > Coppia Downey.Jr/Law
Segui la storia  |       
Autore: Bubbler    16/12/2010    3 recensioni
Ciao a tutti. Il mio nome è Robert, Robert Downey Jr.
23 anni a Settembre. Faccio diversi lavori part-time per potermi pagare l’università e oggi sono qui per.. no, al diavolo tutte queste stronzate.[..]
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti. Il mio nome è Robert, Robert Downey Jr.
Compirò 23 anni a Settembre. Faccio diversi lavori part-time per potermi pagare l’università e oggi sono qui per.. no, al diavolo tutte queste stronzate.
Non lo so neanche che ci faccio q.. No, questo lo so. E’ stata tutta colpa di quello stupido del mio migliore amico, Ewan McGregor. Avete presente? Il tipico scozzese alto nella media, con un volto del tutto anonimo, all’apparenza tanto innocuo da sembrare che non possa fare male a una mosca. Eppure, ha una delle menti più diaboliche in circolazione. Dico davvero: è un pericolo pubblico. Soprattutto per la salute. La mia salute.
Tornando a noi, quello stupido di Ewan m’ha trascinato a questo stupido incontro in questo stupido centro perché spera ancora di riuscire a far migliorare le cose; spera ancora che io smetta di prendere quella piccola, innocua polverina bianca perché mi brucia i neuroni, mi fa star male da cani quando l’effetto finisce e bla bla bla.
Una solfa sentita e risentita più volte.
Un mucchio di parole su parole.
La mia non è una vera dipendenza. Si, d’accordo, faccio uso di polvere bianca o, come la chiamano tutti, droga, ma non sono ancora arrivato al punto di non poterne più fare a meno. Qualcuno.. un amico mi disse che quando si può non si vuole smettere e quando si vuole smettere non si può più. *
E io gli credo.
Perciò, dato che non ho affatto voglia di smettere, significa che posso benissimo farlo. No? Non fa una piega. Comunque sia, ora sono qui, fuori da questa stanza in cui ognuno si lascia analizzare per bene, con Ewan che mi guarda speranzoso, aspettandosi che entri. Sospiro. Stupido scozzese approfittatore e subdolo. Come diavolo ho fatto a lasciarmi convincere a venire qui? Semplice. Non sapevo che ci sarei venuto.
Mi sono lasciato abbindolare come un allocco. E ora, ora mi ritrovo in questo corridoio bianco davanti ad una porta aperta e con tutta la gente che mi fissa non posso proprio più scappare. O forse si? Devo ammettere che la tentazione è davvero forte. Tutti questi occhi addosso mi mettono così tanto a disagio..
Con un sorriso strafottente sul volto Ewan, il mio carissimo amico Ewan che prenderò a pugni fino a vederlo sanguinare non appena sarò nuovamente fuori di qui, si premura anche di spingermi dentro la stanza e sorride lui per entrambi amabilmente a tutti. “Lui è Robert.”
Ecco, mi ha anche fregato le parole. Lo guardo più storto che posso, in modo che capisca che se non vuole morire all’istante deve sparire alla velocità della luce dalla mia vista. E lui ricambia lo sguardo con uno divertito e forse sembra capire qualcosa, perché subito dopo sospira e mi si avvicina issandosi sulle punte dei piedi per poter avvicinare le labbra al mio orecchio.
“Ci vediamo dopo, Robbie. Non fare a pezzi il mondo, mentre non ci sono.”
Ha messo su di nuovo quel ghigno soddisfatto e un po’ inquietante che gli toglierei volentieri dalla faccia. Poi lui semplicemente si volta e se ne va, chiudendosi rumorosamente la porta alle spalle e lasciandomi solo in mezzo a quel branco sconosciuto di persone mai viste prima in vita mia. E’ allora che, mentre uno di loro m’indica una sedia vuota accanto a sé perché possa sedermi, sento un coro di:”Ciao, Robert.”

 




 
Ha, se Ewan credeva che sarei davvero rimasto lì dentro a marcire con quei quattro sfigato si sbagliava di grosso. Ci ho provato, davvero, a starmene buono buono in silenzio ad ascoltare tutte quelle storie che in qualche modo sembravano rispecchiare un po’ la mia, ma poi, tutt’a un tratto ho sentito il bisogno enorme di uscire da lì, mi sentivo soffocare.
Così ho usato la classica scusa del bagno e appena fuori da lì me la sono letteralmente svignata.
 Ora sono fuori, all’aria aperta: cammino sotto la pioggia battente lungo la strada che porta al bar dove lavoro. E’ un posto carino, piccolo e decisamente accogliente. E poi è anche poco distante da casa mia. L’unico problema è che sta per iniziare il mio turno, perciò farei meglio a sbrigarmi.. altrimenti chi lo sente, Ben!
Ben è l’uomo più scontroso che io abbia mai conosciuto. Eppure, se s’impegna, a volte sa anche essere simpatico. Oh, e poi ha degli sbalzi d’umore spaventosi. L’attimo prima sembra ti stia per uccidere e quello dopo ti sorride come se nulla fosse.
Davvero, a volte io quell’uomo non lo capisco proprio.
No, no, un momento.. ho detto a volte? Io quell’uomo non lo capisco proprio mai!
Quando arrivo a destinazione ormai sono zuppo e in tremendo ritardo, così m’affretto ad entrare e subito sento le urla di Ben prima ancora di incrociarne lo sguardo.”Dove diavolo ti eri cacciato, eh? Pe..”
Si blocca, probabilmente accorgendosi dello stato pietoso dei miei vestiti e dei capelli solitamente così indomabili. “Rob? Che è successo? Stai bene? Perché hai camminato sotto la pioggia senza ombrello, eh?” Ecco, l’attimo prima stava per mangiarmi e ora è talmente gentile e premuroso da assomigliare pericolosamente a mia madre, ma non posso farglielo notare o mi sbatte fuori da qui e io ho bisogno di questo lavoro.
Mi limito a stringermi nelle spalle e a liquidarlo con un “Sto bene” bisbigliato a bassa voce, mentre mi reco sul retro del locale adibito a spogliatoio. In realtà si tratta di due stanze, una per noi ragazzi e una per le ragazze, entrambe con dentro diversi armadietti in cui ognuno di noi ha un ricambio d’abiti e la tenuta da lavoro. Così mi tolgo quei vestiti bagnati e mi cambio dopo essermi asciugato in fretta.
In poco tempo esco fuori e torno nella sala, mostrandomi a tutti con quei capelli bagnati per cui non ho potuto fare nulla appiccicati al volto e sforzandomi di sorridere mi preparo a prendere le prossime ordinazioni dei pochi tavolini già riempiti, sotto lo sguardo vigile e sospettoso di quel matto del mio capo.













NdA: [*Citazione dal film Candy.]
Non ho saputo resistere e così ho buttato giù il primo capitolo di quella che dovrebbe essere una RobxJude u.ù
Piccolo esperimento :D Enjoy!
Riveduta e corretta a quest'ora(quindi tardi) immagino sarà piena di errori xD
Ma se mi metto a rileggere va a finire che non la pubblico proprio più, ecco v.v Il titolo, shams, è la pronuncia del nome shams arabo che significa sole :)
Quindi, eccola quà! :D Ah, quasi dimenticavo: Robert Downey Jr e Jude Law non mi appartengono e non ho scritto nulla a scopo di lucro. Oh, naturalmente non ho scritto nulla che sia accaduto davvero.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Coppia Downey.Jr/Law / Vai alla pagina dell'autore: Bubbler