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Autore: FunnyPink    17/12/2010    12 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Scusate il ritardo, ma purtroppo non son settimane piacevoli. Ho perso il lavoro e voi sapete quanto sia difficile anche solo ritrovarlo, in più abbiamo il problema che la caldaia è rotta e deve essere sostituita, da ormai più di una settimana e in casa ci sono poco più di dieci gradi, anche adesso che scrivo sto congelando, solo il calore del camino in salotto salva un po' la situazione ma è l'unica stanza vivibile!

A parte le problematiche, sono entusiasta dei vostri commenti, è quasi surreale per me. Ovviamente ricordo che non posso raccontare tutto e descrivere ogni cosa, altrimenti la storia non andrebbe mai avanti, mi dispiace se rimangono a voi irrisolti alcuni dubbi, in ogni caso chiedetemi.

Ci vediamo in fondo.

 

 

 

 

Pov Edward

 

 

 

Spesso guardi la tua famiglia e pensi che fortunatamente o sfortunatamente a seconda dei punti di vista non succede mai niente. Soprattutto quando ti guardi addietro e pensi agli anni passati, e non ricordi quelle tante piccole cose che hai affrontato in ogni giorno, piccole novità che al tempo sembravano grandi eventi, ma che oggi non ricordi più, perché i giorni sono mesi e i mesi sono anni...passati ormai.

Ad oggi guardando addietro nella mia famiglia i maggiori eventi di nota erano gli arrivi dei nuovi fratelli, i trasferimenti e le varie cerimonie, diplomi, lauree, matrimoni e qualche compleanno più insolito.

Adesso che so la storia, mi rendo conto di quanto il passato sia stato diverso, più intricato della calma piatta che adesso mi sembra di ricordare.

Quando ero andato in cucina per vedere che fine avesse fatto Isabella, dato che non tornava, non pensavo avrei sentito tutto ciò, mio padre che stava tornando da una telefonata stringendo il suo cellulare verso la cucina mi aveva guardato prima severo perché stavo origliando, ma dopo avergli intimato silenzio anche lui aveva sentito qualcosa che lo aveva sconvolto. Infine avevo bloccato Alice che andava a prendere altri pop corn in cucina, aveva sentito solo la parte finale ma pure lei era rimasta sconvolta.

Avevo una madre biologica, lei era viva. Sapevo che c'era questa possibilità, alla fine lo sapevamo tutti, ma non avevamo mai cercato informazioni sul nostro passato, oltre che aver paura di cosa avessimo scoperto, come due persone morte, oppure drogati o persone con un passato difficile che avevano abbandonato il proprio figlio, c'era anche paura di provare sentimenti sbagliati o contrastanti, come odio e affetto, indifferenza e curiosità. Avevamo due persone perfette che ci amavano e questo bastava. Ma sapere cosa era successo ora mi sconvolgeva.

Mia...non sapevo come definirla, se denominarla davvero madre fosse giusto, mia madre mi aveva cercato, ma non perché volesse fare ammenda del proprio errore di abbandonare il figlio, bensì perché aveva bisogno di soldi, e non so come aveva scoperto che io ero stato adottato da una famiglia agiata. Io ero figlio di una tale persona, di un tale essere, come si fa a comportarsi così, con quale coraggio, come fai a camminare ancora a testa alta. Fortunatamente non ricordavo per nulla la faccia di questa fantomatica bidella della scuola, sarebbe stato un incubo avere il suo volto tra i miei ricordi adesso che sapevo. Non aveva mai nominato mio padre biologico non sapevo niente di lui, forse era parte del patto, o magari si erano allontanati da tempo. Mi sembrava tutto così fantascientifico per quanto sapevo di non essere figlio di Esme e di Carlisle per me erano sempre stati loro le mie figure genitoriali, questa verità mi faceva male e inconsciamente mi ritrovai a pensare se nella mia vita avessi fatto qualcosa di male come costei aveva fatto a Esme, se avessi ricattato o rubato qualcosa, ma almeno a memoria non avevo ricordi di queste malefatte e mi tranquillizzai per quel poco che serviva; perché proprio in quel momento mi tornava in mente il detto tale padre tale figlio?

All'improvviso Carlisle aprì la porta, e tutto successe veloce, tutti piangevano, non capii nulla finché non sentii due braccia esili e non molto forti abbracciarmi e riconobbi la sensazione e il calore dell'affetto. Bella mi stava riabbracciando, quando si staccò da me mi guardò negli occhi dicendomi delle parole che per loro efficacia e per l'intensità del suo sguardo mi entrarono bene in testa riportandomi alla realtà, e quando mi accorsi di essere spinto verso mia madre, colei che era davvero mia madre,  sentii di esser tornato fisicamente e mentalmente a casa.

 

Dato che ormai il danno era fatto mamma aveva deciso di raccontare ancora la storia coinvolgendo tutti, in modo che tutti sapessero la verità che aveva taciuto finora.

Lo sconvolgimento dei ragazzi fu poco inferiore al mio.

Edward se...se ti sentissi di voler cercare questa donna un giorno, noi non saremmo contrari, anzi se volessi il nostro aiuto noi-”

no!” scossi fermamente il capo “assolutamente no, non voglio avere a che fare con questa donna, l'unica cosa che farei cercandola sarebbe denunciarla” dissi sicuro.

non abbiamo prove per denunciarla ad oggi, ma se si dovesse presentare ancora potremmo” proruppe deciso Carlisle che abbracciava ancora la moglie.

Non credo ce ne sarà ancora bisogno, ormai sono un uomo non può ricattare e se si presentasse a me la manderei al diavolo per quello che ti ha fatto mamma...come hai fatto a tenere questo peso fino ad ora?”

tesoro, quando ami qualcuno, soprattutto un figlio faresti qualsiasi cosa, terresti qualsiasi segreto per proteggerlo e pagheresti tutti i soldi del mondo”

mi dispiace solo che tu non mi abbia coinvolto Esme, insieme potevamo incastrarla subito”

lo so ma se fossi spuntato tu avevo paura che si rivolgesse ad Edward o a un tribunale, volevo che niente arrivasse ad Edward e meno persone condividono un segreto più facilmente questo rimarrà tale”

Questo è giusto, sei giudiziosa e vuoi bene a tuo figlio non te ne facciamo una colpa”

Non è mai successo che altri...” chiese timorosa Alice, senza però terminare la frase

no, non ci sono stati altri genitori che hanno chiesto di voi, anche per voi vale la richiesta, se volete in ogni momento sapere chi sono i vostri genitori biologici noi non ci opporremmo”

no, era solo una domanda, non ho intenzione di sapere chi sono e che fine hanno fatto, io due genitori li ho e così basta”.

Una cosa buona l'aveva fatta questa giornata però, mi aveva riavvicinato a Bella, adesso stava seduta accanto a me sul divano, teneva una mia mano tra le sue e ci giocava, seguiva con le dita e le unghie le venature sul dorso e le linee del palmo, sembrava una chiromante, ma era una sensazione piacevole, rilassante.

Credo che sia stato tuo padre il cervellone Edward, non può essere stata quella donna a darti il tuo bel cervellino”disse Emmett

non è detto che sia una cosa genetica Emmett, succede talvolta ma non sempre”gli rispose Carlisle

Era solo per dire comunque se l'ha mollata allora era davvero lui quello intelligente”gli rispose ancora

Emmett!” lo riprese Esme

In che senso?” chiese intromettendosi per la prima volta Bella

Non sai che Edward ha un quoziente intellettivo leggermente superiore alla media? È tosto si è diplomato prima grazie a tutti i corsi avanzati e laureato in ancora meno tempo” mi guardò curiosa in volto

Davvero?” annuii, le aggrotto la fronte

ma come si fa a capire il quoziente intellettivo?”

non ti hanno mai fatto a scuola i test?”

Alla fine non era una vera e propria scuola era solo l'istituto che ci istruiva, non mi pare di aver fatto nessun test che dicesse se sono intelligente o stupida” mi rispose e risi

no immagino di no, ma anche tu ti sei diplomata in fretta”

E' già tanto se ci hanno rilasciato un foglio che si possa chiamare diploma con quel tipo di istruzioni, le classi erano approssimative e riunivano ragazzini di varie età, io ero la più piccola e la più sveglia del mio gruppo” fece finta di darsi le aree

altro che se era sveglia a tre anni sapeva l'alfabeto come fosse l'inno americano” disse sorridendo Jasper

Davvero?” Chiese sorpreso Carlisle “precoce”

A quattro ha iniziato a leggere, era insieme nel gruppo con quelli fino a sette anni, io stesso le ho insegnato nel tempo libero adorava già i libri”

La guardai stupito, non sapevo di questa sua precocità, lei alzò le spalle ricambiando il mio sguardo.

magari la mia era solo una forte curiosità, non c'entra niente il quoziente intellettivo. E comunque non credo che l'intelligenza possa racchiudersi dentro un numero, suppongo che si debba crearla, coltivarla e che cambi nel corso degli anni, in ogni caso a nessuno scommetto importa se una ragazzina senza nome fosse più intelligente del professore o del ragazzino che sta nella scuola privata, quindi che importa ormai.”

Già ha ragione purtroppo” rispose Carlisle

Tu hai fatto una scuola per bambini intelligenti?”mi chiese, sorrisi

no affatto, ho iniziato un anno prima però e dalla scuola intermedia seguivo qualche corso avanzato come ti raccontavo prima, sono corsi un po' più approfonditi rispetto ai soliti e ti permettono di prendere più punti e per il diploma di arrivarci prima degli altri ragazzi”

ma questo avviene in tutte le scuole?”

no, purtroppo molte scuole non hanno i fondi per finanziare questi tipi di corsi, infatti noi abbiamo sempre frequentato scuole private”

ma tutti?”

si” fece una smorfia brutta

la scuola privata fa un po' snob”

beh diciamo che la divisa e la retta erano abbastanza elevate, molti studenti sono di famiglie borghesi, la nostra non era la peggiore in quel senso, però c'erano anche ragazzini semplici, qualche famiglia veniva aiutata dalla scuola con dilatazioni e borse di studio, queste scuole private  si cercano i cervelli migliori aiutando le famiglie e producendo uno standard più alto. E' anche così che si guadagnano i fondi dallo stato e le donazioni private”.

La discussione prolungò fino a dopo cena, i ragazzi e io spiegammo a Bella come funzionava la scuola “normale”, solo Jasper aveva un buon ricordo di come si svolgesse all'interno dell'orfanotrofio e le differenze.

 

Quando ogni discussione andò morendo vidi crescere l'agitazione di Bella, muoveva spesso le spalle, lasciava le mie mani e le riprendeva, il piede roteava vorticosamente cambiando spesso la sua posizione. La sala era quasi silenziosa, Emmett e Rosalie si sussurravano piano qualcosa i volti vicinissimi, Alice e Jasper erano persi nei loro pensieri e mentre Alice stava distesa sul petto di Jasper accarezzando la mano del suo ragazzo, ricordava un po' i movimenti che Bella faceva sulla mia ma vederli tra due fidanzati sembrava una cosa così intima, Jasper invece le muoveva i capelli col naso lasciandole ogni tanto un intimo bacio. Per quanto fossi abituato alle loro effusioni, cercavo di non guardarli e non farci caso, non volevo fare la figura del guardone ma erano così belli, era una cosa un po' sdolcinata ed un pensiero più adatto a una ragazza, ma comunque ero loro fratello e usando un gioco di parole ero felice che fossero felici e sereni, meglio se insieme.

Mamma e papà invece stavano parlando di qualcosa che riguardava Forks che non conoscevo, il braccio di papà passava tranquillamente sul fianco della moglie avvolgendole la schiena. Mi accorsi dello sguardo Bella che mordendosi il labbro mi stava fissando indecisa. Mi avvicinai a lei sul divano passando un braccio sullo schienale del divano .

Che succede, perché sei così nervosa?”

non so come iniziare il discorso”

quale discor....ah!” mi fissò insistentemente, forse chiedendo aiuto, ma non sapevo proprio come poter spiegare.

Che ne dici di parlarne domani? Ormai è tardi mentre la tua storia richiede un po' di tempo, non credo che mamma e papà si offenderanno se lasci passare qualche altra ora” le risposi spostandole una ciocca dal volto. Valutò un attimo, forse aveva il timore di perdere il coraggio, quel poco che aveva adesso, ma era stata una giornata abbastanza intensa e anche io mi sentivo stanco. Questa mattina ci eravamo svegliati entrambi male, lei per l'incubo io dallo spavento, per fortuna lei era riuscita a dormire un'altra oretta dopo. Questo mi ricordava che c'era ancora un discorso in sospeso, non mi aveva raccontato cosa era successo, perché quello di questa mattina fosse un incubo peggiore degli altri, e sarebbe servito anche la presenza di Jasper volevo sentire il suo parere.

Sapevo che sarebbe stato traumatico ma volevo parlarne,

Bella ti ricordi che avevi promesso di raccontarmi stamattina, poi ti sei riaddormentata e non abbiamo più discusso” annuì con la testa, non pareva però per nulla convinta.

Dovrai raccontarlo poi anche a Jasper lo sai?” mi guardò spalancando gli occhi

Lo sai che devi dirgli tutto, lui ti vuole bene e cerca di aiutarti io non sono così bravo in queste cose”.

Ma io mi sento meglio a raccontarlo a te”le sorrisi, un po' era sbagliato non parlarne con Jasper, ma stava crescendo in me un moto d'orgoglio che voleva che fossero discorsi solo nostri.

ma io non sono il tuo psicologo”

anche Jasper è troppo...coinvolto per fare il mio psicologo, più che altro lo fa perché mi fa bene parlare di ...insomma di quello che è successo”

abbassò il volto guardandosi i piedi.

va tutto bene Bella, sai che adesso è diverso sei al sicuro e ci siamo noi, ci sono io non ti succederà niente”

lo so ma è dura realizzarlo soprattutto se la notte...” rabbrividì e gli presi la mano

andiamo” dissi a lei aiutandola a alzarsi, poi mi rivolsi a voce più alta agli altri “noi andiamo a dormire siamo un po' stanchi...Jasper puoi venire un attimo su” ci guardammo un attimo negli occhi e capendo lui annuì con la testa, Alice si alzò da sopra di lui sbuffando ma ridendo contemporaneamente e raggiunse papà cercando coccole da lui. Io mi avvicinai a mia madre, avevamo chiarito ma mi sentivo in dovere di dimostrarle ancora il mio affetto così le sorrisi e le baciai la guancia come facevo ogni sera da piccolo, lei mi accarezzò la guancia ricambiando il mio sorriso

buonanotte mamma”

buonanotte Edward”

Carlisle, Esme buonanotte”

buonanotte Isabella” le risposero e Carlisle le carezzò dolcemente la testa. Avevo notato la dolcezza dei gesti di papà con Isabella, si era avvicinato sempre di più parlando anche con lei e dimostrandole affetto, e  lei sembrava sempre trovarsi a suo agio con lui, era diverso rispetto al comportamento con le altre persone.

Salimmo mettendoci in tenuta da notte, bussai poi con Jasper alla sua camera e la trovammo seduta nel letto. Jasper si sedette sulla mia brandina, quindi non mi restò che sedermi accanto a lei sul suo letto.

avanti parliamone e leviamoci questo dente” disse facendomi ridere

Quella che deve parlare sei tu Bella che è successo stamani?dormivi tranquilla, poi?” sembrava in difficoltà giocava con le dita e il lenzuolo

non lo so”

facciamo così”disse Jasper prendendo in mano la situazione “ti ricordi cosa stavi sognando, e cosa hai sognato dopo?”

no, non ricordo cosa stavo sognando, ricordo solo la fine perché mi è sembrato così reale”

ti ricordi dove eri?”

era la strada dell'ospedale quella davanti all'entrata, ricordo che un signore del pronto soccorso mi aveva detto che dovevo allontanarmi dalla sala d'aspetto, che potevano starci solo i malati perché stavano chiudendo e quindi ero stata costretta ad uscire anche se volevo dormire li, ma ero da sola e non conoscevo il posto. Il signore dell'accettazione mi aveva consigliato di entrare nella seconda strada che tagliava la principale perché portava vicino al deposito delle ambulanze e li era sempre aperto, tutta la notte c'è gente e forse poteva essere più sicuro almeno fino a mattina e mi stavo dirigendo proprio la, ma non ci son arrivata”

hai incontrato qualcuno?”il suo volto era corrucciato mentre cercava di ricordare “hai detto che -erano loro- significa che era più di una persona?”

le chiese ancora Jasper, mentre io mi feci più vicino, mentre Bella si passava una mano sulla fronte cercando di ricordare.

Mi pare di ricordare almeno tre voci, ma non le saprei riconoscere, forse... è uno dei pensieri che ho formulato in quei momenti non ne sono sicura, ma sicuramente non era solo uno, non so perché ma ne ho sempre...ho sempre creduto che fossero di più, anche quando i ricordi erano più bui”finì quasi sussurrando la frase, ma nel silenzio della stanza, rotto solo dal ticchettio che qualche notte fa mi aveva suggerito la melodia. Questa volta però non c'erano melodie, e anche il ticchettio sembrava più basso e soffocato quasi si trattenesse pure lui.

non ricordi chi erano”

no, ma dovrei averli visti, insomma mi hanno...”si morse il labbro molto forte e tremò sembrava soffocare un grido e mi spaventai

Bella, stai bene? Possiamo...non devi insomma”

no, ho solo paura di ricordare veramente, non voglio”

lo sai però che anche se non è oggi, potrebbe essere in qualsiasi momento anche tra un anno, o per qualcosa un particolare che sbloccherebbe la mente” le disse cauto Jasper “prima o poi”

lo so ma fa male, la paura fa male”la guardò comprensivo, ma continuò con le domande

ricordi qualcos'altro?particolari parole”

si ricordo che uno di loro mi ha preso il polso e qualcuno ha detto -Hei- e poi non so bene” eravamo ancora in silenzio

dove eri in quel momento, hai detto che non sei arrivata alla seconda svolta”

no non ho fatto che pochi passi li fuori, non mi pare di esser arrivata neanche alla prima strada”

E' dove ti sei svegliata vero?”le chiesi piano e lui annuì

dopo l'orario di chiusura è quasi vuoto là davanti chi potrebbe...”chiese Jasper rivolgendosi a me che stavo pensando alle stessa cosa, quando però ricordai una cosa ovvia,

no! non è vero, non è deserto la tavola calda è aperta fino alle 3 di notte perché la sera è anche pub”

la tavola calda!” esclamò Bella e noi ci volgemmo contemporaneamente verso di lei “Ecco da dove son venuti, ne sono sicura ero li e li ho sentiti uscire sulla strada”

sei sicura?”

si è quello che ho sognato, il ricordo, sono stata fatta uscire dalla sala e ho sentito delle persone uscire dalla tavola calda”

ricordi altro? l'orario preciso, hai visto altre persone magari erano dei possibili testimoni”

uh, non mi pare era deserto, mi ricordo che ridevano già quando sono usciti e io ho accelerato il passo”

ridevano di te? o di qualcosa in particolare non ricordi che dicevano?”

non lo so, ridevano e basta, credo, anzi mi sembra che barcollassero pure, credo fossero pure ubriachi”si strinse a se portando le ginocchia in alto e abbracciandosele strette, le passai subito un braccio sulla schiena accarezzandola per darle conforto e calore.

Jasper sospirò, lanciandomi una fugace occhiata.

non c'è altro che ricordi?” scosse la testa

al momento no”

sicura sicura? neanche l'ora?”

non avevo un orologio so solo che avevano chiuso il pronto soccorso e non è passato molto tempo dopo”

ok” disse rimanendo in silenzio “Bella lo sai che dobbiamo parlare con la polizia, c'è una denuncia contro ignoti e queste informazioni devono essere riportate sul fascicolo, potrebbero essere importanti”

ma io...” tremava, rafforzai quindi la presa e l'aiutai a capire

potrebbero essere importanti Bella, vuoi anche tu che paghino per quello che ti hanno fatto non è vero?” sembrò titubante anche a rispondermi, forse non voleva? O aveva solo paura di scoprire chi fossero?

si, ma non voglio che si sappia, se poi scoprono che vivevo nella strada?che ho rubato? se poi danno la colpa a me?”era agitata poverina aveva paura anche della giustizia, nelle sue condizioni non aveva tutti i torti, ma io stesso non potevo permettere che quei tizi girassero ancor tranquilli, mentre lei soffriva così.

Bella, dobbiamo parlarne con la polizia, vuoi che altre ragazze passino quello che è hai subito te? Perché potrebbero rifarlo lo sai che potrebbe succedere soprattutto se la fanno franca, potrebbero pensare che possono farlo quando gli pare, trattare le donne come oggetti, bere, devono essere fermati Bella, non possiamo essere egoisti, tu sei buona non vuoi che altre soffrano non è vero?” tirò in su con il naso

no, non voglio”

domattina chiameremo ok?” annuì tirando ancora in su col naso.

Ci alzammo in contemporanea io e Jasper, e Bella alzò lo sguardo spaventato passando da uno all'altro

dove andate? Che fate? Edward doveva vai non dormi qui?”

certo che dormo qui, vado a prendere due tazze di tè caldo che ne dici? Anzi di camomilla, ti piace la camomilla?”fece di si con la testa

Edward...”disse prima che raggiungessi la porta, io mi voltai e nel suo silenzio percepii la sua ansia e la sua paura, le sorrisi cercando di rassicurarla

faccio veloce piccola torno subito” e uscimmo.

Mentre scendevamo, parlai con Jasper.

Questa volta sono ricordi veri”dissi, lui annuì

già, non mi piace il fatto che siano stati più di uno, potrebbe non trovare mai pace veramente se i colpevoli non fossero arrestati insieme”

una volta preso uno non ci penserà due minuti a dire gli altri nomi si vorranno dividere la colpa, erano pure ubriachi, non sono certo dei coraggiosi questi figli di...”mi trattenni dal pronunciare queste parole più che altro perché c'erano i miei genitori in casa.

Anche lo sguardo di mio fratello come il mio era corrucciato, e sicuramente entrambi stavamo elencando epiteti non proprio carini su costoro che avevano rovinato la vita della nostra amica.

Arrivati vicino alla cucina mi voltai verso Jasper che stava per tornare invece dai nostri genitori e dalla sua ragazza:

Jasper sei consapevole che la tavola calda è frequentata per lo più da colleghi?” lui annuì stancamente e tristemente abbassando lo sguardo

già”

Jacob che la frequenta dice che ci stanno solo dottori, infermieri, terapeuti e volontari dell'ospedale e ogni tanto vengono raggiunti da amici esterni, ma per lo più è personale che potremmo incontrare per i corridoi, le stesse facce che cercano di salvare persone...le stesse potrebbero aver fatto questa cosa orribile”

non riesco neanche a pensare una cosa del genere, potrebbero anche essere stati degli esterni, ma su tre c'è una buona probabilità che ci fosse uno di noi” chiese ancora

Jacob potrebbe ricordarsi di qualcosa? conosce chi lo frequenta abitualmente?”feci una smorfia

Jacob non è tanto interessato a quel genere di frequentatori. Quanto alle frequentatrici, ogni tanto si lancia su monologhi di quando sono a brave a letto le fisioterapiste, e non dico altro perché cerco di non ascoltare per il mio bene” Jasper fa una smorfia a metà tra un sorriso

Anche tu una volta sei uscito con un'infermiera se non ricordo male era anche brava a...”

stop, stop stop non continuare per favore è stata un'esperienza, una soltanto e non l'ho fatta per divertirmi, cioè alla fine è venuta fuori una serata così, ma lo sai che non uso le donne per scopare non mi piace usare le persone neanche se loro vogliono lo stesso”

Quanto è che non esci con una donna?”

Jasper?”

avanti, dimmelo”

la sera del mio compleanno”

si come no”

ehi c'era anche la tua fidanzata tra le quattro donne”mi guardò di sbieco

un mese, sono uscito con Rosalie e Emmett e una loro amica, ovviamente loro mi hanno mollato con la ragazza”

vi siete rivisti?”

si due giorni dopo”

E?”

sono stato cortese mi ha invitato nella sua pausa pranzo, lei ha provato a baciarmi, anzi ci è riuscita visto che mi è saltata a dosso, ma le ho detto gentilmente che non faceva per me”

non faceva per te? che le mancava se vi siete visti a malapena due giorni”

biondo platino, mini abito, labbra rosse e potrei dire finte, comprendi il genere?”

Ah, non fa per noi”

no decisamente, troppo appariscente”

preferisci le morette”

si penso di si, anche se non è quello a fare la differenza”

more, magroline, fisico da modelle, carattere dolce, buono, sensibile”

beh magari potrebbe...aspetta stai descrivendo qualcuno?”dissi ironicamente, intuendo il riferimento

ovvio, è decisamente una descrizione che rappresenta Bella”

Jasper io non lo so, da quel punto sono diciamo attratto da lei, ma non è solo attrazione cioè certe volte mi sento più protettivo, come lo sono con Alice e Rosalie, ma mi sento anche bene nonostante a volte ci lasciamo a gesti...intimi, la mano, carezze, abbracci mi sento a mio agio con lei e certe volte sono piacevoli, ma non sono sicuro che sia qualcosa di diverso; oddio sono così confuso”

anche il tuo ragionamento è confuso, come vi comportate sembrate molto intimi”

anche papà mi ha chiesto se stavamo insieme, non ci voleva credere”

perché è quello che appare, vi volete molto bene, anche se su un altro piano ancora”

non vorrei che si affezionasse a me che sono il suo “salvatore”solo per riconoscenza, non prima di aver conosciuto fuori, che riesca a fidarsi degli altri”

ma si è già affezionata a te, non è detto che sia altro quello che cerca, guarda Alice, anche io volevo che facesse altre esperienze per quanto fossi geloso, ma non c'è stato verso, sono stato il primo e sarò anche l'ultimo”.

Soppesai le sue parole.

Ma Bella ancora non cerca niente del genere, il vostro rapporto gli piace e gli fa bene, ma non vorrei che alla fine tu ci rimanessi fregato, per quanto faccia bene a lei, non devi tirare la corda per far star bene lei e soffrire poi tu”

che stai dicendo...non...”

non fa niente, se sentirai che qualcosa cambia me lo dirai?” annuii

adesso devo fare questa camomilla e tornare da Bella non voglio che stia troppo tempo sola, mi darà già per disperso”

mio fratello mi sorrise dandomi una pacca sula spalla

buonanotte a tutti e due, e chiamami ancora se succede qualcosa, anche se servo a poco la sua medicina sei tu”

ti chiamerò”.

Andai in cucina riempiendo due tazze d'acqua e riscaldandole nel microonde, presi due filtri di camomilla e tornai di volata su in camera.

I discorsi con Jasper mi vorticavano ancora nella testa. Il mio rapporto con Bella, il come fossi la sua medicina, l'affetto che provavamo e i nostri gesti piuttosto intimi.

Entrando in camera la trovai come l'avevo lasciata con le braccia attorno alle gambe.

Il suo sguardo si illuminò quando entrai e sospirò di sollievo, mi fece molto piacere anche se poi si rabbuiò per sgridarmi.

Dove stava questa camomilla, sei andato fino in Alaska a prenderla?”

mi perdoni signorina, Jasper e io ci siamo fermati a parlare” fece una smorfia

di me immagino”

anche...”

e di...”dovevo dirglielo?

donne”

uh discorsi da maschi, ti presenterà una sua amica?”risi divertito

no, mi ha chiesto dell'ultima donna con cui sono uscito”

chi era?”

un'amica di Rosalie ed Emmett”

bel tipo?”

un po' troppo eccessiva per i miei gusti, ci sono uscito solo due volte”

e questo quando?”

un mese fa” sembrò pensarci sopra ed adombrarsi

ehi qualcosa non va?”

no, cioè si, non devi stare a casa per me, cioè non sei mai uscito con i tuoi amici da quando sono qui, mai con una donna, non devi farti problemi, insomma io...devi trovarti una donna”

di solito esco con i miei fratelli e qualche loro collega, non ho un mio gruppo, quindi non mi stai portando via a nessuno, in quanto alle donne non preoccuparti, le donne che preferisco le ho tutte qui a casa con me” le sorrisi, abbracciandola e lasciandole un bacio sui capelli. “Bevi la tua camomilla che si raffredda”

Bevve un sorso e lo feci pure io, osservandola, si volse e mi sorrise.

Adesso mettiti a letto che dobbiamo recuperare entrambi delle ore di sonno” mi guardò di sotto in su

va bene tu rimani qui?”

certo, ormai mi son piazzato non vedi? dove vuoi che vada? adesso a letto su!”

va bene papà!” mi disse prendendomi in giro, ridemmo

mi prendi in giro eh? papà deve anche cantarti la ninna nanna?” dissi mentre anche io stavo mettendomi sotto le coperte

nessuno mi ha mai cantato la ninna nanna”

Ehi e io chi sono nessuno? non mi hai sentito l'altra sera?”si volse di scatto

davvero tu mi hai cantato?”

non proprio cantato, mi è venuta in mente una melodia e te l'ho cantata, mugolata più che altro, dovrei scrivermela su un pentagramma ora che ci penso”mi sorrise e mi si fece più vicina

ti prego me la canteresti ancora” mi stava ancora fissando e inconsciamente a quello sguardo avrei fatto qualsiasi cosa.

vieni qui e rilassati, svuota la mente e i pensieri brutti non verranno”

aprii le braccia e lasciai che si appoggiasse a me, cominciai cantarle la musica che l'altra sera mi era ispirata

grazie” mi sussurrò mentre ormai le braccia di Morfeo ci stavano accogliendo, anche io sbadigliai e chiusi gli occhi.

 

 

 

 

 

Eccomi, so che questo capitolo non è gran che.

Purtroppo doveva starci qualcosa di transitorio, E bella doveva raccontare ancora del sogno/ricordo. Spero non vi annoi troppo.

Ho notato che lo scorso capitolo vi ha entusiasmato e sorpreso, ne sono felice almeno la storia non è così scontata in tutte le sue parti come avevo paura che fosse.

Per quanto riguarda il capitolo Esme, purtroppo avrete notato quanto, la sua figura abbia spesso paura, paura di deludere, paura di perdere affetti, paura dell'amore, anche di Carlisle, voleva lasciarlo e si stava già arrendendo quando non ebbero figli, fu infatti il marito a prendere la decisione di rivolgersi agli orfanotrofi. La sua figura è estremamente dolce e buona, non pensate diversamente, purtroppo è fragile, debole e insicura, è il carattere più fragile della storia, ha ceduto a Elisabeth e non ha detto nulla al marito ne alla polizia, doveva essere più forte ma non sempre tutti riescono ad esserlo.

 

RICORDO LE IDEE SOLIDALI PER I REGALI DELLO SCORSO CAPITOLO.

Grazie mille a tutti, spero stiate passando buone feste, Oggi è pure nevicato ed è tutto bianco qui nelle colline di Firenze.

Un abbraccio FunnyPink

 

 

 

 

   
 
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