Fanfic su attori > Cast Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: F l a n    17/12/2010    7 recensioni
E' una nevosa mattina di Dicembre; Colin decide di fare un pupazzo di neve, Bradley interromperà la sua quiete...
Un piccolo ritaglio di vita invernale, dei nostri due amati attori del telefilm 'Merlin'.
[Scritta per la Bingo Challange con il prompt: 'MATTINA']
[Dedicata a GiulyB per il suo compleanno!]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bradley James, Colin Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Betareader: [info]nessie_sun  che come sempre è stata un fulmine!
Scritta per:  la challange di [info]bingo_italia con il prompt: 'Mattina' Qui la tabella con tutti i prompt e i lik alle altre fanfic scritte.
Dedicata a:  GiulyB per il suo compleanno! Cara è tutta per te! Spero non faccia troppo schifo. Sappi che ti ho visto un giorno soltanto, ma mi è bastato per affezionarmi tantissimo a te! Non ci sentiamo molto, ma sappi che ti sono davvero vicina con il cuore! Te la meriti tutta.
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, non ricavo alcun soldo da questa fanfic, e ciò che descrivo non è realmente accaduto!
Note: Ho cominciato a scrivere oggi questa fic, pensata mentre mi crogiolavo sotto la neve, la TANTA neve che ha invaso Firenze e provincia. Ero da sola e con quel silenzio, ammiravo la perfezione ancora intatta di tutta quella neve adagiata sul prato, sulle piante e sulle panchine. Ho tentato con poco successo di fare un pupazzo di neve e... questa è il risultato.


Era una mattina particolarmente gelida di Dicembre, con il cielo coperto da una 'cappa' di nuvole grigie e le foglie degli alberi completamente ghiacciate ed imbiancate.
Colin prese un respiro profondo, si riempì i polmoni di quell'aria fresca ed invernale, mentre i fiocchi di neve cadevano leggeri sul suo volto, disegnandone i bizzarri lineamenti. Alcuni s'accovacciarono sui suoi capelli neri, quelli che spuntavano dal berretto di lana che stava indossando. Con il naso all'insù, sperava di poter distinguere i fiocchi di neve dal cielo grigio e coperto dal quale non passava neanche uno spiraglio di luce. In realtà era felice di questo; probabilmente il sole avrebbe sciolto quella meraviglia. 
S'inginocchiò sulla distesa bianca, cominciando a radunarne un po' fino a formare una palla abbastanza grande ed una seconda un po' più piccola, posta esattamente sulla prima.
Guardò con fierezza la sua piccola opera. Fin da piccolo aveva l'inconsueta passione di costruire pupazzi di neve; cioè, non era molto inconsueta, considerando che tutti i bambini amano i pupazzi di neve, ma per lui erano qualcosa di veramente speciale.
Sua madre lo aiutava sempre e aveva cucito una serie di piccole sciarpine con cui poterli adornare. Così, ogni inverno, si ritrovavano nel cortiletto fuori casa a fare quelle bizzarre statue gelate.
"Colin, che stai facendo?" una voce dietro di lui interruppe il suo flusso di pensieri. 
Bradley era statuario e con un sorriso tirato sulle labbra, le mani in tasca ed era strinto nelle spalle; probabilmente doveva aver molto freddo.
"Un pupazzo di neve! Sai, quando ero piccolo ne facevo sempre molti con mia madre. Inoltre, li adornavamo con una sciarpina, peccato che ora non ne abbia nessuna con me." concluse, con una nota di nostalgia nella voce. Al compagno scappò una risata non troppo timida sotto lo sguardo interrogativo ed un po' offeso di Colin, il quale continuò a costruire il suo piccolo pupazzo.
"Sembri un bambino, o lo sei, ancora. Devo decidere come chiamarti." 
"Beh, se non ti piace ciò che faccio, sei sempre libero di farti un giretto da qualche altra parte," ribatté, freddo.
"Dai, adesso non fare l'offeso. Anche se mi piaci quando ti offendi," Bradley gli poggiò una mano sulla testa, spingendo in avanti il berretto di lana con il palmo, e si chinò anche lui sulle ginocchia. Colin sbuffò, riaggiustandosi a fatica il cappello e sporcandosi il volto con i residui di neve che aveva tra le mani. Dio quanto lo odiava quando gli faceva i dispetti o si divertiva a sfotterlo. Lui con la sua aria da principino intoccabile. Che poi, a ben vedere, era molto più idiota ed infantile di lui. Beh, in effetti somigliava per parecchie cose ad Arthur; forse non era troppo strano che avessero scelto proprio lui per il ruolo.
Tornò ad immergere le mani nella neve e definì meglio la forma del pupazzo mentre Bradley, accanto a lui, stava tentando di dare una forma a quella massa indefinita di neve che era riuscito a raccogliere.
"E quello, invece, cosa sarebbe?"
"Il mio pupazzo di neve. Riuscirò a farlo più bello del tuo."
"Oh, sì, voglio proprio vedere," rispose Colin, acido, staccando due ramettini da un albero lì vicino per fare le manine del pupazzo.
Il biondo ammassò un altro po' di neve, costruendo quasi una montagna che superava di gran lunga le dimensioni del pupazzo dell'amico.
"Tsk, vedremo!"
Una pallata fredda si schiantò direttamente contro la schiena di James; Colin stava dietro di lui, in piedi, armato di due palle di neve davvero 'minacciose'.
"Vogliamo vedere chi la spunta?"
"Dannato Irlandese!" 
Bradley raccolse altrettanta neve e cominciò a lanciarla contro l'amico, il quale non poté far altro che pararsi con le braccia o rispondere alle cannonate che gli venivano lanciate. Cominciarono a correre qua e là, cercando di non schiantarsi contro qualche albero vista la poca visibilità e l'aumentare progressivo della neve. Dopo svariati tentativi Bradley riuscì ad afferrarlo per un braccio, perdendo l'equilibrio ed aggrappandosi a lui; erano straordinariamente vicini, potevano sentire i loro rispettivi respiri caldi che contrastavano con l'aria gelida.
"Dovresti imparare a correre più veloce."
"E tu dovresti imparare a fare pupazzi di neve invece che masse informi."
"Oh, ma senti, senti. Sei ancora offeso?"
"Può darsi."
"E cosa dovrei fare per farmi perdonare?"
"Mmmh, non lo so davvero. Potrei anche non perdonarti e basta."
"Oppure fare questo."
Bradley raccolse il suo volto tra le mani e fissò i suoi occhi per un lungo attimo. Non era sicuro di averli mai visti così bene, a dirla tutta, non era neanche di sicuro di quello che stava per fare. Anzi, probabilmente era un'enorme cazzata. La loro amicizia era una cosa meravigliosa, ma non gli bastava. Forse non gli era mai bastata.
Appoggiò le sue labbra su quelle dell'Irlandese, il quale sussultò per un attimo ma poi, sorprendentemente, rispose al bacio con più foga di quanto James si sarebbe aspettato.
Era magnifico ricevere tutto quel calore sotto il freddo contrasto della neve che cadeva sui loro volti scoperti ed era strano sentire un tale calore nel petto da essere più forte di qualunque altro mai provato.
Improvvisamente Bradley ebbe voglia di aiutare il suo compagno di avventure in tutto; voleva essergli accanto per qualunque difficoltà, voleva dargli la sua spalla ogni volta che lo avesse visto depresso; voleva donargli una parola ogni volta che sfoggiava uno sguardo enigmatico; voleva anche aiutarlo a costruire un dannatissimo pupazzo di neve, magari mettendogli la sua sciarpa, come probabilmente aveva desiderato fare lui stesso.
Ciò che vide negli occhi di Colin non appena si staccarono fu la cosa più bella che avesse mai provato in vita sua. C'era amore, tanto semplice e puro amore. Era sicuro che nessuno lo avesse mai guardato così, prima d'ora.
Non prima di quella gelida mattina d'inverno in cui il cielo grigio per lui era diventato azzurro, la neve si era trasformata in un candido e soffice tappeto e tutto appariva magico e surreale, quasi troppo fantastico per essere vero.
Colin in quella mattina d'inverno non lo aveva rifiutato e lui, oh, lui sarebbe morto di gioia, se solo avesse potuto.
"Emh, senti, che ne dici se ti aiuto a ricostruire un pupazzo di neve?" azzardò Bradley.
Colin sorrise, seppellendo il volto nella sciarpa.
"Direi che è un'ottima idea. Sì, insomma, mi sembra il minimo."
Bradley si inginocchiò sulla distesa bianca e cominciò a raccattare un po' di neve con le mani, voltandosi verso Colin e rivolgendogli un ampio sorriso.
"Beh, non vorrai davvero che faccia tutto da solo?"
"Ma se non saresti capace di fare neanche mezza palla di neve!"

Ad opera completata, Bradley si tolse la sciarpa e l'avvolse attorno al 'collo' del pupazzo di neve suscitando un moto di tenerezza e commozione nel cuore di Colin.
"Oggi è Natale, Colin. Te lo ricordavi?"
"Oh, sì, ma non do mai troppa importanza a queste cose." 
"Buon Natale, Colin."
"Buon Natale."
Bradley afferrò il suo volto baciandolo ancora ed il compagno sentì il suo cuore sciogliersi di nuovo. Adesso aveva ancora più motivi per amare la neve.

Era decisamente una splendida mattina d'inverno.
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Merlin / Vai alla pagina dell'autore: F l a n