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Autore: Dragana    18/12/2010    11 recensioni
"Hanno designato Volterra come loro dimora, vi si sono stabiliti con le loro mogli, hanno istituito il loro corpo di guardia e dalla cima del loro monte vigilano sul mondo."
Disordinata raccolta di one-shot sui Volturi e le loro guardie.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Jane, Renata, Sulpicia, Volturi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ROSSO DI SETA

“l’amore è la medicina che accelera la guarigione”

-Non c’è niente di peggio di un cacciatore che ha deposto le armi.-
Demetri non sussultò. Sapeva sempre dov’erano tutti e in particolare sapeva sempre dov’era lei. Senza contare che il suo profumo precedeva ovunque il suo arrivo.
Non resistette all’impulso di girarsi a guardarla; Adelaide era appoggiata allo stipite della porta, a braccia conserte. Aveva i capelli acconciati in boccoli morbidi, un abito color grigio-azzurro e, lo sapeva con agghiacciante certezza, calze rosse di seta nascoste sotto le sottane e le delicate scarpette a punta. Soprattutto aveva un corsetto strettissimo, che rivelava troppo seno perché un uomo normale potesse articolare un pensiero coerente.
Jane era stata nominata da qualche settimana capo delle guardie.
Quando mentiva a se stesso Demetri si diceva che i motivi per cui non se n’era ancora andato da Volterra erano che non voleva fare la parte del bambino capriccioso, che Aro, Caius e Marcus gli avevano esplicitamente detto che ritenevano preziosa la sua presenza, che sicuramente Chelsea era intervenuta con i suoi poteri. Quando invece guardava in faccia la realtà ammetteva che il motivo principale era la donna con le calze rosse appoggiata allo stipite della porta.
-Non c’è niente di peggio di un cacciatore sconfitto da un cucciolo-, ribatté lui con un sorriso amaro. Lei alzò gli occhi al cielo.
-Non mi piaci quando ti definisci sconfitto. Non mi piaci quando sembri ridurre te stesso a un misero strumento rimpiazzato da qualcos’altro.-
-Tu invece non mi piaci quando mi fai la predica. Sconfitto da una bambina e sgridato da una donna; chi è più misero di me?- declamò con ironica amarezza.
Lei gli si avvicinò camminando lentamente. È come annegare, pensò Demetri. Vedere Adelaide che ti viene incontro lentamente dev’essere come annegare.
-Niente più prediche, allora. Ma considera la cosa da un altro punto di vista…-
Non gli lasciò modo di ribattere. Gli slacciò i bottoni della marsina e si strinse a lui per parlargli nell’orecchio.
-Jane ha un potere che la rende forte. Tu hai altre qualità, sei un abile stratega e un cacciatore infallibile. Non sei il grande capo della guardia, e allora? Gli errori ricadranno su di lei. Le preoccupazioni anche. E tu continuerai a fare tutto quello che ti riesce così bene… fare l’amore con me, ad esempio…-
Lui rise, la bocca sul suo seno. Le sollevò la gonna: calze rosse di seta. La donna con le calze rosse di seta, con i capelli rossi di seta, con il cuore rosso di seta voleva lui, il cacciatore sconfitto. Le mani di lei scivolavano sulla sua pelle, lo baciava con la sua bocca rossa di seta.
Quando quella donna voleva fare l’amore con lui non c’era più spazio per i pensieri. Sapere che lo desiderava era una vittoria talmente dolce che il sapore amaro della sconfitta non si sentiva più.

Adelaide non voleva che Demetri se ne andasse.
Non aveva i poteri di Chelsea, non riusciva a tenere legate le persone con un semplice atto di volontà. Però sapeva bene come curare l’orgoglio ferito di un uomo: l’amore è la medicina che accelera la guarigione, e l’autostima di un uomo passa sempre dalla lussuria.
Strinse più forte le gambe intorno al bacino di lui.
Così non andrai da nessuna parte, cacciatore, pensò.











Note: Adelaide è Heidi. Ho deciso che lei abbia assunto questo nomignolo da pornodiva in tempi piuttosto recenti. La Meyer ha detto che Demetri era il capo della guardia fino a che Aro non l’ha sostituito con Jane; suppongo che la cosa non l’abbia lasciato indifferente, abbia chiesto una sfida e l’abbia persa perché Jane ha un potere troppo sgravato ed è una a cui piace vincere facile.
Dato che Jane è stata trasformata nel 1690 e che prevedo un minimo di addestramento prima di sbatterla al comando la storia è ambientata intorno al 1700. I vestiti sono in tema.
Lettori, recensori, un GRAZIE gigantesco per ognuno di voi! Un giorno ci troveremo a Volterra e offrirò da bere a tutti... tanto paga Aro!

   
 
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