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Autore: Cucuzza2    18/12/2010    1 recensioni
- Si ricorda, vero, che io la chiamai per salvarmi dalla mia stessa follia? E mi aspettavo che sarebbe venuto anche Luke. Tutto ciò si è avverato.
Quando siete andati a parlare con Chelmey io ero convinto che sareste tornati in due.
- E invece siamo tornati in cinque...
- Sì, ma non era certo Scotland Yard a preoccuparmi. Flora era un’enorme minaccia per il mio piano.
- Non vedo come possa Flora rappresentare una minaccia per qualcosa, veramente – interviene Luke.
Layton invece sembra aver già intuito dove voglio arrivare, e mi esorta a continuare con la mano.
- Dicevo. Io ero diviso in due, sa. Una parte è stata quella che ha chiamato fatto chiamare lei, a discapito di tutto. L’altra è stata quella che mi ha spinto a costruire la fortezza. Come vede, la seconda parte era molto, molto più forte della prima. – Faccio una pausa.
- C’era una sola cosa che poteva rinvigorire il mio lato umano. E io, se da un lato ero riempito di felicità dal suo manifestarsi, dall’altro perdevo fiducia in me stesso. Se la prima parte era la mia anima, la seconda era il mio ego.

[ClivexFlora]
Nota: quando ho scritto questa storia NON sapevo che Luke e Flora avevano la stessa età, NON ricordavo che Clive prendesse il diploma prima di costruire la torre mobile e soprattutto NON credevo affatto che la storia fosse ambientata negli anni '50. Prendetele come "piccole" licenze.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Salto nel vuoto

 
- Don Pablo! Pensavo che fossi passato dalla parte del bene – esclama Luke.
- Io non sono né cattivo né buono – risponde Don Pablo. – Mi limito ad agire nel mio interesse. Mi volevo vendicare, mi sono messo contro di voi. Mi servivano informazioni per l’esplosione, sono passato dalla vostra parte. Ora sono al verde e quindi passo dalla parte di Bill Hawks. Non cercherò di danneggiarvi, ma non farò nulla che possa mettere a rischio il mio posto di lavoro.
- E cioè? – intervengo io.
- E cioè l’attore. Meglio non parlare del tuo curricolo, comunque, perché...
- Paul – lo calma Layton.
- Va bene. Lasciamo stare il tuo passato. Cosa siete venuti a fare, qui?
- Flora è scappata di casa – dice Luke.
- E cosa vi fa pensare che sia qui?
- Clive l’ha vista negli schermi lì fuori. Non era un’attrice, vero?
- L’unico attore, qui, sono io. E non mi è richiesto di interpretare Flora. Ora, se mi fate passare, l’attrazione è chiusa ed io dovrei andarmene.
- Non può darci una mano? – chiedo io.
- Si tratta di salvare Flora – interviene Luke.
- Ahem, voi due sosia, mi avete convinto. Se scoprono che qualcuno si è infiltrato qui penseranno che le mie attrezzature non funzionano e perderò il lavoro. Seguitemi.
Raggiungiamo l’orologiaio.
Accanto ci sono le montagne russe. Don Pablo di è già accomodato.
- Flora non può essere andata lontano – ci esorta. – Salite e la raggiungeremo in un attimo.
Io, Luke e Layton ci stringiamo accanto a Don Pablo.
- Allacciate le cinture, gente!
Noi non ci pensiamo due volte. Don Pablo tira la leva impostandola su una velocità media e il vagone parte non troppo velocemente.
Io chiudo gli occhi. La mia non è paura, ma orrore. Non sarei più voluto tornare nel mondo costruito da me e dal mio socio.
- Siamo in un punto piano – dice Layton. – Perché non ci spieghi meglio la situazione di cui ti dicevo prima, Clive?
- Mi ha convinto.
Si ricorda, vero, che io la chiami per salvarmi dalla mia stessa follia? E mi aspettavo che sarebbe venuto anche Luke. Tutto ciò si è avverato.
Quando siete andati a parlare con Chelmey io ero convinto che sareste tornati in due.
- E invece siamo tornati in cinque...
- Sì, ma non era certo Scotland Yard a preoccuparmi. Flora era un’enorme minaccia per il mio piano.
- Non vedo come possa Flora rappresentare una minaccia per qualcosa, veramente – interviene
Luke.
Layton invece sembra aver già intuito dove volevo arrivare, e mi esorta a continuare con la mano.
- Dicevo. Io ero diviso in due, sa. Una parte è stata quella che ha chiamato fatto chiamare lei, a discapito di tutto. L’altra è stata quella che mi ha spinto a costruire la fortezza. Come vede, la seconda parte era molto, molto più forte della prima. – Faccio una pausa. Abbiamo cominciato ad andare su per la Grande Pagoda.
- C’era una sola cosa che poteva rinvigorire il mio lato umano. E io, se da un lato ero riempito di felicità dal suo manifestarsi, dall’altro perdevo fiducia in me stesso. Se la prima parte era la mia anima, la seconda era il mio ego.
La fiducia in se stessi è necessaria. Io trovavo la mia forza nella seconda parte di me. E quando questa è emersa del tutto, ho fatto sprofondare la prima. Ho dimostrato che non mi importava più della prima parte. Ho rapito Flora – concludo.
- Sì, pensavo che avresti detto qualcosa del ge...
La discesa ci coglie impreparati. Serro gli occhi. Quando li riapro, sono di nuovo in salita.
Siamo silenziosi. Ognuno spera per conto proprio che, in fondo alla seconda discesa, riesca a trovare Flora.
La salita è ormai al termine. Luke rompe il silenzio.
- Professore, non penso di aver capito bene di cosa sta parlando Clive.
Layton sorride tristemente.
La discesa è lontana.
Getto un’occhiata nel binario parallelo al nostro.
- FLORA!
Tutti si girano verso il punto indicato da me.
- Dobbiamo fare qualcosa!
- Sta per cadere!
Le voci arrivano attutite alle mie orecchie. Sento chiara una sola frase: “Adesso. O mai più”.
Mi sollevo dal sedile, piego lievemente le ginocchia.
Con il vento che mi fischia nelle orecchie atterro pesantemente sul vagone di Flora. 

   
 
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