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Autore: AlbusSilenteXX    19/12/2010    7 recensioni
Questa ff è ambientata durante il 2°anno a Hogwarts.
Parlando parlando, il trio si domanda se Piton è mai stato fidanzato, se è innamorato ecc... e Fred e Geroge hanno la brillante idea di farci delle scommesse e scoprire la vita sentimentale del professore di Pozioni!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Il, trio, protagonista, Severus, Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Scusate x il ritardoooooooooooooooo ma ho avuto molto da fare!
X fortuna ora iniziano le vacanze di Natale XDXDXD
 
 
 
 
Harry e Ron corsero per due piani prima di fermarsi… Ron aveva il fiatone, ma almeno era tornato come prima.
‘’Beh, che dire Harry… io lo sapevo che era inutile! Piton tanti anni fa è stato rifiutato da una ragazza (probabilmente la prima di una lunga serie…) …ma non sappiamo nulla di nuovo rispetto a prima!’’
Il ragazzo si appoggiò alla statua di una vecchia orba per riprendere fiato.
‘’Già, sto iniziando a pensare che dovremmo lasciar stare tutti quanti la scommessa… ‘’ Harry si bloccò perché sentì qualcuno arrivare lungo il corridoio. I due ragazzi si nascosero dietro la statua.
Immediatamente comparve Allock, un po’ stravolto.
‘’Acciderbolina!’’ disse nell’oscurità ‘’Come ha fatto a sparire in così poco tempo?’’ si grattò la chioma dorata.
‘’Gilderoy, cercavi qualcuno?’’ disse una voce lenta e soave. Harry e Ron sobbalzarono. Piton, il vero Piton in carne e ossa, era comparso all’improvviso da un angolo indefinito del corridoio.
‘’E’ un fantasma!’’ disse Ron con una smorfia di orrore. Harry gli tappò la bocca.
‘’Severus!’’ disse contento Gilderoy quando lo ebbe visualizzato. ‘’Se compari così all’improvviso dall’oscurità mi farai prendere un colpo… come va con la diarrea?’’
La faccia di Piton si contorse. Apparvero contemporaneamente sul suo viso disgusto, sorpresa, orrore.
‘’Come hai detto, Allock?’’
‘’Come va con la diarrea… cinque minuti fa sei scappato via, hai detto che ti scappava…’’
Piton lo fulminò con lo sguardo.
‘’Allock, cinque minuti fa ero nel mio ufficio… devi aver sognato… oppure c’è qualcuno si diverte a prendere le mie sembianze?’’
Harry e Ron iniziarono a tremare.
‘’Dev’essere sicuramente Potter!’’
‘’Ma cosa dici Severus…’’
Piton si guardò intorno e iniziò a camminare scrutando l’oscurità. Harry e Ron non fecero neanche in tempo a prendere il mantello che Harry aveva gettato più in la. Fecero il giro della statua per non essere visti.
‘’Severus, calmati, ce l’hai troppo col ragazzo… probabilmente sei sonnambulo a quest’ora di notte… non ti ricordi più…’’
‘’No Allock! Stanno succedendo cose troppo strane ultimamente… ragazzine che cercano di baciarmi…’’
Gilderoy scoppiò a ridere.
‘’Baciare?! Te?!’’ e rise ancora più forte.
Piton sembrava infuriato.
‘’Beh, non è uno scherzo…’’
‘’Suvvia Severus, come potrebbe una ragazzina voler baciare… insomma… guardati! Sei tale e quale a quand’eri giovane, viscido, magro, pallido… forse non ti sei ancora ripreso da quando Lily Evans ti ha rifiutato al Ballo, e hai le visioni…’’
A Harry saltò il cuore in gola. Lily Evans?
Si sporse un poco per guardare la scena. Dalle finestre entrava un pallido filo di luce lunare, che accarezzava il volto del Professore di Pozioni. Sembrava molto vecchio e anche molto sofferente. Anche se la luce era poca, era chiaro che l’uomo era arrossito violentemente.
‘’Come osi, Allock?!’’ disse questo. ‘’Come osi parlare di certe cose, cosa ne puoi sapere? Hai semplicemente creduto a quello che hanno creduto tutti…’’
Allock scoppiò a ridere.
‘’Ahahah, e qual è la verità, sentiamo Severus. Lily Evans non ti ha rifiutato? Ti ha baciato anche lei, come quelle ragazzine del primo anno?!’’
Ma Piton era distratto. Si era voltato a guardare nel punto esatto dove un attimo prima c’era la testa di Harry Potter.
‘’Mi sembra… di aver visto qualcosa!’’
E si avviò verso quel punto. Fece il giro della statua della vecchia orba ma non vide nessuno.
‘’Allock, il nostro discorso è chiuso.’’ Disse Piton furente. ‘’E certe cose non ti riguardano. Torna pure al tuo turno di guardia.’’ E se ne andò, il mantello svolazzante, scomparendo nell’oscurità.
Allock rimase impassibile per qualche secondo, scrutando il vuoto. Poi se ne andò anche lui, inquieto. Aveva avuto come l’impressione, per un attimo, che la statua fosse viva, e lo stesse osservando.
‘’Bah, forse è tutto un sogno!’’ si disse. E andò dritto a dormire.
 
 
 
 
 
‘’E quella, Harry?’’ chiese Fred il giorno dopo osservando una sottana rosa shocking nelle mani di Harry.
‘’Beh, mentre i due parlavano di mia madre, Piton si è voltato verso noi due, che eravamo nascosti dietro la statua della vecchia orba… ci siamo appiattiti contro di essa per non essere visti e … all’improvviso siamo caduti all’indietro!’’
‘’Già!’’ confermò Ron ‘’la schiena della statua si apre, siamo finiti all’interno... Subito abbiamo richiuso la porticina… però Piton se ne è andato e Gilderoy anche, abbiamo spiato tutto attraverso l’occhio della vecchia…’’
‘’… poi siamo usciti fuori e… al piede di Ron si era impigliata questa!’’ e sventolò la sottana.
Fred e George erano sconvolti.
‘’Accidenti! Allora ecco perché Piton è comparso all’improvviso… era appena uscito dalla statua!’’ esclamò George.
Harry e Ron si guardarono.
‘’Non ci avevamo pensato…’’
‘’e doveva appena essersi visto con l’amante… che ha dimenticato quella!’’ Fred indicò la sottana in mano di Harry.
‘’Geniale!’’ esultò Ron ‘’Ma perché i due si danno appuntamento nella statua? Non sarà troppo stretto li per…?’’
‘’Ron, stupido fratello!’’ disse Fred ‘’Non si vede nella statua con lei… va nella statua per andarla a trovare… quello è un passaggio segreto… che porta…’’
‘’Dritto a Hogsmade!’’ concluse George.
Harry e Ron rimasero a bocca aperta.
‘’E come fate a saperlo?’’
‘’Beh amico, noi mica passiamo le ore a poltrire su una sedia come te!’’
Ron li guardò male.
‘’Conosciamo un sacco di passaggi segreti che portano a Hogsmade, e la statua è uno di essi…’’
‘’Oh capperi, allora tutto si complica!’’ si lamentò Ron ‘’dobbiamo andare a cercare pure ad Hogsmade, non finiremo mai!’’
‘’Beh amico, mi sa che è troppo tardi!’’ disse George ‘’ Tra tre giorni è San Valentino, dobbiamo ancora ordinare dei vestiti per il ballo e invitare le donzelle! Mi sa che le scommesse sono chiuse, Piton l’ha fatta a tutti!’’ E si avviò verso la bacheca per togliere il foglio.
‘’Fermo, George!’’ disse Fred ‘’Vuoi osare togliere un tale capolavoro dalla bacheca?! E’ un’opera d’arte, rimarrà li per secoli!’’
Harry gettò un’occhiata alla bacheca e notò che altri studenti avevano aggiunto nuove scommesse.  Per qualche strano motivo, la coppia Piton – Gazza era la più gettonata.
‘’E poi non si sa mai che Piton non si presenti al Ballo, mano nella mano, con Mastro Gazza in tailleur!’’
Tutti risero e non vi pensarono più.
 
 
Le preoccupazioni massime, in quei giorni, per Harry, Ron e tutta la scuola, furono trovare degli abiti decenti e delle donzelle da portare al Ballo. La McGranitt disse che era obbligatorio.
‘’Miseriaccia, Harry, mia mamma deve aver rubato il cappotto di talpa di Hagrid e averci fatto un vestito!’’ disse la sera del Ballo Ron, che aveva aperto il pacco mandato dalla mamma. La signora Weasley aveva spedito un gufo anche a Harry, contenente un vestito nero molto elegante.
‘’Chissà Hermione come se la cava e se ha invitato qualcuno… è da giorni che non si vede. Ho saputo che anche Ginny è da tre giorni chiusa in bagno, a tentare di farsi diventare i capelli neri e gli occhi a mandorla… a proposito Harry, tu chi hai invitato?’’
Harry non rispose.
‘’A dire il vero nessuna!’’ disse alla fine.
‘’Anche io!’’ disse Ron. ‘’O meglio, forse una cinquantina, ma hanno tutte girato la faccia. Tranne Mary del quinto anno, che ha detto che puzzo…’’
Un’ora dopo, i due ragazzi scesero nella Sala d’Ingresso, dove la maggior parte delle coppie si incontravano.
Harry e Ron erano gli unici a non avere delle ragazze. Perfino Tiger e Goyle erano riusciti a invitare delle ragazze. Una era Millicent Bullstrode, l’altra… Harry non era proprio sicuro fosse una ragazza. Sembrava più un cinghiale che camminava su due zampe, ma questa è un’altra storia.
Le porte della Sala Grande furono aperte e Harry e Ron videro l’intera Sala trasformata. Il tavolo dei professori era sparito, e al suo posto vi era una band.
Le pareti erano tutte rosa, il centro della Sala era una pista da ballo a scacchi rosa e bianchi, con un grande cuore al centro, sul quale era stampato nientemeno che la faccia di Gilderoy Allock, che lanciava occhiolini e sorrisi al soffitto, e ai centinaia di putti che volavano per la Sala.
La pista era circondata da tanti tavolinetti a forma di cuore.
‘’Bleah, che schifo!’’ commentò Ron. ‘’Ma hai visto quei disgustosi…’’ Ma fu interrotto dalla potente voce di Allock.
Harry si accorse che era sul palco, vestito di rosa, e anche i suoi capelli, per l’occasione, erano diventati rosa.
‘’Signori e signori, benvenuti alla festa dell’Amore!’’ disse sbagliante. ‘’Che le danze abbiano inizio! Go!’’
Gli strumenti magici della band cominciarono a suonare. Gilderoy iniziò a cantare una canzone d’amore; sulla batteria vi era scritto il nome della band. Allock Band. Harry distolse lo sguardo disgustato, mentre sotto il palco si accalcavano già numerose fan di Allock.
‘’Ti prego andiamo via!’’ gemette Ron.
Alcuni professori ballavano in pista insieme agli studenti. Una Professoressa dagli occhiali a fondo di bottiglia e il vestito pieno di perline e collane con amuleti, che Harry non aveva mai visto, ballava da sola, girando sul posto e molto lentamente, nonostante il ritmo scatenato della musica, agitava le mani e guardava il soffitto con aria tetra.
Harry e Ron uscirono fuori e si ritrovarono davanti un labirinto di siepi. Maledissero Allock con tutto il cuore.
Iniziarono a percorrerlo, trovando coppiette qui e li intente a baciarsi. Dopo un po’ trovarono una panchina di fronte a una fontana rappresentante una grassa fata e si sedettero.
‘’Che sfigati che siamo Harry’’ disse Ron.
‘’Eh già Ron’’ disse Harry. Sembravano due vecchietti in pensione.
 
 
‘’Maledizione!’’ urlò Piton.
Si era svegliato di sera tardi, cosa mai accaduta prima, con addosso un vestito rosa a cuoricini, qualche meche fucsia sui capelli e le labbra tinte di rosso. Sul comodino un biglietto ‘’Ti ho addormentato e vestito come si deve Severus. Ci vediamo alla festa. Buon San Valentino. Gilderoy Allock.”
Ancora non riusciva a crederci! Il suo viso, i suoi capelli! Provò a lavarseli tre volte, con il risultato che i suoi capelli si gonfiarono a dismisura, -come accadeva ogni volta che provava a lavarli, a capodanno (in modo che nessuno studente lo potesse vedere e deriderlo)- ma le meche non sparirono.
Provò a strapparsi il vestito ma non andava via. Quale incantesimo del diavolo aveva usato quell’impostore? Sperava non uno di adesione permanente… altrimenti l’avrebbe ucciso!
Comunque, doveva trovare una soluzione.
Doveva trovare Allock. Uscì dai sotterranei così conciato e si diresse verso la Sala d’Ingresso. Una musica scatenata fuoriusciva dalla Sala Grande. Spiò dentro e vide una scena orripilante. Gilderoy Allock che cantava su un palco, e fan che urlavano ‘’nudo, nudo!’’
Poi si accorse che quel gay di Silente stava per uscire dalla Sala mano nella mano con Vitious.
‘’Ohcazzo!’’
Scappò fuori dal castello e vide contento un enorme labirinto di siepi. Si sarebbe nascosto li, dove nessuno l’avrebbe mai visto.
Dopo un po’ notò una fontana dalla forma di una grassa fata.
Nascondiglio perfetto. Si accovacciò li dietro, ma dopo un po’ gemette. Alle sue orecchie giungevano voci molto familiari.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
  
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