48. Every day it's a getting closer, going faster than a roller coaster
Un mese dopo...
-SLASH! Curtis ti sta
divorando una maglia!- Urlò Quinn dalla cucina mentre mangiava i cerali seduta
sul bancone.
Il riccio arrivò dalla
camera con ancora il fiatone e i capelli sparati da tutte le parti, come sempre
d’altronde.
-Dov’è?!- Sbottò
esasperato.
-Si è nascosto là
dietro, non credo che la tua maglia sia recuperabile...là c’è una manica...-
Slash si avvicinò alla libreria dove era nascosto il loro piccolo cucciolo di
puma, ebbene sì, Slash aveva preso un cucciolo di puma dallo zoo...e l’aveva
pagato non poco, ma ci si era affezionato e gli dispiaceva tenerlo lì...ovviamente
quando sarebbe cresciuto sarebbe stato un problema ma ci avrebbero pensato
quando era il momento.
Da quel giorno in
ospedale Quinn prese alla lettera quello che le disse Slash e viveva la vita
alla giornata, senza fermarsi troppo a pensare su tutto; la loro vita insieme
dovette ammettere Quinn, andava a gonfie vele...Slash dopo le due settimane in
ospedale in cui si era disintossicato da tutto, tranne le sigarette, aveva
convinto Quinn a farla andare ad abitare con lui e da due settimane, tra loro
andava tutto bene...certo spesso discutevano su chi doveva lavare cosa...ma
nonostante tutto andava bene ed erano felici.
Liv quando seppe la
notizia fece i salti di gioia, anche se le dispiaceva un po’ che la sua
coinquilina se ne andasse, era contenta per lei...e poi si vedevano sempre in
ospedale.
-NOO! Era la maglia di
Pepè!- Piagnucolò Slash con i resti della maglia in mano.
-Oh...mi dispiace-
Rispose Quinn senza un briciolo di compassione.
-Potresti far finta di
esserne un po’ più dispiaciuta? Sarebbe carino- Borbottò tornando in camera
mentre il piccolo Curtis non contendo di aver fatto fuori oltre alla maglia
anche un paio di calzini, andò a mangiare.
Quinn non riusciva mai
ad arrabbiarsi con lui, era così tenero...aveva due occhioni così espressivi.
Slash tornò una decina
di minuti dopo con addosso un paio di pantaloni jeans stretti nei suoi
immancabili stivali da cowboy che non potevano mai mancare e una maglietta nera
con su scritto: FUCK e il cilindro in testa, ormai lo metteva sempre e comunque.
-Che fai oggi?- Domandò
Slash avvicinandosi a Quinn e dandole un bacio sulle labbra.
-Mmh...spero di aprire
qualcuno, è da una settimana che non opero, una settimana ti rendi conto?!
Quanto vorrei che arrivi un’ambulanza piena di feriti gravi...- Certo le
dispiaceva per loro ma lei aveva bisogno di operare, di imparare...quella
settimana era passata fin troppo liscia.
-Tu sei sadica lo sai?!
Davvero...- Quinn rise.
-Sono un chirurgo che
pretendi...- In quel momento il cercapersone pensò bene di suonare. –Sì!
Un’emergenza!- Esclamò correndo in camera e mentre cercava di mettersi il
camice saltellando da una parte all’altra, notò un piccolo particolare.
-SLASH! Che diavolo ci
fa un serpente nel letto!- Sbottò mentre Slash ghignava dall’altra parte
della stanza.
-Beh visto che tu mi
tradivi con Curtis, io pomiciavo con Cindy! Beccati questa!-
-Idiota!- Una volta pronta, diede un veloce bacio a
Slash e corse via, verso l’ospedale...come prevedeva c’era stato un incidente,
a quanto pare le sue “preghiere” erano state esaudite.
-Un ragazzo ha perso il
controllo di un auto e si è andato a schiantare dentro un negozio- Spiegò la
dottoressa Harris mentre aspettavano tutti l’arrivo dell’ambulanza.
-Dentro un negozio?!
Vuoi dire che è entrato dentro con la macchina e tutto?!- Chiese incredulo
Travis.
-Esatto, ha sfondato
l’ha vetrata...ci sono diversi feriti...Reid tu vai con il dottor Kelly, voi
due...- Ordinò indicando Jackson e Liv.
–State con me qui in pronto soccorso...ci saranno molti feriti, tu...- Indicò
Travis. –In traumatologia...- Quinn non poteva che scegliere di meglio, il
dottor Kelly era un neurochirurgo non poteva essere più perfetto per lei visto
che voleva prendere quella strada e poi era un bravo dottore, ogni volta che
operava spiegava passo passo tutto quello che avrebbe fatto di lì a poco
facendo qualche domanda agli specializzandi per vedere se avessero capito.
Mentre Quinn si godeva
la sua giornata in ospedale, Slash invece si stava annoiando a casa ma per sua
fortuna il telefono cominciò a squillare.
-Pronto...- Rispose con
voce molto annoiata.
-MAN!- Sentì urlare la
voce del suo amico ossigenato dall’altro capo.
-Duffman! Ehi...- E non
poté che esserne più contento.
-Hai da fare?-
-No, proprio un
cazzo...mi sto scartavetrando i coglioni...- Rispose mentre accarezzava Curtis
che si era addormentato sul tappeto in salotto.
-Perfetto, facciamo un
giro? Anche io mi sto scassando il cazzo...c’è anche Izzy...- Slash saltò in
piedi come una molla.
-Bella! Sono da te fra
due minuti...-
-Bella!- Chiuse la
chiamata, prese il giubbetto di pelle...pacchetto di Camel e accendino, ed era
pronto per uscire, non gli serviva neanche prendere la macchina visto che casa
di Duff era a pochi isolati dalla sua. Alla fine erano cresciuti tutti e cinque
i Guns, si erano trovati un appartamento o casa da soli, Axl per esempio si era
preso casa a Malibù, lontano da tutti perché aveva bisogno di stare da solo e
concentrato per scrivere...così diceva, quando aveva materiale nuovo, chiamava
a rapporto tutti e facevano le prove nella sala prove che aveva fatto mettere
in casa sua.
Slash bussò alla porta
di Duff che si aprì subito.
-Duffer!- Salutò
l’amico con una pacca sulla spalla per poi oltrepassarlo e buttarsi sul divano
accanto a Izzy che si stava rollando del tabacco, ovvio le loro abitudini non
erano cambiate granché...certo avevano smesso con la droga pesante e bevevano
molto di meno, ma certe cose non cambiavano mai.
-Dov’è la tua donna?-
Chiese mentre Duff si andava a sedere sulla poltrona.
-Boh...da qualche
parte, sicuramente starà prosciugando il mio portafoglio...- Rispose facendo
spallucce.
-Che novità...-
Commentò un Izzy non troppo sorpreso.
-Dai cazzo facciamo
qualcosa...sono venuto qui perché speravo che avevate in mente qualcosa di
figo...non parlare come le vecchie di stronzate- Si lamentò il riccio dando una
spintarella ad Izzy che stava cercando di chiudere la cartina, ma la spinta di
Slash glie la fece cadere a terra.
-Ma che cazzo! Slash!-
Sbottò irritato.
-Il mio tappeto!-
Esclamò Duff scandalizzato, il che fece zittire subito gli altri due, che già
cominciarono a battibeccare, che lo guardarono alquanto sconcertati. –Ehm
volevo dire...fate come volete, sporcate pure quello che vi pare...- Tossicchiò
con incuranza.
-Non è che stai
diventando una fighetta a forza di abitare con una donna?- Scherzò Izzy insieme
a Slash.
-Ma
vaffanculo...fighetta ci sarai tu, sti cazzi...- Rispose Duff offeso.
-Okay, facciamo finta
di niente...forza cazzoni, andiamo al centro commerciale...- Propose il riccio
alzandosi.
-Al centro commerciale?
E ti pare più interessante che stare qui a rollarci canne?!- Chiese Izzy quasi
schifato.
-Sì, mi pare più
interessante...- Gli fece il verso Slash. –Adesso alza il culo e andiamo, ho
quasi finito pure le sigarette...cazzo- E quando Slash faceva così nessuno
poteva dirgli di no.
Quindi mezz’ora dopo si
trovarono tutti e tre al centro commerciale a vagare come anime in pena, alla
ricerca di qualcosa che nemmeno loro sapevano cosa...finche una sala non attirò
l’attenzione di tutti e tre: la sala giochi.
Si avvicinarono e si
misero a giocare come pazzi ai flipper.
-Lo voglio!- Esclamò
Slash dopo la sesta partita.
Nel frattempo Quinn si
occupava del suo paziente.
-Cos’abbiamo qui Reid?-
Chiese il dottor Kelly affiancandola mentre esponeva il caso agli altri
specializzandi.
-Thomas Morrison,
ventiquattro anni, ha perso controllo della sua auto e si è schiantato in un
negozio, presenta varie ferite superficiali ma niente di grave- Spiegò leggendo
la cartella che teneva in mano, mentre Thomas li osservava disteso sul suo
lettino.
-Come procediamo
dottoressa?- Domandò ancore il dottore
curioso di sapere la risposta della ragazza.
-Beh, da come si è
presentato qui sembra non avere nulla di grave ma potrebbe avere qualche lesione
interna, quindi consiglierei di fare qualche esame, una TAC e una risonanza-
Kelly le sorrise soddisfatto.
-Ottimo, proceda pure-
Quinn sorrise formale e uscì dalla stanza del paziente sbuffando.
-Che c’è che non va?-
L’affiancò la sua fedele amica Liv.
-Bah speravo di avere
un caso interessante...ma a quanto pare solo un ragazzo che ha fatto un
incidente e non ha niente di strano, per carità sono contenta per lui
eh...però...- Mormorò scocciata.
-Io ho un pene- Disse
Liv tranquillamente.
-Cosa?- Domandò
shoccata la bionda.
-Ho un pene- Confermò
l’amica come se niente fosse.
-No okay, non ti
seguo- Si fermarono in mezzo al
corridoio.
-Devo operare un uomo
al suo pene- Spiegò e ripresero a camminare.
-Oh ecco...cosa devi
fare?-
-Beh quest’uomo molto
intelligente non riesce più ad avere un erezione, quindi dobbiamo fare in modo
di fargliela avere...- Quinn era sempre più sconcertata.
-Scusa ma quanti anni
ha?-
-Una settantina...-
-COSA?- Sbottò
shoccata.
-Eh vuole sorprendere
la sua partner e siccome non riesce ad avere un erezione, dobbiamo infilargli
una specie di tubicino nel pene che si collega ad una pompetta...- Quinn la
bloccò con un gesto della mano.
-Ok, basta non voglio
sapere...- Liv scoppiò a ridere e si fermò davanti alla porta del suo paziente,
Quinn si affacciò e vide un anziano signore che stringeva la mano di un’anziana
signora...ovvio e si sorridevano, lì per lì le fece tenerezza poi si ricordò
della storia del pene e inorridì di nuovo.
-Non fare la faccia
schifata, hai visto di peggio- Le fece notare subito Liv.
-Lo so però mi fa
strano, vabbè vado a prenotare una TAC e la risonanza...-
Nel frattempo i tre
Guns ancora giocavano con i flipper, incuranti della lunga fila che si era
formata dietro di loro.
-Andate a farvi un
giro!- Esclamò Duff a un gruppo di ragazzini che obbedirono mormorando qualcosa
che solo loro sapevano.
-Sapete...stavo
pensando, dovremmo farle incontrare...le ragazze- Propose Slash dopo un po’.
-Dici? Potrebbero
scannarsi di nuovo...- Rise Izzy nel ricordare i vecchi tempi.
-Naah, non penso...sono
passati anni...cazzo, secondo voi le ragazze portano per così tanto tempo
rancore?- Chiese il riccio e gli altri due ci pensarono un po’ su.
-Non saprei...ma per me
va bene, facciamo una cena...invitiamo anche gli altri...a casa tua Slasher...-Rispose
Duff cominciando ad esaltarsi.
-Sì, figo! Ci
sto...quando?-
-Quando è il giorno
libero di Quinn..?- Chiese Izzy per poi esultare per aver fatto un nuovo
record.
-Giovedì-
-Apposto...facciamo
giovedì, è tra due giorni...c’è tempo per organizzarsi, sentiamo anche Ax e
Steve-
-Porca troia, voglio
comprarmi questo fottuto flipper...- Mormorò Slash.
Intanto Quinn aveva
fatto TAC e tutti gli altri esami, non restava che fare la risonanza... e
proprio in quel momento stava aspettando le immagini sul monitor che non
tardarono ad arrivare.
-Oddio...- Mormorò
incredula nel vedere le immagini.
-Chiami immediatamente
il dottor Kelly!- Ordinò ad un infermiera che eseguì subito l’ordina.
-Ehi Quinney che fai?-
Domandò entrando Jackson per poi sedersi accanto a lei.
-Sto facendo la
risonanza al ragazzo che ha provocato l’incidente...guarda che roba...- Mormorò
appena.
-Cazzo...mi chiedo come
diavolo faccia a stare in piedi ancora...- Guardarono le immagini sconvolti
finche non arrivò il dottor Kelly.
-Che succede?- Domandò
entrando nella stanza.
-Guardi lei stesso...-
Il dottore non se lo fece ripetere due volte e impallidì.
-Ha una bomba ad
orologeria nel cervello...- Borbottò.
-Questo spiega
l’incidente...non è stata colpa sua, o meglio...relativamente- Kelly annuì.
-Jackson, prenota la
sala operatoria...Reid avvisa il paziente e preparalo, vi lavate voi due- I due
eseguirono immediatamente.
-Ecco vede signor
Morrison, nella risonanza abbiamo trovato...un tumore molto esteso al cervello-
Il ragazzo spalancò gli occhi sconvolto.
-C-cosa?- Balbettò
incredulo.
-Mi dispiace, ma
dobbiamo immediatamente portarla in sala operatoria...probabilmente è stato
quello che le ha fatto perdere il controllo dell’auto, è un tumore al quarto
stadio...ha fatto calare i suoi riflessi, inciampa spesso o ha delle forti
emicranie nella parte destra della testa, sempre e solo lì?-
-Adesso che ci penso
sì...per tutte e due, ultimamente mi fa sempre male la testa solo da una
parte...e inciampo più del solito, ho avuto un’allucinazione poco tempo fa...-
-Prende stupefacenti o
droghe? Oppure ha carenza di sonno?-
-No, mai prese droghe e
dormo sempre molto...-
-L’allucinazione è
segno di un neurone che scoppia, cioè che muore...in sostanza, questi sono
sintomi di tumore al cervello...deve darci il permesso di operarla signore...-
Thomas non sapeva che rispondere, era shoccato...
-Non ho altra scelta mi
sembra...quindi ok, operatemi...-
L’operazione durò quasi
dieci ore ed era andata piuttosto bene, certo non era finita, Thomas avrebbe
dovuto fare molta chemio ancora...erano le nove passate quando Quinn tornò a
casa.
-Cos’è quello...-
Domandò sulla soia della porta.
-Un flipper!- Esclamò
esaltato Slash con un mega sorriso mentre continuava a giocare indisturbato.
-Ah...cosa ci fa un
flipper in casa nostra?- Chiese ancora Quinn ma era talmente esausta che alla
fine non le importava di niente.
-L’ho comprato! Ehi
baby, sei stanca?- Domandò lasciando perdere di giocare e si avvicinò alla
ragazza.
-Ho aperto un cervello!
Wow...dovevi vederlo...era un tumore così esteso e grosso...che ...wow...era
bellissimo- Quinn ritrovò un po’ di quella vivacità che la caratterizzava, era
contenta quando Slash o chi altro le chiedeva cosa aveva fatto al lavoro, le
piaceva raccontare di quello che faceva e ne andava fottutamente fiera.
-Beh non è che mi va
molto di vederlo...ma ti credo sulla parola...- Risero, poi Slash
l’abbracciò passandole le mani intorno
ai fianchi per avvicinarla a sé, e la baciò...Quinn si lasciò un po’ andare e
Slash la prese in braccio andando verso la camera da letto, Quinn si staccò e
appoggiò la testa sulla spalla del riccio chiudendo gli occhi.
-Ho sonno...- Mormorò
abbracciandosi di più al ragazzo che la fece distendere sul letto.
-Oh sì dormi baby...ah
ho una cosa da proporti...- Ghignò serafico, Quinn aprì un attimo gli occhi per
osservarlo meglio.
-Slash...te l’ho già
detto, niente cose a tre...sai come la penso- Slash si mise a ridere.
-Eddai uffa...no vabè
non intendevo quello, ti va di fare una cena insieme a tutti gli altri giovedì
sera? Con tutti gli altri Guns e ragazze comprese...- Quinn ci pensò un attimo.
-Ok va bene...-
Sbadigliò e appoggiò la testa sul petto del riccio e neanche cinque minuti che
già era caduta in un sonno profondo, Slash prese ad accarezzarle i capelli con
un sorriso sulle labbra.
Chi l’avrebbe mai detto
che sarebbe arrivato a quel punto? Insomma se qualche anno fa gli avrebbero
detto che sarebbe andato ad abitare con una ragazza che amava, che non si
drogava e non beveva si sarebbe messo a ridere a crepapelle e invece dovette
ricredersi, perché in quel momento si sentiva benissimo.
Song by Buddy Holly (Everyday)
Sì, lo so...sono schifosamente in ritardo...odio non aver tempo
mai di aggiornare, stupida scuola...ma tranquille ora ci sono le
vacanze di natale e fino al 10 ho tempo per fare tutto (: l'altro
capitolo è già mezzo scritto, anyway ci avviciniamo alla
fine purtroppo ancora massimo cinque capitoli, cavolo mi dispiace
però finire questa storia...insomma mi sono
affezionata...comunque parlando di questo capitolo, capisco che forse
per alcuni sia stato un po' noioso...insomma voi volevate sapere di
più cosa fanno i nostri cinque eroi però ho voluto che ne
so...farvi un quadretto di come va la vita tra Slash e Quinn e
soprattutto è un capitolo di passaggio per i prossimi,
soprattutto per la cena con queste ragazze che immagino abbiate capito
di chi si tratta :D che altro dirvi...ah la storia del puma è
vera eh °-° quell'uomo non è normale eeeeee volevo anche
mandare un in bocca al lupo al nostro Duffer che si deve operare al
setto nasale D: poor boy...btw vi ringrazio molto per i commenti al
capitolo precedente ** davvero grazie... mmh poi niente, spero vi
piaccia anche questo e ora mi dileguo dopo questo kilometrico
commento...alla prossima, spero il più presto
possibile...aurevoiiiir! ;D