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Autore: Perhaps one day    19/12/2010    2 recensioni
Dean la guardava così di nascosto, attento a non farsi vedere, attento che gli altri non capissero che c'era qualcosa che lo spingeva a guardarla.
Dean e Luna così opposti..così uniti da qualcosa di magico..prima ff spero vi piaccia =)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Dean/Luna
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao a tutti !!!!!!!!!!!! Sono troppo contenta che la storia stia piacendo !! =) Voglio ringraziare ovviamente per la recensione di darksister..=) e inoltre voglio ringraziare veramente di cuore chi mi ha aggiunto tra le preferite e le seguite !! Grazie mille !!! 
 

Luna scriveva lentamente, molto lentamente , Dean non l'aveva mai notato, non fino ad allora almeno, adesso notava tutto di lei, il modo che aveva di mordersi il labbro ogni volta che era in difficoltà o la continua ansia con sui stringeva la matita quando Piton domandava qualche misterioso ingrediente di cui lei non sapeva il nome.

Dean aveva imparato a vedere , per la prima volta nella sua vita vedeva Luna, la vedeva e aveva la certezza  che un giorno qualcuno non l'avrebbe solamente vista ma l'avrebbe presa e non l'avrebbe lasciata andare, se la sarebbe tenuta stretta, strettissima fino a farla soffocare.

Scriveva sulla sua pergamena in religioso silenzio e a lui veniva da sorridere, nel vederla lì paziente e instancabile a finire un compito della McGranitt, in quei momenti gli bastava averla così vicino , gli bastava sapere che lei c'era, che era da qualche parte a scrivere con la sua bellissima tranquillità, sarebbe rimasto per ore a fissarla mentre lei concentrata e serena andava avanti con la sua vita.

Nessuno era come Luna, lei era diversa, lei era come l'oceano, limpido e profondo, in superficie sembrava così piatto, calmo e vuoto ma se riuscivi ad andare a fondo ciò che scoprivi ti lasciava senza parole e mai saresti voluto tornare a riva.

Lui però era tornato, lui era uno a cui piaceva stare nella sicurezza della riva, aveva troppa paura di perdersi in quelle profondità, aveva troppa paura di non riuscire più a tornare lla terra ferma.

Però c'erano certi momenti in cui avrebbe solo voluto immergersi in lei e non cercare una via d'uscita, ma lasciarsi trasportare dalla corrente e annegare nel suo profumo.

- Dean..ehi Dean..

la voce di Lavanda lo svegliò come da un bel sogno, si voltò e tornò alla sua realta. tornò alla sua riva.

- Cosa c'è ?

Lavanda gli sedette vicino, troppo vicino, certi giorni gli sembrava di soffocare, ma lei era quella "giusta" per uno come lui, lei era senza complicazioni, lei non lo metteva di fronte a sé stesso , a Lavanda gli bastava il Dean che era sempre stato , non voleva quella parte di lui, buia e oscura , quella parte che la Guerra aveva reso più forte. 

- Pensavo..stasera potremmo vederci nella Torre..

sorrise piena di malizia, baciare Lavanda era piacevole, era una dolce consolazione e secondo Seamus poteva provare pure ad andare più a fondo con lei , di certo non gli avrebbe detto di no.

 - Ok...vanno bene le undici..di solito a quell'ora i prefetti sono più stanchi e distratti..

- Alle undici perfetto..

Lavanda si allungò e lo baciò su una guancia, fu un bacio pieno, non certo quello che dai ad un amico, Dean sentì il calore di quelle labbra sulla pelle, ma non sentì niente, niente di più che un leggero piacere,

Avrebbe voluto provare anche solo un quarto di quello che aveva provato baciando Luna, ma non ci riusciva era più forte di lui, si sforzava e qualche volta , quando chiudeva gli occhi e ricordava quei momenti riusciva a farsi riprendere da quel calore, ma gli bastava sentire i capelli ispidi di Lavanda sotto le sue dita per riprendere il controllo.

Lavanda uscì dalla biblioteca e Dean potè tornare a guardare Luna, gli aveva regalato gli zuccotti qualche sera prima e si aspettava di vedere un suo minimo cambiamento ma si era sbagliato, lei non aveva fatto nessun cenno , nessun sorriso, niente di niente, non che lui se lo aspettasse ma aveva sperato che lei desse un segno di vita, piccolo e indecifrabile.

Continuava a pensare che forse lei non aveva apprezzato, che magari li aveva addirittura buttati, che aveva sbagliato a fare quel gesto così avventato, ma quando l'aveva vista da Mielandia con quel sorriso e i capelli sciolti , così vicina a lui da poterla prendere per mano, aveva dimenticato ogni cosa, in quel momento non ricordava nemmeno il suo nome , sapeva solo di volere Luna Lovegood immensamente , di desiderarla terribilmente,

Così non aveva resistito e gli aveva lasciato quei dolci , ovviamente se ne era pentito il secondo dopo aver bussato alla sua porta e difatti se l'era data a gambe, non aveva coraggio Dean Thomas,, era questa la verità, lui era un vigliacco, era Grifondoro solo quando si trattava di sputare ai Mangiamorte o prendere per i fondelli Piton, ma di certo non quando si trattava di sapere quello che voleva.

Voleva Luna,ma non poteva stare con lei, era da matti stare con lei, però non riusciva a lasciarla andare, proprio non ci riusciva , certi giorni gli sembrava di poter impazzire se non avesse trovato il modo per starle accanto, ma poi Seamus faceva una battuta o la vedeva insieme a Neville e pensava che era giusto così che lui non aveva bisogno di Luna , ma non era così semplice, mentre la vedeva scrivere per esempio era difficle starsene lì , seduto e concentrato quando l'unica cosa che voleva era mettere le mani tra i suoi capelli e baciarla, avrebbe pagato tutto l'oro del mondo potersi avvicinare e toccarla.

Solo che lei non l'avrebbe permesso, ormai Dean aveva capito che quella sera davanti alla stanza delle necessità aveva fatto una scelta e questa scelta non includeva lui. 

Era cancellato, resettato e la cosa lo urtava profondamente, gli faceva male più di quanto volesse ammettere e oltretutto si faceva anche un po' pena.

Luna alzò lo sguardo ,lo prese in pieno, lui non abbassò gli occhi, cielo contro cioccolata, era una bella sfida ma Dean sapeva che avrebbe vinto, lo sapeva perchè era lui quello che desiderava di più fra i due, era lui quello irrazionale, quello incoerente, quello che non pensava mai alle conseguenze.

Lei era quella che non voleva spezzarsi , lui era quello che voleva solo toccarla.

Lei arrossì e Dean seppe di aver vinto, infatti Luna si rimise a studiare più a fondo di prima. Dean allora chiuse i libri con un tonfo sonoro e uscì dalla biblioteca, mentre Madama Pince gli chiariva il concetto di silenzio che esisteva nelle biblioteche.

Si andòa  rifugiare nella sala comune e lì passò il tempo restante con Seamus che si sforzava di avere dettagli su Lavanda

- Cosa vorresti sapere ?

- Dai Dean..lo sai...

gli fece l'occhiolino, ma Dean fece finta di non capire per quanto non fosse innamorato di Lavanda non gli andava di spettegolare su di lei in nessun modo,

- Non ti dirò niente Seamus, trovati una ragazza anche tu invece di voler prendere da me informazioni !

Seamus gli mandò un'occhiattaccia

- Cavolo quanto siamo scorbutici..cos'è Luna la Stramba continua a fare finta di non vederti ?

Seamus si pentì due secondi dopo averlo detto, sapeva che era meglio evitare, ma certe volte il fastidio che provava nel vedere Dean così attaccato a quella ragazza lo faceva innervosire.

- CHe hai detto ?

Dean lo guardò duro, avrebbe potuto prenderlo a schiaffi se non fosse che quello era il suo mogliore amico.

- Niente..lascia perdere..

Seamus rispose tranquillo, voleva stemperare l'atmosfera che si sarebbe potuta tagliare con un coltello, per il tempo restante rimasero in silenzio e anche a cena mentre Seamus parlava con gli altri Dean rimaneva in disparte.

Quando arrivarono le undici, Dean si sentì più leggero, finlamente avrebbe potuto non pensare almeno per un'ora, si sarebbe dedicato a Lavanda o almeno ci avrebbe provato, si era stancato di rimanere in quello stato, avrebbe dovuto tornare ad essere il Dean di sempre.

Purtroppo però mentre attraversava i corridoi , non fece in tempo a nascondersi e proprio Neville lo scoprì, Dean avrebbe preferito scagliarsi un'avada kedavra piuttosto che essere scoperto proprio da lui, ma Neville invece parse quasi contento..

- ok quanti punto mi toglierai ?

Dean si preparò mentalmente alla sfuriata che Minerva McGranitt gli avrebbe fatto e alle maledizioni dei suoi compagni di casa ma Neville scosse la testa 

- Non voglio toglierti punti anche se non è molto giusto da parte di un prefetto fare dei favoreggiamenti , ma non lo faccio per la Casa è che ho bisogno di chiarire con te Dean..

Dean lo guardò stupito, chiarire ?? Non c'era proprio nulla da chiarire,

- Avanti Neville, toglimi i punti e facciamola finita.

- Non ci penso proprio , se non vorrai parlarmi andrò dalla mcGranitt a dirle che stavi cercando di entrare a copiare le verifiche nella sua aula..

- Cosa ?? TU non puoi farlo!

- Ti sbagli Dean, lo farò invece finchè non mi parlerai. Tu sei un amico e non capisco perchè ti comporti così nei  miei confronti, abbiamo combattuto insieme e non voglio che perdere la nostra amicizia per qualche stupida ragione di cui non so nulla.

Neville aveva fatto tutto il discorso di filata, non era imbarazzato nè impaurito anzi Dean poteva scorgere la stessa luce nei suoi occhi di quando aveva affrontato il regime dei Carrow ad Hogwarts.

- E va bene.

Dean accettò a malincuore, non sapeva nemmeno cosa dirgli, non poteva certo confessare che era geloso di Luna..

- Allora vuoi spiegarmi perchè mi eviti da mesi e non mi parli nemmeno ? Ogni volta che provo a chiederti qualcosa sembra che tu voglia colpirmi in faccia..

- Ti sembra giusto allora.

Dean lo guardò malamente, anche adesso ,al pensiero che le mani di Neville potessero toccare Luna , avrebbe potuto infilzarlo con la bacchetta.

- Non capisco, per quale motivo vorresti picchiarmi ?

- Ma non lo so Neville, forse perchè sei sempre in mezzo, e stai lì a parlare e toccare e..

Neville lo fissava come se fosse un pazzo, aveva l'aria sperduta e a Dean venne ancora più rabbia

- A me non pare di starti sempre in mezzi Dean..

- Oh si invece, le stai sempre attaccato !

Dean sbottò, non sopportava quando Neville faceva il finto tonto

- Le ?? Dean cosa vuol dire "le stai sempre attaccato" io non sto mai con Lavanda..la maggior parte del tempo lo passo con Ron, Ginny e Luna..

Luna.

Neville capì, capì all'istante  e l'espressione di Dean fu la prova regina. 

Neville iniziò a ridere, ridere liberamente come non faceva da tempo, gli sembrava tutto un grande scherzo, una barzelletta.

- Che hai da ridere '? Non capisco..

Dean maledì il suo autocontrollo, doveva spaccargli la faccia e non farlo parlare

- Oddio Dean...ahahhaha..tu hai pensato che io e Luna..Oh mio Dio non ce la faccio.

- Smettila subito se non vuoi che ti rompa il naso come ho fatto con Nott.

Neville si zittì all'istante, per quanto non avesse paura di Dean, non gli andava di provare  il suo pugno babbano.

- Scusa Dean  è che andiamo, tu hai pensato che io ci stessi provando con Luna giusto ?

Dean arrossì, non era da lui parlare chiaramente delle sue emozioni e sopratutto non con un altro ragazzo.

- No..ecco..ma tu ci stai provando!

- Dean , Luna è la mia migliore amica, è come una sorella e le voglio un bene dell'anima, ma non il mio tipo di ragazza.

- L'hai invitata alla festa delle Case e le stai sempre appicicato ..

Dean lo ripetè con nervosismo, non voleva immaginare Luna insieme ad un altro.

- L'ho invitata perchè non spevo con chi andare e non è vero che sto sempre insieme a lei, sei tu che sei troppo occupato a notare quando ci passo il mio tempo, ma ti prometto su mia nonna che non provo nulla per Luna.

Aveva promesso sulla nonna.

E Neville non avrebbe mai giurato sulla vita di sua nonna se non fosse la verità quella che gli aveva appena detto.

Solo che Dean aveva ancora mille dubbi in testa, e la gelosia era una brutta bestia da far tacere.

- Seamus ha detto..

- Seamus ? Dean ti sei fatto fregare da Seamus,,?!

- Non mi sono fatto fregare è che lui mi ha detto che tu avevi una cotta per lei ed io..

Neville gli mise una mano sulla spalla e lo guardò dritto negli occhi

- Dean , Seamus non ha mia sopportato Luna e poi è geloso, geloso che tu non sia più il suo compagno d'avventure ,che tu preferisci confidarti con Luna invece che con lui..insomma per sei anni tu e Seamus siete stati più che uniti e poi passa un anno e lui non ritrova più il suo migliore amico..

- Vuoi dire che mi ha mentito ?

Dean era diventato un fascio di nervi , il sospetto che Seamus avesse fatto di tutto per rovinargli il suo rapporto con Luna lo faceva andare su tutte le furie.

- Voglio dire che la gelosia ti porta a fare cose stupide e tu lo sai bene..

Dean non voleva crederci, non poteva pensare che Seamus, il suo migliore amico avesse potuto arrivare a tanto. Si scansò da Neville e prima di avviarsi nei dormitori , si voltò verso di lui

- Scusami per tutto e Grazie..

Neville sorrise e Dean capì di aver fatto un vero errore a dubitare di lui, ma come poteva non fidarsi del suo amico ?

Il giorno dopo a colazione non parlò con Seamus, faceva scorrere tutto in tranquillità, non voleva accettare l'idea che Neville avesse ragione, ciò che lo turbò fu vedere Luna accanto ad un nuovo ragazzo , alto e biondo come lei, aveva gli occhi di un verde chiaro e la figura abbastanza allampanata, non l'aveva mai visto, ma vederlo lì vicino alla sua Luna  che rideva e parlava gli provocava una tremenda acidità di stomaco.

Mentre si accomodavano nell'aula di erbologia , Neville si sedette accanto a lui e gli indicò il nuovo ragazzo.

- LO vedi lui ?

Quello continuava a stare affianco a Luna, non smetteva di parlarle un attimo  e a Dean la cosa non piaceva affatto.

- Lui è Rolf Scamander nipote del famoso naturalista Newt Scamander, ecco ti basti sapere che Luna ha letto tutti i suoi libri e che Rolf passerà il resto dell'anno scolastico con noi..e mi spiace dirtelo, ma è di lui che devi aver paura, una gran paura.

A Dean bastò vedere Rolf che sfiorava il braccio di Luna per capire che lo avrebbe ammazzato, la cosa peggiore però fu vedere che lei non lo scansava.

Lei non lo scansava e aveva letto tutti i libri del nonno..

Dean pensò che era appena entrato all'inferno.

  
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