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Autore: Paolez    20/12/2010    4 recensioni
ciao a tutti! è la prima ff che scrivo su mj..spero vi piaccia!
-Non ci posso credere! Finalmente sono in California!!-
Tutta la gente che si trovava intorno a me si girò a guardarmi.
Ops! Non mi ero accorta di aver gridato come una pazza in mezzo all’aeroporto di Los Angeles..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo 7

La giornata passò tranquillamente.
Mi guardai qualche puntata di “Criminal Minds” (qui negli USA c’era già la nuova serie!), sognai di fronte alla “Bella e la Bestia”, cantai “Under The Sea” insieme a Sebastian e risi a crepapelle ad ogni comparsa del coccodrillo in “Peter Pan”.
Michael aveva una videoteca molto vasta, ricca soprattutto di cartoni animati ed in men che non si dica si fecero le sei del pomeriggio.
Ma di lui nemmeno l’ombra.
Poi Carol, una domestica molto simpatica e gentile, entrò nella stanza con un telefono in mano.
-Miss  Aileen, il Signor Jackson vorrebbe parlare con lei-
Mi passo il cordless e, silenziosamente, uscì dalla camera.
-Piccola?-
-Michael! Allora sei ancora vivo!-
-Scusami Aileen, ma la faccenda è più complicata di ciò che sembrasse. Non posso tornare finché non si è risolto tutto, quindi credo che farò tardi..-
-Oh..-
Il pensiero di non vederlo fino al giorno dopo m’intristì molto.
-Mi dispiace, ma non posso proprio fare altrimenti-
-Ma certo Michael, non ti preoccupare, io sto benissimo! Oggi sono tornata bambina e mi sono guardata un po’ di cartoni animati!-
Cercai di sembrare allegra, non volevo che si sentisse in colpa per avermi lasciata sola.
-Che bello! La prossima volta ne guadiamo uno insieme, d’accordo?-
-Certo, non vedo l’ora!-
-Ottimo! Adesso, purtroppo, ti devo lasciare, altrimenti domani sarò ancora qui-
-Non sia mai! Però non lavorare troppo, mi raccomando!-
Lo sentii ridere dall’altro capo del telefono e mi sentii un’ansiosa (e rompiscatole) mogliettina.
-A domani piccola. Sogni d’oro!!-
-A domani..-
Restammo un attimo in silenzio, come se nessuno dei due volesse chiudere la conversazione.
Sentivo il suo respiro in sottofondo e desiderai immensamente di averlo vicino.
Poi la sua voce ricomparve alla cornetta.
-Aileen?-
-Si?-
-E’ davvero bello sapere di aver qualcuno a casa ad aspettarmi-
Tu-tum
Tu-tum
Il mio cuore aveva iniziato una corsa sfrenata verso l’infarto e nella mia testa iniziarono a formarsi mille parole e pensieri.
Come dovevo rispondergli? Cosa si aspettava che gli dicessi?
Ero nel panico più totale e rimasi in silenzio per qualche secondo.
Poi, finalmente, mi decisi.
-E’ bello sapere di aver qualcuno da aspettare-
Wow! Che frase! Vabbè, è stata praticamente un copia ed incolla della sua, ma fa il suo effetto, no?
Sorrise ed io feci lo stesso, immaginandolo mentre si mordeva il labbro inferiore.
-Allora a presto piccola-
-Ciao..- e, lentamente, riagganciai.
 
***
 
Quella sera andai a dormire presto.
Era parecchio stanca ed a forza di stare seduta la ferita aveva cominciato a dolermi.
 
Poi, improvvisamente, mi ritrovai in mezzo ad una strada.
Era tutto buio attorno a me, eccezion fatta per la debole luce di un lampione che illuminava appena qualche metro di marciapiede.
Un rumore mi fece voltare e tirai un sospiro di sollievo quando vidi la sagoma di un topo fuggire verso un cassonetto dell’immondizia.
Feci qualche passo, cercando di capire in quale posto fossi capitata, ma riuscivo solo a vedere ombre che si fondevano con altre ombre, immobili, quasi in agguato; sembrava aspettassero il momento giusto per uscir fuori ed inglobare tutto ciò che le circondava.
Ad un tratto una di questa si staccò e si fece più avanti.
Poi mi accorsi che, in realtà, le signore della notte erano due ed ognuna era accompagnata dal legittimo proprietario.
Quando furono abbastanza vicine da essere illuminate dal lampione sentii il mio cuore perdere un battito.
No. Non poteva essere lui.
La collana d’oro seguiva il movimento dei pettorali  mentre “JayMax”, con un sorriso beffardo dipinto sul volto, si faceva avanti seguito dal suo scagnozzo.
-Ciao bellezza-
Non aspettai neanche un secondo.
Iniziai a correre dando fondo a tutte le mie forze, ma fui subito fermata  da un terzo armadio che mi si parò davanti e mi bloccò per le braccia.
-Lasciami andare! Aiuto! Qualcuno mi aiuti!-
-E’ inutile che urli tanto, non ti sentirà nessuno-
Scalcia e cercai di divincolarmi, ma era troppo forte e li sentii ridere per i miei vani tentativi.
-Com’è agitata la ragazza. Sarà divertente domarla-
L’altro tirapiedi mi guardò con occhi lascivi e si leccò le labbra aggiustandosi il cavallo dei pantaloni.
Poi con un gesto fulmineo “JayMax” mi afferrò per i capelli e sentii la sua bocca premere sulla mia. La sua lingua cercò di entrare con forza, finché non ci riuscì.
Gemetti e cercai di sottrarmi in ogni modo ed alla fine feci l’unica cosa possibile.
Gli morsi con forza la lingua e lui urlò per il dolore, arretrando, ma non senza tirarmi un forte manrovescio.
-Uuuuuuuuuh caliente la chica!-
 L’uomo che mi teneva ferma cominciò a ridere, per poi spingermi con forza contro il muro.
-Ma adesso l’ora dei giochi è finita-
Mi bloccò un braccio, mentre “JayMax” mi fermò l’altro, impedendomi ogni via di fuga.
Ero terrorizzata. Questa volta non sarei riuscita a fuggire.
Il loro amico tirò fuori un coltello e squarciò la mia maglietta, per poi stringere brutalmente i miei seni.
-Lasciatemi stare!-
Le lacrime iniziarono a scorrermi sulle guance e questo non fece altro che eccitarli ancora di più.
-Basta! Basta! Basta!-
 
-Aileen, svegliati! Aileen!-
Spalancai gli occhi e mi ritrovai distesa a letto, il volto bagnato dalle lacrime ed il fiato corto.
Sentii una dolcissima carezza sui capelli e mi voltai, specchiandomi in due stupende perle nere.
Michael era lì, seduto accanto a me, con addosso un pigiama di seta blu ed i capelli sciolti sulle spalle, con qualche ciocca ribelle a nascondergli il viso.
Non riuscii a trattenere le lacrime e quando lui mi strinse scoppiai a piangere.
-Michael! Ho avuto così paura..-
-Shhhhh è stato solo un brutto sogno; ora ci sono io qui con te-
-Ma sembrava tutto così reale!  Io ho cercato di scappare, ma loro erano troppo forti, mi tenevano ferma e..e..- i singhiozzi m’impedirono di continuare a parlare.
-Adesso è tutto finito,piccola. Sei al sicuro e nessuno ti farà più del male-
Mi cullò teneramente e mi sussurrò parole rassicuranti all’orecchio finché non mi calmai.
Rimasi stretta a lui per quella che sembrò un’eternità, stordita dal suo calore e dal suo profumo inebriante. La sua voce era una dolce nenia e, pian piano, mi tranquillizzai.
Mi scostò leggermente da lui, asciugandomi lentamente le lacrime che ancora mi rigavano il viso.
-Ti senti meglio ora?-
Il suo sorriso spazzò via gli ultimi ricordi di quel terribile incubo ed io annuii, stupita dell’effetto che un suo semplice gesto poteva avere su di me.
-Bene- e, senza aggiungere altro, mi sollevò tra le braccia con facilità, dirigendosi verso la porta che conduceva alla sua camera.
-Michael?-
Lui non disse nulla. Mi adagiò dolcemente sul suo letto, per poi coricarsi accanto a me e spegnere la luce.
 Ero rigida come un palo e mi sembrava di avere l’intero carnevale di Rio al posto del cuore.
Poi sentii un suo braccio cingermi la vita e farmi girare dolcemente verso di lui, fino a farmi appoggiare al suo petto.
Il debole chiarore della luna penetrava da uno spiraglio della finestra e quel bagliore gli donava un’aura quasi magica.
-Hai male?-
La sua voce era bassissima e un brivido caldo mi percorse tutta la schiena.
-N..no no..sto..benissimo-
 Hai un defibrillatore sotto il letto, vero?
Mancava poco prima che il mio cuore facesse come l’uccellino degli orologi a cucù, facendosi spazio tra le costole ed uscendo a segnare la mia ora X.
-Spero che adesso tu riesca a dormire senza più brutti incubi-
Ma ceeeeeeeeeeeeeerto Michael, sono tranquillissima. Mi addormenterò in un batter d’occhio. Hai una vanga a portata di mano per darmi una botta in testa? Così, per avere un aiutino..
Come potevo sperare di addormentarmi con lui accanto? E se avessi russato? Oddio, non avevo mai pensato a questa evenienza..
E se dormo con la bocca aperta? Ecco, ci manca solo che gli sbavi bene addosso come un Sanbernardo..ma perché non mi sono mai ripresa mentre dormivo??
 Una sua mano mi scostò i capelli dal viso, per poi scendere a sollevarmi il volto verso di lui. Mi sorrise dolcemente continuando ad accarezzarmi una guancia.
-C’è qualcosa che non va?-
-No..no è tutto a posto..-
Ero rossa dalla punta dei piedi alle doppie punte dei capelli.
–Quando sei tornato?-
-Circa un paio d’ore fa. Abbiamo dovuto incidere di nuovo una buona parte della canzone..purtroppo c’erano  stati dei problemi nella sala di registrazione ed avevamo perso ciò che era già stato fatto-
-Allora sarai stanco morto. E come se non bastasse io ti ho anche svegliato..scusami, ti prego-
-Ma cosa dici? Non hai nulla di cui scusarti. Io vado sempre a dormire abbastanza tardi e oggi non fa eccezione. E poi..sono felice di poter stare ancora un po’ con te. Mi è dispiaciuto molto averti dovuto lasciar da sola..chissà quanto ti sarai annoiata..-
-Non dire sciocchezze, sei già stato fin troppo premuroso con me. Mi sembra di essere in Paradiso! O anche più su!-
Sorrise baciandomi sulla fronte e stringendomi più forte a lui.
-Mi perdoni anche se mi sono dimenticato di prenderti un pigiama?-
Ripensai a quando Carol era entrata in camera mia con una camicia di Michael in mano, dicendo che lui si era scordato di comprarmi qualcosa per la notte e mi misi a ridere.
-Io avrei dormito tranquillamente anche con i vestiti che mi avevi già dato, non avresti dovuto disturbarti ancora..comunque ti ringrazio per avermi prestato questa..-
Appena l’avevo indossata, ero rimasta travolta dal suo profumo e mi era sembrato di essere tra le sue braccia, anche se ora che lo ero davvero, beh..era tutta un’altra cosa!
-Devo dire che sta molto meglio a te che a me..-
Ringraziai il buio che ci circondava, perché a quelle parole arrossii nuovamente fino all’inverosimile ed abbassai lo sguardo.
-Credo sia ora di fare la nanna, a meno che tu non voglia due belle occhiaie sotto gli occhi..-
Si portò una mia mano alle labbra e ne baciò il palmo, per poi appoggiarla di nuovo sul suo petto.
-Buonanotte, piccola. Sarò il guardiano dei tuoi sogni..-
-Grazie, Michael..buonanotte anche a te-
Ed incredibilmente, cullata dal battito del suo cuore, scivolai in sonno profondo.

CONTINUA..
 
ps. Grazie mille per i vostri commenti!!
  
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