Pov Brian
Stavo dormendo. Dormivo beatamente, con la testa spiaccicata sul banco che
stava prendendo la forma del libro di inglese, quando una voce mi svegliò.
<< E tu che cazzo ti sei fatto?? >> aveva esclamato la voce.
Storsi, il naso, senza aver veramente ascoltato le parole che aveva detto.
<< Non mi rompere i coglioni chiunque tu sia. >> biascicai, con
voce assonnata.
Sentii uno sbuffo alla mia destra.
<< Oh, piacere, Jimmy Owen Sullivan!
>>
Aprii un occhio, e il tipo del giorno prima, con i capelli biondi che si
spandevano nell’atmosfera, era lì accanto a me, che mi porgeva la mano tutto
sorridente. Richiusi gli occhi e gliela strinsi.
<< Tanto piacere eh… Brian Haner. >> risposi, in uno sbadiglio.
<< Allora? Cosa sono quei lividi? Hai fatto a botte? >>
Sospirai e mi tirai su, guardando male quel ragazzo accanto a me.
<< Si. Contento? Si, ho fatto a botte. E così a occhio e croce anche tu… >> commentai, osservando il suo viso. Aveva un
occhio nero e un labbro gonfio.
Lui scoppiò a ridere. Una risata terribilmente rumorosa.
<< Si, si esatto… quell’idiota del mio
chitarrista continua a cacciarsi nei guai ed io e Matt dobbiamo sempre
salvarlo.. >> scosse la testa con aria divertita.
<< Chitarrista? >> chiesi, leggermente incuriosito.
Lui sorrise. Sembrava fiero di ciò che stava per dire. Aveva una strana
luce negli occhi.
<< Si, Zacky Baker 5° B. Abbiamo un gruppo,
io suono la batteria, Zacky la chitarra e Matt canta.
L’altra sera abbiamo fatto il nostro primo concerto. Cioè, al momento siamo
senza bassista per colpa di quello sclerato di Matt, però
ce la caviamo, e poi ne troveremo un altro. Tu suoni qualcosa? >>
Lo guardai con gli occhi spalancati. Cioè, non aveva preso fiato una sola
volta, in tutto quel discorso.
<< Sei logorroico! >> esclamai. << Comunque si, suono la chitarra… ho fatto due anni di conservatorio, ma poi sono
stato espulso perché ho spaccato la faccia a uno. >>
<< Ma dai?! Davvero? Allora sei uno di quei signorini di buona
famiglia che sborsano fior di quattrini per il conservatorio…
non l’avrei detto! >>
Sgranai gli occhi. Non l’aveva detto con cattiveria o con fare derisorio,
no. Semplicemente non aveva peli sulla lingua, diceva tutto ciò che gli passava
per la testa, senza pensarci più di tanto.
<< Già.. mio padre fa il musicista. >>
<< Davve… >>
<< Non ho voglia di parlarne. >> lo interruppi, scuotendo la
testa. << Ma, per esempio, fare lezione? >>
Pov Zacky
Avrei ucciso Matt. Dico sul serio, avevo una voglia terribile di fare fuori
quel grande, grosso zotico che era il mio migliore amico da quando avevo 11
anni. Mi aveva realmente rotto l’anima tutta la mattina, con la storia che mi
aveva salvato il culo per l’ennesima volta. Come poteva essere così irritante?
Okay, aveva ragione, mi aveva salvato il culo. L’aveva fatto. E per l’ennesima
volta. Ma c’era bisogno di ricordarmelo ogni 3 minuti? Che poi, voglio dire, mi
irritava solo guardarlo. Lui aveva giusto un paio di lividi qua e là, e la cosa
gli conferiva un’aria molto virile, io ero talmente pesto che sembrava mi fosse
passato sopra un trattore. Com’era possibile?? Stavamo per uscire da scuola,
quando ad un tratto si fermò e mi sorrise.
<< Scusa Zacky, torno subito. >>
Eh? Lo guardai perplesso. Lui si allontanò ed andò verso uno degli
armadietti a metà del corridoio. Davanti c’era… c’era
Tim? Che cazzo..? Gli si avvicinò da dietro, gli prese la testa con una mano e
gliela sbatté contro l’armadietto. Anche da quella distanza sentirono
chiaramente le imprecazioni di Tim, e Matt esclamare, con aria assolutamente
innocente: << Oh! Scusa, non ti avevo visto! >>
Sorrise e tornò da me, con un sorriso da orecchio a orecchio che lo faceva
sembrare lo stregatto di Alice nel paese delle
meraviglie.
<< Hai visto Zacky? Ti ho vendicato!
>> esclamò, tutto felice, dandomi una pacca sulla spalla.
Ritiro. Io amavo quell’uomo. D’altra parte ci doveva essere un motivo, se
eravamo migliori amici da 7 anni.
Non riuscii a trattenere un sorriso, mentre uscivo dal portone.
Ci fermammo come al solito di fianco al cancello. Mi tirai su, sedendomi
sul muretto, e mi accesi una sigaretta.
Jimmy ci raggiunse pochi minuti dopo, di corsa.
<< Ragazzi, ora che ci siamo tutti vi devo dire una cosa… >> esordì allora Matt.
Io mi voltai a guardarlo interrogativo.
<< Spara. >>
<< Ho deciso che ci serve un chitarrista. >>
<< Volevi dire un bassista, immagino. >> lo corressi.
Lui scosse la testa, con fare molto convinto.
<< No no, un chitarrista. Abbiamo bisogno
di due chitarre. >>
Ecco ritornare quella sensazione familiare, come una strana voglia di mettergli le mani addosso.
<< Okay, che parte non hai capito di: ci manca un bassista, Matt?
>>
<< Beh, quello è secondario! >>
<< Cosa secondario? Al massimo una seconda chitarra sarà secondaria,
se non proprio inutile! Il basso non è secondario!>>
<< Invece si! Capisci quante cose potremmo fare con due chitarre?
Tutte le grandi band metal hanno due chitarre! >>
<< Si, beh, mi risulta che abbiano anche un basso.. >>
<< Beh, io ho conosciuto proprio oggi un chitarrista senza band.
>>
Mi voltai a guardare Jimmy. Ci voltammo a guardare Jimmy. Io lo stavo
odiando con gli occhi, Matt lo stava amando.
<< Ohmmioddio! Devi presentarcelo! Chi è?
Come si chiama? È bravo? >> esclamò il grosso energumeno tutto d’un
fiato.
<< Brian Haner, è un mio nuovo compagno di
classe. Ha fatto due anni di conservatorio. Ama la musica metal.. fedina penale
assolutamente sporca e curriculum perfetto. >>
<< Oh cazzo, è perfetto. È così… così ROCK!
È perfetto. >>
Io li stavo guardando sconvolto. Avevo due amici idioti. Sospirai,
scuotendo la testa. Io ero quello ragionevole. Io ero quello ragionevole del gruppo! E allora perché nessuno mi
dava mai retta??
Pov Matt
Quel martedì iniziò in modo davvero pessimo. Innanzitutto, il giorno prima
mi ero recato tutto pieno di speranza in palestra, sicuro di trovarci la coppia
di gemelle hot, e invece mi ero ritrovato a fare il coglione con altri quattro
palestrati. In secondo luogo, avevo cercato un po’ per il bassista, perché si,
anche se non l’avrei mai ammesso di fronte a Zacky,
mi preoccupavo anch’io della mancanza del basso, ma non ero ancora riuscito a
trovare niente. Quell’insieme di cose mi aveva indisposto parecchio nei
confronti del pianeta. Di conseguenza, arrivai a scuola moderatamente scazzato,
e nemmeno la brillante compagnia di Jimmy riuscì a farmi passare il cattivo
umore.
Mentre eravamo al cancello ad aspettare Zacky,
tanto per cambiare, visto che quell’uomo la mattina non si alzava, indipendentemente dal resto dell’universo, Jimmy
attirò l’attenzione di un ragazzo che stava entrando in quel momento nel
cortile della scuola.
<< Brian! Vieni qui! >>
Brian? Non era il nome del chitarrista? Il ragazzo in questione, in ogni
caso, si voltò con aria estremamente scocciata, e si diresse verso di noi. Che
cosa gli avevano fatto alla faccia? Sembrava gli fosse passato sopra un
trattore, un cazzo di trattore. Era inguardabile!
<< Ohi Jimmy.. >> ah però! Era uno loquace!
<< Ciao! Come stai? Che hai fatto ieri sera? La faccia? Sei peggio di
ieri, lo sai? >>
<< Ah, si si.. Lo so, faccio schifo.
Comunque niente.. tutto a posto. Te? >>
<< Oh, io bene! Si, i miei lividi vanno meglio, ieri sera ho fatto
una mega partita alla play con mia sorella.. ma ci credi che è una donna ed è
più brava di me?! Cazzo, ‘ste cose ti fanno pensare..
Ti mandano in crisi! Che mondo è questo?! >>
Beh, questo Brian non sarà anche stato loquace, ma con Jimmy, come al
solito, non c’era quasi bisogno di aprire bocca. Se avesse risposto a gesti,
secondo me non se ne sarebbe neanche accorto. Improvvisamente parve ricordarsi
della mia presenza.
<< Ah! Giusto! Brian, lui è Matt. Matt, lui è Brian, la chitarra.
>>
<< Piacere. Ma che musica suoni? Hai mai suonato in un gruppo? Noi
siamo un gruppo metal.. >> avrei continuato, ma mi interruppe piazzandomi
una mano davanti alla faccia.
<< Si, lo so. Siete anche senza bassista. Il tuo amico qua mi ha già
fatto un resoconto dettagliato della situazione, grazie. >>
Ok, iniziava a starmi sui coglioni. Poteva anche essere un po’ più
disponibile, no? Venimmo interrotti dall’arrivo di Zacky.
Trotterellante e pimpante come al solito, vallo a capire.. Cazzo aveva da
saltellare?
<< Ehi Matt! Jimmy! Come va? E.. >> la sua faccia cambiò
completamente espressione, passando dall’allegro all’incazzato in un
nanosecondo. Ero relativamente certo di non aver fatto nulla. Non avevo avuto
neanche il tempo, cazzo.
<< E lui chi cazzo è e che cazzo ci fa qui? >> esordì, rivolto
a me e a Jimmy, indicando con un cenno Brian.
<< Ehm.. Si, allora, lui è Brian. Brian, questo è Zacky,
e di solito è più gentile. >>
<< Gentile un paio di palle, Jimmy. >>
Ok. Che cosa succedeva? Cioè, Zacky era affabile
come persona, non uno stronzo inacidito. Chi aveva preso possesso del mio Zackary Baker?! Che ne avevano fatto?!
<< Zacky.. Qual è il problema? Brian è la
nostra nuova chitarra. >>
A quelle parole, lo vidi distintamente diventare viola.
<< Oh, no no no.
Io non ci suono con quello. Se prendi lui, hai una chitarra in meno, sappilo.
>>
E che cazzo, il mio scopo era avere due chitarre, non fare sostituzioni.
<< Senti, se è per ieri.. >> iniziò a dire Brian. Ieri? Ieri cosa?
<< Ma ‘fanculo! Si, è per ieri, stronzo.
>>
Sentendo quella risposta, decisi che era il caso di intervenire. Io odiavo
non sapere le cose.
<< Alt. Tutti e due. Ieri cosa? Zacky,
parla. >>
<< Questo stronzo mi ha guardato, si è voltato e se n’è andato!
>>
<< Eh? Zacky, cos’è sto delirio di
onnipotenza? Neanche ti conosceva, cazzo doveva fare? >>
<< Beh, sai com’è, io se vedo uno che viene pestato lo aiuto anche se
non lo conosco! >> proruppe indignato Zacky, e
io non potei fare a meno di pensare a quel poverino che avrebbe avuto la sfiga
di essere aiutato da Zacky, detto anche “la sega
delle seghe” in fatto di risse. Era una persona meravigliosa, ma se si trattava
di tirare pugni, chiunque era più
forte di lui. Ma davvero chiunque.
<< Che? >>
<< Matt! Ma ti sei rincoglionito?! Ieri, con Tim, Jim e Tom che mi
pestavano! Sei idiota?! >>
Alt. Brian lo aveva visto e non lo aveva aiutato? Non aveva aiutato il mio Zacky?! Mi
voltai verso di lui con aria furente. Quello, vedendo la mia faccia, e
probabilmente pensando alla sua, fece un passettino indietro, giusto per
precauzione.
<< Ehi-ehi ragazzi.. Calmini
eh! Mi dispiace, ma non sapevo neanche chi fossi, e poi.. No, dico, l’hai vista
la mia faccia? Non volevo peggiorare la situazione. >> provò a
giustificarsi Brian.
<< Zacky si aiuta, chiaro? Indipendentemente
da tutto. Lui si aiuta. >>
<< Ok. Ora lo so. Tutto chiaro, Zacky si
aiuta, giusto? >>
Se non altro, stava dimostrando di essere sufficientemente sveglio da
capire quando era il caso di sottomettersi. A Zacky,
però la cosa non parve sufficiente, perché mi guardò male, molto male, e ancora
non capisco per quale ragione ogni volta che c’era da guardare male qualcuno,
quel qualcuno ero sempre io.
<< Beh, io comunque con questo qui non voglio suonarci. Ci vediamo,
Matt. >>
Si, avrei voluto rispondergli, ci vediamo fra circa 3 minuti, visto che
siamo in classe insieme. Ma non era mai saggio scherzare con uno Zackary incazzato nero. Mai, mai scherzare. Così, gli feci
un cenno d’assenso e poi rivolsi nuovamente la mia attenzione alla chitarra
davanti a me.
<< Senti.. Non so se per la storia del gruppo si può fare.. Sai..
cioè, lo hai visto. Non me lo perdonerebbe mai. Ma davvero mai, fidati, lo
conosco. >>
<< Si va beh, ma è proprio una primadonna il tuo amico eh.. >>
<< Senti, bello, Zacky non è una
primadonna. È Zacky. E solo io posso pigliarlo per il
culo, chiaro? >>
<< Si, si Matt, sei stato chiarissimo! Va beh, noi ora andiamo in
classe. >> si intromise Jimmy, col
suo solito atteggiamento allegro e spensierato. Lo salutai, e li guardai
avviarsi verso l’entrata, sentendolo dire a Brian: << Brian, mi spiace
per il gruppo.. è andata così! >>
Bravo Jimmy, su di lui potevo sempre contare. Era una garanzia.
Più sereno, mi avviai verso la mia classe e la fottuta primadonna che mi
attendeva sul piede di guerra al suo interno. Che fatica.
***Autrici***
Effettivamente in questa storia Zacky è una primadonna. Però è anche tanto
tenero e adorabile. XD certo, se non ci fosse Matt sarebbe perso. Mi sembra
tanto che gli faccia da babysitter a volte, ma vabbeh.
Brian è un cazzone fatto e finito, ma noi lo amiamo
comunque.
Oh, passando ad altri argomenti, non so voi, ma noi siamo sconvolte dalla
velocità con cui abbiamo postato questo capitolo. Cioè, io sono sconvolta. Anche
perché siamo tutt’e due impegnate a postare capitoli di altre due storie a testa,
e non so proprio dove lo troviamo il tempo per fare tutto.
E poi, dobbiamo andare avanti con
questa cosa, perché io (Ale) non vedo l’ora di far
mettere insieme.. ehm. Sorpresa… >_> okay, non mi odiate, ma se vi spoilereggio i pairing mia
sorella mi picchia. XD comunque, sappiate solamente che non riesco a tenerli
lontani. Ce la metto tutta, ma mi è difficile.
Ah, se vi va di leggere un po’ di sano ed allegro slash
fate un salto sulla mia pagina! (Ale MangakA_BakA lo so, è pessimo, ma non ho sbatti di cambiare
il nick, quindi balza)
Se invece volete leggere un po’ di het per niente
sane e per niente allegre andate su quella di mia sorella (Ross Nightingale. Che di usignoleggiante
non ha proprio niente, visto che è stonata come una campana. -.-)
Coooomunque, dopo questo spam grande come una casa, vi lascio, ringraziando con tanto ammore tutti coloro che apprezzano questa follia. Love ya!