Perdonatemi,
perdonatemi, perdonatemi...
Scusatemi se non ho
postato prima, ma sono stata molto occupata con la scuola, la banda e tutto il
resto, quindi non ho avuto sufficiente tempo per scrivere questo capitolo.
Dovevo postare ieri, ma il mio computer ha dei problemi in questo periodo, così
sono stata costretta riscrivere l’intero capitolo. Questa storia non sarà più
una Big Damn Table, perché
non potrei mai riuscire a scrivere cento capitoli. L’ho rinnovata, le ho
cambiato font e, considerando la mia sbadataggine, sono riuscita a cancellare
il capitolo diciassette che vedrò di ripostare il
prima possibile.
Vi chiedo ancora scusa e
non so come fare a ringraziarvi per le sedici recensioni che mi avete lasciato
al capitolo scorso. Siete davvero dolci *-* vi voglio tanto bene *-* e mi siete
mancate - parlo al femminile perché non credo che qualche maschio si
azzarderebbe a seguire una storia del genere - davvero tanto *-*
Se vi piacciono Lily e
Ted, ho postato un’altra storia su di loro, si chiama Twenty Heartbeats ~. Se siete interessate e
volete rendere un’autrice felice, fateci
un salto.
Spero che questo
capitolo sia di vostro gradimento. Giuro che non appena posto, corro subito a
rispondere alle vostre recensioni e a ringraziarvi. Mi raccomando, lasciatemi
un vostro giudizio anche su questo capitolo.
Un bacio enorme per
avermi ridato la voglia di continuare questa storia,
Meli <3
Happy Birthday, Lils -
2nd part
«E quand’è che fai il tuo dovere di fidanzato?» gli chiedo, guardandomi
intorno, cercando di individuare mia cugina. «Dov’è Rosie?»
«E’ là da Al» risponde, indicandomi mia cugina con la testa. Mi volto a
guardarla mentre ride a qualcosa che ha detto mio fratello. Riporto la mia
attenzione su Scorpius.
«E perché tu non sei da lei?»
Non ottengo nessuna risposta, a parte la sorpresa delle sue labbra sulle
mie. Mi stacco immediatamente da lui, poggiando le mani sul suo petto e
allontanandolo da me. Inarco un sopracciglio e lo guardo sorpresa, prima di
correre fuori dalla sala da pranzo.
Scorpius Malfoy mi ha appena baciata. Voglio dire... il ragazzo di mia
cugina, che tra l’altro è anche la mia migliore amica, ha appena baciato me.
Voglio dire... perché diavolo l’ha fatto?
Non faccio in tempo a mettere il piede sul secondo gradino della rampa di
scale per andare al primo piano, che una mano mi afferra il polso e mi
strattona, costringendomi a voltarmi verso la figura dietro di me. Chi potrebbe
mai essere se non il fantomatico ragazzo di mia cugina? Beh, non so se dire ex
fidanzato...
«Sì, Scorpius?» sospiro, mentre lo guardo negli occhi. «Perché diavolo hai
baciato me, invece di mia cugina? Forse ci hai scambiate... siamo entrambe
rosse e molti ci scambiano per sorelle... ma per arrivare a baciare me invece
di lei ce ne vuole.»
«Scusa Lily è che... dovevo farlo» è ufficiale, non ci capisco più niente.
Inarco nuovamente il sopracciglio sinistro e incrocio le braccia sotto al
petto, guardandolo con stupore.
«Potresti spiegarti meglio?» chiedo, cercando di capirci qualcosa anche io.
«Mi hai raccontato che Ted ha baciato Vic e così volevo darti una mano per
ripagarlo con la stessa moneta» beh, non posso che essergli grata, l’unico
problema è che, cercando di aiutare me, forse ha rovinato la sua relazione con
Rose. Spero solo che mia cugina non ci abbia visto, altrimenti ce l’avrà a
morte anche con me, nonostante io non abbia fatto niente.
«Non era necessario, Scorp» sospiro, sedendomi sul primo scalino e vedendo
Scorpius sedersi accanto a me. «E non credo che si sia risolto qualcosa tra me
e Ted. Augurati solo che Rosie non ci abbia visto.»
«Avanti Lily, Ted deve capire che ha sbagliato tutto e penso che questo sia
stato il modo migliore. Poi, è da quando ti ho conosciuta per la prima volta
che non riesco a pensare a nient’altro se non a te.»
«Non puoi esserti innamorato di me!» esclamo, guardandolo shoccata e con la
voce piena di stupore. «Sei fidanzato con Rose, ami lei, non me. Non puoi
essere innamorato di me e soprattutto non puoi dirlo a mia cugina: ci
metteresti l’una contro l’altra e sai com’è fatta Rose! Mi ricordo ancora una
volta ad Hogwarts quando lei usciva con un ragazzo, che alla fine le ha
rivelato di essere uscita con lei soltanto per far ingelosire me. E quella
volta non è stato facile per me farmi perdonare, figurati ora che succede la
stessa cosa con un ragazzo del quale lei è sinceramente innamorata...»
D’accordo, forse sto andando in tilt, ma non voglio che mia cugina mi odi
perché esisto. Rosie è la mia migliore amica da sempre ed essere odiata da lei
solo perché un ragazzo che le piace ha ammesso di essere innamorato di me, mi
farebbe stare molto male.
«E comunque, nonostante il modo in cui Ted si sia comportato, io sono
follemente innamorata di lui. Sarò una stupida, ma lui è il mio Teddy Bear. Mi
ha fatto soffrire con la storia di Vic e tutto il resto, ma io lo amo...» forse
potevo anche risparmiarmelo questo discorso sdolcinato. Mi sembra di vedere,
negli occhi di Scorpius, un piccolo accenno di tristezza. Devo ammetterlo. E’
un ragazzo meraviglioso e se il padre della mia bambina fosse stato lui, non
penso che mi troverei in questa situazione ora. «Mi piaci, Scorp, mi piaci
davvero tanto. Sei una bella persona, seriamente, e, se io non fossi incinta e
tu non fossi fidanzato con mia cugina, giuro che un pensierino su di te lo
farei volentieri.»
Vedo un sorriso far capolino sulle sue labbra, mentre i suoi occhi di
ghiaccio mi scrutano attentamente. «Sai cosa? Ted è davvero uno stupido. Non
capisce niente. Ha conquistato il cuore di una fanciulla meravigliosa, dalla
quale aspetta anche un figlio, ma è come se non se ne rendesse conto. Come se
fosse cieco.»
«Così sarei una fanciulla meravigliosa?» ridacchio, cercando di cambiare
discorso. «Forse perché non mi conosci fino infondo, ma in me, di meraviglioso,
c’è davvero poco. Però, grazie.»
Senza un’idea precisa in testa, mi avvicino a lui e lo abbraccio,
circondandogli il collo con le braccia e poggiando la testa su una sua spalla.
Sento le sue mani circondarmi i fianchi e stringermi a sé, in un abbraccio del
quale avevo davvero bisogno. Beh, la cioccolata è un buon metodo per bilanciare
la carenza d’affetto, ma se hai davanti un bel ragazzo, biondo e meraviglioso, perché
non bilanciare la carenza d’affetto con un bell’abbraccio? D’accordo, forse è
meglio se smetto di pensare, no?
«Senti come scalcia» è l’unica cosa che dice, quando si rompe l’abbraccio.
Mette una mano sulla mia pancia per sentire la piccola. «E’ davvero un
peperino. Secondo me dovresti darle un nome adeguato e che rispecchi il suo
carattere.»
«Ci penserò su» ammetto, sorridendogli. «Vai da Rose, avanti! E spera che
non ci abbia visto.»
Annuisce e si alza, prima di camminare verso la sala da pranzo. Mi manca la
mia cara amica Nutella. Avanti, sta diventando peggio di un’ossessione. Una
vera e propria droga.
«Dai Scorp, pensi realmente che io non vi abbia visto!» ecco l’urlo di mia
cugina. Perfetto, lei ci ha visto e, quasi sicuramente, ci avranno visto tutti
tranne Ted. Fantastico, adesso, prima che mia cugina creda alle mie parole e mi
perdoni ne dovrà passare di tempo. «L’hai baciata!»
«Rosie, aspetta un attimo» perché Scorpius parla sempre così pacatamente e
in modo molto placido? Come diavolo fa a rimanere calmo anche quando la sua
ragazza gli urla in faccia? «Non era un vero bacio...»
«Smetti di dire fandonie! Vai via! Ti odio» mi sporgo con la testa verso il
corridoio, così da poter vedere mia cugina affranta cacciare via uno Scorpius
completamente calmo.
«Rose, ascoltami. Quello che hai visto non era niente, era soltanto un modo
per cercare di far ingelosire Ted. Ho voluto darle una mano per farla pagare a
quell’idiota» mia cugina incrocia le braccia sotto al petto e sembra non
credergli.
«Ne ho abbastanza di tutte le tue cavolate. Ti odio! Vai via!» Rose lo spinge
via, allontanandolo da sé. E’ tutta colpa mia. Tutto questo casino è successo
per colpa mia. Se non avessi ceduto quella notte, se non fossi rimasta incinta,
tutto questo gran casino non sarebbe successo. Vorrei tanto vedere come sarebbe
stata la mia vita se non aspettassi questa bambina. Molto probabilmente non
sarebbe così incasinata, ma forse sarebbe vuota. Ormai questa bambina è parte
della mia vita, nonostante me ne penta, non posso che essere felice di
aspettare un bambino.
«Rosie...»
«Mi fai schifo... vai via» vedo Scorpius che non cerca di ribattere e se ne
va via, incamminandosi verso la porta d’uscita. Dopo pochi secondi posso
sentire la porta sbattere, segno che lui se n’è andato. Sento mia cugina
singhiozzare, ma non ho il coraggio di avvicinarmi a lei. Molto probabilmente caccerebbe
via anche me, come ha fatto con Scorp.
Appoggio la testa al muro e socchiudo gli occhi, mentre mi porto una mano
alla pancia. Non potevo starmene a casa mia quella sera? Avrei risparmiato a
tutti un monte di patimenti inutili e di rotture non programmate.
«Cos’è successo, Rose?» voce troppo familiare.
«Niente, Al» cerca di negare mia cugina, mentre la sento tirare su con il
naso. Non può essere mio fratello, quello che sta consolando Rose. Non può
essere lui. «Sto bene, non è successo niente, stai tranquillo.»
«Allora perché stai piangendo? Hai litigato con Scorp?» mi sporgo
nuovamente quel che basta per vederli, in fondo al corridoio. Vedo mio fratello
asciugarle qualche lacrima che le è caduta sulle guance.
«L’ho mandato via e gli ho detto che lo odio» ammette Rose, mentre si
guarda le scarpe, come se si sentisse in imbarazzo. «Secondo te è finita?»
«Non credo, Rosie» le risponde Albus, mentre le
porta un ciuffo di capelli rossi dietro un orecchio. «Ma ora smetti di
piangere, d’accordo? Sai che fai star male anche me se piangi.»
«Va bene» vedo mia cugina sorridere, prima di fiondarsi tra le braccia di
mio fratello. «Grazie, Al.»
«Sono qui per te, Rosie. Se hai bisogno di qualcuno con cui sfogarti o, che
ne so, qualcuno da prendere a cazzotti, io sono qui apposta» le sussurra in un
orecchio, prima di lasciarle un bacio sui capelli rossi. Voglio dire... mia
cugina e mio fratello. Rose e Albus. Weasley e
Potter.
Li vedo prendersi per mano, prendere i loro rispettivi mantelli e uscire
dalla porta principale della Tana. Mi alzo dal primo scalino sul quale ero
seduta e sospiro, mentre mi passo una mano sugli occhi. Sbuffo, prima di
rientrare nella sala da pranzo.
«Tutto bene, Lily?» mi chiede James, scuotendomi per un braccio.
«Certo» gli rispondo, fingendo un sorriso. «Sai che Al e Rosie sono andati
a farsi un giro insieme? Spero solo che il nostro caro fratellino non pensi di
avere un chance con nostra cugina. Voglio dire... sono cugini, non ci potrà
essere mai niente tra loro.»
«Dici sul serio?» inarco un sopracciglio, guardando piena di stupore il mio
caro fratellone. Sembra che sia appena sceso dalle nuvole, eppure pensavo che
fosse anche lui contrario all’innamoramento di Al per Rose.
«Certo che dico sul serio» rispondo con ovvietà, guardandolo sorpresa.
«Se la pensi così...» se ne va, passandomi di fianco. Capire mio fratello,
a volte, è una vera e propria impresa, peggio che scalare l’Everest.
Scuoto la testa e mi dirigo verso i miei genitori. «Mamma, hai visto Ted?»
«Sì, dovrebbe essere andato di sopra» mi risponde, sorridendomi. «Dov’è Al?»
«L’ho visto uscire con Rose, probabilmente sono andati a farsi un giro.»
«Jamie?»
«Vuoi dire quell’idiota enigmatico che dice cose senza senso e che sembra sempre
che scenda dalle nuvole? Beh, l’ho perso di vista» ammetto, sorridendole. «Perché
ti interessa sapere dove sono?»
«Zio George mi ha detto che sta cercando una persona che lo aiuti in negozio,
così ho pensato subito ad uno di loro due, considerando che Albus
ha avuto dei problemi nell’ultimo periodo con la Gazzetta del Profeta e che
James smetterebbe molto volentieri di prendere lezioni per diventare Auror come papà. Sai che non gli è mai piaciuto quel lavoro
e che la sua indole è molto simile a quella di zio George.» la sua risposta mi
fa accendere una lampadina, come in quei cartoni animati babbani.
«Posso farlo io?» le chiedo istintivamente.
«Cosa?»
«Andare a lavorare in negozio con zio George, Fred e Daisy. Considerando
che quest’anno ho perso un anno di scuola e che non avrò niente da fare fino
alla nascita della bambina, potrei andare io» mi piace come idea, poi ho sempre
desiderato lavorare nel negozio di zio Fred e zio George, con mio cugino Fred e
una ragazza che si chiama Daisy e che lavora lì da sei mesi, circa.
«Proverò a chiedere a tuo zio» sospira, sapendo che quando mi metto in
testa una cosa non mi ferma più nessuno.
Le sorrido e corro fuori da quella stanza, precipitandomi su per le scale,
fino al primo piano. Mi guardo un po’ intorno ed entro nella stanza dove
dormiva mia madre, quando abitava ancora alla Tana. Non essendoci nessuno, esco
e salgo la seconda rampa di scale, fino ad arrivare al secondo piano ed è lì
che noto un cesto di capelli viola, di fronte alle stanza degli zii Fred e
George e a quella di zio Percy.
«Ted...» lo chiamo, mantenendo la voce bassa. Si volta verso di me e mi
sorride, avvicinandosi.
«Qual buon vento?» mi chiede, mentre mi scruta con i suoi occhi scuri e non
riesce a smettere di sorridere.
«Se non sbaglio dovevi finire il discorso di prima, no?»
«Solo dopo che mi avrai spiegato perché Scorpius Malfoy ti ha baciata» non
posso non sorridere a questa affermazione, sapendo già direttamente cosa
rispondergli.
«Beh, per lo stesso motivo per cui Vic ti ha baciato al San Mungo, quando è
nato Peter» ridacchio, prendendo una sua mano in una mia e stringendola. Il suo
calore mi riscalda e mi fa sentire al sicuro. Nonostante tutto quello che è
successo, io l’ho perdonato e non mi interessa se aspetta un figlio da altre
trenta donne, so soltanto che io lo amo. «Cos’è successo alla mia cara
cuginetta, alla quale voglio tanto bene?»
«Ha avuto un aborto, Lily» mi risponde con voce atona, mentre stringe a sua
volta la mia mano. «E mi ha rivelato che non ero io il padre del bambino.»
Qualcuno mi tiri un pizzicotto, credo di star sognando. Voglio dire... non
può essere assolutamente vero. Certo, mi dispiace del fatto che abbia avuto un
aborto, ma sicuramente il fatto che Ted non era il padre non può che rendermi
felice. Gli butto le braccia al collo, abbracciandolo con tutta la forza che ho
e sentendo le sue braccia intorno ai miei fianchi, stringermi a lui.
«Mi dai una seconda occasione per fidarti di me e credermi?» mi sussurra in
un orecchio.
«Sì, ma vedi di non deludermi questa volta» rispondo, sciogliendo l’abbraccio,
ma lasciando le mie braccia intente a circondare il
suo collo. «E andiamoci piano, d’accordo, Teddy Bear?»
«Va bene, Lils.»
E l’unica cosa che percepisco è il bacio che mi da, posando dolcemente le
sue labbra sulle mie.