C'È SEMPRE UNA SPERANZA
19
Giugno 1944 - Cracovia - Polonia
Anche
oggi mi tocca fare da guardiano a questi animali. Il Dottor Mengele entra ed
esce portando con se i malati. Entra nuovamente addocchiando l'ebrea dai
capelli azzurri
“ Mmm e questa? “
“
Ha la febbre. È qui da tre giorni, dovrebbe esserle scesa ma credo che qualche
linea di troppo l'abbia “
“ Mmm capisco. Niente male però! Hmhmhm me la terrò per ultima “
“ Hmhmhm come desidera “
“ Molto bene. Tu! Muoviti!! “ urla ad un bambino biondo sui sei anni. Lui lo
segue tremando e io ritorno ad appoggiarmi al ripiano
“ Hmhmhm voi due sarete i prossimi “ ghigno fissando due gemelli maschi. Loro
sussultano “ Non immaginate nemmeno cosa vi aspetta hmhmhm “
“ ... Perché... Il dottore ci visiterà e basta... “ sussurra appena uno dei due
“ Ahahahah non proprio. Siete sicuri di voler sapere cosa vi attende? “
sbiancano
“ Sarete le cavie del Dottor Mengele, lui adora i gemelli. Ha sempre praticato
esperimenti su di loro per studiare le reazioni chimiche. Pensa che siate degli
esemplari speciali, sia gli omozigoti che gli eterozigoti “ tutti mi fissano
terrorizzati, sono tutti marmocchi tra i due e i diciotto anni, ma ciò non mi
ferma, così continuo.
“ Una volta ne ha persino vivisezionato uno... Vivo! “ ghigno. Iniziano
letteralmente a tremare
“ Ma non solo. Fa loro delle punture con delle strane sostanze per vedere come
muoiono e quanto ci mettono, e non è tutto, strappa i loro occhi e li mette
dentro dei contenitori con dell'acqua “ rivelo.
I
marmocchi urlano scoppiando a piangere. I vecchi presenti non credo abbiano
capito perché ormai moribondi e l'azzurra strizza le palpebre, come per
scacciare l'immagine dei bambini torturati fino alla morte. In quel momento
entra il Dottore. I mocciosi urlano istericamente continuando a piangere
disperati. Privo di pazienza il Dottore li prende di peso mentre loro scalciano
piangendo terrorizzati. Rimango solo con l'azzurra che, consapevole di essere
la prossima, trema terrorizzata. Con noi ci sono solo due vecchi, ma non credo
che al Dottore interessino, non servirebbero nemmeno per degli esperimenti. Li
osservo entrambi. Uno ha gli occhi chiusi e il petto è immobile. Tsk, morto.
L'altro credo abbia perso conoscenza.
“ Hmhmhm dovresti essere onorata! Soddisferai il grande Dottor Mengele! “ dico
senza ottenere risposta. Lei continua a fissare il soffitto con sguardo vuoto,
spento, lasciando che una lacrima le solchi la guancia.
“ ... Perché fate questo... “ la sento sussurrare dopo poco
“ Siamo esseri umani anche noi... Non abbiamo fatto nulla di male “ singhiozza.
Io ghigno
“ Hmhmhm esseri umani. Voi siete degli animali, ecco cosa! “ lei nega
debolmente con la testa
“ ... Hitler ci odia... Ma perché? “
“ È molto semplice. Avete rovinato la Germania! “
“ E come? Dimmi come l‘abbiamo rovinata? Molti di noi non sono neppure
tedeschi... “ piange
“ Sta zitta, non hai il diritto di parlare “
“ Io sono un dottore... Faccio il mio lavoro onestamente. Come posso portare in
rovina il paese che mi ha accolta? “
“ Qui non si parla di te, ma in generale. Tu puoi essere onesta quanto vuoi, ma
quelli della tua razza sono conosciuti in tutto il mondo per la loro disonestà!
“
“ Non bisogna fare di tutta un'erba un fascio! Non potete arrestare solo i
disonesti e trattarli comunque in maniera decente? “
“ E sprecare tempo? Tsk siete troppi, come le formiche! Dovete essere eliminati!
Dal primo all'ultimo! “
“ Ma non tutti sono così! Le persone come me che non hanno mai imbrogliato
nessuno non ne possono nulla! Perché devono pagare donne, vecchi e bambini per
le malefatte di una persona che nemmeno conoscono? “
“ Perchè fate parte della razza ebraica. E mi viene il voltastomaco a sapere
che nella mia nazione, nella mia città vivono esseri inferiori come voi!! “ mi
volto verso il ripiano dandole le spalle.
“ Se un tuo parente fosse ebreo? Tua madre, tuo padre, tua moglie oppure tuo
figlio “
“ Non sono così idiota da sposare una donna inferiore a me e di procheare con
lei un figlio, quindi la cosa non mi tocca “
“ Ma i genitori non si possono scegliere. Ci capitano e quelli che sono
dobbiamo accettarli. Se mettessero tua madre in un campo come questo? Senza
cibo né acqua, costretti a dormire ammassati uno sull'altro in piccole cunette
nel muro. Senza vestiti al gelo, senza dignità. E se tu fossi l'incaricato di
sorvegliare il suo gruppo, te la sentiresti di farle fare tutti quei lavori?
Riusciresti a trattarla come un'estranea? Come se quella donna non fosse tua
madre? Io penso di no “
“ ... Mia madre era ariana. Razza pura “
“ Le mie sono soltanto ipotesi “
“ Qui nessuno ti ha chiesto di ipotizzare “
“ Non vuoi rispondere perché sai che ho ragione! “
“ Ripeto che la cosa non mi riguarda. Non avendo avuto una madre ebrea non mi
pongo nemmeno il problema di come mi sarei comportato con lei. Piuttosto tu,
come te la cavi a letto? “ chiedo a bruciapelo
“ ... Cosa? “ volta il capo verso di me con aria scioccata
“ Hmhmhm spero per te bene, o il Dottore non ti grazierà “
“ ... Non capisco... “ mi guarda con aria sperduta
“ Mi prendi in giro? Tsk “ lei continua a fissarmi interdetta
“ ... Cosa vuol dire che non mi grazierà? “
“ Ma lo fai apposta? “
“ Faccio apposta cosa? “
“ A non capire! “
“ No che non lo faccio apposta! Spiegati! “
“ Voglio dire che se non scopi bene verrai uccisa all'istante! “
“ C-Cosa? “
“ Hmhmhm esatto. Di che ti stupisci? Pensavi che ti desse delle medicine per la
febbre? “ rido
“ ............... “
“ Da quel che ho sentito il Dottore non se la cava male sotto le lenzuola “
ghigno
Lei fa una smorfia e volta la testa disgustata. Dopo quel breve dibattito non
ci rivolgiamo più la parola e contro ogni nostra aspettativa in un paio di
giorni la febbre le passa completamente ed il giorno successivo è di nuovo
pronta per lavorare.
… To be continued …