Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: SallyD    22/12/2010    0 recensioni
"Non urlare!"
"Perchè?"
"Perchè c'è gente che ci guarda..."
"Beh,non mi interessa tutti devono sapere che..."
"Che?"
"...che ti amo"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Charlie
 
Chiusi gli occhi e lasciai che il sole accarezzasse la mia pelle con i suoi raggi e che il vento a sua volta lottasse per farsi spazio tra i miei capelli. Era passata una settimana dal mio arrivo ad L.A e non avevo fatto altro che bighellonare sulle spiagge di  Malibù con Duncan.Diciamo che ci rifacemmo degli anni che avevamo perso.
“Si ho una ragazzo,si chiama Lucas ed è il  più dolce che io abbia mai conosciuto”
“Anche io ho una ragazza,Emma ed è la più dolce che abbia mai conosciuto.”sorrise  sorseggiando il suo frullato alla pesca.
“Solo che...” dissi picchiettando le dita sul bicchiere del mio frullato alla fragola.
“Solo che?”
“… non credo durerà,siamo troppo lontani ed io non ho la minima intenzione di tornare a Chicago per i prossimi sei mesi.”
“Ti capisco C. anche per me è stato difficile abbandonare tutto.” Mi prese la mano e la strinse. Anche lui come me non aveva avuto molta fortuna nei rapporti familiari così aveva deciso di andare via per un po’,finendo per rimanere per sempre.
“Grazie D.”lo avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.
“Che ne dici di rientrare? Io sono stanco morto”
“Ok” risposi senza farmelo ripetere,anche io ero stanca morta.
 
Salutai Duncan che mi accompagnò a casa e sgattaiolai fuori dall’auto. Appena entrai trovai la nonna ai fornelli impegnata a mescolare gli ingredienti, preparava i biscotti e  un ottimo profumo inondava la casa. Ebbi un flashback e pensai a tutte le volte che me li preparava tornata da scuola,bei tempi quelli.
Ritornai in me e mi sedetti sul tavolo con le gambe incrociate fissando la mia dolce nonna. Quando si accorse finalmente che ero tornata sobbalzò.
“Tesoro,mi hai fatto prendere un colpo!” sospirò passandosi una mano sulla fronte.
“Perdonami nonna è che pensavo …”
“A cosa?” si voltò asciugandosi le mani sul grembiule.
“A quando ero piccola ed eravate ancora a Chicago e mi preparavi i biscotti.” Sorrise facendo anche lei un tuffo nel passato.
“Lo ricordo anch’io” si avvicinò e mi accarezzò la guancia. Sorrisi e scesi dal tavolo diretta in camera mia quando...
“Charlie io e tuo nonno stasera non ci saremo,quindi ti ho preparato la cena e se non ti annoi dopo cena potresti fare un salto dai vicini a portare questi?” indicò il vassoio con i biscotti ancora crudi.
Come potevo dirle di no.
“Certo nonna” sorrisi e salii le scale a quattro a quattro.
Non vedevo l’ora di dormire un po’,così prima di sprofondare tra le lenzuola mi infilai sotto la doccia. Il getto d’acqua calda portò via gli ultimi granelli di sabbia e fece scivolare il sale dai miei capelli.

Dopo la doccia,asciugai i capelli al naturale e con una corsa mi tuffai nel letto lasciando che Morfeo mi accogliesse tra le sue braccia.

Aprii gli occhi lentamente e mi accorsi che era tardi,tardissimo. Scesi in cucina e mangiai velocemente un sandwich al prosciutto,ero in un fottutissimo ritardo. Presi dall’armadio un paio di shorts verdi ed una maglia larga bianca con delle strisce rosse. Cercai di legare i capelli in una coda bassa laterale e per fortuna ci riuscii. Quando finalmente fui pronta afferrai i vassoi con i biscotti e uscii di casa.
Pochi passi separavano casa dei nonni da quella dei vicini.
Guardai la targhetta sulla porta “P. JONAS” feci spallucce e poi bussai. Attesi per un paio di secondi, poi dei passi e la porta si spalancò.Una donna sulla cinquantina mi sorrideva alla porta...
“Ciao,tu devi essere...”
“Charlotte,ma tutti mi chiamano Charlie” tesi la mano alla signora.
“Denise,prego accomodati.”
“Grazie.” Dissi un po’ imbarazzata.
“Dai vieni,ho appena finito di preparare il the.” Annuii e seguii Denise.

Passammo parte della serata a chiacchierare,aveva 4 figli:il più grande già sposato,i due figli intermedi fidanzati ed uno più piccolo di 10 anni che gli portava solo tanti guai.
“Sai, -disse mentre sorseggiava il the- sono una pessima cuoca,per questo tua nonna mi prepara sempre i biscotti.” Sorrisi.
“Se la può consolare neanche io sono un genio in cucina.” Sorrise anche lei.
Improvvisamente lo scatto della porta d’ingresso ci fece sobbalzare. Io guardai l’orologio e mi resi conto che era davvero tardi.
“Oh,mamma è tardissimo io devo andare...” guardai Denise dispiaciuta ma lei ricambiò con un sorriso. Poi una voce alle nostre spalle.
“Hei mamma!” esclamò qualcuno. Era un ragazzo,alto con i capelli neri corti e gli occhi dello stesso colore,un fisico asciutto e un paio di occhiali da vista sul naso.
“Tesoro,siete tornati,ero in pensiero.”
“Si mamma lo so.”
Mi intromisi nel discorso.
“Io,è meglio che vada.” Dissi arrossendo vistosamente.
“Figliolo accompagni tu...” Denise non concluse nemmeno la frase che il ragazzo la interruppe.
“Certo mamma”
“...Allora buona notte Denise” salutai con un gesto della mano.
“Buona notte.” Disse sorridendomi. Rimasi da sola con quel tipo che mi fece segno di seguirlo.
“Non ti ho mai visto da queste parti” sbottò improvvisamente.
“Ehm,si io sono la nipote dei vicini in realtà,sono qui da una settimana.”
“Ecco perché non ti avevo mai notata.” Percorse con lo sguardo il mio corpo,mi sentivo in leggero imbarazzo.  “...E da dove vieni?”
“Da Chicago” dissi disinvolta. Lui tornò a guardarmi poi dissi educatamente di dover andare e lui da gentiluomo mi aprì la porta d’ingresso.
“Comunque io sono Joseph,ma tutti mi chiamano Joe.”
“Io sono Charlotte,ma tutti mi chiamano Charlie.” Sorrisi e mi voltai tornando a casa.
 

Nick

Mi stesi sul letto,cercando il cellulare e gettandomi un cuscino sul viso, era l’ennesima volta che litigavo con Margot,la mia ragazza.
Era diventata un incubo. Sempre così gelosa e possessiva ma in fondo io le volevo davvero bene e mi dispiaceva litigare con lei.
“Fratello,abbiamo una delle ragazze più sexy di L.A come vicina di casa” irruppe improvvisamente Joe nei miei pensieri.
“...E’ davvero sexy,alta castana,con gli occhi verdi,la pelle così dorata che sembra che gli abbiano versato del miele sul corpo che tra l’altro è da urlo.” Spostai leggermente il cuscino per guardarlo.
“E Ashley? Che fine ha fatto la tua anima gemella?”
“Infatti,Nick non è per me ma per te,insomma non hai litigato con Margot?”
“Joe,andiamo...”
“Io lo dicevo per te,Margot è un’oca giuliva”
“Hei...” dissi guardandolo bieco mi dava fastidio quando la chiamava così,era comunque la mia ragazza.
“Scusa,comunque devi vederla.” Disse mentre si chiudeva la porta dietro lasciandomi da solo con i miei pensieri.

  
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