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Autore: unleashedliebe    22/12/2010    4 recensioni
La vita di Anna cambia nel giro di poco tempo, quando, vincendo un concorso, ha la possibilità di andare in Tour e aprire i concerti della sua band: i Tokio Hotel. In poco tempo la sua vita cambia, quasi non ci crede ma.. “Träume sind wirklich”; realizza uno dei suoi più grandi desideri: conoscerli e diventare loro amica. Istaura bei rapporti con la band, tranne che con il bel chitarrista Tom Kaulitz. Lo etichetta come uno stronzo e presuntuoso, capendo poi d’essersi sbagliata, dietro la facciata si nasconde un ragazzo.. bello. E, contro ogni logica razionale, finisce per innamorarsene; lui è pur sempre il SexGott, una donna vale l’altra, e lei lo sa. Sa anche che probabilmente le spezzerà il cuore, ma non le importa. Leb di Sekunde, giusto?
... Sotto la tua pelle, infinitamente lontano, immerso in te, batte il tuo cuore.}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '~ Louder love '
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Salve a tutti Leute! Qui è Anna che parla :D
Buongiorno ragazze! Eccomi qua con un nuovo episodio di Unter deiner Haut !
Ringrazio _Biia_ piske Veri_995, EhMaco, LaAriii_TK e _Dark Angel_ 483, iolly21 e Layla per le recensioni :D
Uhm, la maggioranza è per il lieto fine, dopo essermi scervellata, ho trovato un finale adatto!
E' tutto nella mia mente insana, provvederò durante le vacanze di Natale a buttarlo giù!
Volevo domandare una cosa a Veri_995, non hai capito il titolo della fanfiction?
Se è quello di cui non hai capito il senso, lo capirai un po' più avanti, verso in finale! :D
peace&love
, enjoy!


POV TOM

Mi svegliai alle due del pomeriggio. Avevo un gran mal di testa, troppo alcool.

Gli altri ragazzi della band erano ancora addormentati, Anna stava armeggiando in cucina. Ripercorsi mentalmente la serata precedente. Il viaggio in macchina, la sberla, le scuse. La tregua. Si, tregua! Avevamo chiacchierato per quasi un’ora, non mi succedeva quasi mai: di solito passavo subito al sodo. Fu piacevole, oddio mi stavo rammollendo!

Poi qualche bicchiere di birra e una bionda formosa. Carina si, deludente però sotto gli altri punti di vista. Da lì i ricordi si fecero un po’ confusi. Doveva avermi portato a casa Carotin, la prima donna a guidare la mia macchina! Poi.. mi sforzai di ricordare, sentivo c’era qualcosa che mi sfuggiva. Un flashback.

Anna appoggiata al muro, mi guardava con quegli occhi verdi, così espressivi. Poi le mie labbra sulle sue, il bacio.. lei che si scosta.

No, no! Non potevo averla baciata davvero! Effetti dell’alcool decisamente. Anche se, nonostante non se lo ricordasse, era sicuro fosse stato un bacio stupendo.

Chissà se lei si ricordava invece, non aveva bevuto quanto lui quindi le probabilità che la usa memoria fosse integra erano molte.

La raggiunsi, stava preparando la colazione.

«Buongiorno Carotin» Bofonchiai io, ancora mezzo addormentato. Lei, che probabilmente non si era accorta della mia presenza, si girò spaventata.

«Mopp! Mi hai fatto prendere un colpo cavolo!» Mi urlò dietro.

«Ma che cazzo urli? Ah che mal di testa cavoli. Ho bevuto troppo ieri sera» Bastò nominare la serata per farle spalancare gli occhi e arrossire. Ghignai fra me e me.

«Tutto bene Schneider?» Feci io, come se non sapessi cosa stava succedendo.

«Ehm, si certo! Tanto grave la sbronza?» Chiese con gli occhi speranzosi. Sperava non me ne ricordassi.. e invece no!

«Si, non ricordo niente di quello che è successo. Vuoi rinfrescarmi la memoria?» Dissi innocente. Le sue guance si tinsero di un rosso acceso.

«No, non è successo nulla. Ti ho portato a casa io. È stato bello guidare la tua macchina» Fece con gli occhi luccicanti. Mi venne spontaneo sorridere.

«Felice ti sia goduta la guida, sappi che non succederà più» Dissi facendole l’occhiolino.

«Avete programmi per oggi?» Cambiò lei discorso.

«Penso mi toccherà accompagnare Bill a fare compere per Natale, mancano due settimane» Dissi fintamente disperato.

«Oddio! Mi ero dimenticata! Cazzo devo ancora comprare i regali!» Si agitò facendomi scoppiare a ridere.

«Ah lasciamo perdere. Io mi ritiro, devo progettare i miei doni» Fece lei.

«Progettare?» Inarcai le sopracciglia.

«Già! Ci si vede Kaulitz!» Sorrise tornando in camera.

Non mi ero accorto che aveva un bel sorriso. Forse non l’avevo mai guardata veramente…

Ma che stavo pensando? Il mio pensiero volò al bacio di ieri. Si ricordava solo le immagini, come qualcosa da lui visto ma non vissuto. Volevo riprovare l’esperienza, giusto per sapere com’era baciarla, solamente per questo! Poi non capivo, perché si era staccata?

«Oh, Tom ci sei?» La voce di Bill interruppe i miei pensieri.

Mi girai verso di lui, era pronto per lo shopping: occhiali da sole scuri, capelli piastrati e raccolti in una coda, cappellino sulla testa.

«Si si ci sono» Risposi distrattamente.

«Sento che i tuoi neuroni sono in azione. A cosa pensi così intensamente?» Ah capiva sempre tutto lui!

«A nulla» forse ci cascava, ti pregooo…

No, inarcò un sopracciglio e mi squadrò. «Uhm, ti conosco Thomas. C’è qualcosa che mi nascondi» Disse sospettoso.

«Bill, hai intenzione di scassare ancora o usciamo a fare shopping? Prima che cambi idea, ti ho avvertito» Bastò nominare la parola shopping per farlo distrarre.

«Aspetta, vengono anche Gus e Georg. Dobbiamo scegliere un regalo per Anna da parte di tutti noi. Tu compreso»

«Cosa? Ma perché dovremmo farle un regalo scusa?» mmm..

«Perché è una nostra amica. Anche tua, o forse qualcosa di diverso..» che avesse capito qualcosa?

«Che intendi dire?»

«Cosa? Oh ecco gli altri! Andiamo!» Pessimo tentativo di cambiare discorso. Sapevo che s’avessi insistito lui avrebbe di certo pensato provassi qualcosa per Anna, cosa assolutamente non vera..

Bill ci trascinò per tutti i negozi possibili. Comprammo un regalo per le nostre famiglie e per i nostri amici più cari. Grazie ai trasferimenti nessuno ci riconobbe.

«Cosa compriamo ad Anna?» Domandò il mio gemello.

«Boh!» esclamarono insieme Gus e Georg.

«Io avrei un’idea..» Feci incerto io…


Fatemi sapere cosa pensate! :) ù

 

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