1.
Diapers
Era
tornato a casa in stato di shock, raggiungendomi in salotto.
Sapevo che aveva l’appuntamento mensile dal dottore, ormai non mi preoccupavo
nemmeno più, nonostante avessi ormai imparato a convivere con il senso di
apprensione che mi tendeva leggermente ogni volta le pareti dello stomaco.
Per questo, quando lo vidi apparire sulla soglia della porta con ancora il
cappotto indosso e la sua sciarpa preferita stretta al collo, quel senso di
apprensione festeggiò, credendo fosse ormai giunto il momento per lui di
entrare in scena.
Era quello che credeva lui.
Di sicuro nessuno di noi due si aspettava quello che accadde in seguito.
Mi alzai dal divano, lasciando scivolare il libro dalle mani, troppo
preoccupato anche solo per accorgermi del fatto che fosse caduto, e mi
avvicinai lentamente.
Continuava a fissarmi senza battere nemmeno le palpebre, come ipnotizzato.
Allungai un braccio lentamente, temendo si ritraesse come i cuccioli impauriti
che si trovano ogni tanto ai lati delle strade, a cui cerchi di dare del cibo
muovendoti il più lentamente possibile per non farli scappare.
Mi permise di togliergli giacca e cappotto, prima di recuperare una parvenza di
umanità.
“Rob.” sembrava avesse recuperato quel tono da sotto il pavimento, tanto era
basso e flebile.
Gli carezzai una tempia, affondando le dita tra i capelli che spuntavano da
sopra l’orecchio, e provai a sorriderli il più dolcemente possibile.
“Jude.”
Credetti di morire in quei pochi secondi in cui non mi rispose; fremevo per
sapere.
Spalancò gli occhi, come se ancora non avesse metabolizzato appieno.
“Aspettiamo un bambino.”
Per un buon minuto non sentii nulla, se non la sericità dei capelli di Jude
ancora tra le mie dita.
Poi realizzai.
Gli saltai al collo, ridendo come un matto e sentendolo rilassarsi di botto,
facendo scemare tutto lo shock accumulato dopo la notizia.
Continuavo a ridere, isterico ed incredibilmente felice contro il suo orecchio.
Un miracolo.
Un bambino.
Mio e di Jude.
Nostro.
Lollolandia:
Ce l’ho fatta,
avevo promesso una nuova storia ed eccola qui :D
Ora ringraziate tutte in coro Manu per il titolo ._.
Sono apertissima a suggerimenti, giusto a titolo informativo xD
Michela sapeva già a grandi linee la trama e Manu (mi sembra di ricordare; la
mia memoria fa cilecca ._.) era stata la prima a credere nella MenPreg, perciò
questo capitolo è dedicato a loro e a Roberta, sperando le basti per sotterrare
l’ascia di guerra e firmare quel benedetto trattato di pace D:
Bene, direi che ho detto tutto, a domani con il prossimo capitolo ^^
- J