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Autore: Cassie chan    09/12/2005    7 recensioni
Ciao a tutti! Mi chiamo Cassie-chan e questa è la mia prima fanfiction su Tokyo mew mew! Non so se sia venuta molto bene, ma scriverla per me è stato molto bello perché sono riuscita a completarla e di solito non ci riesco quasi mai! Spero che vi piaccia! Un piccola serie di avvisi:
1. La coppia principale è ovviamente Ryan-Strawberry, dato che Mark non lo sopporto e sono rimasta molto delusa dalla fine dell’anime; ci speravo fino all’ultimo che si mettesse con Ryan, ma quella niente! Rimane con il merluzzo umano! Quindi, alle fan di Mark consiglio di non leggerla… non è che faccia proprio bella figura…
2. Uso i nomi dell’anime, anche se non ne vado pazza, ma mi piacciono di più di quelli originali…
3. All’inizio, la storia sembra contorta, ma spero che si capisca tutto alla fine…
4. Commentate! Commentate! Commentate! Altrimenti, mi demoralizzo e non la pubblico più, dato che è praticamente finita!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La terra riprese a tremare, mentre la solita aura rosa e bianca la riavvolse, i capelli che ondeggiavano

 

 

Capitolo 16 – Bring me to life

 

 

“… tutto muore ma tu, sei la cosa più cara che ho…”--- Vasco Rossi

 

 

La terra riprese a tremare, mentre la solita aura rosa e bianca la riavvolse, i capelli che ondeggiavano. Riassunse di nuovo l’aspetto che aveva precedentemente, ma stavolta accadde qualcosa di diverso. All’improvviso delle scintille colorate presero a splendere e a vorticare attorno a lei, che guardò confusa in un angolo della sala. I suoi amici tendevano le mani verso di lei, chi appoggiato al muro, chi si reggeva a stento, chi si stringeva a qualche altro, ma gli occhi di tutti erano sicuri che lei ce l’avrebbe fatta, e determinati a darle il loro contributo.

Lei, gli occhi chiusi, strinse al petto le scintille del loro potere, che le entrarono nel corpo stesso. Pose la mano destra aperta su quel punto, mentre portava l’indice e il medio della mano sinistra sull’altra mano. Le dita si illuminarono di una luce biancastra, poi quando le allontanò, le fece muovere attorno al suo corpo, descrivendo dei cerchi di luce. Fili di luce si avvolsero attorno al suo corpo, lasciando il posto ad un nuovo abbigliamento. Le ali erano scomparse, mentre adesso la ragazza indossava un corpetto, che l’avvolgeva come un body, di color bianco splendente, da cui si dipartiva un gonnellino, formato da due lastre di tessuto che divergevano, ai lati dei suoi fianchi, sul modello delle armature greche. Ai piedi, portava alti stivali, che le arrivavano fino alle ginocchia, sempre bianchi, ma bordati d’oro, mentre le braccia erano coperte fino al gomito da guanti candidi. Sulle spalle scendeva un lungo mantello bianco, che arrivava fino a terra, retto da un coprispalle rigido. I capelli cadevano leggermente mossi e sciolti, fermati da una fascia di velluto sempre bianco, mentre i suoi occhi continuavano ad alternare toni castani e viola. Nelle mani stringeva una spada con l’impugnatura di madreperla, e la lama di puro diamante.

Si scagliò su Profondo blu e iniziarono a combattere ferocemente, entrambi spinti da due forze molto forti, ma opposte. L’odio spingeva e guidava l’alieno, il rancore verso la donna che aveva davanti, e che gli aveva ormai ampiamente dimostrato di essere ancora innamorata del suo tanto odiato fratello. Era cambiato il tempo, ed era cambiata anche lei, lo avvertiva a sprazzi nella sua lucida follia, ma intanto lei, che ora si chiamava Strawberry Momomiya, amava sempre Leon, che ora si chiamava Ryan Shirogane. La terrestre agiva ed era spinta dall’amore, che provava per Ryan, dal suo forte desiderio di riportarlo in vita e da quello di salvare e proteggere i suoi amici e la sua famiglia. Non voleva più essere la persona, che era stata fino a quel momento, la ragazza scappata per anni di fronte ai suoi sentimenti, quella che non era mai stata in grado di fare chiarezza in sé. Erano stati i suoi sentimenti confusi a far soffrire Mark, gli stessi a far stare male i suoi amici, e anche Ryan. E non poteva perdonarselo.

Ai fendenti di spada, si susseguivano i colpi di energia nera e bianca, come le loro spade, mentre le poche persone presenti in sala assistevano allo scontro, chi pregando, chi chiudendo bruscamente gli occhi, e chi osservando a bocca aperta le ferite scarlatte sul corpo di tutti e due. All’improvviso, Strawberry, spinta da un impeto di rabbia, scagliò la sua spada contro il nemico, che ovviamente la schivò facilmente, scartando di lato. Rise sguaitamente e disse: “Che cosa c’è Elissa? Ti stai innervosendo per caso?”. Ma lei sorrise e profondo blu vide un colpo, che ormai lo stava raggiungendo dall’altro lato. Non poteva evitarlo, e allora fece l’unica cosa che gli sembrò normale fare: lasciò il corpo di Ryan, che riassunse le sue sembianze e ne uscì fuori sottoforma di una pesante nube nera.

Strawberry sorrise, era andata esattamente come si aspettava e come sperava. Fece un cenno a Ghish che recuperò il corpo esanime di Ryan, e lo portò via.

La voce di Profondo Blu la raggiunse, mentre diceva: “Che cosa hai intenzione di fare, Elissa? Adesso che l’anima di mio fratello non esiste più, non ho necessariamente bisogno del corpo di Ryan? Potrei prendere anche il tuo…”. 

E pensò che, in effetti, quella era una magnifica idea e si diresse proprio verso di lei. La ragazza non si spostò di un millimetro, ma quando erano ormai vicinissimi, tese la mano, da cui ne uscì un filo di luce, che si annodò attorno all’essenza di Profondo Blu, che iniziò ad urlare.

Passarono alcuni minuti, in cui la terra prese a tremare molto forte, e in cui Strawberry erse una difesa attorno a sé stessa e ai suoi amici. Poi lentamente il silenzio riavvolse il Caffè mew mew. Gli amici di Strawberry riaprirono gli occhi e videro Strawberry, che si avvicinava a loro, tenendo un fagottino tra le braccia.

Non capirono, finchè Strawberry disse: “Questo è Profondo Blu… ho purificato la sua anima e cancellato ogni ricordo della sua vita… adesso è un normalissimo bambino della vostra razza… non avrei mai potuto distruggerlo… è un crimine distruggere un’anima, ve l’ho già detto, invece così avrà un’altra possibilità… quella di vivere una vita, in cui sia amato e in cui possa amare…”. Strawberry ebbe un capogiro e fu sorretta da Kyle, che le sussurrò: “Sei stata fantastica… adesso è tutto finito… riposati…”.

“Non è ancora finita” replicò lei, che era ferita in vari punti e che ormai si reggeva a stento in piedi. Porse il bambino a Blanche, che scostò la copertina che l’avvolgeva e vide un bellissimo neonato, completamente diverso dalla persona malvagia e senza scrupoli che aveva avuto davanti fino ad allora. Il piccolo sorrideva felice, gli occhi azzurri illuminati da una calda luce di speranza.

“Lo crescerò io” disse con decisione a Strawberry “Lo crescerò come se fosse mio figlio… in fondo, è pur sempre mio parente… lo chiamerò Kivar, come mio padre…”. Ghish la strinse forte, baciandola, mentre Kivar tendeva le manine ai suoi nuovi genitori.

Intanto, Strawberry che barcollava e che stava per svenire, si portò al centro della stanza. Si fermò nell’esatto punto, dove era caduta l’anima di Ryan, di cui erano rimasti pochi frammenti. Tutti le si avvicinarono, Blanche, portando in braccio Kivar, mentre Ghish e Pie trasportavano il corpo di Ryan, freddo e ferito, gli occhi chiusi sul vuoto. Lo deposero accanto a Strawberry, e la ragazza si chinò per terra, stringendo con affetto tra le sue la mano di Ryan. Era freddissima, ghiacciata e pallida, ma Strawberry la strinse a lungo nelle sue, finchè sembrò tornare ad essere quella di una persona viva. Poi si abbassò e baciò le labbra fredde e morte di Ryan, sussurrando tra le sue: “Ti ho fatto una promessa e la manterrò… e tu l’hai fatta a me… aspetta ancora un po’, amore mio…”.

Si staccò da lui e descrisse con l’indice destro un cerchio per terra, lasciando una scia di fili di luce. Il cerchio si depositò per terra e prese a splendere forte, mentre apparivano due linee di luce al suo interno, che sembravano le lancette di un orologio. Ad un cenno di Strawberry, iniziarono a girare rapidamente in senso antiorario, mentre apparivano vorticosi frammenti azzurri dell’anima di Ryan, che velocemente si andarono a riunire gli uni agli altri, ricreando la sfera di cristallo blu. Tutti iniziarono a festeggiare e a saltellare, mentre Blanche intuiva che aveva semplicemente mandato indietro il tempo, in quella porzione di spazio. Strawberry fece in tempo a ricongiungere l’anima al corpo di Ryan, prima che il suo aspetto di angelo scarlatto si esaurisse del tutto, assieme ai poteri dei suoi amici, che tornarono a loro in piccole e colorate scintille. Recuperato il suo aspetto, mormorò un: “Grazie anche a te, Elissa”, poi si avvicinò a Ryan, il cui colorito era tornato del solito caldo colore ambrato.

Ghish ne tastò il polso e sentii che batteva. Furono le ultime parole che Strawberry udì, prima di svenire e di cadere esausta tra le braccia di Kyle.

 

 

Sigh, sob, mi sono commossa da sola! La mia fic sta finendo, come farò senza di voi? Basta con i piagnistei, tanto ho l’impressione che non vi lascerò in pace molto presto! Che posso dire ancora, a parte che adesso manca davvero pochissimo? In questo capitolo, ho anticipato una cosa importante del seguito, ma non credo che riuscirete a capire quale! Eheheheh, io la perfidia abbiamo lo stesso Dna! Bene, un saluto mega velocissimo a Hermy 6 (ciao stellina!), Mew Pam (non sei affatto ripetitiva! Mi piacciono tantissimo le tue recensioni!), Jessy (grazie della fiducia, cercherò di scrivere un bel capitolo in più!), Nadia Sakura Kan (non ti preoccupare, sistema il computer e io intanto aspetterò i tuoi commenti!), Strawberry (sono contenta che, nonostante tu sia della parte opposta della “Barricata Ryan - Mark”, abbia comunque letto la mia fic e ti sia piaciuta, la vediamo in modo diverso, ma in fondo il mondo è bello perchè è vario, no?), Pfepfer ( grazie tantissimo dei tuoi complimenti, li accetto sempre volentieri, perdona tu i miei errori, dato che non ho nemmeno io il tempo di leggere il chap!), Black pill (che bello una nuova lettrice! Grazie dei complimenti, e scusami! Lo scorso capitolo, mi sono dimenticata di metterti nei ringraziamenti!). scusatemi la brevità delle risposte, ma sono proprio di corsa oggi! A presto, ciao ciao da Cassie chan!

   
 
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